IL GIARDINIERE (gioco decisionale e sui valori)

L'anziana signora Lovati cerca qualcuno che Le tenga stabilmente pulito e curato il giardino. Ci sono tre persone senza lavoro che ci terrebbero moltissimo ad avere quello della signora Lovati. Ciascuno dei candidati costerebbe più o meno la stessa cifra e, siccome si tratta di un giardino modesto, tutti farebbero il lavoro ugualmente bene. Il più povero dei tre candidati, lo sanno tutti in paese, è Giovanni: è disoccupato da sempre, senza moglie e con due figli piccoli. Però c'è anche Pierino, che è il più depresso dei tre perché ha perso il lavoro da poco, a soli 48 anni: è sull'orlo della disperazione da sei mesi, ed anche lui ha una famiglia cui pensare.  Infine c'è Maria, povera anche lei ma meno degli altri due. Ha una malattia cronica che sopporta stoicamente, dunque non è la più infelice del trio. Tuttavia con i soldi della signora Lovati potrebbe affrontare delle cure che allevierebbero la sua malattia. Mentre la signora Lovati riflette su cosa sia meglio fare, cioè scegliere privilegiando il grado di povertà, lo stato di infelicità o la qualità della vita, suona il campanello. Alla porta  si presenta un giovane cordiale ed aitante che dice di aver notato il giardino passando. Avendo appena ottenuto a pieni voti un diploma di giardiniere ed essendo in cerca di prima occupazione, potrebbe avere l'incarico, ad un prezzo modesto, di occuparsene?

Il gruppo ha 30 minuti per decidere, al posto della signora Lovati, chi scegliere e perché.

(esercizio ispirato ad un'idea di Sen A. "LO SVILUPPO E' LIBERTA'", Mondadori, Milano, 2000, pag. 59)