Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 101
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Agente italiano del KGB - Nome in codice "Loreto"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale. DDI: fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: -
Agente italiano del KGB - nome in codice "Loreto"
1. 'Loreto' era il responsabile della sezione filo-cinese del Partito
Marxista-Leninista in Italia. È possibile che sia stato coinvolto
nelle attività tecniche del partito. 'Loreto' fu reclutato
dal KGB nel 1969 e passò informazioni su cittadini cinesi e
organizzazioni filo-cinesi in Europa.
2. Nel gennaio 1977, preziosi agenti della Residentura del KGB a Roma
ricevettero stipendi mensili in rubli. 'Loreto' ricevette 170 rubli
al mese.
Commento del servizio: La fonte non conosceva l'identità di
'Loreto'.
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 102
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Giuseppe Ferranini - Nome in codice "Agero" o 'Achero'
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTMENTO: Vedere dicitura.
Commento: -
Giuseppe Ferranini - nome in codice "Agero" o 'Achero'
1. Giuseppe FERRANINI era un agente della Residentura di Roma del
KGB. Il suo nome in codice era 'Achero' o 'Agero' (Possibile data
dell'informazione 1969).
2. Nel gennaio 1977, preziosi agenti della Residentura di Roma ricevettero
stipendi mensili in rubli. 'Agero' ricevette 170 rubli al mese.
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 103
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Parlentino Parlanti - Nome in codice "Argo"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura.
Commento: -
Parlentino Parlanti - Nome in codice "Argo"
A partire dal 1963 Parlentino Parlanti fu un agente della Residentura
di Roma del KGB. Il suo nome in codice era 'Argo'
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 104
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Agente del KGB Galina Aleksandrovna Oborina
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura.
Commento: Riteniamo che Galina Aleksandrovna OBORINA vi sia ben nota.
Gradiremmo sapere se la stessa sia recentemente emersa alla vostra
attenzione.
Agente del KGB Galina Aleksandrovna Oborina
Galina Aleksandrovna OBORINA, nata nel 1921, ha vissuto permanentemente
in Italia. Fino al 1962 era stata membro del personale scientifico
dell'Istituto di Economia Mondiale e Relazioni Internazionali (IMEMO)
dell'Accademia delle Scienze dell'URSS. La OBORINA era un agente del
Secondo Direttorato Principale del KGB.
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 105
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Fisico nucleare italiano - Nome in codice "Mario'
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura.
Commento: Gradiremmo sapere se siete riusciti ad identificare 'Mario'
Fisico nucleare italiano - Nome in codice "Mario'
'MARIO' era un fisico nucleare e professore dell'Università
di Torino. Fu reclutato dal KGB nel 1972. Gli incontri con 'MARIO'
avvennero in URSS.
Commento del servizio: La fonte non conosceva l'identità di
'MARIO'
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 106
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Agente del KGB - Nome in codice "Albert"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura.
Commento: -
Agente del KGB - Nome in codice "Albert"
1. 'ALBERT' era un agente del Direttorato del KGB dell'Oblast (Regione)
di Leningrado. Nel 1974 studiò al Collegio Russicum presso
il Vaticano. Nel maggio-giugno 1974 frequentò l'Università
Gregoriana e l'Istituto Biblico a Roma. Viveva presso l'Ostello del
Russicum.
2. 'ALBERT' superò gli esami e gli fu dato il permesso di scrivere
una dissertazione di dottorato sul teologo russo Vladimir LOSSKIY.
Il correlatore della dissertazione di 'ALBERT' fu Stefan VIRGULIN,
un professore di Nuovo Testamento dell'Università Urbaniana
di Roma.
Commento del servizio: la fonte non conosceva l'identità di
'ALBERT'.
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 107
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Agente del KGB - Nome in codice "Miloslavskiy'
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura.
Commento: -
Agente del KGB - Nome in codice "MILOSLAVSKIY"
'MILOSLAVSKIY' era un agente del Direttorato del KGB dell'Oblast (Regione)
di Leningrado. Dal 1973 al 1974 studiò al Collegio Russicum
presso il Vaticano. 'MILOSLAVSKIY' trascorse più di sei mesi
in Italia.
Commento del servizio: La fonte non conosceva l'identità di
'MILOSLAVSKIY'
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 108
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Agente del KGB - Nome in codice "Ervin'
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura.
Commento: Valeriy Ivanovich BELOUSOV, nato il 2 giugno 1938 prestò
servizio come rappresentante della MORFLOT a Roma dal 1971 al 1974
e da allora lavorò per la YUZHFLOT e la SOVFRAKHT a Mosca.
Agente del KGB - Nome in codice "Ervin'
'ERVIN' era un cittadino italiano e direttore di una società.
Nel 1974 fu reclutato dall'ufficiale del KGB BELOUSOV, che operava
sotto la copertura di vice direttore del Dipartimento Trasporto Container
della YUZHFLOT. Il lavoro di agente con 'ERVIN' fu effettuato dal
territorio sovietico.
Commento del servizio: La fonte non conosceva l'identità di
'Ervin'
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 109
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Nazzareno Fabretti Š Sotto coltivazione da parte dello
spionaggio ungherese
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTENZA: Vedere dicitura.
Commento: -
Nazzareno Fabretti Š Sotto coltivazione da parte dello spionaggio
ungherese.
1. Nazzareno FABRETTI era un monaco francescano italiano e corrispondente
del quotidiano torinese 'La Gazzetta del Popolo'. Viveva a Voghera,
nell'Italia settentrionale.
2. Nel 1965 FABRETTI fu coltivato dallo spionaggio ungherese.
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 110
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Preventivi di spesa della residentura di Roma del KGB,
1975-1978
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTENZA: Vedere dicitura.
Commento: -
Preventivi di spesa della residentura di Roma del KGB, 1975-1978
I prevenditivi di spesa della Residentura del KGB a Roma erano i seguenti:
1975 - 95.300 rubli;
1976 - 109.100 rubli;
1978 - 118.000 rubli;
Nel 1977 c'erano 30 ufficiali operativi nella Residentura di Roma.
RU SEGRETISSIMO *
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 111
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Telegrammi cifrati del KGB: Roma
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTENZA: Vedere dicitura.
Commento: -
Telegrammi cifrati del KGB: Roma
Nel 1977, nei telegrammi cifrati per e dalla Centrale di Mosca, la
Residentura del KGB a Roma indicava le date relative agli incontri
di agenti e ad altre operazioni, applicando alle date effettive il
coefficiente "meno 3".
RU SEGRETISSIMO *
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 112
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Stanziamenti finanziari alla residentura del KGB a Roma
per l'attività OT nel 1976.
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTENZA: Vedere dicitura.
Commento: -
Stanziamenti finanziari alla residentura del KGB a Roma per l'attività
OT nel 1976.
Nel 1976 la Residentura del KGB a Roma ricevette uno stanziamento
di 3.300 rubli per l'attività della Linea OT (Operazioni Tecniche).
SEGRETISSIMO *
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 113
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Revoca dell'accreditamento della società "SIRGE"
presso il GKNT, Mosca, 1977.
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTENZA: Vedere dicitura.
Commento: -
Revoca dell'accreditamento della società "SIRGE" presso il
GKNT, Mosca, 1977
Nel 1977, l'accreditamento della rappresentanza della Società
italiana "SIRGE" presso il Comitato di Stato dell'Urss per la scienza
e la Tecnologia (GKNT) fu annullato. Ciò fu fatto su consiglio
della Residentura di Roma del KGB e con l'approvazione dell'Ambasciatore
sovietico a Roma, Nikita Ryzhov. La ragione della cancellazione era
dovuta all'ostilità del Partito Comunista Italiano (PCI) nei
confronti della "SIRGE" e al legame di Albert LEVY, Presidente della
società, con gli ebrei.
RU SEGRETISSIMO *
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 114
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Illegali del KGB "SLAVIN" e Slavina: Valeriy Vyacheslavovich
Vasilyev e Olga Konstantinovna Vasilyeva e Maria Tereza Alvarez.
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTENZA: Vedere dicitura.
Commento:
1. Abbiamo passato una versione di questo rapporto al servizio danese,
e questo ci ha fornito dettagli sulla storia di Vasilyev dagli atti
del suo matrimonio celebrato a Copenaghen. Maria Teresa ALVAREZ sposò
Pietro CALDARELLI, nato il 22 giugno 1941 a Nieder Gorisseifen (sic
- forse Gross Ziethen?), Germania, cittadino italiano residente in
Stefano di Senanio (sic), Italia. Il matrimonio fu celebrato il 15
marzo 1972 presso il Municipio di Copenaghen, Danimarca. Dopo la partenza
da Copenaghen CALDARELLI indicò come destinazioni future l'Argentina
o la Spagna. Non abbiamo alcuna informazione su CALDARELLI o ALVAREZ
nei nostri atti.
2. Maria de la SIERRA appare nel libro "Compiti Speciali', di Pavel
A SODUPLATOV, dove viene descritta prima come un agente (nome in codice
"AFRICA") "piazzata" come segretaria di TROTSKY in Norvegia e Messico
fino al 1939. Richiamata a Mosca dopo la defezione di Aleksandr ORLOV,
operò come guerrigliera dietro le linee tedesche nella Seconda
Guerra Mondiale. Successivamente fu attiva nella rete illegale del
KGB in America Latina, dove fu impiegata come radio-operatrice. Fu
descritta come facente parte di una rete creata da William FISHER
e Rudolf ABEL, un illegale del KGB arrestato negli Stati Uniti negli
anni '50. Tornò in URSS negli anni '70 e morì nel 1988.
Illegali del KGB "SLAVIN" e SLAVINA: Valeriy Vyacheslavovich VASILYEV
e Olga Konstantinovna VASILYEVA e Maria Tereza ALVAREZ
1. "SLAVINA" era Olga Konstantinovna VASILYEVA, nata nel 1940. Fu
sottoposta ad addestramenti speciali fin dal 1964.
2. "SLAVIN" era Valeriy Vyacheslavovich VASILYEV, nato nel 1939. Partecipò
a operazioni "PROGRESS" ed entrambi questi illegali portarono a compimento
missioni in Unione Sovietica.
3. In seguito alla pubblicazione della Legge n. 6795 nel 1964, alla
Residentura in Argentina fu dato il compito di effettuare registrazioni
in ritardo con l'aiuto di agenti; e ciò fu fatto dalla Residentura
attraverso l'agente "GREK".
4. La base per la documentazione dell'illegale "SLAVINA" fu una registrazione
in ritardo della data di nascita sotto falso nome. Secondo la legge
argentina, qualsiasi persona, la cui nascita non fosse stata registrata
a tempo debito, poteva effettuare una registrazione successiva senza
farne richiesta al tribunale. Il richiedente poteva essere rappresentato
dai genitori o dal tutore del bambino, o da qualunque persona interessata
a registrare la nascita.
5. Nel caso in questione, fu "SLAVINA" in persona a fare richiesta
di registrazione tardiva della propria nascita.
Di fatto, la donna si limitò ad apporre le proprie impronte
digitali e la sua firma sui moduli compilati. Il lavoro di base fu
fatto nella Residentura con l'aiuto dell'agente "GREK", il quale lavorò
all'interno dell'ufficio Registrazioni Nascite, Matrimoni e Morti
della provincia di Buenos Aires.
6. L'agente "GREK" considerava l'URSS come sua patria; egli introdusse
dettagli relativi alla donna illegale "SLAVINA" in tutti gli atti
ufficiali argentini, e questi furono del tutto sufficienti per ottenere
un passaporto straniero.
7. Il risultato di questa operazione fu che una registrazione in ritardo
della nascita di "SLAVINA" fu effettuata e furono così ottenuti
tutti i documenti locali necessari per l'illegale.
8. I genitori di "SLAVINA" furono scelti arbitrariamente, il loro
indirizzo privato e i testimoni furono scelti da "GREK"; gli indirizzi
selezionati erano relativi a case che sarebbero state presto demolite.
Il rapporto medico su "SLAVINA" fu preparato alla Centrale. La registrazione
stessa fu fatta il 14 ottobre 1965 e fu immessa alla pagina 118 del
primo volume del registro del 1965.
9. Secondo questa registrazioine Maria Tereza ALVAREZ ("SLAVINA"),
era nata il 24 maggio 1941 a Valentin Alsina, Lanus, nella provincia
di Buenos Aires, Argentina; era una cittadina argentina, non coniugata,
e impiegata. Furono ottenuti i seguenti documenti: un certificato
di nascita argentino (una copia dell'immissioine nel registro delle
nascite fu legalizzata nell'archivio centrale di La Plata); un libretto
civile; e una Carta d'Identità rilasciata il 5 aprile 1966,
valida per 10 anni.
10. Il passaporto straniero n. 8186407 datato 10 marzo 1970 fu ottenuto
per la ALVAREZ dalla Polizia Federale di Buenos Aires; "GREK" fece
da sponsor insieme a "PATRIYA". La validità del passaporto
straniero fu estesa presso il Consolato Argentino a Berlino Ovest
il 7 febbraio 1972 e il 24 gennaio 1974; a Ginevra nel 1976 e nel
1978 (nei primi giorni di gennaio), a Zurigo nel 1979 (prima del 13
ottobre), e a Berlino Ovest il 18 ottobre 1979, valido tre anni fino
al 18 ottobre 1982.
11. "SLAVINA" si sposò a Copenaghen.
12. La donna portò a termine compiti relativi alla Polonia,
sotto la procedura "PROGRESS". Era in possesso di un passaporto uruguaiano.
Affermava di essere una decoratrice, con interessi artistici. Entrò
in contatto con il Direttore di un Dipartimento dell'Associazione
per lo Studio della Storia dell'Arte di Varsavia, Margarita MARKEL
e con il suo patrigno, il dottor Jan MARKEL, che lavorava in un ospedale
ferroviario; nonché con l'artista Iren Anna STAWINSKIAKA, e
con il direttore della biblioteca del museo etnografico Anna LEZCZINSKA.
Da loro ottenne informazioni.
