Il ritorno agli Anni Cinquanta...e Trenta (M.Meti)
Gli anni Cinquanta sono stati i peggiori della seconda metà del secolo, in quanto a oscurantismo: i più simili a quelli dell'era fascista. I giornali erano pieni di storie di regine (la mitica Soraya), principesse e dive del cinema. Le Madonne piangevano e andavano in pellegrinaggio. Le ACLI e l'Azione Cattolica erano accusate di collateralismo. Le elezioni si tenevano in base alle promesse di una scarpa prima ed una scarpa dopo. La DC prendeva istruzioni dal Vaticano sullla politica da fare. E oggi? Come stanno le cose?
  • Principesse e veline
    I giornali sono farciti di storie principesche e delle loro imitazioni di serie B. Veline e attricette hanno preso il posto delle regine e delle dive, che scarseggiano, ma il senso è lo stesso: far sognare il popolino con le "brillanti" vite altrui. Il mito della miss che la Magnani mostrava in "Bellissima" si riproduce oggi con le mamme che trascinano le figlie nelle alcove del "vips".
  • Madonne che piangono
    Gli Anni Cinquanta sono stati il trionfo delle "Madonne pellegrine", dei Comitati civici di Gedda, del padre Lombardi del "microfono di Dio". Oggi le Madonne girano meno, ma in compenso piangono, non c'è trasmissione televisiva che non abbia il suo prete e proliferano i "Papa boys", i Comitati per la vita, per l'astensione ai referendum, per Woytila "santo subito".
  • Culto della personalità
    I Cinquanta sono stati anche caratterizzati dalla continuazione del culto della personalità, iniziato dai totalitarsmi. Un culto esercitato anche a sinistra. Lunghe code si snodavano per vedere le mummie di Lenin prima e di Stalin poi. Code identiche a quelle che oggi sfilano davanti alla tomba di Papa Woytila. E' la prima volta nella storia che un Papa si presenta come custode del culto del Papa precedente. Il culto della personalità si esprime anche attraverso il ricorso alla categoria dell'amicizia: gli "amici" del Papa pullulano, -anche Ciampi era suo "amico"- e Berlusconi si dice "amico" di Blair, Bush e Putin.
  • Collateralismo ACLI e AC
    Le organizzazioni cattoliche, i parroci ed anche i sindacati ci hanno messo due decenni dopo gli Anni Cinquanta per scrollarsi di dosso l'accusa di "collateralismo"alla DC. Poi è sembrato utile creare una rete di collateralismo "rosso" con migliaia di organizzazioni di supporto alla sinistra. Oggi la destra sta cercando di competere su questa strada ricreando un collateralismo "bianco-azzurro".
  • Scarpa destra e scarpa sinistra
    Le elezioni del dopoguerra erano basate sulla consegna della scarpa destra prima e della scarpa sinistra dopo il voto. La DC nobilitava lo schema straccione, promettendo prebende a questa o quest'altra corporazione. Oggi siamo all'asta benefica: chi offre di più? La destra offre un milioni di nuovi occupati, la sinistra 5 punti in meno del cuneo fiscale, la destra il raddoppio delle pensioni, la sinistra il salario garantito.
  • Istruzioni da OltreTevere
    Andreotti, Rumor, Colombo (tutto il gotha democristiano) sono stati per decenni accusati di andare in Vaticano a prendere istruzioni sul come governare l'Italia. Oggi c'è forse meno traffico sul Tevere, ma gli indirizzi di politica interna vengono dettati in televisione, e a dire "signorsì" non c'è più solo il vecchio centro, ma destra, centro e sinistra.
  • L'Opera San Vincenzo
    Nei Cinquanta l'assistenza era affidata all'Opera San Vincenzo, con la quale signore borghesi cercavano di alleviare le sofferenze dei "poveri" con la beneficienza. Oggi abbiamo Telethon e ogni domenica aranci, fiori, bambole per finanziare la beneficienza
  • Soldi alle famiglie numerose
    Questo è un retaggio dell'era fascista. Viene dagli anni Trenta. Premi e bonus alle famiglie numerose con la motivazione che rafforzavano la nazione e alimentavano le mire imperialistiche. Oggi le motivazioni sono diverse, ma la sostanza è la stessa: soldi ai bebè ed alle famiglie.
  • Manifestazioni di massa
    Sono una passione mai sopita, iniziata con le adunate ed i "sabati fascisti", continuate con le feste dell'Unità e del Primo Maggio e culminate con raduni papali. Destra e sinistra, cattolici e laici non resistono alla tentazione di "ammassare" gente coi pretesti più vari, con lo scopo di "mettere in scena" il consenso.

Questo raffronto ci dice che l'Italia è un Paese sostanzialmente conservatore, a tratti reazionario, e che le prossime elezioni, come quelle degli Anni Cinquanta, saranno vinte dal raggruppamento più conservatore. L'incertezza consiste nel fatto che sono in lizza due poli conservatori e reazionari, differenziati da piccole sfumature, pocco rilevanti.

Nessuno può uccidere nessuno. Mai. Nemmeno per difendersi.