Robin Hood lottava contro lo sceriffo di Nottingham (non contro il re)
di M.Meti

I picchi della grande Storia sono caratterizzati da conflitti fra il popolo e il re, l'imperatore, il duce. Invece la piccola storia quotidiana registra conflitti continui fra il popolo e il boss locale. Robin Hood si batteva con lo sceriffo di Nottingham, non col re di Inghilterra. L'imperio lontano registra crisi cicliche, mentre l'imperio vicino è l'attore di crisi continue. Questo non significa che il governo lontano sia buono e quello vicino cattivo. Voglio solo notare quanto sia incompresibile l'affermazione del contrario. L'entusiamo per l'autonomia e il governo locale non ha basi razionali, ma meramente ideologiche.

Quanto più potere è concentrato e lontano, tanto meno potere pesa sui cittadini da vicino. La storia è piena di casi di sovranità locali esercitate dissennatamente. Lo jus primae noctis non era esercitato dal re ma dai vassalli, cioè governatori locali. I contadini sono stati sfruttati e schiavizzati per secoli dai latifondisti, non dai re. Erode Antipa era un sovrano locale, delegato da Roma.

La vita dell'uomo comune si svolge nello spazio di 5/10 chilometri quadrati e dunque la sua infelità dipende dai comportamenti di chi detiene il potere in quello spazio. La libertà, la dignità, la felicità dei cittadini dipendono anche dalle decisioni prese a centinaia di chilometri, ma soprattutto da quelle quotidiane presse a livello di comunità locale.

Il medico di famiglia ti tratta come un numero. Il datore di lavoro ti sfrutta e ti maltratta. Il vigile urbano ti peseguita. L'assessore si comporta come un satrapo. I negozianti ti derubano. Il vicino di casa violento ti vessa. Il clandestino e chi lo assume in nero rubano il posto di lavoro che potrebbe andare a tuo figlio. L'asilo nido chiude proprio nei giorni e nei mesi in cui ti servirebbe di più. La scuola si limita a parcheggiare tua figlia invece di insegnarle qualcosa di utile. L'allenatore della squadra sportiva trascura tuo nipote o lo spreme come se fosse un professionista. Il prete della parrocchia fa nascere sospetti di eccessivo attaccamento ai chierichetti. Il giardiniere del comune taglia le siepi sotto le tue finestre alla 5 del mattino. Non c'è appalto comunale che non sia truccato. Sotto la tua casa vive da anni una discarica illegale. Il Comune prende una delibera promozionale ogni dieci a carattere sanzionatorio o proibitivo. Le licenze risultano fulminee per gli amici, e sempre negate agli altri.

In una situazione normale il "principe" locale dovrebbe vigilare per difenderti dalle ingiustizie, preoccuparsi del tuo benessere, sostenere i tuoi diritti. Quando però difende solo i suoi interessi economici o elettorali, quando sta lì solo a rappresentare le corporazioni più forti della comunità, quando ha come sola funzione quella di produrre consensi per il suo partito, allora tu diventi il semplice suddito di un potere pervasivo e totalitario, più potente in quanto più vicino.

Qualcuno riesce a citare un caso nel quale l'automia regionale o comunale ha dato reali benefici ai cittadini? Forse Robin Hood non avrebbe avuto scampo nemmeno confrontandosi col re, ma almeno non era tanto illuso da credere che aumentando il potere dello sceriffo di Nottingham la sua vita sarebbe stata migliore.

Nessuno può uccidere nessuno. Mai. Nemmeno per difendersi.