13. Nel 1975 l'agente codificato "VILGELM" (Wilhelm) fu utilizzato
come casella postale per la corrispondenza con illegali. Lettere operative
da parte di quattro illegali, compreso "SLAVIN", furono inviate a
lui. L'indirizzo era: Berlino 51, Pankower Allee 8/10. Nel 1980, i
contatti con l'agente furono interrotti.
14. Nel 1976 gli "SLAVIN" vivevano a Mosca in Komsomol Prospekt, edificio
23/7 appartamento 51.
Commento del servizio:
1. Le aggiunte del funzionario alle informazioni originali della fonte
sono indicate tra parentesi.
2. Secondo la fonte, "PROGRESS" era il nome in codice per le operazioni
condotte dagli illegali del KGB che lavoravano utilizzando documenti
occidentali nell'ex Unione Sovietica e nei paesi satelliti socialisti.
3. "PATRIYA" è stata altrove identificata dalla fonte come
un'illegale:
"PATRIYA" - Maria de la SIERRA / "AFRICA" /, nata nel 1910 a Ceuta,
era una donna spagnola, tenente-colonnello del KGB insignita dell'Ordine
di Lenin. Lavorò come illegale dal 1947 al 1967 sotto il nome
di Maria Luisa de MARCHETTE. Quando il marito di "PATRIYA" morì,
lei diventò un istruttore illegale (trener-nelegal), portando
a termine una serie di compiti distinti; viaggiò all'estero
accompagnando aspiranti illegali in soggiorni di ambientamento.
4. La fonte riuscì a fornire i seguenti ulteriori dettagli
sull'agente "GREK":
a. "GREK" era un agente del II Dipartimento del Direttorato S nel
1963 in Argentina.
b. "GREK" lavorava in un ufficio di intermediazione a Buenos Aires
che aveva connessioni con l'ufficio di registrazione nascite, matrimoni
e morti e con gli organi di controllo per l'emissione di vari documenti
personali.
c. "GREK" era Pedro RUZAK, che viveva al seguente indirizzo: Buenos
Aires (?), Pringles Street, House 4059, nel distretto di Lapus Este.
La madre di "GREK" era una donna greca che si chiamava Lyudmila Nikolayevna.
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
File YCI / 422 / 146 / Q / Z
Rapporto Impedian numero 115
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Rafael TORRECILLA, uomo d'affari spagnolo
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTENZA: Vedere dicitura.
Commento: Grigoriy Danilovich KALMYKOV, nato nel 1925, è noto
in atti per aver prestato servizio a New York, 1957-61, Amtorg Trading
Corp (espulso) e a Bruxelles, 1964-69, STD.
Rafael Torrecilla, uomo d'affari spagnolo
1. Rafael TORRECILLA, nato nel 1927 in Spagna, era un uomo d'affari
spagnolo che lavorava per la società italiana "GACCI e TORRECILLA"
e viveva in Italia. Dal 1970 al 1976 TORRECILLA fornì al KGB
esemplari di vari congegni, nonché informazioni su produzioni
elettroniche e farmaceutiche. Fu usato per svolgere compiti assegnati
dal VPK (Comitato Industriale Militare). Aveva il nome in codice "TELINI".
2. G. KALMYKOV lavorò con TORRECILLA, e visitò varie
mostre industriali all'estero.
Commento del servizio:
a) In rapporti disgiunti da Impedian G. KALMYKOV viene identificato
in Grigoriy Danilovich KALMYKOV, un ufficiale del Dipartimento 3,
Direttorato T, sotto copertura del Ministero del Commercio Estero.
b) Non è noto in quale o quali paesi TORRECILLA e KALMYKOV
erano soliti incontrarsi.
RU SEGRETISSIMO *
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 116
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Umberto PIZZI - nome in codice "WALTER".
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTENZA: Vedere dicitura.
Commento: -
Umberto Pizzi - Nome in codice "Walter"
1. Umberto PIZZI, nato nel 1937 a Roma era un cittadino italiano e
fotografo professionista. Fu reclutato dal KGB nel 1970 e introdotto
nella rete degli agenti come un contatto fidato. Nel 1971 PIZZI passò
alla categoria di agente. Il suo nome in codice era "WALTER".
2. Il KGB usò PIZZI per controllare i trascorsi di individui
sospettati di collaborare con i servizi speciali americani o italiani.
PIZZI fu incaricato di andare a Napoli per scoprire dove vivessero
le donne che lavoravano per strutture della Nato. Fu coinvolto nello
studio e nel controllo di individui per conto della Linea KR del KGB.
3. Dal 1977 PIZZI incominciò a evitare di partecipare agli
incontri con il KGB. Dichiarò che la sua istruzione limitata
e il basso livello culturale gli impedivano di sostenere conversazioni
con persone in possesso di informazioni utili.
4. PIZZI fu congelato dal 1980 al 1985, ma il KGB decise di tenerlo
comunque presente.
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 117
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Luciano DE CET - nome in codice "CHIZ".
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTENZA: Vedere dicitura.
Commento: -
Luciano De Cet - nome in "Chiz"
1. Luciano DE CET, nato nel 1940 a Roma era un cittadino italiano
e funzionario della società italiana "KODZHIS". Nel 1971 DE
CET fu individuato come potenziale talento per il KGB dall'agente
"ESPURA" e gli fu dato il nome in codice "CHIZ".
2. DE CET fu usato dal KGB per effettuare le seguenti coltivazioni:
"NILS" - Sandro BERNOTTI, il rappresentante di una società
italiana.
"MEDIK" - Alberto Brusaferri.
"BARI" - un cittadino americano che passava informazioni e esemplari
con applicazioni militari. Tramite lui il KGB ottenne campioni della
placcatura del Sermetel - 534 usata nell'aeronautica. "BARI" aiutò
anche "NILS" a trovare lavoro presso la società statunitense
"TELEFLEX". È possibile che "BARI" si identifichi in Gary BLACK.
DE CET fu usato come corriere per contattare "NILS" e "BARI".
3. Nel gennaio 1976 DE CET fu fermano all'aeroporto dagli ufficiali
della Dogana poiché tentava di portare oltre frontiera antiquariato
di valore. Fu coinvolto in piccole speculazioni. Il fatto fu pubblicizzato
sul quotidiano "Komsomolskaya Pravda" e sul settimanale "Nedelya".
DE CET era stato trascinato in attività di speculazione da
Vera ARUTYUNOVA, la donna con cui viveva e da cui aveva avuto due
figli. La ARUTYUNOVA era un agente del I Dipartimento del Secondo
Direttorato Principale del KGB e aveva collaborato al reclutamento
di numerosi stranieri.
RU SEGRETISSIMO *
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 118
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Uso di illegali per operazioni di sabotaggio: Vitalyevich
VOYTETSKY e Emil EVRAERT ("POL") e Gennadiy MIKHAYLOVICH ALEKSEYEV
e Igor MUERNER ("YAKOV").
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTENZA: Vedere dicitura.
Commento: -
1. Abbiamo le seguenti informazioni:
a. Igor MUERNER - Un ben noto caso che si concluse in maniera insoddisfacente
per gli svizzeri poiché non riuscirono a dimostrare che i MUERNER
compivano attività di spionaggio contro la Svizzera. Non abbiamo
notizie su ALEKSEYEV, Gennadiy MIKHAYLOVICH, nato nel 1931 a Leningrado.
b. DERZHAVIN Yuriy Vladimirovich, nato l'1 agosto 1928 a Mosca; impiegato
presso il Dipartimento Commerciale dell'Ambasciata Sovietica a Vienna
dall'ottobre 1964 al luglio 1968.
c. GRIGORYEV A.D. - forse identificabile in Aleksandr Dmitriyevich
GRIGORYEV, nato l'8/12/1915. Dal 10/2/1950 al 6/2/1952 assegnato da
Mosca a Bangkok come I segretario in ECAFE; dal marzo 1954 al maggio
1955 fu delegato permanente presso la Commissione Economica per l'Europa
a Ginevra; dal 1979 all'ottobre 1982 fu a Budapest. Nessuna affiliazione
al RIS è stata notata.
d. MALININ B.N., forse identificabile in Boris Nikolayevich MALININ,
nato il 14/6/1912 a Saratov, URSS. Dal luglio 1958 al maggio 1963
fu I segretario dell'Ambasciata Sovietica a Berlino Est; nel 1976
fu capo del Dipartimento Relazioni Esterne del Ministero del Ferro
e dell'Acciaio. Tra i suoi viaggi a tempo determinato ci sono 2 visite
in Austria nel 1979 e 1 visita a Bruxelles nel 1981.
e. SHCHERBANOV Ye. S., forse identificabile in Yevgeniy Sergeyevic
SHCHERBAKOV, nato il 28 o 29/5/1938 nella Regione di Mosca, URSS.
Dal marzo 1965 al gennaio 1970 prestò servizio presso l'Ambasciata
Sovietica a Vienna, poi presso la Sezione P3 della IAEA. Dal giugno
1982 all'ottobre 1984 fu a Berlino Est come I Segretario presso l'Ambasciata
Sovietica.
La fonte la riferito altrove che "Nel 1981, Yevgeniy Sergeyevic SHCHERBAKOV
e GRISHIN, nato nel 1938, fu arrestato dalla polizia della Germania
Occidentale mentre veniva compiuta un'operazione di Misure Attive
relativa all'incontro con un soggetto sviluppato per il reclutamento,
un militare statunitense che prestava servizio a Berlino Ovest". Yevgeniy
Sergeyevic SHCHERBAKOV, nato il 29/5/1938 a Mosca, fu arrestato l'1
dicembre 1981, a Berlino Ovest dalle autorità della Germania
Occidentale. SHCHERBAKOV, insieme ad altri 3 UI sovietici, stava fornendo
supporto di contro-sorveglianza per l'incontro e fu arrestato nella
retata. Il giorno dopo fu affidato in custodia di un funzionario diplomatico
sovietico.
f. OLIKHEYKO Boris Sergeyevich, nato il 2/11/1917 a Kislovodsk in
URSS o nel 1928 a Dnepropetrovsk; prestò servizio a Vienna
nel 1950 sotto copertura della Soveksportfilm; dal giugno 1952 al
febbraio 1957 fu a Berlino Est come direttore della Soveksportfilm;
dal febbraio 1959 al settembre 1962, nel periodo maggio-dicembre 1972
e nel 1977 fu a Bonn; dal dicembre 1972 al gennaio 1975 fu a Vienna.
g. SAVIN A.S. - forse identificabile in Aleksey Nikolayevich SAVIN,
nato il 6/3/1929 in Skopinskiy Rayon, Urss. Ex ufficiale identificato
del Dipartimento V, successivamente della Linea N, prestò servizio
a Londra dal 1964 al 1968 e ad Helsinki dal 1976 al 1981.
h. KOVALIK, identificato in Ivan Karpovich KOVALIK, nato il 14/3/1922
a Ligovka, URSS; impiegato presso l'STD di Vienna dal luglio 1960
al marzo 1965 e dal marzo 1968 al gennaio 1972. Un defettore nel 1971
lo ha indicato come membro del Dipartimento V nel 1950.
i. SHAROV Ye.A., altrove identificato da una Fonte come ufficiale
del Direttorato S.
j. PANASYUK G.T., forse identificabile in Genian Tikhonovich PANASYUK,
nato l'8/2/1936 a Pyatigorsk o il 2/6/1939 a Stavropol, URSS. Fu studente
universitario a Bonn nel 1963 e feci brevi viaggi all'Ambasciata Sovietica
di Vienna nei mesi di giugno e novembre 1987.
k. Ryabov V.P., forse identificabile in Viktor Petrovich Ryabov, nato
l'1/2/1921 o il 6/2/1921 o il 21/1/1929 nella regione di Mosca, URSS.
Fu impiegato nell'STD di Vienna da luglio 1957-60 ad agosto 1976-novembre
1980.
l. KIKOT - Altrove identificato dalla fonte come V.I. KIKOT, un ufficiale
del Direttorato S, Dipartimento 8. Forse identificabile in Valentin
KIKOT, partecipò alle Olimpiadi di Città del Messico
nell'ottobre 1968 come specialista in judo, identificato da un defettore
come ufficiale del Dipartimento 1 FCD del KGB nel settembre 1971.
m. KUTUSOV - Stratega dell'epoca di Napoleone.
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 118
Oggetto: Uso di illegali per operazioni di sabotaggio: Vitalyevich
Voytetsky e Emil Evraert ("POL") e Gennadiy Mikhaylovich ALEKSEYEV
e Igor MUERNER ("YAKOV').
1. Nell'aprile del 1955 il ruolo del XIII Dipartimento comprendeva:
a. l'organizzazione di sabotaggi e la scelta di obiettivi congiuntamente
al GRU;
b. il compimento di azioni speciali;
c. la sottrazione e la consegna di tecnologia militare;
2. Nel 1969 il lavoro del Dipartimento fu severamente criticato. Fu
notato che nelle operazioni su larga scala soltanto il reclutamento
e l'addestramento della Riserva Speciale per le RDG (unità
di sabotaggio spionistico) e la scelta dei siti di atterraggio era
ben fatta. Il resto non veniva fatto, o perché era eseguito
da altri organi o perché il Dipartimento V non era in grado.
Durante i quindici anni di vita del XIII Dipartimento, si erano avuti
dei cambiamenti nelle forze armate sovietiche e nella struttura del
Primo Direttorato Principale che avevano avuto ripercussioni sull'attività
e sulla posizione del Dipartimento V.
3. Innanzitutto, lo sviluppo dei missili nucleari e la creazione di
unità per impieghi speciali all'interno del GRU in numero maggiore
rispetto a quelle del Dipartimento V, avevano fatto dubitare circa
i meriti del Dipartimento V nell'organizzazione di attività
sovversive ai danni dei siti militari, strategici dell'avversario.
