PENSIERI COMUNI
SUGLI ANZIANI
MITI
La
maggior parte degli anziani sono simili
Generalmente
sono soli e solitari
Essi sono malati,
deboli e dipendenti da altri
Spesso la
loro competenza cognitiva è danneggiata
Diventano
più difficili e rigidi con il passare degli anni
Sono depressi
Non riescono
ad affrontare linevitabile declino che avviene con il passare
degli anni
REALTÀ
Essi
appartengono a una diversa fascia di età
La maggior
parte di essi mantiene stretti contatti con la propria famiglia
La maggior
parte degli anziani sono indipendenti
Per la maggior
parte degli anziani, se esiste un declino nelle loro facoltà
intellettuali non è così grave da causare danni nella
vita di ogni giorno
La personalità
rimane relativamente costante durante tutto il ciclo vitale
Nei centri
anziani si sono diagnosticati minori casi di depressione che nei più
giovani adulti
La maggior
parte degli anziani riesce ad affrontare con successo le sfide delletà.
LE
REALTA DELLINVECCHIAMENTO DEGLI ANZIANI NEGLI USA
Cosè
realmente linvecchiamento in America? Quali sono i parametri
americani di invecchiamento, educazione, produttività, benessere
economico, realtà sociali, abilità cognitive, benessere
fisico ecc.? Le risposte alle domande che seguono ne danno unampia
diagnosi.
Esiste
un parametro per linvecchiamento "normale"?
Come
per gli adulti più giovani, le prestazioni normali tra gli
anziani rappresentano una serie, più che un valore specifico.
Linformazione
emerge da due tipi di invecchiamento "normale":
-
invecchiamento
"ottimale" o "salutare" di individui che non
presentano malattie fisiche,
-
invecchiamento
"tipico" di individui che presentano condizioni mediche
comuni nella terza età.
A
che punto è la preparazione scolastica degli anziani?
La
cultura tra la popolazione anziana è migliorata significativamente.
Nel 1993, il 34% della popolazione di oltre 65 anni di età
era diplomata e il 12% laureata, o avente ulteriori dottorati.
Nel 2030,
l83% degli ultra 65enni avranno completato le scuole superiori
e il 24% saranno, per lo meno, laureati.
Gli
anziani sono produttivi?
- Nel 1993,
il 16% degli uomini anziani e l8% delle donne anziane rappresentavano
una forza lavoro attiva. Più della metà degli anziani
che lavorano lo fanno part-time. Mentre gli anziani maschi, oggi,
sono meno propensi a continuare a essere forza lavoro, le donne
anziane lo sono di più.
- Più
di un terzo degli anziani prestano lavoro nel volontariato, sia
questo formalmente o meno.
Qual
è il benessere economico degli anziani di oggi?
La
situazione economica globale degli anziani è migliorata significativamente
dal 1970 e, in generale, essi sono proprietari di più beni
che i giovani adulti. Nel 1992, il 13% degli anziani, come gruppo,
erano poveri (comparandoli al 15% degli ultra 65enni), anche se la
percentuale di povertà era maggiore negli anziani Afro-americani
(33%), Ispanici (22%) e persone oltre gli 85 anni di età (20%).
Il guadagno
medio di un uomo anziano era di $ 15.276 e di $8.579 per le donne
anziane. La pensione sociale è la maggiore risorsa degli introiti
monetari. È interessante una ricerca dellAPA Donne Anziane
dalla quale appare che le psicologhe anziane erano finanziariamente
più sicure degli anziani psicologi.
Quali
sono le circostanze sociali e il benessere sociale degli anziani?
La
famiglia e gli amici sono la chiave del supporto sociale di molti
adulti. I dati che seguono si riferiscono ad anziani non domiciliati
in luoghi istituzionalizzati, se non dove è menzionato.
