Occuparsi di ri-atletizzazione, significa, prima di tutto, occuparsi
del sistema mente-corpo.
Questo binomio, apparentemente semplice, nasconde una notevole complessità,
questione che da secoli è stata studiata nellambito di
diverse discipline, a partire dalla filosofia, dalla biologia, sino
ad interessare negli ultimi decenni psicologia, sociologia, antropologia.
Vediamo, in breve, alcune riflessioni sui concetti di corpo e mente.
Latleta ha un corpo, ma allo stesso tempo è un corpo,
lesperienza che abbiamo di noi stessi oscilla
sempre in equilibrio tra lessere e avere un corpo, e questo
equilibrio deve essere continuamente ristabilito
(Berger, 1966). Luomo ha una rappresentazione psichica del proprio
corpo, esso non è solo un fattore biologico, ma è anche
una costruzione mentale graduale e complessa che si sviluppa e si
modifica continuamente, a partire dalle prime esperienze sensomotorie
del neonato.
Il corpo ha unimportante funzione comunicativa, ogni gesto,
ogni espressione assumono un significato nei
vari contesti, Watzlawich postula che è impossibile non comunicare
e la corporeità in questo processo
svolge un ruolo fondamentale.
Nel corpo vengono esperite le emozioni, basti pensare alle innumerevoli
metafore che vengono utilizzate per descrivere come ci si sente: avere
un peso sulle spalle, parlare con il cuore in mano, ecc.
Lantico detto mens sana in corpore sano, testimonia
che fenomeni psicologici e somatici si manifestano
nellorganismo come due aspetti dello stesso processo, e che
il benessere potrebbe essere definito come
lequilibrio tra la rappresentazione che abbiamo di noi come
corpo e quella di noi come mente.
Per meglio comprendere questo dualismo si potrebbe parlare di sistema.
Le questioni poste nellambito
della psicosomatica, hanno avuto bisogno di un nuovo paradigma,
di una nuova epistemologia che fosse in grado di spiegare la causalità
dei fenomeni non più in un ottica lineare, ma circolare.
Il contributo più significativo proviene dalle teorie sistemiche
e dalla cibernetica, le quali condividono una
visione circolare nel rapporto di causalità, ovvero, elementi
diversi di una situazione concorrono a
determinarsi lun laltro senza che nessuno assuma in senso
assoluto le caratteristiche di causa o effetto. La causalità
è una conseguenza della relazione, non una caratteristica dei
singoli elementi.
Facendo riferimento alle proprietà dei sistemi, un trauma potrebbe
essere genericamente definito come una
catastrofe. Le catastrofi descrivono cambiamenti e passaggi di stato
bruschi tra situazioni di stabilità
strutturale. Questa discontinuità è una catastrofe cioè
un salto da uno stato stabile a un altro.
In unottica sistemica, una situazione caotica crea inizialmente
un disequilibrio, successivamente, attraverso lomeostasi lindividuo
autorganizzato tende a ristabilire lequilibrio del sistema.
Questa fase del
cambiamento è un adattamento e come tale, anche unespressone
di intelligenza del sistema. Il caos genera crescita.
Levento traumatico si colloca nellambito della psicotraumatologia
sportiva, in cui convergono discipline
diverse (psicologia dello sport, psicosomatica, medicina dello sport,
fisioterapia, scienze motorie, ecc.).
Generalmente, con lespressione trauma sportivo, vengono indicate
le lesioni a carico di tessuti o di organi,
causate da una forza meccanica durante unattività sportiva.
In psicologia, il trauma viene definito come unesperienza di
particolare gravità che compromette il senso di stabilità
e continuità fisica e/o psichica di una persona. I tipi di
eventi traumatici nei quali si può incorrere, spesso dipendono
dalla definizione di trauma che si intende adottare. Secondo il Manuale
Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, IV edizione, gli eventi
che possono essere definiti traumatici sono i seguenti:
- Eventi accaduti
direttamente alla persona, ad esempio, aggressione, violenza sessuale,
incidente,
diagnosi di malattia grave, ecc.
