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PRINCIPI METODOLOGICI NELL'USO DEI GIOCHI PSICOLOGICI
Margherita Sberna

Riportiamo molto schematicamente a titolo di promemoria le regole  riguardanti una buona somministrazione delle esercitazioni pedagogiche, dette anche “giochi”. Ci piace sottolineare nuovamente che il risultato del loro utilizzo  è  strettamente connesso, in termini di efficacia e di efficienza, con la correttezza con la quale vengono somministrati e con la professionalità dell'operatore che li propone.

1 - Nessuno dei partecipanti ad un'attività o ad una situazione di gruppo    deve essere obbligato a prendere parte attiva all'esercizio proposto;
2 - la somministrazione di ciascun gioco deve essere fatta seguendo     fedelmente le regole indicate nella sua presentazione;
3 - ogni gioco deve essere presentato step by step (in pratica ogni parte    corrisponde ad un punto indicato nello svolgimento); nel caso i  partecipanti pongano domande per le quali l'illustrazione del gioco non    prevede una risposta specifica, si danno indicazioni che sottolineino    la libera iniziativa di ciascuno come elemento significativo ed     accettabile;
4 - il luogo dove si svolgerà l'attività deve essere comodo e confortevole per il gruppo ed  privo di disturbi;
5 - il tempo di durata del gioco è indicato specificatamente per ciascuno, ma va sottolineato che:   

a) è meglio evitare di iniziare un'attività pedagogica senza un margine  di tempo congruente per realizzarla e discuterla successivamente;   
b) il tempo di durata del "puro" gioco può essere dilatato o ristretto in base alle necessità del gruppo ed ai suoi tempi di attenzione e di esecuzione evitando eccessivi rallentamenti  o corse forsennate e tenendo in conto che i cambiamenti devono essere seriamente motivati, pena un influenzamento dei risultati;

6 - gli esercizi possono essere ripetuti a distanza di tempo e, in tali     occasioni, si possono osservare delle modificazioni nei comportamenti  degli stessi partecipanti a testimonianza di un cambiamento della    situazione;
7 - durante l'intero svolgimento dell'esercizio, compresa la discussione    finale di commento e riflessione, il conduttore dell'attività NON deve    prendere parte attiva alla discussione per quanto riguarda i contenuti e, anche se invitato a farlo, NON deve mai esprimere un suo parere sui contenuti che i differenti giochi propongono: suo compito irrinunciabile è  quello di essere un osservatore e commentatore imparziale delle dinamiche e  dei processi decisori sviluppati dal gruppo.

 

** Negli esercizi in genere non viene indicata la "struttura/setting"   necessaria ad un corretto svolgimento dell'attività: di solito serve   una stanza non disturbata ed in grado di contenere il numero dei   partecipanti previsti seduti in cerchio, possibilmente con sedie tutte   uguali (compresa quelle dell'animatore-conduttore di gruppo).   In caso si richieda qualcosa di specifico o con particolari    caratteristiche, viene indicato all'interno della spiegazione del gioco   stesso.