- Nel 1993,
il 64% degli anziani tra i 65 e i 74 anni era sposato e viveva
con il proprio compagno. Tra quelli con 85 anni e più,
il 24% viveva con il proprio compagno, mentre il 48% viveva da
solo. Gli uomini anziani conviventi con la propria moglie erano
quasi il doppio delle donne. La metà delle donne ultra
65enni erano vedove. Le donne anziane si adattano di più
degli uomini a vivere da sole.
- Tra gli anziani
con figli viventi, quasi la metà (48%) aveva contatti quotidiani
con loro e l86% aveva, almeno, contatti settimanali.
- Moltissimi
anziani provvedono ad aiutare le nuove generazioni, anche se si
tratta di un aiuto morale. (Prendersi cura dei nipoti, fornire
un posto dove vivere o fare regali monetari o prestiti).
- Una moglie
anziana è più disposta a dare aiuto che un anziano
single. Le donne sono coloro che aiutano maggiormente la comunità.
- Quattro o
cinque adulti affermano di avere uno o più confidenti.
Generalmente le donne hanno più interazioni con gli amici
di quante ne abbiano gli uomini.
- Nel 1990,
circa l1,4% degli adulti dai 65 ai 74 anni viveva in una
casa di cura, in confronto al 6% degli anziani tra i 75 e gli
84 anni, e il 24% degli ultra 85enni. Nelle case di cura per anziani,
una su tre è una donna ultra 85enne.
- I fattori
di rischio salienti, per le istituzioni assistenziali, includono:
età sopra i 75 anni, il vivere da solo, demenza, immobilità.
Quali
sono gli interessi sociali e del tempo libero degli anziani?
Anche
se tra gli anziani variano molto gli interessi e le esperienze di
vita passata, cè una continuità nelle attività
del tempo libero durante il corso della vita. La maggior parte del
loro tempo libero non è speso in programmi di sviluppo evolutivo.
Laffiliazione
religiosa è la forma più comune di partecipazione organizzata
tra gli anziani, con il 50% di loro che si occupa settimanalmente
in partecipazione attiva.
Gli anziani
sono attivi politicamente, con i due terzi di partecipanti al voto
nel 1992 (in confronto a quasi la metà degli adulti più
giovani).
Meno del
25% degli anziani frequenta i centri diurni per anziani.
Con il passare
degli anni, gli anziani prediligono attività più sedentarie
e solitarie, come visitare la famiglia, guardare la TV e leggere.
Quali
sono i più comuni cambiamenti fisici associati allavanzare
delletà?
I
normali cambiamenti avvengono gradualmente con letà.
- Il peggioramento
delludito è solitamente moderato, ma molto diffuso.
Nel 1990, il 48% degli uomini ultra 75enni e il 37% delle donne
avevano problemi di udito.
- Cambiamenti
visibili includono problemi con la velocità di lettura,
problemi di vista in una luce incerta, problemi di lettura su
video a cambio veloce, lettura di caratteri piccoli e la localizzazione
di oggetti.
- I tempi di
reazione diventano tipicamente più lunghi negli anziani,
soprattutto per compiti complessi.
- La probabilità
di riportare condizioni di salute croniche aumenta con letà.
Le sindromi più comuni sono: artrite, ipertensione, cataratte,
diabete, problemi al cuore e osteoporosi.
- Anche se
le percentuali sono variabili, la proporzione di anziani aventi
bisogno di assistenza nelle mansioni quotidiane aumenta con gli
anni (ad esempio, si tratta del 9% per gli anziani dai 65 ai 69
anni e arriva al 50% per gli ultra 85enni). Dopo i 65 anni una
maggior percentuale di donne piuttosto che di uomini diventa disabile.
- A parte le
più diffuse difficoltà fisiche, i tre quarti degli
anziani domiciliati in case di riposo tra i 65 e i 74 anni, presenta
salute buona, molto buona o eccellente, comparata a quelli domiciliati
nelle proprie abitazioni di oltre 75 anni.
- Le cinque
maggiori cause di mortalità tra gli anziani sono: problemi
cardiaci, cancro, malattie cardiovascolari, polmonite o influenza,
o problemi cronici di ostruzione polmonare.
Quali
sono i cambi di capacità cognitive associate allinvecchiamento?