- Eventi accaduti
in qualità di testimoni, come osservare il ferimento o la
morte innaturale di unaltra
persona dovuti ad incidente, guerra, disastro, ecc.
- Eventi di
cui si è venuti a conoscenza, ad esempio, venire a conoscenza
della morte di una
persona cara, o di una grave malattia di un familiare, ecc.
Il trauma è
prima di tutto unesperienza e come tale è connotata da:
- Immagini, suoni, sensazioni cinestesiche
- Cognizioni negative e positive
- Emozioni
- Sensazioni fisiche
Levento traumatico rimane impresso nel sistema sotto forma di
immagini, suoni e sensazioni (
Di quel momento mi ricordo
solo la palla che mi cade addosso), esso genera delle convinzioni
relative allevento (es. Sono stato uno stupido a farmi
male in quel modo) e delle emozioni (mi sento molto arrabbiato).
Quanto descritto può essere esperito in parti del corpo che
non necessariamente corrispondono soltanto a quella traumatizzata.
In sostanza, un primo passo da compiere nellintervento di ri-atletizzazione
potrebbe essere quello di
analizzare in che modo lesperienza è stata percepita
e immagazzinata nella memoria del sistema, al fine di lavorare sullottimizzazione
con diverse tecniche a nostra disposizione: ipnosi (es. dialogo con
il dolore, scansione corporea, visualizzazione ritorno allo sport),
rilassamento muscolare progressivo, ABC cognitivo, diario tra le sedute,
desensibilizzazione, ecc.
La risposta al trauma è soggettiva e dipende da una serie di
variabili interagenti:
Tipo di evento (intensità e durata)
Variabili del soggetto (motivazione, locus of control, adattamento,
problem solving, ecc.)
Supporto e risorse sociali
Con lespressione adversarial growth (crescita attraverso lavversità),
alcuni autori (S.Joseph e P. A. Linley), che si sono occupati di ricerca
applicata ad eventi traumatici, identificano un cambiamento tale da
mostrare nellindividuo un funzionamento migliore rispetto al
periodo precedente il trauma.
Tale crescita presenta tre caratteristiche principali individuate
attraverso la somministrazione di due
questionari, il Post-Traumatic Growth Inventory e il Change in Outlook
Questionnaire ad una campione di individui sopravvissuti a diverse
catastrofi.
1. Cambiamento nelle relazioni interpersonali (maggiore apprezzamento
di amici e familiari, incremento
di sentimenti di compassione e altruismo).
2. Cambiamento nella percezione di se stessi: senso di maggior resistenza
e forza, maggior
accettazione dei propri limiti.
3. Cambiamento nella filosofia di vita, ad esempio cambiamento nella
scala di valori.
Nellapproccio con latleta infortunato si può parlare
di ri-atletizzazione deccellenza, quando si riesce ad innescare
un processo che favorisce nel sistema livelli di funzionamento superiori
(es. maggiore
consapevolezza, maggiore sensibilità propriocettiva, ecc.).
La ri-atletizzazione è uno stato mentale attraverso il quale
latleta può percepirsi come parte attiva di un
processo finalizzato al raggiungimento di obiettivi chiari e soprattutto
positivi.
Non è semplice prevedere i tempi dellintervento: patologie
uguali richiedono interventi apparentemente
uguali, ma allo stesso tempo evolvono e sono vissute in modo diverso
a seconda delle caratteristiche
dellindividuo (intelligenza motoria, patrimonio genetico, vissuto
emotivo, ecc.). Prima di tutto, la ri-atletizzazione è un processo
ecologico, in cui una delle principali variabili correlate in positivo
è il tempo, come dire che Occorre sostare quando è
tempo di sostare e procedere quando è tempo di procedere
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