La democrazia è la caricatura di se stessa (Mircea Meti, 2021) |
La democrazia si fonda su una costruttiva dialettica fra maggioranza
e opposizione. Ma questo fondamento si basa a sua volta sull'accettazione
della legittimità sia della maggioranza che dell'opposizione,
perchè i voti di entrambe non sono altro che opinioni condivise
fra gruppi diversi di cittadini. Invece oggi prevale il concetto,
di ispirazione dittatoriale, della personalizzazione della democrazia.
Secondo questa concezione, i capi non rappresentano gruppi di cittadini
ma li influenzano, li manipolano, li ingannano per meri scopi personali.
I cittadini sono idioti impotenti che votano a caso o sulla base
di emozioni indotte dai leaders politici. Così, le leggi
sono in carico a questo o un altro leader, invece che il prodotto
di una maggioranza di cittadini rappresentati da un Parlamento. I voti sono opinioni condivise, in una democrazia. Non sono invenzioni di leaders disonesti o impazziti, come sarebbe in una dittatura. I leaders in una democrazia non si impongono con la forza, ma col consenso dei loro rappresentati. In democrazia, i cittadini sono complici e corresponsabili delle decisioni dei loro rappresentanti. Per questo i rappresentanti della maggioranza e dell'opposizione devono reciprocamente rispettarsi, non perchè siano personalmente degni, ma perchè insultare loro significa insultare i cittadini che rappresentano. Facciamo un esempio astratto. Se la maggioranza decide che l'inno
nazionale "Il canto degli italiani" più noto che
l'inno di Mameli o "Fratelli d'Italia", vada sostituito
con il "Va pensiero" di Verdi, non è per un'idea
stravagante di qualche leader disonesto, ma perchè la maggiortanza
dei cittadini lo chiede. Un'opposizione seria non si mette a insultare,
ostacolare, interdire la decisione, ma riconosce la volontà
di una maggioranza della popolazione, che va rispettata. Può
chiedere che la decisione venga dilazionata o attuata gradualmente;
oppure che entrambi gli inni vengano mantenuti ed usati in occasioni
diverse; o, come compensazione, che siano aumentati gli stanziamenti
a favore delle bande militari; o ancora, che il vecchio inno sia
usato come inno della televisione pubblica. |
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