Alcune
capacità cognitive diminuiscono, altre aumentano, e alcune
subiscono lievi cambiamenti. Questi mutamenti differiscono da persona
a persona e variano anche in una sola persona in relazione ai differenti
aspetti della capacità cognitiva in oggetto. Ad esempio, la
creatività può continuare fino alla nona decade di vita.
Per quanto
riguarda, invece, le facoltà che subiscono un declino, il loro
cambiamento non è così forte da influenzare le occupazioni
quotidiane o sociali, come invece accade per malattie di demenza o
per il morbo di Alzheimer. Si tratta di:
- Il processo
di velocità di informazione subisce un declino durante
gli anni; ciò può risultare nellapprendere
meno velocemente, o nellavere bisogno che il nuovo concetto
venga ripetuto più volte.
- Lattenzione
divisa in due obiettivi simultanei mostra il declino relazionato
allavanzare degli anni; ad esempio, prestare attenzione
a più inputs simultaneamente, mentre il prestare
attenzione a inputs visivi simultanei non cambia con il
passare degli anni. I livelli di mantenimento dellattenzione,
o di vigilanza, appaiono ridursi con letà, così
come il filtrare informazioni irrilevanti da quelle importanti.
- La memoria
a breve non sembra avere un forte declino.
- La memoria
di fatti accaduti a maggiore distanza di tempo presenta un maggiore
deterioramento, così come il richiamare alla memoria risulta
più difficile del riconoscimento e necessita unimbeccata.
- La maggior
parte degli aspetti della capacità di linguaggio rimane
inalterata, così come laccento, la congruenza delle
frasi e la comprensione; alcuni aspetti possono addirittura continuare
a migliorare con il passare degli anni, come il vocabolario. In
ogni caso, la capacità di trovare le parole adatte, di
menzionare una lista di nominativi o di parole, risulta decadere.
- Una serie
di compiti visivi o di spazio, mostra il declino delle capacità
durante linvecchiamento; come il disegno o la costruzione
tridimensionale.
- La capacità
di astrarre e la flessibilità mentale mostrano, anchesse,
il declino durante linvecchiamento.
- Laccumulo
di esperienze pratiche o di buonsenso continua fino alla fine
della vita.
E
per quanto riguarda la sanità mentale degli anziani?
- La popolazione
anziana presenta minori disturbi psichiatrici evidenti delle persone
più giovani, a eccezione dei problemi cognitivi, che sono
gli unici associati allavanzamento delletà.
- La soddisfazione
della vita, in generale, è simile, se non migliore, degli
altri gruppi di età. La soddisfazione di vita è
associata alla qualità della salute, un guadagno adeguato,
una adeguata relazione con gli altri e il self-control di
ognuno per la propria vita.
- Gli anziani
solitamente cercano di avere un buon aspetto e, per questo, cercano
di fare attività fisica (anche sessuale) soddisfacente,
esercizio, studiare nuove materie, viaggiare.
Quanto
è affetta la personalità dallinvecchiamento?
Una
varietà considerevole di studi mostra una considerevole stabilità
nei tratti personali, come nevrosi, estroversione e perdita di controllo.
La stabilità
si mostra più ferrata nella seconda metà della vita
che nella prima.
Come
riescono ad affrontare lavanzamento delletà gli
anziani?
A
parte il declino cognitivo o psicologico, molti anziani sviluppano
capacità di affrontare lavanzare delletà,
sia spontaneamente che grazie a istruzioni esterne.
- "O lo
usi o lo perdi": usare la memoria, o altre strategie cognitive,
tramite schemi di parole incrociate, giocando a bridge o cimentandosi
in altre attività mentali.
- Facendo liste
o note da ricordare.
- Training
in facoltà mnemoniche, come associazioni semantiche
o uso interattivo delle figurazioni verbali
- Partecipare
a seminari sullumore e la memoria.
- Modificando
lambiente, o gli obiettivi, per venire incontro ai cambiamenti
psicologici.
