Il
Benchmarking e la Teoria del Campo (V.Gucci)
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Premessa Il metodo consiste nell'analizzare aziende ritenute eccellenti in particolari processi (attività) o nell'adozione di metodi organizzativi più efficienti (practice) e nell'identificare standard di performance (benchmark) rispetto a cui poi confrontarsi per misurare i propri gap (quantitativi e qualitativi). Il Benchmarking prescinde dal settore di appartenenza. Infatti, con questo strumento si ricercano le prassi eccellenti presso le aziende leader in vari settori di mercato, anche differenti da quello della propria azienda. Successivamente si studia come adattare alla realtà della propria azienda quanto appreso con il benchmarking. Esistono tipi diversi di benchmarking:
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Il benchmarking politico e sociale 2. La realtà osservabile La realtà che osserviamo tutti i giorni è però ben lontana dalle dichiarazioni di entusiasmo per il benchmarking. Soluzioni politiche adottate con successo in Gran Bretagna diventano catastrofiche in Italia. Riforme sociali efficienti adottate negli Usa risultano irrealizzabili in Paesi per certi versi anche simili. Non esiste un solo Servizio Sociale, una scuola, un Ente Locale che riesca con successo ad importare una delle tante migliori pratiche adottate unanaloga organizzazione, anche della stessa provincia. Ogni tentativo di importare pratiche dallesterno di un sistema viene accusato di colonizzazione. Una pratica efficace realizzata da un settore o ufficio, risulta inapplicabile in altre realtà sia pure della stessa organizzazione. I consigli individuali, anche quando sono richiesti con accorati lamenti a esperti, colleghi o amici, non vengono quasi mai seguiti. Se vengono seguiti, subiscono una deformazione che li rende inutili, se non dannosi. Se vengono seguiti nella stessa forma, raramente funzionano. Un vecchio detto popolare, quello che definisce la Storia come maestra di vita è visibilmente contraddetto ogni giorno da nazioni, organizzazioni, gruppi e individui. Il passato non sembra avere alcuna funzione magistrale. Anche qui il banchmarking viene utilizzato solo retoricamente. Quando serve, ci si aggrappa a come si è sempre fatto o come avveniva una volta .. Ma con la stessa disinvoltura affermiamo che i tempi sono cambiati oppure che la tal cosa è anacronistica. In concreto, non solo il benchmarking spaziale è rifiutato, ma anche quello temporale. Il rifiuto del passato come oggetto di benchmarking nel presente, è parallelo al rifiuto del presente come possibile luogo di benchmarking per il futuro. Sembra che non esista buona pratica del presente che debba essere preservata ed esportata nel futuro. 3. Una possibile spiegazione La Teoria del Campo di Lewin fornisce una spiegazione plausibile dellimproponibilità del benchmarking. Il campo lewiniano è un sistema la cui somma delle parti è diversa dallinsieme. Questo implica che un sistema politico, sociale o intrapsichico non può alterare una sua parte senza scompaginare linsieme. Una pratica, un comportamento, una riforma che risultano efficaci dentro un sistema, in quanto ne sono una parte armonicamente inserita, in un altro sistema subiscono il rigetto degli organi trapiantati. Se inseriti a forza possono anche diventare fonte di necrosi per lintero sistema. Loggetto del benchmarking assume il ruolo di un virus, di fronte al quale gli anticorpi del sistema attaccato mettono in atto ogni forma di resistenza. Il sistema immunitario del corpo umano ha un suo correlato in tutti i campi umani come la politica, la società, il comportamento. Lacquisizione di nuovi comportamenti a livello individuale è un evento ostico, che se non avviene per trauma o nei tempi lunghi di una intera vita, richiede attente strategie educative, formative e terapeutiche. Non è dunque ragionevole pensare che il cambiamento di un solo fattore politico, sociale, culturale, organizzativo di un macro-sistema avvenga per mero decreto. Lintroduzione di elementi liberistici in un campo socialista provoca risultati catastrofici, esattamente come lintroduzione di elementi socialisti in un campo liberistico. Lidea di considerare la democrazia una best practice da esportare, anche con le maniere forti, in contesti strutturati come regimi socialisti o totalitari o teocratici, è destinata non solo a non funzionare, ma anche a creare disastri. Come la Teoria del Campo dimostra. 4. Un approfondimento La Teoria del Campo, se intesa in forma assoluta, descrive sistemi destinati a non mutare, non evolversi, non espandersi. Il che è però contraddetto dallosservazione. In verità nessun campo è esente dal cambiamento. Il fatto è che questo non si realizza per trapianto, per imitazione, per clonazione, ed ancor meno per imposizione. Il cambiamento dei Campi avviene per dinamiche interne, magari stimolate, provocate e suggerite ma niente più- dallesterno. Così come i farmaci non bastano, se il corpo non reagisce alla malattia, analogamente le strategie adottate col benchmarking, con limitazione di quello che si fa allestero, o coi consigli di amici sono inefficaci, se il Campo non si attiva nella stessa direzione. Un campo dinamico al suo interno, aperto, sicuro e soddisfatto di sé, è un campo che si evolve o cambia con maggiore facilità. In questo caso il benchmarking diventa un metodo plausibile. Un tale campo dinamico cambia imparando dallesterno e dal passato. Purtroppo i campi politici, sociali e individuali contemporanei non sono internamente dinamici, non sono aperti, non sono sicuri né soddisfatti di sé. Un Campo che si trova in simili condizioni patologiche è incapace di evolversi e cambiare e dunque gli oggetti del benchmarking e le best practices risultano meri attivatori di processi invidiosi distruttivi. Le cose migliori, i processi più avanzati, la qualità, lefficacia e lefficienza dei subsistemi, dei sistemi esterni o dei sistemi passati per essere inglobati richiedono forti cambiamenti. Poichè questi cambiamenti strutturali non sono ammissibili, la desiderabilità si trasforma prima in vorace desiderio di possesso, poi in senso di colpa da coscienza dellinadeguatezza, ed infine in spinta ad espellere e distruggere. Nel primo stadio, lipotesi di innovazione unita allimpossibilità di cambiare, si traduce in una voglia di possedere, divorare, inglobare. Il sapere assume la forma della mera enigmistica; le tecniche sono considerate farmaci taumaturgici; le innovazioni non vengono integrate, ma archiviate nello scaffale dei trofei. Nel secondo stadio, linnovazione si mostra per quello che è: un appello al cambiamento strutturale del Campo. La consapevolezza di non volere o non essere capace di affrontare questo cambiamento, carica il Campo di sensi di colpa. Se non siamo capaci di diventare quello che invidiamo, significa che siamo inadeguati, cioè colpevoli. Nel terzo stadio loggetto indiziato diventa odioso, e va allontanato o distrutto. Ecco perchè oggi, i nostri Campi politici, sociali e individuali non solo non riescono a fare benchmarking o assumere le best practices, ma tendono a emarginare e reprimere chiunque li provoca a farlo. |