C'era la necessità di modificare i compiti. In secondo luogo,
non c'era alcun bisogno che il Dipartimento V sottraesse esemplari
tecnici militari dal momento che questo era per lo più fatto
dal Direttorato T che era stato creato nel 1963. Quando necessario
i validi agenti del Direttorato T sarebbero stati messi a disposizioine
delle Residenture Illegali. In terzo luogo, in vista di questi cambiamenti,
le attività del Dipartimento V sarebbero state prevalentemente
costituite da azioni speciali di natura politica. Ma questa erano
rare. Negli ultimi tre anni ce ne era stata una sola, "PEPEL" (Ceneri).
Ce ne erano così pocheÉ (Nota del traduttore: Frase incompleta
nel testo originale, per cui il senso non risulta chiaro) non possiede
le informazioni operative e politiche attuali necessarie per pianificare
azioni speciali. Queste devono essere strettamente legate agli obiettivi
politici dell'area e a tutto il complesso delle misure attive. Devono
essere basate sulla situazione operativa del momento, l'Informazione
è basata sui Dipartimenti geografici ed è concentrata
nel Dipartimento A che è stato creato nel 1959. Il Dipartimento
A escogita misure attive congiuntamente al dipartimento geografico.
Le misure sono quindi effettuate utilizzando l'apparato di agenti
delle residenture e, quando necessario, gli illegali del Direttorato
S.
4. Il Dipartimento V non dispone di un apparato di agenti proprio
in grado di compiere azioni speciali e di preparare lo sbarco di un'unità
sovversiva. La dirigenza del Dipartimento V ritiene che sarà
impossibile creare un apparato di agenti di dimensioni e qualità
adeguate nei prossimi sette - dieci anni. Per tale ragione il Dipartimento,
tranne in pochissimi casi, non è in una posizione tale da eseguire
azioni senza la partecipazione di altri sotto-dipartimenti.
5. Il Dipartimento non ha un vero e proprio apparato illegale. Ha
un illegale "POL", e due coppie di Agenti Illegali Tedeschi. La creazione
di un apparato indipendente della Linea F aveva senso nel 1955 quando
il Direttorato Speciale era impegnato soltanto nella documentazione
e nell'invio di illegali e questi venivano adoperati dai dipartimenti
geografici. Al giorno d'oggi, l'intero apparato illegale è
virtualmente concentrato nel Direttorato S. Nel 1966 al Direttorato
S fu affidato il compito di gestire lo spionaggio illegale in tempo
di pace e di impiegare l'apparato degli agenti in condizioni speciali.
Allo scopo di utilizzare in maniera più efficace l'oneroso
apparato illegale, non sarebbe sensato suddividerlo, dal momento che
gli illegali possono e dovrebbero eseguire compiti spionistici e allo
stesso tempo compiti per la Linea F.
6. Fattori oggettivi non consentirebbero la creazione di un apparato
realmente grande che rifornisce separatamente tutti i sotto-dipartimenti
di spionaggio del Primo Direttorato Principale. Dal momento che solo
il Direttorato S ha illegali, il piano di trasferire alcuni agenti
in tempo di guerra dal dipartimento geografico o da altri dipartimenti
del Primo Direttorato Principale al Dipartimento V ha pochissimo senso
dal momento che il Dipartimento V può usarli soltanto in aree
dove le unità sovversive vengono adoperate per un lungo periodo,
e ciò naturalmente accade solo in aree scarsamente popolate.
Questo avverrebbe nei paesi dell'Europa occidentale e in alcune aree
del continente americano dove le unità sovversive potrebbero
compiere un attacco e poi lasciare l'area.
7. "POL" (PAUL) era Igor Vitalyevich VOYTETSKY, nato nel 1933 a Mosca.
Suo padre Gleb Pavlovich SHLENDIN, si suicidò nel 1937. Sua
madre, S.D. RUDNITSKAYA, era insegnante di musica presso l'Istituto
d'istruzione IPPOLITOV-IVANOVO. Il suo patrigno, Vitalii Panteleymonovich
Voytetsky è regista presso il Gorky Film Studio. "POL" fu arruolato
dal Dipartimento V per l'addestramento speciale nel 1956.
8. La sua documentazione fu creata sulla base della versione del belga
"MONTEUR", essendo suo padre un individuo belga, Ernst EVRAERT, e
sua madre una tedesca, Hedwig Marta ALTHAMMER. Il cognome della madre
fu inventato, mentre la nascita fu registrata a Dresda nel 1907. Secondo
la storia di copertura, dopo la nascita di "POL" il 23 dicembre 1933
a Kalau, il padre "MONTEUR" partì per il Belgio e non fece
più ritorno in Germania. In realtà, dal 1933 "Monteur"
è vissuto in URSS. La nascita di un figlio è fittizia
ma fu introdotta dal KGB nel registro comunale di Kalau.
9. Tramite l'agente "RAG", la residenza di "POL" e di sua madre in
Belgio dal 15 ottobre 1943 al 14 dicembre 1944 fu registrata nei documenti
del Comune di Bellecour, provincia di Hainaut. Gli atti mostrano che
"POL" è figlio del cittadino belga "MONTEUR" e di sua moglie,
cittadina tedesca divenuta belga a seguito del matrimonio.
10. Nel 1958 "POL" partì per l'Austria, dove visse fino al
1962, senza avere la cittadinanza. Certificati di matrimonio e nascita
per il padre e la madre furono fabbricati in Centrale. Emil EVRAERT,
con le sue generalità, fu registrato a Salisburgo. Il 22 maggio
1962 fu inviata una lettera al comune di Bellecour in Belgio in cui
si chiedeva un certificato di cittadinanza. Questo documento fu ricevuto
il 14 giugno. Il 10 settembre, "POL" chiese all'Ambasciata Belga a
Vienna che lo status della sua nazionalità fosse legalizzato.
11. Quando ottenne un certificato di cittadinanza belga, "POL" andò
in Francia e lì chiese all'Ambasciata Francese un passaporto
straniero. Lo ottenne l'8 novembre, ma della durata di soli tre mesi.
Il 30 gennaio 1953 (sic - 1963), sposò "VIRGINIYA" (Virginia)
a Dover. La coppia si stabilì nel comune di Jette in Belgio
e furono rilasciate loro Carte d'Identità belghe e un libro
di registrazione di famiglia. Secondo la storia di copertura, "POL"
sarebbe un operatore cinematografico.
12. L'agente "ONEGA" era Mary PHILLIPART, nata nel 1913 a Bruxelles,
una cittadina belga che fu reclutata nel 1952 come custode di un OSP.
Lettere operative da parte degli illegali "VAREN", "ALBERT", "MICHEL",
"NORA" furono indirizzate al suo appartamento. Nel 1961 "ONEGA" andò
a Tunisi e il suo indirizzo lì fu usato per la corrispondenza
da parte di sei illegali, compreso "POL".
Nel 1978 "ONEGA" fu congelato.
13. "VIRGINIYA" - Yulia Ivanovna GORANKOVA, nata nel 1931, fu provvista
dei documenti della cittadina della RFT Waldtraut Erne HERRMANN, nata
il 27 luglio 1932 a Freidstadt. Le fu dato un padre fittizio, la sua
nascita era registrata nell'Ufficio di Registro di Swinemunde, una
madre parimenti fittizia, la cui nascita era registrata nella città
di Bergen. Il matrimonio era registrato in un passaporto fittizio
della RFT, teoricamente emesso a Dortmund; la Centrale fabbricò
il passaporto e falsi certificati di nascita e matrimonio.
14. Il 30 gennaio 1963 nella città britannica di Dover fu registrato
il matrimonio tra gli illegali "POL" e "VIRGINIYA". Poi "POL" eseguì
compiti spionistici per il Dipartimento V in Bretagna. In particolare,
nell'Irlanda del Nord selezionò aree per sbarchi aerei e marittimi.
15. Illegale "POL" fu impegnato nella selezione delle aree adatte
agli sbarchi marittimi e con paracadute in Scozia.
16. Negli anni 1964-74 eseguì compiti dello stesso tipo in
Francia, Turchia, Italia, Belgio, Canada, Stati Uniti, Grecia, Hong
Kong, Austria, RFT e Israele.
17. In Spagna selezionò siti per gli sbarchi, obiettivi di
azioni speciali; in Austria, siti di sbarchi e rotte da paracadutisti
per il passaggio dall'Austria alla RFT. Compiti simili furono svolti
per Grecia, Belgio, Israele, Hong Kong, e per il porto di Anversa,
con particolare riferimento ai depositi di carburante e la possibilità
di compiere azioni speciali contro di essi.
18. In Belgio, "VIRGINIYA" ottenne una Carta d'Identità belga
da coniugata. La coppia fu richiamata dal Belgio nel 1963.
19. In Belgio furono studiati punti nodali delle linee della corrente
elettrica e degli oleodotti.
Francia
20. In Francia, ad esempio, egli studiò le aree adatte a un
movimento di resistenza, i siti di sbarco, e gli obiettivi per azioni
speciali.
21. In Francia, nell'area di Vosges, egli selezionò aree adatte
a un movimento di resistenza, siti di sbarco, aree di dispersione
per gruppi di sabotatori, vie di transito, e siti dove dislocare pacchi
di grosse dimensioni. In varie occasioni viaggiò con compiti
simili in Italia, Francia, Belgio, Spagna e Austria.
22. In Francia, perlustrò i seguenti settori: St. Etienne-Valence-Montelimar-Ales-Rodez,
e descrisse il sito di atterraggio 30 km ad est della città
di Le Puy, entro il quadrilatero formato dalle strade D-15, D-7, D26
e D-500, circa mezzo km a sud della strada D-15. Descrisse anche siti
di atterraggio nell'area di Bordeaux-Marmande-Cond (sic per Condom?)-Mirande-Bagneres;
e Marsiglia-Avignone-Valence, nonché settori sul confine spagnolo
e sulla costa atlantica, nell'area di Grenoble, sulla frontiera italiana,
e sulla costa mediterranea.
23. In Francia, egli identificò quanto segue: un sito 52 km
a nord-est di Digione, sul bordo sud-orientale della foresta di Chatillon,
10 km a sud-ovest del piccolo villaggio di Recey e a 2 km dal paesino
di Essarois. Sulla carta Michelin n. 66 i riferimenti sono: 2_70'
a est di Parigi e 53_06' N (sic). Un sito da atterraggio 25 km a nord-ovest
di Digione e 500 m a est della strada D-16, tra i paesini di St. Seine
l'Abbaye e Lamargelle. Un altro sito da atterraggio si trovava 8 km
a nord-est della città di Arbois, e 7 km a est-nord-est della
città di Poligny. Furono perlustrate anche basi per gruppi
di spionaggio e di sabotatori (DRG= diversionnye razvedyvatelnye gruppy).
Italia
24. In Italia studiò luoghi adatti allo spiegamento di un movimento
di resistenza, fece ricognizioni di punti sensibili negli oleodotti,
di punti adatti a sbarchi marittimi e di punti per azioni speciali
contro ferrovie e autostrade.
25. In Italia fu selezionato un sito di atterraggio e descritto nell'area
del Valico del Rastrello.
26. In Italia descrisse siti di atterraggio nell'area di Barsi-Groipallo
(traslit), nel villaggio di Christina, a ovest di Laonta; sud-est
di Aulla, nord di Firenzuola, e un distretto tra Genova e La Spezia,
Riva-Trigoso-Levanto; Sori-Nervi, e l'autostrada Genova-Piacenza,
Genova-La Spezia, La Spezia-Reggio nell'Emilia.
27. In Spagna, "POL" perlustrò i distretti di Catalogna e Valenza:
tra Tora-Oliana-Gironella; tra Calaf-Igualada-Tarrasa-Moilla; nell'area
di Morella-Cantavieja-Aliaga-Alcorisa; tra Monrojo-Valderrobres-San
Mateo-Morella; nell'area di Valenza-Taitil.
28. In Spagna descrisse il distretto di Cadice-Siviglia-Granada-Almeria,
gli sbocchi degli oleodotti in superficie a Rota-Saragozza, dove l'oleodotto
incrocia il fiume Guadeira e fiumi che si gettano nel lago Candilejo,
stazioni di estrazione dell'oleodotto nei pressi delle città
di Marchena, El Arahal, Jerbes e punti di immagazzinamento vicino
alle città di La Puebla e Jerez. Quattro siti di atterraggio
furono selezionati vicino alle città di Oviedo-Leon-Burgos-San
Sebastian;
29. In Israele, furono selezionati DLB.
30. A "POL" furono due volte assegnati compiti di spionaggio in Israele,
tentò di installarsi ad Hong Kong.
31. Nel 1965, "POL" eseguì un'azione aggressiva in Austria
per conto della Linea A.
32. Partecipò a severe misure intraprese seguendo le istruzioni
del Dipartimento "A". Nel 1968, lavorò su soggetti specifici
in Cecoslovacchia.
33. Nel 1968, effettuò un'operazione speciale (spetsaktsiya)
contro due precisi individui in Cecoslovacchia. "POL" estese la validità
del suo passaporto straniero in Belgio, dal momento che questo era
il suo domicilio permanente, sebbene non venisse lì e non vi
avesse una fissa dimora.
Grecia
34. In Grecia, egli studiò il settore tra Agrinion-Amfissa-Lamia;
e tra Servia-Veria-Katerini e il Monte Olimpo.
35. Nel 1968, a tutte le residenture del KGB furono inviate lettere
operative intitolate "Raccomandazioni per la creazione delle condizioni
necessarie sul territorio di un potenziale avversario per le operazioni
di gruppi speciali in caso di emergenza".
36. La lettera indirizzata al residente in Grecia MAYSKIY diceva:
"Non è impossibile che il corso degli eventi ci richiederà
in pratica di assistere le forze progressiste nel prossimo futuro,
e pertanto dobbiamo prepararci in anticipo a tale evenienza".
37. Nel 1968, un illegale fu inviato in Grecia allo scopo di selezionare
"PISTE" ("doroshki") e "ALVEARI" ("ulya") in specifici distretti della
Grecia e controllare l'attuale adeguatezza dei luoghi scelti in precedenza.
38. La "PISTA ALFA" era collocata nella parte meridionale della pianura
Thessaly, circa 40 km a nord-ovest della città di Lamya, 42
gradi a nord e 2 gradi a est (sic).