- Cercando
di attingere dalla forza personale e coltivando creatività,
ottimismo e speranza.
- Cercando
aiuto dalla famiglia, dagli amici, vicini o gruppi di coetanei.
- PROBLEMI
PSICOLOGICI DATI DALLESPERIENZA DI ALCUNI ANZIANI
Gli
anziani possono avere un ampio dispiegamento di disordini psicologici,
inclusi quasi tutti quelli che affliggono i più giovani. Questi
possono essere effetti delle loro esperienze giovanili, o possono
riguardare problemi insorti da poco dovuti a neuropatologie o stress
sviluppati.
Per esempio,
un individuo può essere affetto da disordini mentali come una
depressione maggiore, o disordini comportamentali, o abuso di farmaci.
I problemi medici sono molto più comuni negli adulti e sintomi,
o sindromi, psicologici sono spesso correlati a malattie psicologiche.
Inoltre, la classica manifestazione di disagio non è, a volte,
così evidente, oppure si manifesta in modi atipici (come lanoressia
o il cadere spesso).
Ancora,
spesso gli anziani ricevono differenti cure per i loro problemi medici
e, spesso, molti problemi sono dovuti allinterazione tra diversi
farmaci o gli effetti di rigetto degli stessi.
Il capire
lo stato mentale, o le disfunzioni mediche, è lobiettivo
centrale per assestare e curare i problemi psicologici negli anziani.
Ansietà
- Uno sguardo
sulla popolazione di base, trova il 6% degli anziani con problemi
di ansietà. Siccome tali problemi, spesso, coesistono con
problemi affettivi, o medici, o anche di demenza, questa percentuale
potrebbe essere maggiore.
- La diagnosi
più comune tra gli anziani è generalmente chiamata
"disfunzione di ansietà".
- Un buon numero
di condizioni mediche sono generalmente chiamate, in modo errato,
ansietà, poiché la mancanza di respiro e lansia
sono sintomi da non prendere in considerazione così presto.
- Sintomi ossessivi-coattivi
possono crescere, o affievolirsi, durante il corso della vita
e possono essere un problema primario, o secondario, della depressione.
- Manifestazioni
di panico si presentano raramente nella fase avanzata della vita
e, nei soggetti in cui sono presenti tali indizi durante la giovinezza,
solitamente recedono nella maturità. Sebbene alcuni anziani
abbiano riportato episodi di panico, essi sono generalmente da
attribuire a sintomi di depressione o di malattie fisiche.
- Alcune fobie
colpiscono gli anziani, ma normalmente si presentano durante letà
meno avanzata.
- Stress post-traumatici
compaiono a ogni età e sono molto comuni negli ex-combattenti
e negli ex-prigionieri di guerra.
Malattie
croniche
- Finora la
patologia più diffusa tra gli anziani è lartrite
ossea.
- La diagnosi
e la cura delle varie patologie sono tipicamente più complicate
negli anziani che nei giovani. È, comunque, importante
valutare le condizioni, poiché alcune potrebbero mascherare
cause depressive più gravi.
- Atteggiamenti
che indicano disfunzioni possono essere inavvertitamente rafforzati
da individui (familiari o amici) che prestano molta attenzione
alla persona in oggetto, anche quando non si presentano dolori
fisici.
- La depressione
è, spesso, associata a una malattia cronica. Questo è
particolarmente vero negli anziani in cui coesistono e interagiscono
entrambe.
Delirio
(acuto stato confusionale)
- Rapidi cambiamenti
di stati mentali possono rappresentare delirio o acuto stato confusionale.
Il delirio, connesso allagitazione o alla confusione, è
solitamente accentuato nella parte terminale della giornata (è
perciò chiamato "tramonto").
- Fattori di
predisposizione al delirio includono età avanzata, disturbi
nel metabolismo, infezioni, anestesia, assunzione di diversi farmaci,
fratture allanca, condizioni ambientali circostanti, che
causano la perdita della routine quotidiana, iper o ipo-stimolazioni
sensoriali, cambiamento delle abitudini di riposo, una manifestazione
di demenza o di lesione cerebrale e un ragguardevole numero di
altri portatori di stress, sia esso fisico o psicologico.
