Il patto tradito - Quando c'era uno Stato (Mircea Meti)

C'era una volta un patto sociale fra i cittadini che pagavano le tasse e uno Stato che le usava per fornire le infrastrutture (strade, energia, ambiente, condotte acqua) e i servizi essenziali (sicurezza, giustizia, salute, istruzione, smaltimento rifiuti). Da olte trent'anni questo patto si è andato sgretolando. I cittadini evadono appena possono, lo Stato ha smesso di creare e mantenere le infrastrutture e fornisce servizi pessimi a sempre maggior costo. Il fenomeno sembra un circolo vizioso ma non c'è alcun reale legame fra l'evasione e il fallimento dello Stato. La prova è che l'evasione esisteva anche quando lo Stato funzionava, e che nessuna contrazione dell'evasione produce una proporzionale riduzione delle tasse. Possiamo anzi dire che l'evasione, più che una conseguenza del disgusto verso lo Stato, è il frutto del degrado di uno Stato che persegue solo i venditori di caldarroste e non i possessori di banche, assicurazioni, multinazionali, auto e barche di lusso.

Sicurezza
Quando c'era uno Stato pensavamo che fossero le Forze dell'Ordine a occuparsi della sicurezza e la magistratura a difendere i nostri diritti. Oggi dobbiamo curare la nostra sicurezza con sistemi da allarme, guardie giurate, ronde cittadine, pistole e fucili. I nostri diritti vengono in gran parte ignorati. Quando la magistratura se ne occupa, servono almeno dieci anni per vederli riconosciuti. E quando sono riconosciuti, non ci sono conseguenze per chi li ha violati.

Salute pubblica
Quando c'era uno Stato pensavamo che fosse competenza dello Stato il controllo del territorio, la lotta all'inquinamento, la salubrità degli alimenti, la purezza dell'acqua. Oggi sopportiamo frane e inondazioni, frutti dell'abbandono dei territori. Scopriamo ogni giorno terreni, acque e aria inquinati e pericolosi. Le strade urbane sono al livello del vecchio Terzo Mondo. Dobbiamo arrangiarci a verificare personalmente se un alimento contiene o no elementi dannosi alla salute. Beviamo acqua in bottiglia, dove dai rubinetti non scende nulla o arriva acqua inquinata.

Beneficenza
Quando c'era uno Stato pensavamo fosse un suo dovere occuparsi dei malati e dei disabili. Oggi scopriamo che infermi, disabili, senzatetto, emarginati, bambini possono sopravvivere solo con l'elemosina della beneficenza, come nei secoli precedenti al Novecento.

Rifiuti
Quando c'era uno Stato pensavamo che uno dei suoi compiti fosse la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Oggi la raccolta va differenziata dai cittadini e lo smaltimento è in crisi quasi ovunque, ma le tasse aggiuntive per i rifiuti aumentano ogni anno.

Istruzione
Quando c'era uno Stato pensavamo che esistesse una Scuola dell'Obbligo, ora scopriamo che l'obbligo è facoltativo: sono migliaia i minori che lo evadono. Pensavamo anche che l'Università fosse un diritto universale. Ora conosciamo i numeri chiusi, le tasse in continua ascesa, i posti letto e le mense a carico delle famiglie.

 

Nessuno può uccidere nessuno. Mai. Nemmeno per difendersi.