39. La "PISTA BETA" era ubicata nella parte nord-occidentale della
pianura Thessaly, 4 o 5 km a sud dell'installazione Kalambaka, 4 gradi
a sud e 54 gradi a est (sic).
40. Esse erano collocate nelle valli dei fiumi Grona e Pinios. Questi
siti erano contrassegnati in specifiche mappe, in modo da poter essere
subito trovati.
41. I distretti collinosi boscosi di Belasitsa, Pirin e Sengal, tra
Mesta e il delimitatore di frontiera n. 3 furono riconosciuti come
aree adatte all'attraversamento del confine greco-bulgaro e all'immissioine
di agenti sul territorio greco. Questi e altri punti furono usati
dai bulgari. La zona pericolosa per i movimenti era l'area che si
estendeva dal confine alla linea di Kukush, Seres, Drema, Ksanti,
Gumurdzhina e Dimotika, cioè la zona di frontiera stessa, in
cui qualsiasi cosa sospetta era prontamente individuata dai distaccamenti
speciali di frontiera e dalle forze di polizia.
42. C'era la necessità di creare le condizioni per il compimento
in tempo di pace di operazioni di sabotaggio denominate "GIGLI" contro
gli obiettivi codificati "YAYTSO" (Uovo) e "GNEZDO" (Nido).
43. Nella lettera operativa n. 2039/F alla Residentura di Atene, datata
25 novembre 1968, fu introdotto uno dei principali compiti della Linea
F: la creazione di una rete di agenti che, oltre a eseguire altri
compiti, fosse in grado di effettuare operazioni contro il Nemico
Principale, in particolare il reclutamento e l'invio di agenti direttamente
negli Stati Uniti per gli scopi della Linea F, nonché la preparazione
di misure attive contro il Nemico Principale sul territorio greco.
44. Negli ultimi due anni, le Residenture avevano compiuto un significativo
lavoro nell'ottenere informazioni su vari obiettivi del Nemico Principale.
Da "ZHAK" (Jacques o Jack) ricevettero più volte materiale,
il cui studio e analisi rivelò un vasto sistema di collegamenti
radio che portava ad immettersi nel sistema di comunicazioni mediterraneo
"MEDKOM" (forse Medcom) (codice 486 L) e furono stabiliti i punti
in cui esso si congiungeva con altri sistemi. Il sistema "MEDKOM"
comprendeva la linea di comunicazioni nota come "BIG RELLI 11" (sic
- forse "Big Rally 11"), che permetteva la comunicazione con le truppe
americane in Italia, Turchia Orientale e isola di Creta. Furono altresì
rivelati alcuni dati sulla sua natura tecnica, compresi i tipi e periodi
di attività delle trasmittenti per le linee di comunicazione
radio-ripetitrici e troposferiche del sistema sul territorio greco,
e il loro rapporto con le varie componenti delle Forze Armate statunitensi.
Il possesso di questa informazione permise al KGB di identificare
la natura di ciò che veniva trasmesso tramite il sistema "MEDKOM"
e di reindirizzare un gruppo speciale per organizzare tale attività
spionistica e intercettare i materiali.
45. Nel 1969, oltre agli incarichi di elaborare piani per la collocazione
di "GIGLI" in "VASI", "GNEZDO" e "CAVOLO" (tutte parole in codice
che si riferivano alla collocazione di esplosivi in vari siti presi
di mira), c'erano istruzioni a: installare dispositivi per l'ascolto
nella casa del cappellano presso la base americana "Ellinikon"; avere
un ufficiale operativo che stabilisse contatti personali con una persona
d'interesse, e far in modo di reclutare persone che lavoravano presso
obiettivi del Nemico Principale.
46. Nel 1970 fu messo insieme un piano preliminare per la collocazione
di un "GIGLIO" (parola in codice per ordigno esplosivo) in un "VASO",
e specificatamente nel "VASO" (in codice) "CAVOLO" - la biblioteca
dell'USIS ad Atene - allo sopo di danneggiare politicamente e moralmente
la politica americana in Grecia. L'azione avrebbe dovuto essere compiuta
in nome di un'organizzazione chiamata "Difesa Democratica", che rappresenta
gli interessi dell'opposizione di centro-destra.
America Del Nord
47. "KEDR" (Cedro) è la designazione in codice di obiettivi
sensibili in Canada che dovevano esser messi fuori uso. Essi furono
sotto studio da parte della Residentura di Ottawa negli anni 1959-71.
Essi comprendevano oleodotti e gasdotti attivi o in via di costruzione
e raffinerie petrolifere a Kamloops, Colombia Britannica; nell'area
di Winnipeg; a Trafalgar vicino Toronto; a Shelbourne; a Calgary,
Alberta; a Edmonton; a Midale, Saskatchewan; a Montreal e altrove.
Gli obiettivi furono fotografati da varie angolazioni, furono fissati
per longitudine e latitudine sulle mappe geografiche; furono determinate
e indicate le vie d'accesso, e anche i percorsi di uscita per allontanarsi
dopo il compimento dell'azione; furono compilate descrizioni dei percorsi
seguiti dagli oleodotti, delle stazioni di estrazione, dei luoghi
di scarico del materiale liquido e furono osservati i loro punti vulnerabili.
48. In Canada, "POL" studiò il Movimento Separatista del Quebec,
i siti di atterraggio, e i punti di attraversamento segreti sul confine
tra Canada e Stati Uniti. Gli fu incidentalmente affidato il compito
di verificare la possibilità che "GORBATY" e "IDOL" partecipassero
alla Fiera Mondiale di Montreal e che un'azione speciale fosse intrapresa
contro di loro.
49. Negli anni 1967-68, l'illegale "POL" fu intensamente impegnato
nella scelta di siti d'atterraggio per distaccamenti di sabotaggio,
in particolare nell'area di Calgary, Alberta, tra le città
di Calgary e Cananaskis. A est, da Calgary seguendo l'autostrada n.
2 verso il confine con gli Stati Uniti; a ovest, lungo il confine
tra la Colombia Britannica e Alberta in giù verso la frontiera
statunitense. Furono selezionati punti di raggruppamento e di occultamento,
nonché DLB, e percorsi per il raggiungimento della frontiera
Canada/Stati Uniti tra le Autostrade n. 2 e n. 93; e anche le aree
adatte ad attraversare apertamente la frontiera tra Canada e Stati
Uniti. C'erano siti per lo sbarco a sud-est di Winnipeg, sull'Autostrada
n. 1 a nord e sull'autostrada n. 12 a ovest; e a ovest del Lake of
Woods lungo l'Autostrada n. 59. Furono selezionate le zone adatte
all'attraversamento della frontiera canadese per entrare negli Stati
Uniti. Nel 1975, "POL" ottenne un visto illimitato per gli Stati Uniti.
50. Negli Stati Uniti, "POL" cercò punti di attraversamento
e di occultamento, nonché siti di atterraggio.
Turchia
51. In Turchia, selezionò siti e nascondigli di grosse dimensioni
(KGT= krupno-gabaritnye tayniki) in cinque distretti.
52. Nel 1976 in Turchia cercò siti di atterraggio e effettuò
ricerche dei "PIRATY" (Pirati) (1974).
53. Dal 1975, "POL" è stato un istruttore illegale ed è
stato assegnato alla riserva del Dipartimento "V" per l'eventualità
di una situazione di crisi. Tale evento coinvolgerebbe tutti gli ex
illegali del Direttorato "S".
Operazione Speciale - Nome in codice "ZVENO" (Anello)
54. Per distrarre l'opinione pubblica da ciò che accadeva in
Cecoslovacchia (1968), fu deciso di compiere un'operazione speciale
contro l'obiettivo "ZVENO".
L'obiettivo "ZVENO" era una sezione dell'oleodotto della NATO (la
linea Italia -RFT) che passava attraverso l'Austria nell'area Bodensee.
La portata dell'oleodotto era di 10.000.000 tonnellate all'anno su
una distanza di 650 km.
55. L'obiettivo "ZVENO" poteva essere messo fuori uso per un po' di
tempo interrompendo l'oleodotto nel punto in cui esso incrociava il
Canale Rhine. L'operazione avrebbe causato inquinamento da petrolio
nel Bodensee, e questa era la sola fonte di acqua potabile sulla frontiera
austro-tedesca.
56. Si ritenne che questa operazione sarebbe stata considerata dall'opinione
pubblica come una risposta da parte degli estremisti italiani alle
azioni di sabotaggio dei terroristi del Sud-Tirolo. L'operazione avrebbe
dovuto essere eseguita da un illegale o da un agente speciale dell'apparato
del KGB nella RDT.
57. L'obiettivo fu studiato in tutti i suoi particolari e la Residentura
di Vienna preparò un piano dell'operazione - settembre 1968.
A tale scopo furono acquistate 4 bottiglie termiche e 10 penne a sfera
prodotte nella Germania Occidentale, manufatti italiani e austriaci
furono acquistati per il mascheramento. Ciascuna bottiglia termica
aveva la capacità di 1 litro, e il diametro esterno della bocca
del contenitore di vetro non era maggiore di 40 mm.
58. Esaminando un insieme di misure attive, la dirigenza della FCD
le collegò al problema del Sud-Tirolo. Fu considerato vantaggioso
rimandare le azioni al maggio 1969 e compierle al di fuori del territorio
austriaco. L'Operazione Speciale "ZVENO" fu mantenuta di riserva per
una possibile esecuzione in un altro momento conveniente.
59. L'operazione speciale "PANTSIR" (Corazza) rientrava nel complesso
"ZVENO". Fu preparata una mappa approssimativa dell'area, in cui si
mostravano i percorsi che un operativo avrebbe dovuto seguire (a piedi,
in bicicletta, o in automobile), l'ubicazione di grossi nascondigli
(KGT= krupno-gabaritnye-tayniki) una bozza dell'area selezionata per
l'esecuzione dell'operazione speciale, le dimensioni dell'oleodotto,
i suoi supporti in cemento, i recinti di protezione e le scale d'accesso.
Nel maggio 1971 e poi una volta all'anno la situazione nell'area presa
di mira fu controllata. Il punto più vulnerabile era attraverso
il canale Rhine (o Nuovo Rhine) presso l'insediamento di Brugg. Un
contenitore finto di grosse dimensioni fu collocato nel nascondiglio
nel giugno 1965, e tirato fuori il 9 aprile 1966; il contenitore non
era stato individuato. Ciò avvenne nell'area del paesino di
Wolfurt. Un secondo involucro fu rimosso nell'ottobre 1967.
60. Lo schema del luogo fu studiato dall'illegale "YAKOV" e dall'agente
"ROBBI" della Residentura di Vienna. L'operazione "ZVENO" era nota
e coinvolgeva le seguenti persone:
DERZHAVIN Yu. V.,
GRIGORYEV A.D.,
MALININ B.N.,
SHCHERBANOV Ye.S.,
OLIKHEYKO B.S.,
SAVIN A.S.,
KOVALIK,
SHAROV Ye.A.
Ridesignazione del direttorato S al Dipartimento 8
61. L'VIII Dipartimento fu integrato nella struttura del Direttorato
S nel 1976. Prima di ciò era stato una sezione autonoma annessa
alla FCD (il XIII Dipartimento, o Dipartimento V). La defezione di
un ufficiale del Dipartimento, LYALIN, in Occidente e la conseguente
espulsione da parte del governo britannico di 105 ufficiali e agenti
del KGB nel settembre 1971 pose il Dipartimento e la Residentura in
una situazione eccezionalmente difficile. La Residentura di Londra
fu costretta ad agire interamente su posizioni ufficiali. Il processo
di ricostruzione della rete di agenti durò fino alla fine del
1975.
62. Il Dipartimento fu impegnato in ciò che in gergo criminale
è noto come "lavori bagnati" cioè omicidi, sabotaggi,
incendi, esplosioni, avvelenamenti, guasti meccanici e terrorismo.
La sua base principale era ubicata nel distretto di Balashikha, regione
di Mosca, nelle strutture dell'ex Scuola Superiore di Spionaggio.
Le basi addestrative erano dislocate in varie parti del Paese. L'addestramento
con paracadute avvenne in una base addestrativa vicino a Kaunas.
63. Il Dipartimento addestrò gruppi di spionaggio e sabotaggio.
I giovani arditi e i "nottambuli" selezionati per lo scopo furono
sottoposti ad addestramento base per il sabotaggio, seguendo un ordine,
e furono chiamati per un addestramento di 45 giorni e suddivisi in
piccoli distaccamenti. Di volta in volta furono organizzati appelli
d'emergenza, in cui, rispondendo a un dato segnale, i membri del gruppo
dovevano riunirsi con le loro attrezzature essenziali in un sito prestabilito.
64. I gruppi di spionaggio e sabotaggio erano addestrati per le operazioni
in un'area specifica del paese. In pratica il Dipartimento controllò
tutte le imprese più importanti, le centrali idroelettriche
e quelle nucleari, le gallerie, i depositi, i ponti, gli oleodotti
e i cavi. Studiò i siti adatti all'atterraggio - le piste di
atterraggio aereo, le coste, la topografia delle località,
gli insediamenti vicini, le condizioni climatiche in vari periodi
dell'anno, la direzione dei venti nelle varie stagioni, punti di riferimento
caratteristici e percorsi dal punto di atterraggio all'obiettivo del
sabotaggio. I percorsi che i gruppi di spionaggio e sabotaggio avrebbero
dovuto seguire e gli obiettivi da sabotare erano fotografati e collocati
nella mappa.
65. Allo scopo di camuffare i gruppi di spionaggio e sabotaggio con
gli abitanti del posto, fu acquistato l'equipaggiamento necessario:
esemplari di uniformi militari, i distintivi degli ufficiali e di
altri ranghi, delle unità di tiratori in montagna, dei guardalinee
ferroviarii, degli ufficiali forestali, degli ufficiali della polizia
e della gendarmeria, e articoli di abbigliamento civile indossati
dagli abitanti delle aree di sbarco.