- Il delirio
solitamente recede quando i fattori che lo hanno generato sono
soppressi o curati.
Demenza
- Da una ricerca
sulla popolazione è risultato che la prevalenza della demenza
aumenta drammaticamente con letà, stimando che dal
5% al 7% degli ultra 65enni e quasi il 30% degli ultra 85enni
ne soffrono. Più del 20% dei pazienti soffre di una forma
in parte, o completamente, reversibile.
- La forma
più comune di demenza associata allavanzamento delletà
è quella causata dal morbo di Alzheimer o da patologie
celebro-vascolari (tra cui la più comune è chiamata
demenza vascolare). Alcuni pazienti anziani presentano entrambe
le patologie.
- A differenza
di problemi cognitivi associati allavanzare delletà,
lassociazione della patologia della demenza con linvecchiamento
può causare significanti riduzioni nello svolgimento delle
funzioni occupazionali e sociali.
- Persone con
patologie di demenza progressiva, spesso, presentano sintomi psicologici
coesistenti, come depressione, ansietà, paranoia e disturbi
comportamentali.
- Oltre al
normale bisogno di attenzioni da parte degli anziani, le famiglie,
o chi si occupa di loro, fanno fatica a capire e affrontare i
differenti atteggiamenti portati dalla demenza.
- La demenza
è un fattore di rischio per il delirio e le due patologie,
spesso, coesistono.
- La depressione
può essere, di solito, associata a problemi di memoria
e cognitivi. Anziani con gravi problemi di depressione ossono
avere effetti sulle loro capacità cognitive maggiori di
coloro nei quali questa non è presente. È una patologia
reversibile, comunemente chiamata pseudodemenza.
Problemi
di cambiamenti di umore
- Gravi problemi
di depressione colpiscono l1% degli anziani e la dysthymia
quasi il 2%. Ultimamente sono questi i più comuni fattori
che causano linsorgenza di problemi psicologici.
- La Mania
affligge gli anziani soprattutto per lassenza di solerti
cure mediche. Comunque, non si sa abbastanza sui disagi "bipolari"
negli anziani; una delle ragioni potrebbe essere la mancanza di
diagnosi negli ultra 60enni.
- Problemi
di cambiamento di umore si rivelano in modo differente nei giovani
e negli anziani. Per esempio, negli anziani, a differenza degli
adulti più giovani, la depressione si manifesta come ansietà,
agitazione, problemi di memoria e dolori fisici. Gli anziani si
lamentano meno di problemi depressivi o tristezza. Il sentirsi
senza speranza è più un atteggiamento che si riscontra
negli anziani.
- Circa il
20% degli anziani che vivono nei centri specializzati presenta
sintomi di depressione clinica, che però non raggiunge
i criteri per una diagnosi di problemi di umore. Rientrano nella
categoria di alterazioni dysthymiche, o alterazioni di
assestamento con configurazioni depressive. Alcuni gruppi di anziani
ad "alto rischio" hanno una prevalenza di sintomi e
sindromi depressive, sia che essi siano pazienti ricoverati o
no.
- La maggiore
percentuale di suicidi si riscontra negli anziani; al primo posto
gli uomini abitanti del Caucaso che vivono soli, per i quali tali
atti hanno un drammatico incremento a partire dai 65 anni.
Disturbi
psicotici
- La schizofrenia
si registra molto raramente nella prima parte della vecchiaia.
Solo il 10% della popolazione che soffre di questo disturbo ha
avuto i primi sintomi dopo i 40 anni. Di conseguenza, gli anziani
con problemi di schizofrenia, spesso, presentano sintomi di psicosi
cronica. Linvecchiamento sembra essere connesso alla diminuzione,
in frequenza e in potenza, dei sintomi cosiddetti "positivi",
come allucinazioni, fissazioni, manie. Comunque, a causa degli
altri sintomi della schizofrenia, come apatia e astinenza, gli
anziani afflitti da essa si rivelano ad alto rischio per quanto
riguarda lisolamento sociale o il rigetto nel sistema di
salute mentale.
