Nessuno può uccidere nessuno. Mai. Nemmeno per difendersi.

 


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“Che cos’è questo golpe”
di P.P.Pasolini, 1974
“Che cos’è questo golpe”
di Mircea Meti, 2024
Io so. Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato golpe (e che in realtà è una serie di golpes istituitasi a sistema di protezione del potere).
Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969.
Io so i nomi dei responsabili delle stragi di Brescia e di Bologna dei primi mesi del 1974.
Io so i nomi del “vertice” che ha manovrato, dunque, sia i vecchi fascisti ideatori di golpes, sia i neofascisti autori materiali delle prime stragi, sia, infine, gli “ignoti” autori materiali delle stragi più recenti.
Io so i nomi che hanno gestito le due differenti, anzi opposte, fasi della tensione: una prima fase anticomunista (Milano 1969), e una seconda fase antifascista (Brescia e Bologna 1974).

Io so. Io so i nomi dei responsabili di quello che non viene chiamato golpe (ma che in realtà lo è, strisciante da quasi 20 anni).

Io so i nomi dei responsabili della catastrofe imposta agli italiani col nome di euro e di Unione Europea.

Io so i nomi dei responsabili della trasformazione, senza consenso, dell'Italia parlamentare in Italia presidenziale.

Io so i nomi del "vertice" che ha manovrato i mezzi di comunicazione di massa manipolando i giovani, le donne, i disabili, i migranti e tutte le altre minoranze.

Io so i nomi di coloro che hanno gestito le masse con la paura dell'AIDS, delle droghe, del terrorismo, dei migranti e della pandemia.

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