66. Furono studiate le peculiarità fonetiche e linguistiche
dell'area data, così come il tipo e la ricorrenza delle festività
di stato e religiose e le celebrazioni popolari. Luoghi di immagazzinamento
furono cercati e preparati anzitempo, e in essi furono preposizionati
apparecchi radio rice-trasmettenti e armamenti. Armi furono acquistate
all'estero tramite vari mezzi e furono gradualmente accumulate per
un eventuale uso.
67. Ci furono occasioni in cui il KGB fece ricorso all'attività
di compromissione di uno stato straniero. Così, all'epoca dell'invasione
della Cecoslovacchia da parte delle forze sovietiche nel 1968, il
gruppo operativo V dell'apparato plenipotenziario del KGB nella RDT
- costituito da PANASYUK G.T., BOTYAN e RYABOV V.P. - creò
un deposito nascosto sul territorio ceco e vi collocò armi
di fabbricazione americana e della Germania occidentale conducendo
poi a tale nascondiglio le forze di sicurezza cecoslovacche. Si cercava
di suggerire che BND e CIA stavano preparando il popolo all'insurrezione
armata contro le conquiste socialiste. Il KGB abbozzò il testo
di un articolo per la stampa. A suo credito, il Ministro degli Affari
Interni cecoslovacco PAVEL, dubitò della plausibilità
della versione inoltrata.
68. L'idea di creare e poi scoprire un nascondiglio di armi americane
in Afghanistan, al confine con l'Iran fu sviluppata dalle agenzie
di spionaggio allo scopo di accusare pubblicamente gli Stati Uniti
di interferire negli affari interni di uno stato sovrano.
69. Nel 1982 un "Centro di addestramento per l'Afghanistan" fu creato
a Balashikha; un ufficiale nell'VIII Dipartimento, KIKOT, che era
stato richiamato dal L'Avana, fu nominato a capo dello stesso. Il
Dipartimento fu pienamente impegnato nella messa a punto di metodi
di sabotaggio e terrorismo sulla scena afgana. L'esperienza israeliana
contro i campi palestinesi in Libano e i metodi palestinesi contro
gli israeliani furono adoperati nei campi profughi afgani e nelle
aree densamente popolare del Pakistan.
70. A Balashikha, si tenevano anche corsi per ufficiali di frontiera
e un programma di 100 ore volto ad elevare la capacità di combattimento
dei giovani ufficiali del KGB.
71. Il Dipartimento studiò diligentemente l'organizzazione
e la struttura dei distaccamenti di guerriglia, lo sviluppo di un
movimento di resistenza, e metodi e mezzi della lotta armata all'estero.
72. Allo scopo di addestrare stranieri, si tenevano speciali corsi
"VYSTREL" per ufficiali a Solnechnegorsk (vicino Mosca) sul seguente
tema: "il personale della dirigenza militare". I partecipanti diventavano
comandanti delle formazioni armate operanti contro il loro stesso
governo.
73. I gruppi di agenti di nazionalità straniera di solito erano
costituiti da un agente speciale, un agente di supporto, un agente
custode di una casella postale, e agenti operativi. Gli agenti di
supporto dovevano assicurare l'efficacia del combattimento, la sicurezza
e la viabilità delle informazioni e i distaccamenti di sabotaggio
sul territorio dei paesi stranieri. I custodi delle caselle postali
erano utilizzati dal servizio informativo per le comunicazioni postali
clandestine con i gruppi di spionaggio e sabotaggio.
74. Tutte le schede degli agenti stranieri o di nazionalità
sovietica che per qualche ragione erano consegnate agli archivi, venivano
esaminate dall'VIII Dipartimento che selezionava quelli adatti ai
suoi scopi.
75. Non meno di 4-6 obiettivi erano elaborati dal Dipartimento per
la Linea F, cioè per il sabotaggio.
76. Lo sbarco di un gruppo di spionaggio e sabotaggio era organizzato
di notte, o di giorno in condizioni meteorologiche inclementi e con
nebbia. Ciascun gruppo era costituito da 15-25 individui, ma la rete
dei sabotatori poteva comprendere anche singoli ufficiali dello spionaggio,
illegali o agenti. Le attività di un gruppo di spionaggio e
sabotaggio erano simili alle operazioni di guerriglia, ma si distinguevano
nel fatto che la guerriglia confidava sul contatto con la gente, con
le masse, ed effettuava una lotta armata permanente. Invece i sabotatori
erano inviati dall'esterno oppure erano reclutati individualmente
sul posto ed eseguivano specifici compiti di sabotaggio. KUTUSOV incluse
le attività di guerriglia nel suo piano strategico per una
campagna militare. Il popolo afgano fornì un esempio unico
di guerriglia condotta su larga scala. Da soli, senza un esercito,
senza armi moderne, e quasi senza supporto, soltanto con metodi di
guerriglia, gli afgani combatterono con successo una guerra contro
l'esercito di una superpotenza, che usò metodi inumani di guerra,
e contro le forze governative del loro stesso paese. Davanti agli
occhi di tutto il mondo la nomenklatura sovietica impiegò 7
anni a distruggere una nazione, mentre nelle sue annuali risoluzioni
contrarie, l'ONU neppure nominò i banditi, vagamente ripetendo
appelli per il ritiro delle forze straniere dall'Afganistan. La Lega
delle Nazioni fu più decisa, infatti a seguito dell'aggressione
contro la Finlandia l'URSS fu espulsa in quanto paese aggressore.
Commento del servizio:
1. Aggiunte del funzionario alle informazioni originali della Fonte
sono indicate tra parentesi.
2. Il dipartimento Sabotaggio del KGB ha più volte cambiato
nome a partire dal 1945. Come Dipartimento 13 e successivamente Dipartimento
V (come lettera e non come numero romano) il suo lavoro all'interno
delle Residenture legali all'estero fu manipolato dalla Linea F. Dopo
che questo dipartimento divenne parte del Direttorato S nel 1976,
il lavoro fu effettuato dagli ufficiali della Linea N.
3. "PIRATY" era il nome in codice del KGB per un padre e un figlio
che dirottarono un velivolo sovietico nel 1974 circa diretto in Turchia.
4. La fonte ha fornito ulteriori informazioni sull'illegale "YAKOV"
che si identifica in Gennadiy Mikhaylovich ALEKSEYEV, nato nel 1931
a Leningrado. Fu fornito di documenti sulla base della doppia variante
di uno svizzero nato in URSS chiamato Igor MUERNER. "YAKOV" e sua
moglie (I YAKOVLEV) furono arrestati in Svizzera nel novembre 1973
ma scontarono solo un paio di anni per uso di documenti falsi. Gli
svizzeri non riuscirono infatti a dimostrare le accuse di spionaggio
mosse contro la coppia.
5. Quanto all'invasione della Cecoslovacchia nel 1968 (para. 67),
l'ex generale del KGB Oleg KALUGIN ammise nel suo libro "Spymaster"
che le affermazioni effettuate dai mezzi di comunicazione sovietici
nel 1968, secondo cui "Le truppe del Patto di Varsavia avevano trovato
nascondigli di armi della CIA" erano "tutte corbellerie", poiché
le tracce di coinvolgimento della CIA erano state "fabbricate dagli
esperti di "misure attive" del KGB".
Rapporto Impedian numero 119
Data di emissione: 6 ottobre 1995.
Oggetto: Incontro fra l'ambasciatore sovietico in Italia ed il
segretario generale del Partito Comunista italiano: marzo 1970
Fonte: Ex agente del KGB di provata affidabilità con accesso
diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
ATTENZIONE: Si fa presente che si tratta di una fonte sensibile.
Il materiale Impedian va tenuto e visto solo da personale indottrinato.
Nessuna azione va presa sulla scorta di questo rapporto o discussione/distribuzione
del materiale Impedian al di fuori del vostro servizio senza il consenso
dell'originatore.
Commento: -
1. Il 30 marzo 1970 ha avuto luogo un incontro fra Nikiti RYZHOV,
Ambasciatore sovietico in Italia, e Luigi LONGO, Segretario generale
del Partito Comunista italiano (PCI). La conversazione ha avuto come
oggetto la condizione della dirigenza del PCI e le prospettive per
le relazioni PCI/PCUS. RYZHOV ha poi inviato un rapporto al Comitato
Centrale del PCUS.
2. A LONGO i medici avevano raccomandato di evitare superlavoro e
stress ed Enrico BERLINGUER svolgeva le mansioni di Segretario Generale
del PCI. LONGO riteneva che, fra tutti i membri della dirigenza del
PCI, BERLINGUER fosse il migliore e pertanto faceva ogni sforzo per
accrescerne l'autorità all'interno del Partito.
3. LONGO non ha fatto mistero a RYZHOV che in seno alla dirigenza
del PCI vi fosse opposizione a BERLINGUER, principalmente da parte
di Giorgio AMENDOLA, Giancarlo PAJETTA e Pietro INGRAO. LONGO ha detto
che il PCUS non avrebbe dovuto sostenere AMENDOLA perché aveva
troppo del "borghese democratico" ed in passato aveva commesso
troppi errori revisionistici. L'influenza di PAJETTA andava decrescendo,
era troppo collerico e non avrebbe favorito l'unità. INGRAO
era superficiale e dedito alle teorie, che lo allontanavano dalla
realtà. LONGO ha detto che il PCUS avrebbe invece dovuto sostenere
BERLINGUER.
4. LONGO ha chiesto che il PCUS fornisse gratifiche per il fatto
che il PCI stava operando in difficili condizioni della realtà
capitalista. Si era trovato spesso a dover focalizzare l'attenzione
sui problemi d'indipendenza ed autonomia, al fine di fronteggiare
la propaganda ostile. LONGO ha sottolineato particolarmente, comunque,
che per il PCI l'amicizia con il PCUS e con l'Unione Sovietica non
era una formalità, ma un'esigenza reale per la sua stessa esistenza.
RISERVATO
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 120
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Flavio Pereira Lopes - Nome in codice "Dyakon"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: -
Flavio Pereira LOPES - nome in codice "Dyakon"
1. Flavio Pereira LOPES nato nel 1954, era un cittadino portoghese
e membro di spicco del personale tecnico dell'Ambasciata Italiana
a Luanda dal 1977 al 1980.
2. LOPES era un elemento d'interesse per il KGB, ma la sua condizione
di reclutamento non era nota. Il suo nome in codice era "DYAKON"
RU SEGRETISSIMO* -
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 121
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Valentina Vladimirovna Shutrovich-Yastzhomb-Marcone - Nome
in codice "Dina" o "Podruga"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: -.
Valentina Vladimirovna Shutrovich-Yastzhomb-Marcone - Nome in codice
"Dina" o "Podruga"
Valentina Vladimirovna SHUTROVICH-YASTZHOMB-MARCONE nata nel 1933
era una donna russa che viveva a Roma e lavorava come interprete per
la società "SINA VISCOSA" (sic). Fu reclutata come agente del
KGB nel 1966 e le fu dato il nome in codice "DINA" o "PODRUGA". Fornì
informazioni sull'Associazione Letteraria Internazionale, contribuì
alla scoperta di talenti e fu impiegata in misure attive.
2. Nel 1982 la SHUTROVICH-YASTZHOMB-MARCONE fu allontanata dalla rete
degli agenti poiché aveva perso il suo accesso alle informazioni.
Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 122
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Finanziamenti sovietici al PCI, 1970-77.
Fonte: Ex ufficiale del KGB di provata attendibilità, con
accesso diretto ma parziale.
DDi: fino al 1984.
ATTENZIONE: Si fa presente che si tratta di una fonte sensibile.
Il materiale Impedian va tenuto e visionato solo da personale indottrinato.
Nessuna attività può essere intrapresa sulla base di
questo rapporto, né il materiale Impedian può essere
discusso/distribuito al di fuori del vostro servizio senza la preventiva
autorizzazione dell'ente originatore.
Commento: -
Nel periodo 1970-77 la Residentura del KGB a Roma ha consegnato le
seguenti somme di denaro al Partito Comunista italiano (PCI):
1970 Cifra non nota Armando COSSUTTA aveva richiesto che la cifra
fosse aumentata di circa due milioni di $.
1971 consegnato 1 milione $ - consegnato 1.600.000 $
1972 totale destinato 5.200.000 $ Gennaio consegnato 1 milione $.
Il KGB aveva ricevuto una ricevuta da Roberto MARMUGI, contatto del
PCI a Roma. Il nome in codice di MARMUGI era "KARO".
Consegnati 200.000 $ Somma ricevuta da Guido CAPPELLONI. CAPPELLONI
ha sostituito MARMUGI che era morto. Il suo nome in codice era "ALBERTO"
Ulteriore somma - 2 milioni di $ (il PCI aveva richiesto 3 milioni
extra)
1974 febbraio. Consegnati 3 milioni $ entro maggio 6 milioni di $,
incluso un milione di $ in più. COSSUTTA aveva chiesto il rimanente
anticipo di 500.000$.
1976 Stanziamento totale 5.5 milioni di $ più 1 altro milione
di $ successivo. Giugno consegnato 1 milione $. Agosto consegnato
1 milione $. Entro settembre consegnati 4 milioni $. Dicembre consegnati
500.000$.
1977 Gennaio - consegnato 1,00,000$. Marzo consegnato 1,00,000$.
Nel 1969 e nel 1972 molti biglietti da 100 $ consegnati dal KGB risultarono
falsi. Il PCI li restituì alla Residentura del KGB.
Nel 1976 la situazione operativa degli agenti in Italia divenne più
difficile.
Il residente del KGB a Roma ebbe un incontro con Guido CAPPELLONI
(PCI), in cui si discusse la questione di organizzare operazioni per
consegnare il denaro al PCI. Vennero alla conclusione che era più
sicuro condurre tali operazioni la domenica mattina presto in zone
della periferia di Roma.
Le operazioni dovevano svolgersi in luoghi convenuti in precedenza
con il PCI a seguito di un attento controllo di contro-sorveglianza
da parte di una autovettura operativa della Residentura del KGB e
di un'auto del PCI.
Da parte italiana le operazioni dovevano essere gestite da un individuo
affidabile, che il PCI aveva selezionato in modo specifico e la cui
condizioni di membro del PCI non era nota pubblicamente.