- La più
comune forma di psicosi negli anziani è la paranoia. La
perdita delludito può essere un fattore molto significativo
per lo sviluppo della paranoia nellinvecchiamento. Altri
rischi sono lisolamento sociale, i disturbi di lunga durata
nella personalità, la demenza e il delirio.
- La paranoia
negli anziani tende a essere caratterizzata dalla credenza che
sia meno strana e bizzarra di quella riportata negli adulti più
giovani. Le persone sembrano reagire adeguatamente e le loro funzioni
cognitive appaiono normali. Sfortunatamente, poiché negli
anziani affetti da paranoia questa si manifesta con fissazioni
e manie verso parenti, amici o chiunque si prenda cura di loro.
Possiamo concludere che la causa, e leffetto, preponderante
di essa sia lisolamento sociale.
Disfunzioni
sessuali
I
normali cambiamenti dati dallavanzare degli anni nellattività
sessuale possono essere descritti con una diminuzione in ogni passo
del circolo di stimolazioni. Questi cambiamenti non significano comunque
la perdita del desiderio, dellattività sessuale, né
dellorgasmo.
- Lincidenza
di disfunzioni sessuali aumenta con gli anni sia nelle donne che
negli uomini; per lo più a causa della maggior assunzione
di farmaci, poiché la salute diminuisce.
- I farmaci,
infatti, sono speso causa di danneggiamento delle funzioni sessuali.
Citiamo particolarmente il caso di calmanti, ansiolitici e farmaci
per disturbi cardiaci.
- Anche gli
stessi disturbi di salute possono danneggiare le funzioni sessuali.
Più del 50% di uomini affetti da diabete presentano difficoltà
di erezione e le donne che ne sono affette presentano disfunzioni
sessuali. Molti uomini anziani si sottopongono a interventi chirurgici
alla prostata (TURP). Dopo questo tipo di operazione i rischi
di difficoltà sessuali aumenta.
- Disfunzioni
neurologiche sono spesso annesse al declino delle funzioni sessuali,
come il morbo di Parkinson, quello di Alzheimer, la sclerosi multipla
e linfarto.
Disturbi
del sonno
- Esistono
molti cambiamenti nel modo di riposare relativi alletà.
Lammontare dei sogni declina del 40%, rispetto alladolescenza,
nel 25% dei 70enni. Nelletà adulta capita più
frequentemente di svegliarsi durante la notte e gli anziani fanno
più fatica a prendere sonno durante questi risvegli notturni.
Questi ultimi impiegano, comunque, allincirca 5 minuti in
più degli altri adulti per prendere sonno. Anche il russare
aumenta con lavanzare delletà e, in genere,
al risveglio, gli anziani non si sentono così riposati
come i più giovani.
- I problemi
di insonnia incrementano con letà e circa la metà
degli ultra 80enni si lamenta di avere problemi di insonnia. Questo
è un disturbo diffuso negli anziani, mentre non lo è
l"iperinsonnia". L"iperinsonnia"
è caratterizzata da eccessivi periodi di sonnolenza durante
il giorno. Ciò non si riferisce ai sonnellini giornalieri
che gli anziani sono soliti fare.
- Poiché
gli anziani non amano aderire a schemi prestabiliti di vita giornaliera,
è per loro più facile avere problemi di sonno. Queste
disfunzioni includono la mancanza di sincronia tra lessere
sveglio e il dormire e leffettivo ritmo naturale del corpo.
- La cosiddetta
"Apnea dormitiva", ovvero episodi in cui il respiro
si arresta durante il sonno, aumenta con il passare degli anni
ed è un fenomeno molto comune nella vecchiaia. Lapnea
pesante può essere seriamente rischiosa e provocare lalterazione
del ritmo cardiaco, portando allaumento della pressione
arteriosa e avere risultati negativi nelle funzioni cognitive.
