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1.
Lilluminismo
dimostra ancora una volta la sua debolezza Cercare un perchè di fronte a questi fatti è
inutile quanto cercare un perche' all'amore, alla morte o all'esistenza
di Dio. Quello che si è verificato negli USA non è
ascrivibile a ragionamenti, a percorsi di causa-effetto, a reazioni
del tipo se....allora..... Cerchiamo di difenderci dall'angoscia
dell'irrazionale, tentando di dare risposte razionali laddove regnano
le emozioni, i sentimenti, gli stati d'animo. Si può fare
la guerra fra Stati, ma non fra stati d'animo. Il terrorismo si
ammanta di razionalità apparente, ma si basa su sentimenti
primari di vendetta, vissuti di disperazione, desideri di potere
travolgenti 2.
Il
Grande Fratello, quando serve, non cè Dov'era Echelon? Il grande occhio satellitare che tutto
vede, il mega controllo telematico che traccia ogni messaggio mail,
le tecniche di decrittazione ultrasofisticate o non sono che una
fantasia persecutoria alimentata da un immaginario che ha bisogno
dell'occulto per compensare l'aridità e la banalità
del visibile, oppure sono un alleato intenzionalemnte omeno collusivo
col terrorismo. Gruppi che da mesi o anni preparano attentati, si
addestrano, spendono soldi, e soggetti noti, da anni in cima alle
liste di pericolosità 3.
Lorsignori
sono stupiti? Nessuna spiegazione ragionevole esiste per i terroristi, come per lo stupore degli USA nel registrare tanto odio verso di loro, come per l'innocenza di chi si crede e professa innocente, come infine per la piaggeria mostrata dalla maggioranza dei Paesi occidentali. I terroristi non possono non sapere che, dopo i morti,
i più danneggiati dalla loro azioni saranno i popoli arabi.
Gli Usa non possono non sapere che, avendo fatto per 50 anni guerre
in tutto il mondo, hanno lasciato dietro di loro una scia di migliaia
di vedove, orfani, mutilati in attesa di una qualsiasi vendetta.
La gente comune che si dichiara "innocente" non può
non assumersi la responsabilità di avere scelto per mezzo
secoli governi sordi alle guerre fatte in ogni angolo del pianeta,
purchè non nel loro Paese; di avere taciuto di fronte ai
bombardamenti su città come Bagdad, Kartoum e Belgrado (per
non citare le vecchie Hanoi e Sagon); di trattare ogni giorno, con
superiorità o disprezzo, i vu' cumpra' dalla pelle più
abbronzata della sua. E infine, i paesi occidentali non possono
non ricordarsi che nessun alzabandiera è stato fatto a Washington
in occasione delle stragi di piazza Fontana, della stazione di Bologna,
del cielo di Ustica; nessun minuto di silenzio si è registrato
a Roma dopo la strage di Chabra e Chatila; nessuna solidarietà
è stata espressa alle migliaia di curdi vittime della Turchia;
nè alle migliaia di ceceni uccisi dalla Russia. In mezzo
secolo di guerre evitate si sono registrate più vittime che
nel mezzo secolo precedente di grandi guerre realizzate, ma i Paesi
"democratici" sono stati distratti quando non complici. 4.
La
difesa della scissione fra bene e male "L'Islam è altro": il che viene detto
sottintendendo che altro è peggio. L'ipotesi di conflitto
fra civilizzazioni si autoavvererà anche grazie all'ultimo
misfatto di chi sembra mascherarsi dietro una fede. La Terza Guerra
mondiale sarà, come alcuni profetizzano, nel 2010, ma le
Twin Towers ne sono una prova tecnica. L'assalto irrazionale e criminale
alle Torri compatta l'Impero d'Occidente, e la ritorsione di questo
rafforzerà l'unità dell'Islam. A nulla vale ricordare
che nelle vene d'Europa scorre il sangue musulmano degli esegeti
di Acquino, degli inventori dello zero, dei costruttori di Siviglia.
O che il sangue più versato nel mondo è stato per
mano di governi, terroristi, ribelli, missionari sedicenti "cristiani":
i veri inventori delle guerre di religione in tutte le latitudini.
5.
La
rivolta mostra il suo viso conservatore anche attraverso i mezzi
che usa Un attentato vigliacco con 1 o 5.000 morti può
apparire a chi lo fa, come qualcosa di eversivo e per certi versi
rivoluzionario
6.
La
controdipendenza afferma ciò che nega: potere e rivolta colludono Non possiamo arrivare a dire, come altri, che l'attentato
negli Usa è stato pilotato, assistito, sostenuto da agenzie
interne. Certo è che il terrorismo ha fatto un grande favore
a molte agenzie. Come d'altronde la repressione, la guerra cieca,
i bombardamenti occidentali fanno e faranno un grande favore a molti
gruppi terroristici. Come i lupi ed i lupattieri, i forestali e
gli incendi, i criminali ed i poliziotti, anche i terroristi ed
i Poteri si alimentano reciprocamente 7.
Repressione-violenza-repressione I fatti di New York e Washington offrono anche una riflessione radicale sullOccidente, cui non possiamo sottrarci. La nostra civilizzazione è uscita dalla barbarie attraverso la progressiva liberazione e valorizzazione dei singoli soggetti individuali o collettivi, dalla metafisica, dallimpero, dalle monarchie assolute, dallo strapotere della ricchezza e dello Stato. Ciò che ha reso lOccidente avanzato rispetto alle altre civilizzazioni non è stata la ricchezza, né lindustrialesimo, né il consumismo, ma la conquista della libertà e della dignità di ogni essere umano. Il cammino della Modernità, dalla Magna Carta ai Movimenti di Liberazione degli Anni Sessanta, è stata una scalata (pur con le tragiche deviazioni delle guerre mondiali e dei regimi totalitari) al Paradiso del valore del Soggetto: bambino, lavoratore, ebreo, nero, donna, disabile, o addirittura criminale. Nei Paesi arabi il cammino della Modernità è anche più lento: il Soggetto è lì ancora sottomesso alla tradizione, alla religione, alla comunità. La povertà di molte aree (non tutte) dei Paesi arabi è vistosamente collegata alla ancora non avvenuta sovranizzazione del Soggetto. La spirale repressione-violenza-repressione sarà
d'ora innanzi non solo alimentata dalle derive interne dei sistemi
"cristiano" e "islamico", ma anche rafforzata
dalle relazioni fra i due. La cristianità troverà
nuove ragioni per reprimere grazie alla minaccia islamica, e quest'ultima
ne troverà altrettante grazie alla minaccia "occidentale".
Quando il Soggetto è represso in ogni angolo del suo
spazio vitale, i sintomi auto ed eterodistruttivi sono ineludibili.
Il suicidio e la violenza (in tutte le diverse forme possibili)
non possono che aumentare come sintomi nevrotici di una progressiva
e reciproca repressione. La quale aumenterà per controllare i sintomi
distruttivi che cresceranno, in una spirale sempre meno vivibile,
la cui meta minacciosa e ineluttabile sembra una Terza Guerra Mondiale.
E doloroso dirlo, ma New York non è che linizio
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