Dopo la consegna di fondi, all'auto del PCI, che di solito non era
noto che fosse di proprietà del PCI, veniva fornita una protezione
lungo l'itinerario dal PCI stesso, ed in seguito i fondi erano trasferiti
in un'altra auto e consegnati al PCI in un luogo prescelto.
Nel 1976 la Residentura del KGB insistette che la frequenza di tali
operazioni fosse ridotta a 2-3 volte all'anno.
Prima le consegne si svolgevano ogni due mesi.
V V ZAGLADIN, del Dipartimento Internazionale del Comitato Centrale
del PCUS, ritenne che la frequenza delle operazioni poteva essere
ridotta se il denaro fosse stato inviato in rate più sostanziose.
RISERVATO
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 123
Data di emissione: 6 ottobre 1995.
Oggetto: Renzo Benzoni - banchiere italiano.
Fonte: Ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con
accesso diretto ma parziale.
DDI: fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura.
Commento:
Abbiamo appreso da "Mosca Informazioni" (l'equivalente
dell'elenco diplomatico russo) che Renzo Benzoni lavorò come
vice direttore e poi come direttore della "Banca Commerciale
Italiana" a Mosca dal 1975 al 1983.
Renzo Benzoni - banchiere italiano
1. Renzo BENZONI nacque a Gussola nel 1940, era un cittadino italiano
e vice rappresentante permanente della "Banca Commerciale Italiana"
a Mosca. Faceva parte del Partito Comunista Italiano (PCI). Il PCI
riteneva che nell'eventualità di una vittoria comunista in
Italia, BENZONI avrebbe potuto usare le sue conoscenze per favorire
gli interessi del PCI.
(Data dell'informazione: 1976).
SEGRETISSIMO*
Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 124
Data di emissione: 6 ottobre 1995.
Oggetto: Francesco De Martino - Contatto confidenziale del KGB.
Fonte: Ex agente del KGB di provata affidabilità con accesso
diretto ma parziale.
DDI: fino al 1984.
ATTENZIONE: Si fa presente che si tratta di una fonte sensibile.
Il materiale Impedian va tenuto e visto solo da personale indottrinato.
Nessuna azione va presa sulla scorta di questo rapporto o discussione/distribuzione
del materiale Impedian al di fuori del vostro servizio senza il consenso
dell'originatore.
Commento: -
1. Francesco DE MARTINO era uno dei leader del Partito Socialista
italiano. Era un contatto confidenziale del KGB ed era in contatto
con la Residentura del KGB di Roma. DE MARTINO ha svolto diversi compiti,
mirati ad influenzare l'opinione pubblica in Italia (non si hanno
ulteriori dettagli).
2. Nel 1968 DE MARTINO è stato nominato Vice-Presidente del
Consiglio dei ministri italiano. Con l'assunzione del suo alto ufficio
amministrativo, sono aumentate le sue possibilità di acquisire
informazioni e questo fatto è stato riferito al Comitato Centrale
del PCUS. Il primo direttorato Principale del KGB ha chiesto alle
massime autorità (Instantsii) l'autorizzazione a continuare
il contatto operativo con DE MARTINO.
RISERVATO
Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 125
Data di emissione: 6 ottobre 1995.
Oggetto: Fondi sovietici al partito Comunista di San Marino, 1970-1977.
Fonte: Ex agente del KGB di provata affidabilità, con accesso
diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
ATTENZIONE: Si fa presente che si tratta di una fonte sensibile.
Il materiale Impedian va tenuto e visto solo da personale indottrinato.
Nessuna azione va presa sulla scorta di questo rappporto o discussione/distribuzione
del materiale Impedian al di fuori del vostro servizio senza il consenso
dell'originatore.
Commento: -
1. Nel periodo 1970-1977 il KGB ha versato le seguenti somme di denaro
al Partito Comunista di San Marino:
Aprile 1970 $ 25.000 la ricevuta è stata firmata da GASPERONI.
Settembre 1971 $ 20.000.
1974 $ 25.000.
Gennaio 1977 $ 30.000.
Nel 1974 il Segretario Generale del Partito Comunista di San Marino
ha offerto a BREZHNEV un orologio di Capodimonte come segno di riconoscenza
per l'aiuto che il PCUS stava estendendo al Partito Comunista. La
Residentura del KGB ha spedito l'orologio a Mosca per via aerea.
RISERVATO
Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 126
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Fondi sovietici al partito Socialista italiano di Unità
Proletaria, 1969-1972.
Fonte: Ex agente del KGB di provata affidabilità, con accesso
diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
ATTENZIONE: Si fa presente che si tratta di una fonte sensibile.
Il materiale Impedian va tenuto e visto solo da personale indottrinato.
Nessuna azione va presa sulla scorta di questo rapporto o discussione/distribuzione
del materiale Impedian al di fuori del vostro servizio senza il consenso
dell'originatore.
Commento: -
Il KGB ha inviato le seguenti somme di denaro al Partito Socialista
Italiano di Unità Proletaria (PSIUP).
Febbraio 1969: $ 350.000
Marzo 1969: $ 350.000
Giugno 1969: $ 200.000
1970: Il PSIUP ha chiesto che la somma a loro assegnata aumentasse
da $ 700.000 a $ 900.000.
1971: $ 100.000
1971: $ 75.000
Giugno 1971: $ 500.000
Luglio 1971: $ 100.000
Dicembre 1971: $ 50.000
Febbraio 1972: $ 250.000
Marzo 1972: Il PSIUP ha chiesto un extra di $ 600.000 per finanziare
la propria campagna elettorale.
Maggio 1972: $ 450.000.
Il denaro era di solito consegnato a Francesco LAMI del PSIUP, che
ne dava ricevuta al KGB. Il nome in codice di LAMI era "ALEKSANDR".
RISERVATO
Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 127
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Pubblicazione di archivi del funzionario del Partito
Comunista Italiano Pietro SECCHIA.
DDI: Fino al 1984.
ATTENZIONE: Trattasi di fonte sensibile. Il materiale Impedian deve
essere tenuto e visto solo da personale indottrinato. Non deve essere
intrapresa alcuna azione sulla scorta di questo rapporto, o discussione/disseminazione
del materiale Impedian all'esterno del vostro servizio, se non previa
autorizzazione dell'originatore.
Commento: -
1. Pietro SECCHIA, ex Vice Segretario Generale del Partito Comunista
Italiano (PCI) ha lasciato in eredità i suoi archivi a suo
figlio Matteo, e gli ha chiesto di non consegnarli per nessun motivo
all'attuale dirigenza del PCI. SECCHIA credeva che la dirigenza del
PCI non avrebbe permesso la pubblicazione degli archivi e li avrebbe
distrutti.
2. La dirigenza del PCI fece ogni cosa per ottenere gli archivi,
ma avendo fallito, proposero al figlio di SECCHIA di venderglieli
per 90 milioni di lire. Il figlio rifiutò e in tempo debito
fu pubblicato il libro di SECCHIA "Come sono i Comunisti".
La dirigenza del PCI cercò di impedire la pubblicazione del
libro, rilevando come gli archivi appartenessero al PCI e non al figlio
di SECCHIA.
3. Il libro gettava luce sul periodo dal 1948 al 1970 ed includeva
discorsi, lettere ed articoli. Criticava la teoria del compromesso
storico, le tesi di BERLINGUER che il sistema occidentale ponesse
meno restrizioni all'autonomia di Partito e la convinzione che "era
possibile sentirsi più sicuri sotto lo scudo della NATO. A
DONINI, un membro del Comitato Centrale del PCI, scrisse un'introduzione
al libro. "L'Unità" accusò DONINI di attaccare
la linea politica del PCI.
RISERVATO
Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 128
Data di emissione: 6 ottobre 1995.
Oggetto: Attività di ricerca del KGB su membri della
segreteria del Partito Comunista Italiano.
Fonte: Ex ufficiale del KGB di provata affidabilità con accesso
diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
ATTENZIONE: Si fa presente che si tratta di una fonte sensibile.
Il materiale Impedian va tenuto e visionato solo da personale indottrinato.
Nessuna attività può essere intrapresa sulla base di
questo rapporto, né il materiale Impedian può essere
discusso/distribuito al di fuori del vostro servizio senza la preventiva
autorizzazione delle'ente originatore.
Commento: -
Nel 1977 il capo del primo direttorato del KGB ha compilato delle
note sui precedenti dei seguenti membri della segreteria del Comitato
centrale del Partito Comunista Italiano (PCI):
GUTIE ANSELMO
BERANDI MARIA
CERVETTI GIOVANNI - Uno dei segretari del Comitato Centrale del Partito
Comunista Italiano.
Le note furono passate a V V ZAGLADIN del dipartimento nazionale
del Comitato Centrale del CPSU.
RISERVATO
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 129
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Visita di giornalisti sovietici in Italia: gennaio 1977
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: -.
Visita di giornalisti sovietici in Italia: gennaio 1977. Nel gennaio
1977, A B CHAKOVSKIY, redattore della "Literaturnaya Gazeta", e il
suo vice, V.A. SYROKOMSKIY, si recarono in Italia. CHAKOVSKIY rimase
colpito dal livello di diffusione dell'anti-sovietismo tra le forze
progressiste italiane guidate dal Partito Comunista e soprattutto
tra i ranghi della sua dirigenza superiore.
RU SEGRETISSIMO* -
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 133
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Società commerciali sotto il controllo del Partito
Comunista Italiano
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: -. Società commerciali sotto il controllo del Partito
Comunista Italiano
Il Partito Comunista Italiano controllava varie società commerciali
che lavoravano per l'Unione Sovietica. Le loro attività comprendevano:
- la distribuzione di petrolio dall'URSS all'Italia attraverso il
gruppo "MONTI".
- l'acquisto di tre trasportatori di ammoniaca dalla società
"EFIM-BREDA".
- la costruzione di alberghi in URSS.
- la fornitura di componenti atomiche.
- la cooperazione ad ampio raggio con la società "FINMECCANICA".
- il lavoro di piccole e medie imprese.
Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 130
Data di emissione: 6 ottobre 1995.
Oggetto: Piano del KGB per compromettere Enrico BERLINGUER, segretario
generale del Partito Comunista Italiano.
Fonte: Ex agente del KGB di provata affidabilità con accesso
diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
ATTENZIONE: Trattasi di fonte sensibile. Il materiale Impedian deve
essere tenuto e visto solo da personale indottrinato.
Nessuna azione deve essere intrapresa sulla scorta di questo rapporto,
né il materiale Impedian può essere discusso/disseminazione
del materiale Impedian all'esterno del vostro servizio se non previa
autorizzazione dell'originatore.
Commento: -
1. Nei primi anni 70 il Primo Direttorato Principale del KGB stava
raccogliendo materiale per compromettere Enrico BERLINGUER e fu preparato
un documento di base. BERLINGUER possedeva un pezzo di terra in Sardegna.
Era stato coinvolto in un affare equivoco relativo a intrighi edilizi
per decine di miliardi di lire.
2. Il documento sottolineava la natura strana e contraddittoria della
politica del Partito Comunista Italiano (PCI) negli affari internazionali,
in particolare:
- contatti tra rappresentanti del PCI e rappresentanti USA;
- la posizione del PCI sull'appartenenza dell''Italia alla NATO;
- tolleranza della aggressività politica di Israele;
- Ttentativi di sviluppare contatti con il Partito Comunista Cinese;
e negli affari interni:
- supporto al Governo italiano;
- polemiche con il PCUS su questioni di religione, dissidenza, eventi
in Cecoslovacchia ed altri argomenti.
L'orientamenti del PCI irritava i marxisti impegnati.
3. Giancarlo PANJETTA (sic), Sergio SEGRE e Giorgio NAPOLITANO consigliarono
BERLINGUER di non partecipare al 25° Congresso del PCUS (1976).
BERLINGUER non accettò il loro consiglio in quanto temeva di
perdere la sua autorità se non avesse partecipato.
RISERVATO
Riservato - Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 131
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Preoccupazione del PCUS per la politica del partito Comunista
italiano (PCI): 1977 richiesta del PCI di assistenza per la rilevazione
di apparati di ascolto.
Fonte: Ex agente del KGB di provata affidabilità con accesso
diretto ma parziale.
Data delle informazioni: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Trattasi di fonte sensibile. Il materiale Impedian
deve essere tenuto e visto solo da personale indottrinato. Non deve
essere intrapresa alcuna azione sulla scorta di questo rapporto, o
discussione/disseminazione del materiale Impedian all'esterno del
vostro servizio, se non previa autorizzazione dell'originatore.
Preoccupazione del PCUS per la politica del Partito Comunista Italiano
(PCI): 1977.
1. Il 17 febbraio 1977, secondo istruzioni del Comitato Centrale
del PCUS, Nikita RYZHOV, Ambasciatore sovietico in Italia, chiamò
Enrico BERLINGUER. RYZHOV gli consegnò una lettera del Comitato
Centrale del PCUS in cui si esprimeva allarme per il meeting di Madrid
di tre Partiti Comunisti e preoccupazione per la instaurazione di
una sorta di area regionale. Il PCUS temeva che il movimento comunista
si dividesse, con i Partiti Comunisti Occidentali che si distanziavano
dai Partiti Comunisti dell'Europa Orientale.
2. In una conversazione riservata del marzo 1977 Tullio VECCHIETTI
disse che BERLINGUER aveva rigettato il principio della dirigenza
collettiva del PCI. Al contrario, egli stava cercando di decidere
su tutte le questioni da solo e stava prendendo decisioni unilateralmente,
anche dopo consultazione.
Riservato
Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 132
Armando Cossutta: Contatto confidenziale del KGB
1. Durante la notte del 12 dicembre 1975 Armando Cossutta ebbe un
incontro segreto con Nikita RYZHOV, ambasciatore sovietico in Italia.
Cossutta disse che i vertici del Partito Comunista Italiano (PCI),
volevano distruggere la conferenza dei partiti comunisti europei in
Berlino che intendeva elaborare una bozza comune. Il PCI voleva ottenere
questo attraverso altri (gli jugoslavi o i romeni) e lasciava intendere
che il PCSU non voleva una conferenza, o voleva farla posticipare
(a causa dei contrasti tra i partiti comunisti).