- Periodiche
contrazioni delle gambe possono essere unaltra causa di
disturbi al sonno nelletà avanzata. Queste contrazioni
si presentano solitamente nella prima parte della notte e possono
durare da pochi minuti a qualche ora e la reazione, chiaramente,
è il risveglio e labbandono del letto, in modo da
alleviare il disturbo con la posizione eretta.
Disturbi
psicosomatici
Lipocondria
è il disturbo più facilmente riscontrabile nellinvecchiamento.
Dal 10 al 15% degli anziani presentano una stima esagerata riguardo
il loro stato di salute e il loro peggioramento fisico. Lipocondria
si può presentare sola o annessa ad altre disfunzioni, quali
ansietà, depressione e demenza.
Gli anziani
affetti da ipocondria possono risultare ad alto rischio, in quanto
non presi in adeguata considerazione da parte dei medici per i reali
sintomi di disfunzioni fisiche. Coloro che sono affetti da disturbi
psicosomatici sono soliti assumere troppi medicinali e procedere a
cure e operazioni eccessive, che portano a rischi e morbosità
non necessarie.
Uso
e abuso di sostanze
- La prevalenza
di abuso di alcool negli ultra 65enni raggiunge il 2-5% negli
uomini e l1% nelle donne.
- I fattori
di rischio, che causano labuso di alcool in tutti gli adulti,
includono: essere maschio, avere uneducazione relativamente
bassa, pochi introiti e unanamnesi di disturbi psichiatrici
(in primo luogo la depressione).
- Situazioni
di stress contribuiscono molto più ad aumentare luso
di alcool e medicinali nelletà avanzata piuttosto
che nelletà adulta. I più comuni sono la vedovanza
o morte di familiari molto vicini, il pensionamento (mancanza
di lavoro e di sentirsi utili), conflitti con la famiglia, problemi
finanziari e di salute fisica.
- Le vedove
sono coloro che hanno la percentuale massima di abuso di alcool
tra gli anziani.
- I regolari
consumatori di alcool possono essere soggetti a ulteriori problemi
fisici, connessi allabuso, con il passare degli anni. Il
maggiore tra questi è la malnutrizione, poiché essi
facilmente falsano una dieta bilanciata, consona al loro stato
di salute.
- Leccessivo
consumo di alcool può causare cirrosi epatica, una delle
8 maggiori cause di mortalità nelletà avanzata.
- Un altro
effetto può essere losteoporosi "osteomalacia",
ovvero lindebolimento delle ossa.
- Labuso
di alcool può inoltre causare lindebolimento dello
stomaco nellassunzione di cibo.
- Il problema
maggiore, e più frequente, negli alcolisti cronici è
il peggioramento delle funzioni cognitive: porta a un notevole
declino della memoria.
- Tanti anni
di alcolismo portano disturbi fisici e cognitivi; lo stesso accade
a coloro che cominciano a bere pesantemente anche in tarda età.
- Labuso
di droghe, negli anziani, solitamente riguarda le medicine, sedativi
e tranquillanti. Un quarto delle prescrizioni mediche (in USA)
è rivolto agli ultra 65enni, siano queste ricette mediche
o "finte" ricette. I più usati sono i tranquillanti
e i sedativi.
- Con letà
aumenta anche la tossicità dei farmaci.
- Il mix alcoolfarmaci
(soprattutto sedativi e tranquillanti) è molto pericoloso,
poiché può provocare gravi forme di depressione
nel sistema nervoso centrale.
Altri
disturbi che possono affliggere gli anziani
Il
fattore più comune di stress che porta a problemi di adattamento
nella tarda età è la malattia. Altri, che precipitano
la situazione della perdita della capacità motoria possono
essere, ad esempio, il pensionamento, i problemi finanziari e le
permanenze prolungate in ospedale.
- Disfunzioni
alla personalità (PDs)
Le
maggiori disfunzioni alla personalità (PDs), particolarmente
quelle denominate "gruppo B" (narcisismo, istrionismo,
antisocializzazione in casi limite), declinano la frequenza e lintensità
con il passare degli anni. Comunque, i loro effetti possono avere
forme modificate e, queste, conosciute come "varianti geriatriche",
sono spesso associate a difficoltà nelle funzioni mentali
e a trattamenti psicoterapeutici. Per esempio, i comportamenti antisociali
degli anziani non si manifestano con illegalità che causano
la carcerazione (come avviene nei giovani), però possono
essere manifestati in forma di egoismo, soprattutto verso gli operatori
sociali che si occupano di loro, con il risultato dellabbandono
dellanziano in questione.
La
maggior parte degli anziani hanno avuto lesperienza della
perdita del convivente, di un familiare o di un amico. Mentre il
lutto è una normale reazione alla perdita, lafflizione
patologica che si sviluppa,. i cui sintomi sono bene o male gli
stessi degli adulti, comporta senso di colpa, una sviluppata paura
della morte, un senso di inutilità che causa, anche, problemi
motori marcati e disfunzioni mentali. Il periodo di lutto è
determinato anche dalle circostanze della morte: negli Stati Uniti,
il periodo di lutto si aggira sui 2 anni, ma il fattore esponenziale
è molto variabile.
Alcuni
anziani sono vulnerabili a maltrattamenti da parte dei figli, dei
nipoti e delle mogli o da parte di chi si occupa di loro. Questo
accade soprattutto quando si tratta di anziani con problemi cognitivi
gravi. Da un recente studio, appare che il 3% degli anziani residenti
in case di cura hanno subito abusi fisici, maltrattamenti, incuria
e aggressioni verbali croniche. Questa percentuale è, probabilmente,
al di sotto della media, poiché gli anziani sono restii a
denunciare gli abusi subiti in casa. Gli abusi sessuali sono quelli
meno riportati.
Poiché
gli esperti in medicina potrebbero trascurare alcuni segni di abusi
fisici (ammaccature o altro), oppure presumere che essi siano stati
causati da cadute, è importante chiedersi quali siano le
cause reali di determinati danni fisici.
La maggior
parte dei rapporti denuncia abusi commessi tra coniugi, a volte
causati da rivalse di abusi subiti nel corso della vita condotta
insieme. Questo tipo di abusi sono, spesso, seguiti da ingiurie
da parte dei figli, già adulti, nei confronti di un genitore.
Mettendo
a confronto i dati rilevati su individui più giovani, i mariti
anziani subiscono abusi due volte più spesso delle anziane
mogli e coloro che abusano del/della partner sono, di solito, dipendenti
finanziariamente da esso/a.
Gli anziani
colpiti dal morbo di Alzheimer, o da altri casi di demenza, sono
quelli a più alto rischio.
Gli abusi
tra coniugi anziani (sia da colui che abusa, che da colui che è
ne oggetto) sono da mettere in relazione con il loro contenuto essenziale
e con le psicopatologie che affliggono i soggetti.
Ingiurie
e abusi nella tarda età si presentano in famiglie di ogni
classe sociale o livello economico. Quando queste azioni accadono
in casa, il rapporto viene redatto e distribuito alla sicurezza
sociale, agli ospedali e a tutti i professionisti che ne sono coinvolti,
anche indirettamente, nello Stato statunitense in cui sono accadute.
Quando,
invece, ciò accade in un luogo diverso (ovvero case di riposo
ecc.) il rapporto redatto è richiesto da tutti gli Stati
(della confederazione).
Gli psicologi
che lavorano con gli anziani dovrebbero essere a conoscenza delle
leggi e delle punizioni applicabili agli abusi nei confronti di
una persona anziana.
- Declino
cognitivo in relazione alletà
Il
DSM-IV riporta questa categoria (cod. 780.9) come "Altre condizioni
che possono essere focalizzate dallattenzione clinica".
Si riferisce a un declino oggettivo nelle azioni cognitive di una
persona che, entro certi limiti, può essere attribuito al
normale processo di invecchiamento e non si può quindi definire
come una specifica malattia mentale o neurologica.
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