2. Cossutta espresse il timore che il PCI avesse gravemente equivocato
riguardo al socialismo reale ed al socialismo nell'Unione sovietica
in particolare, e che la ricerca di unificazione con i socialisti
italiani potesse portare ad una rottura con il PCSU. Alcune persone
(per esempio GALLUZZI, membro centrale del PCI) stavano chiedendo
al PCI se questo potesse essere chiamato socialismo. La critica del
socialismo stava acquistando toni anti sovietici. Cossutta si lamentò
che la posizione del PCI era un vile rifiuto del leninismo e disse
a Ryzhov che il PCSU avrebbe dovuto pubblicare articoli di critica
agli attuali punti di vista dei vertici del PCI. L'amicizia con il
PCSU non doveva essere messa in discussione da nessuno.
Secondo Cossutta se ci fossero stati attacchi ostili durante la conferenza
di Berlino, allora il PCSU avrebbe dovuto indire con calma un dibattito
aperto. Sebbene questo avesse potuto spaccare il PCI, avrebbe permesso
di salvare la situazione.
3. Armando Cossutta era un contatto confidenziale della Residentura
del KGB di Roma.
Riservato - Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 132
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Armando Cossutta: contatto confidenziale del KGB
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di provata affidabilità con
accesso diretto ma parziale.
Data delle informazioni: Sino al 1984.
ATTENZIONE: Si fa presente che si tratta di una fonte sensibile.
Il materiale Impedian va tenuto e visionato solo da personale indottrinato.
Nessuna attività può essere intrapresa sulla base di
questo rapporto, né il materiale Impedian può essere
discusso/distribuito al di fuori del vostro servizio senza la preventiva
autorizzazione dell'ente originatore.
Commento: -
Riservato - Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 134
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Emanuele Macaluso, Funzionario del Partito Comunista Italiano
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di provata affidabilità con
accesso diretto ma parziale.
Data delle informazioni: Sino al 1984.
ATTENZIONE: Si fa presente che si tratta di una fonte sensibile.
Il materiale Impedian va tenuto e visionato solo da personale indottrinato.
Nessuna attività può essere intrapresa sulla base di
questo rapporto, né il materiale Impedian può essere
discusso/distribuito al di fuori del vostro servizio senza la preventiva
autorizzazione dell'ente originatore.
Commento: -
Rapporto Impedian numero 133
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Societą commerciali sotto il controllo del Partito Comunista
Italiano
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilitą, con accesso
diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: - Societą commerciali sotto il controllo del PartitoComunista
Italiano.
Il Partito Comunista Italiano controllava varie societą commerciali
che lavoravano per l'Unione Sovietica. Le loro attivitącomprendevano:
- la distribuzione di petrolio dall'URSS all'Italia attraverso il
gruppo "MONTI".
- l'acquisto di tre trasportatori di ammoniaca dalla societą "EFIM-BREDA".
- la costruzione di alberghi in URSS.
- la fornitura di componenti atomiche.
- la cooperazione ad ampio raggio con la societą "FINMECCANICA".
- il lavoro di piccole e medie imprese.
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Riservato - Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 134
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Emanuele Macaluso, Funzionario del Partito Comunista Italiano
1. Durante una conversazione confidenziale con un membro del comitato
centrale del CPSU, P. ROBOTTI, un veterano del Partito Comunista Italiano
(PCI), ha parlato degli aspetti negativi della vita del segretario
della Federazione PCI in Sicilia, Emanuele Macaluso.
2. Il veterano ha criticato la personalità politica di Macaluso
perché non aveva attaccato la mafia sulla stampa o nei suoi
discorsi. Macaluso aveva avuto una relazione duratura con la moglie
del direttore del "Giornale di Sicilia" quotidiano che esercitava
influenza in Italia ed era determinante in Sicilia. Egli la incontrava
in una villa ed ha velegiato (sic) con lei in uno Ojett nel Mediterraneo,
talvolta in compagnia degli uomini d'affari italiani De Cavera ed
il professore Galvano Lanza. Gli ultimi due erano legati ai capi della
mafia siciliana e a Ufficiali della 6ª Flotta Usa nel Mediterraneo.
Macaluso ha anche goduto della protezione del Ministro degli Affari
Interni italiano.
3. Macaluso aveva avuto in precedenza una relazione intima con la
sorella di un eminente economista e membro del PCI chiamato Peggio.
La sorella si era suicidata perché Macaluso la stava costringendo
ad avere un aborto. Lei lasciò una lettera spiegando perché
aveva scelto di morire. Il contenuto della lettera era conosciuto
dalla Polizia, dal Ministro dell'Interno Restivo e dal Capo della
Polizia Vicari. Restivo e Vicari tentarono di far passare sotto silenzio
il fatto e non gli dettero pubblicità. Entrambi erano di origini
siciliane e legati alla mafia.
4. Nel 1970 Macaluso abbandonò sua moglie e quattro figli
con il pretesto che il matrimonio non era stato registrato formalmente.
5. Il segretario generale del PCI Luigi LONGO era al corrente dei
fatti relativi al caso Macaluso.
Riservato - Fonte sensibile
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 135
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Alberto Brusaferi - Nome in codice "Saust" o "Medik"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: Luciano DE CET è l'oggetto del Rapporto Impedian
No. 117.
Alberto Brusaferi - Nome in codice "Saust" o "Medik"
Alberto BRUSAFERI, un cittadino italiano nato nel 1937, faceva parte
della società di consulenza Perpinelli SRL. Fu sotto coltivazione
del KGB ed ebbe il nome in codice "SAUST" o "MEDIK". Luciano DE CET
fu usato dal KGB nella coltivazione di BRUSAFERI.
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 136
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Corrispondente italiano de "L'Unità" - Nome in codice
"Santini"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: Gradiremmo sapere a tempo debito se siete riusciti a identificare
"SANTINI"
Corrispondente italiano de "L'Unità" - Nome in codice "Santini"
1. "SANTINI" era un corrispondente del quotidiano del Partito Comunista
Italiano (PCI) "L'Unità" ed era specializzato nelle questioni
riguardanti il Vaticano.
2. "SANTINI" era un contatto segreto della Residentura del KGB di
ROMA. Nel settembre 1980, tramite il Consiglio per gli Affari della
Chiesa, il KGB organizzò un viaggio in URSS per "SANTINI" e
sua moglie. Il viaggio era a spese dell'URSS.
Commento del servizio: la fonte non conosceva l'identità di
"SANTINI".
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 137
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Sorelle italiane - Agenti del KGB "Suza" e "Venetsianka"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: 1. Gradiremmo sapere se siete riusciti a identificare "SUZA"
e "VENETSIANKA".
2. Giorgio CONFORTO - nome in codice "DARIO" è l'oggetto del
Rapporto Impedian No. 142.
Sorelle italiane - Agenti del KGB "Suza" e "Venetsianka"
1. "SUZA", una donna italiana il cui primo nome era Maria, nel 1955
lavorava presso la Delegazione Italiana alla NATO a Parigi. Nel 1956
lavorava nel Dipartimento Protocollo del Ministero degli Affari Esteri
a Roma. Ma nell'aprile del 1956 fu trasferita presso la Residenza
del Presidente della Repubblica per lavorare per LUCIOLI, il consigliere
diplomatico del Presidente. Questa nomina diede a "SUZA" la possibilità
di accedere ai documenti che venivano sottoposti al Presidente dal
Ministero degli Esteri nonché alle comunicazioni degli Ambasciatori
italiani.
2. La sorella di "SUZA", "VENETSIANKA" ("la signora di Venezia"),
intorno alla metà del 1950 lavorava presso l'Ambasciata Italiana
in Francia. Nel 1958 faceva parte del personale dell'Ambasciata Italiana
in Germania Occidentale.
3. Giorgio CONFORTO - nome in codice "DARIO" - fu lo strumento del
reclutamento sia di "SUZA" che di " VENETSIANKA" al servizio del KGB.
Commento del servizio: la fonte non conosceva l'identità di
"SUZA" né quella di "VENETSIANKA"
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 138
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Guerina Todescat - Nome in codice "Darya"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: Giorgio CONFORTO - nome in codice "DARIO" è l'oggetto
del Rapporto Impedian No. 142.
Guerina Todescat - Nome in codice "Darya"
Guerina TODESCAT era una donna ungherese nata in Romania e cittadina
italiana. Lavorava come dattilografa presso il Ministero degli Esteri
italiano. La TODESCAT fu reclutata dalla Residentura del KGB di Roma
tramite Giorgio CONFORTO. Per il reclutamento CONFORTO si servì
della bandiera del Centro Anti-Comunista annesso al Ministero degli
Esteri Italiano. Il nome in codice della "TODESCAT" era "DARYA".
(Data dell'informazione: 1940 circa)
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 139
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Velia Fratelli - Nome in codice "Magda"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: - .
Velia Fratelli - Nome in codice "Magda"
Velia FRATELLI era una dattilografa del dipartimento stampa del Ministero
degli Esteri italiano. Fu reclutata dal KGB nel 1956 e le fu dato
il nome in codice "MAGDA".
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 140
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Agente italiano del KGB "Topo"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: 1. Giorgio CONFORTO - nome in codice "DARIO" - è
l'oggetto del Rapporto Impedian No. 142.
2. Velia FRATELLI - nome in codice "MAGDA" - è l'oggetto del
Rapporto Impedian No. 139.
Agente italiano del KGB "Topo"
"TOPO" era una dattilografa del Ministero degli Esteri Italiano che
fu reclutata dal KGB sotto falsa bandiera. Fu avvicinata da "DARIO"
attraverso "MAGDA". Successivamente "TOPO" fu messa in contatto direttamente
con la Residentura del KGB a Roma. Per 15 anni passò importanti
informazioni documentarie.
Commento del servizio: La fonte non conosceva l'identità di
"TOPO".
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 141
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Dattilografa del Ministero degli Esteri italiano - Nome in
codice "Inga"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: Giorgio CONFORTO - nome in codice "DARIO" - è l'oggetto
del Rapporto Impedian No. 142.
Dattilografa del Ministero degli Esteri italiano - Nome in codice
"Inga"
"INGA" era una dattilografa del Ministero degli Esteri Italiano reclutata
da "DARIO" (Giorgio CONFORTO). Nel 1938 il controllo su "INGA" passò
alla Residentura di Roma del KGB. Questa era un agente documentario
e nel 1969 era ancora in contatto con il KGB. Il contatto con "INGA"
passò poi a un illegale (nessun ulteriore dettaglio). A "INGA"
fu amputata una gamba nel 1971.
Commento del servizio: La fonte non conosceva l'identità di
"INGA".
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 142
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Giorgio Conforto - Nome in codice "Dario"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con
accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: -
1. Para. 1 del Rapporto:
"DARYA' (Guerina TODESCAT) è l'oggetto del Rapporto Impedian
No. 138. Non abbiamo alcuna altra informazione sul conto di "ANNA' o
"MARTA'.
2. Para. 4 del Rapporto:
"TOPO' è l'oggetto del Rapporto Impedian No. 140.
"INGA' è l'oggetto del Rapporto Impedian No. 141.
"SUZA' e "VENETSIANKA' sono l'oggetto del Rapporto Impedian No.
137.
Non abbiamo altre notizie su "OVOD'.
3. Para. 5 del Rapporto:
Non abbiamo altre notizie su "MARA'.
Giorgio Conforto Š Nome in codice "DARIO'
1. Giorgio CONFORTO, cittadino italiano nato nel 1908, era un avvocato
che lavorava come giornalista e come funzionario agrario in Italia.
Fu reclutato nel 1932 su base ideologica. Il principale nome in codice
di CONFORTO era "DARIO', ma era noto anche come "BASK', "SPARTAK', "GAU',
"CHESTNYY' e "GAUDEMUS'. Nel 1937 fu infiltrato nel Partito Fascista
e successivamente nel Centro Anti-Comunista annesso al Ministero degli
Esteri italiano. Sotto la bandiera di questa organizzazione "CONFORTO'
reclutò tre dattilografe del MAE, "DARYA', "ANNA' e "MARTA',
dalle quali ottenne regolarmente notevoli informazioni documentarie.
2. Nel 1942, in seguito allo smascheramento della Residentura illegale
del GRU, con cui era temporaneamente in contatto, "CONFORTO' fu arrestato
e tenuto in prigione fino al 1945. Per qualche tempo fu in un campo
di concentramento in Germania, e di lì liberato con l'arrivo
delle truppe sovietiche.
3. In Italia "CONFORTO' riallacciò i contatti con "DARYA' e "MARTA'
e ottenne da loro informazioni. Entrò nel partito socialista.
Nel 1946, la dirigenza del Partito Socialista e del Partito Comunista
accusò "CONFORTO' di fare il doppio gioco, tenendo a mente la
sua ex militanza nel Partito Fascista; fu così espulso dal Partito
Socialista. La Residentura di Roma del KGB fece in modo che l'accusa
contro "CONFORTO' fosse ritirata e che lui potesse rientrare nel partito.
Ma questo fatto divenne di dominio pubblico e "CONFORTO' fu guardato
come un elemento legato all'Ambasciata Sovietica.
4. "CONFORTO reclutò per conto della Residentura di Roma altre
due dattilografe del MAE Š "TOPO' e "INGA', le quali passarono una mole
notevole di importanti informazioni, comprese notizie sul principale
avversario (gli Stati Uniti). "CONFORTO' ebbe anche un ruolo strumentale
nel reclutamento della fonte documentaria "OVOD' nonché di "SUZA'
e "VENETSIANKA'.
5. I contatti con "CONFORTO' furono mantenuti personalmente, tramite
DLB, comunicazioni a distanza e illegali. Nel 1968 fu congelato e gli
fu assegnata una pensione a vita di 180 rubli. Tuttavia nel 1972 fu
tirato nuovamente in gioco e il contatto fu riallacciato allo scopo
di coltivare una dattilografa del MAE italiano il cui nome in codice
era "MARA'.
6. Nel marzo 1975, al compimento dei quarant'anni di collaborazione
con lo spionaggio sovietico, "CONFORTO' e sua moglie furono insigniti
dell'Ordine della Stella Rossa.
7. Alla fine di maggio 1979 la figlia di "CONFORTO', Giuliana CONFORTO
fu arrestata insieme a due terroriste di spicco delle Brigate Rosse,
MORUCCI e FARANDA. La donna aveva funto da custode di un appartamento
adoperato dai terroristi e, come si chiarì in seguito, era stata
usata a sua insaputa. "CONFORTO' non sapeva del legame di sua figlia
con i terroristi e si trovava nell'appartamento della figlia quando
questa venne arrestata insieme alle altre due terroriste. La Residentura
del KGB prese nota di questo fatto e, considerando che la circostanza
poteva far sì che lo stesso "CONFORTO' fosse interrogato dai
Servizi Speciali italiani, lo congelò nuovamente. La pensione
che gli era stata assegnata, gli sarebbe stata corrisposta in occasione
di un suo viaggio in un paese terzo con regime favorevole oppure in
Unione Sovietica.
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 143
Data di emissione: 20 ottobre 1995
Oggetto: "Brigate RossÈ italiane: contatti tra i partiti comunisti
di Cecoslovacchia e Italia: 1975 e 1978
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: -
"Brigate RossÈ italiane: contatti tra i partiti comunisti di
Cecoslovacchia e Italia: 1975 e 1978
1. Nel dicembre del 1975 Yuriy Andropov notificò quanto segue
al Comitato Centrale del PCUS.
Il Ministro degli Affari Interni Cecoslovacco, OBZINA, aveva informato
il rappresentante del KGB sovietico a Praga di un incontro avvenuto
il 16 settembre 1975. L'incontro era stato tra Antonin VAVRUS, Capo
del Dipartimento Internazionale del Comitato centrale del Partito
Comunista Cecoslovacco e Salvatore CACCIAPUOTI, vice presidente della
Commissione Centrale di Controllo del Partito Comunista Italiano (PCI).
CACCIAPUOTI affermò di essere stato autorizzato dalla dirigenza
del PCI a informare il Comitato centrale del Partito Comunista Cecoslovacco
che le agenzie ufficiali italiane erano in possesso di alcuni documenti.
Tali documenti confermavano che una delle basi dell'organizzazione
terroristica italiana "Brigate RossÈ era ubicata in Cecoslovacchia
e che le agenzie di sicurezza cecoslovacche stavano cooperando con
essa. Questo fatto poteva essere usato contro il PCI.
VAVRUS aveva garantito a CACCIAPUOTI che il Ministero degli Affari
Interni Cecoslovacco non aveva alcun contatto con i terroristi italiani.
2. Durante la sua visita a Mosca, OBZINA disse al KGB che il Comitato
Centrale del Partito Comunista Cecoslovacco aveva dato una calma ma
decisa risposta al Comitato Centrale del PCI.
3. Le "Brigate RossÈ erano un'organizzazione di estrema sinistra
fondata da Renato CURCIO nel 1970. Operava su base di illegalità.
4. Il 4 maggio 1978, durante una conversazione con Vladimir KOUCKY
Š Ambasciatore cecoslovacco in Italia, Giorgio AMENDOLA Š membro del
Presidium del Comitato Centrale del PCI, lo invitò ad essere
prudente riguardo alle "Brigate RossÈ. AMENDOLA disse che i
contatti delle "Brigate RossÈ con la Cecoslovacchia e la loro
presenza nel paese avrebbero potuto venir fuori durante un successivo
processo a loro carico.
5. Anche Arturo COLOMBI, Presidente della Commissione di Controllo
del PCI, aveva messo in guardia l'Ambasciatore cecoslovacco sulle
"Brigate RossÈ. Egli aveva criticato il Comitato Centrale del
Partito Comunista Cecoslovacco perché non aveva dato risposta
a specifiche domande in merito alle "Brigate RossÈ. Tali domande
erano state poste da CACCIAPUOTI durante i colloqui di Praga. Il Comitato
centrale del PCI non fu soddisfatto del categorico rifiuto sull'esistenza
di alcun contatto tra la Cecoslovacchia e le "Brigate RossÈ.
6. KOUCKY era stato particolarmente turbato dal comportamento di Nikita
RYZHOV, Ambasciatore sovietico in Italia. Questi rammentava ripetutamente
a KOUCKY che aveva messo in guardia i rappresentanti cecoslovacchi
in merito ai contatti con le "Brigate RossÈ, ma questi non
gli avevano dato ascolto. RYZHOV era convinto che all'interno dell'Ambasciata
cecoslovacca ci fosse qualcuno che, alle spalle di KOUCKY, era in
contatto con le "Brigate RossÈ. RYZHOV aveva accusato KOUCKY
di recare più danni che benefici associandosi con le "Brigate
RossÈ.
Rapporto Impedian numero 144
Data di emissione: 20 ottobre 1995
Oggetto: Richiesta del PCI di assistenza per la rivelazione di apparati
di ascolto
Fonte: Ex agente del KGB di provata affidabilità con accesso
diretto ma parziale.
Data delle informazioni: Fino al 1984.
ATTENZIONE: Si tratta di una fonte sensibile. Il materiale Impedian
deve essere tenuto e visto solo da personale indottrinato. Non deve
essere intrapresa alcuna azione sulla scorta di questo rapporto, o
discussione/disseminazione del materiale impedian all'esterno del
vostro servizio, se non previa autorizzazione dell'originatore.
La dirigenza del Partito Comunista Italiano (PCI) ha chiesto al KGB
assistenza nel controllo dell'edificio che appartiene al Comitato
Centrale del PCI. Il PCI ha richiesto l'aiuto di specialisti sovietici
per la rilevazione di apparati di ascolto di speciale disegno.
(data di informazione non nota).
Riservato - Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 145
Data di emissione: 20 ottobre 1995
Oggetto: Preoccupazione sovietica circa il miglioramento delle relazioni
del Partito Comunista Italiano con la Cina: 1971.
Fonte: Un ex agente del KGB di provata affidabilità, con accesso
diretto ma parziale.
Data delle informazioni: Fino al 1984.
ATTENZIONE: Trattasi di fonte sensibile. Il materiale Impedian deve
essere tenuto e visto solo da personale indottrinato. Nessuna azione
deve essere intrapresa sulla scorta di questo rapporto, o discussione/disseminazione
del materiale Impedian all'esterno del vostro servizio, se non previa
autorizzazione dell'originatore.
Commento: -
1. Nel giugno 1971, l'Ambasciatore sovietico in Italia, Nikita RYZHOV
riferì le sue preoccupazioni circa il Partito Comunista Italiano
(PCI) al Politburo del Comitato Centrale del PCUS.
2. RYZHOV affermò che la dirigenza del PCI stava tendendo
a più strette relazioni con i Cinesi. Il PCI stava attenuando
la sua critica dei gruppi maoisti ed ignorando vari fatti connessi
con la rivoluzione culturale cinese (per esempio, la militarizzazione
del lavoro delle organizzazioni di Partito). Il PCI, secondo RYZHOV,
si stava comportando così in cambio del fatto che al Vice Redattore
dell'Unità, Luca PAVOLINI, era stato dato il permesso di visitare
la Cina.
Nel quadro della sua preoccupazione circa il comportamento della
dirigenza del PCI, RYZHOV richiese che avesse luogo a Mosca una conversazione
riservata tra funzionari sovietici e Armando COSSUTTA. RYZHOV stimava
che COSSUTTA avrebbe senza dubbio riferito questa richiesta a Luigi
LONGO ed Enrico BERLINGUER.
Riservato - Fonte sensibile
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 146
Data di emissione: 20 ottobre 1995
Oggetto: giornali e periodici italiani usati dalla residentura del
KGB a Roma: 1974.
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità,
con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: -
Giornali e periodici italiani usati dalla Residentura del KGB a Roma:
1974
Nel 1974 i nomi operativi in codice delle riviste e giornali italiani
usati dalla Residentura di Roma del KGB erano i seguenti:
"ALPHA' periodico "Tempo'
"BELLA' quotidiano "Paese Sera'
"BETA' periodico "Sette Giorni'
"EPSILON' periodico "L'Europa Domani'
"GAMMA' quotidiano "Avanti'
"LOBI' periodico "L'Astrolabio'
"MOBI' periodico "L'AutomobilÈ
"OMEGA' bollettino dell'Agenzia "Adista'
"OMO' quotidiano "Il Tempo'
"POTA' quotidiano "Nuovi Terri'
"SHELL' periodico "Scena Illustrata'.
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 147
Data di emissione: 20 ottobre 1995
Oggetto: rapporti inviati alla centrale dalla Residentura del KGB, Roma:
1973
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con
accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: -
Rapporti inviati alla centrale dalla Residentura del KGB, Roma: 1973
1. Nel 1973 la Centrale di Mosca ricevette 474 rapporti informativi
dalla Residentura del KGB a Roma.
2. 110 rapporti furono presi in esame in maniera indipendente per l'informazione
delle più alte autorità (l'Istantsii) e dei dipartimenti
governativi. Le informazioni contenute in 98 rapporti costituirono la
base di appunti e resoconti. 253 rapporti furono messi in archivio per
comporre informazioni e profili. 8 rapporti furono restituiti alla Residentura
senza essere stati utilizzati.
3. I rapporti contenevano una gran quantità di materiale relativo
alla visita di BREZHNEV negli Stati Uniti, Germania Occidentale e Francia.
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 148
Data di emissione: 20 ottobre 1995
Oggetto: agente del Dipartimento 2 del KGB (Direttorato S) Š Nome in
codice "Graf'
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con
accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: -
Agente del Dipartimento 2 del KGB (Direttorato S) Š Nome in codice "GRAF'
"GRAF' faceva parte del personale del Consolato Italiano a Le Havre
nel 1970. Era un agente del KGB e fu utilizzato per le operazioni del
Dipartimento 2 (Direttorato S).
Commento del servizio: la fonte non è stata in grado di confermare
la nazionalità di "GRAF'. Questo rapporto è stato parimenti
passato ai francesi.
RU SEGRETISSIMO* Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 149
Data di emissione: 20 ottobre 1995
Oggetto: Mario Babic - Nome in codice "Ikar"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con
accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: -
Mario Babic - Nome in codice "Ikar"
1. "IKAR' era il generale dell'esercito Italiano Mario BABIC, nato nel
1910 a Fiume, Italia; di origine croata: dal gennaio 1957 fu addetto
aeronautico presso l'Ambasciata italiana a Mosca. Fu reclutato sulla
base di materiale compromettente. Venne organizzato un presunto aborto
per MANGURINA Marina Fedorovna, la donna che viveva con "IKAR'. Entrò
in scena un ufficiale operativo che interpretava il ruolo del marito
infuriato della MANGURINA e minacciò di compromettere "IKAR'.
Questi firmò un accordo di collaborazione. "IKAR' consegnò
un rapporto da parte di TERNI, l'Addetto Militare a Mosca, e anche informazioni
circa l'Ambasciata italiana, la cifra utilizzata dal personale, e la
combinazione della sua stessa cassaforte.
2. Successivamente "IKAR' ebbe un ripensamento e chiese insistentemente
che il suo accordo firmato fosse distrutto. Addirittura in un incontro
del 4 settembre 1959 egli consegnò la seguente dichiarazione
scritta:
"So che nascondete un pugnale sotto il mantello. Il giorno che mi avete
intrappolato con mezzi che ritengo indegni della vostra rispettabilissima
nazione, io tentai di farvi capire che il mio atteggiamento verso di
voi era amichevole. Ignorando questi miei sentimenti, mi avete sottoposto
a varie prove. Ma nonostante ciò continuate a dubitare della
mia lealtà e delle mie buone intenzioni. Continuate a puntare
una pistola contro di me, pur proferendo parole di amicizia e apprezzamento
nei miei confronti. Se questi vostri sentimenti sono reali e non mera
finzione, allora datemi una prova, e con ciò mi riferisco alla
necessità di risolvere la questione della distruzione del documento
in cui si parla delle circostanze in cui io fui intrappolato. Se non
lo distruggerete, non vi considererò più degni della mia
amicizia e stima.
Vi prego di capire che ho bisogno del vostro rispetto. Pertanto, se
pensate che io agisca dietro la minaccia del documento relativo alle
circostanze del mio reclutamento, vi sbagliate. Trovate un modo per
mettere alla prova la mia lealtà senza minacce. Sono sicuro che
non cadrò in fallo. Se continuerete a dubitare della mia sincerità,
non potrò più lavorare o continuare a rispettarvi finché
sarò in ansia.'
3. Per ragioni operative a "IKAR' fu consegnata una copia preparata
ad hoc del suo impegno firmato. Con ovvia espressione di soddisfazione,
"IKAR' distrusse "L'impegno scritto' e dichiarò che da allora
si sarebbe sentito meglio.
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 150
Data di emissione: 20 ottobre 1995
Oggetto: agente italiano del KGB - Nome in codice "Vittorio"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con
accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: Questo rapporto fornisce ulteriori informazioni e individua
dettagli sull'agente "VITTORIO', oggetto del Rapporto Impedian Numero
82.
Agente italiano del KGB Š Nome in codice "VITTORIO'
1. "VITTORIO' era Luciano RAIMONDI, un italiano che lavorava come addetto
culturale presso l'Ambasciata italiana in Messico. Egli conosceva la
lingua cinese. In passato era stato comunista. Dal 1966 fu coinvolto
nel movimento filo-cinese che poi diede luogo al Partito Rivoluzionario
Marxista Leninista Italiano.
2. Anche la moglie di "VITTORIO', che si chiamava Nuncia AUGIERI conosceva
il cinese.
3. "VITTORIO' fu reclutato nell'ottobre 1969 dall'ufficiale del KGB
Stanislav Vasiliyevich SYCHEV.
4. Dopo il Messico, "VITTORIO' si stava preparando a lavorare nella
Repubblica Popolare Cinese, in Giappone o ad Hong Kong.
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