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LA COMUNICAZIONE EFFICACE (Ferruccio Cavallin)
La comunicazione è un processo attraverso il quale il trasmittente tende a modificare un comportamento in colui che riceve la comunicazione.Diversi sono gli approcci allo studio della comunicazione.Un primo modello, quello CIBERNETICO, individua un trasmittente ed un ricevente che agiscono secondo un rapporto causa/effetto. Il trasmittente lancia l'imput che è causa della modificazione comportamentale (effetto) nel ricevente. Tuttavia il processo comunicativo presenta una maggiore complessità in quanto lo stesso ricevente non assume passivamente la comunicazione, ma reagirà alla stessa inviando a chi trasmette un'informazione di ritorno (FEED-BACK). Questa risposta è un'ulteriore comunicazione per cui il ricevente diviene trasmittente. Si instaura cosi un PROCESSO CIRCOLARE in cui ognuna delle parti è ora trasmittente, ora ricevente, in una situazione di influenzamento reciproco.Un notevole ed originale contributo alla comprensione del nostro modo di comunicare, viene dalla Scuola di Palo Alto, negli Stati Uniti. Qui il gruppo di Watzlawich ha elaborato una teoria della comunicazione che si basa su tre assiomi fondamentali.
ASSIOMA 1: NON SI PUO' NON COMUNICAREOgni comportamento umano e fondamentalmente una comunicazione. Poiché non è possibile non comportarsi, risulta che non è possibile NON COMUNICARE. In tal senso, anche se non vogliamo, non è possibile che ogni comportamento, anche di tipo non verbale, non venga interpretato come messaggio in chi ci sta intorno e come tale deve essere agente di influenzamento. Non si può evitare la relazione con l'altro.Esistono tre atteggiamenti nei confronti della comunicazione:* Rifiuto della comunicazione: ad esempio utilizzando modi bruschi e sbrigativi o limitandosi a operazioni tecniche richieste;* Squalifica della comunicazione: ad esempio contraddire o svalutare, cambiare argomento o utilizzare un linguaggio squisitamente tecnico;* Accettazione della comunicazione: impegnandosi nel rapporto non solo a livello di risposta tecnica, ma in un rapporto umano ogni volta diverso a seconda dell'interlocutore.
ASSIOMA 2: OGNI COMUNICAZIONE HA UN CONTENUTO E UNA RELAZIONE E LA SECONDA QUALIFICA IL PRIMOMentre invio il messaggio,oltre al contenuto comunico all'interlocutore il mio modo di percepirlo. In altre parole oltre alla NOTIZIA che richiama il contenuto del messaggio, acquista rilevanza il MODO di comunicare che delinea la RELAZIONE tra i comunicandi.Il modo di esporre la notizia rappresenta dunque una ulteriore comunicazione che viene chiamata METACOMUNICAZIONE. E' il tipo di relazione che comunico all'interlocutore ad attribuire il vero significato al messaggio
ASSIOMA 3: OGNI COMUNICAZIONE TRA PERSONE, OLTRE AD UNA MODALITA'VERBALE, NE CONTIENE ANCHE UNA NON VERBALENelle loro comunicazioni gli individui usano il linguaggio per denotare gli effetti: questo è definito LINGUAGGIO NUMERICO o LINGUAGGIO VERBALE.Vi ètuttavia un'ulteriore modalità comunicativa costituita da gesti, postura, tono della voce, espressioni che non appartiene al mondo della parola, ma serve a colorire e a definire meglio il messaggio. Si tratta della comunicazione simbolica o NON VERBALE.In particolare la comunicazione non verbale serve a specificare la relazione tra i comunicanti. E' proprio per tali motivi che tale comunicazione e spesso più importante di quella verbale poiché é quella che comunica il reale senso del messaggio.La dissintonia tra comunicazione verbale e non verbale, riferite allo stesso messaggio, da' origine alla COMUNICAZIONE PARADOSSALE, causa di profonde incomprensione tra i comunicandi.
ASPETTI DELLA COMUNICAZIONE NON VERBALE
GESTI- Segni guida : indicare, fare un cenno, puntare l'indice.- Autocontatto: contatto della mano con il volto, i capelli, corpo.Indica tensione- Segnali eccessivi: reazioni esagerate ad una situazione.Compensano un interesse insufficiente o nascondono un interesse opposto- Segnali territoriali: disporre i propri oggetti a confine, assumere atteggiamenti inespressivi.Indicano difesa quando si sentono gli altri troppo vicini.- Segnali di barriera: aggiustarsi un polsino, la cravatta, la chiusura di un braccialetto ecc.Denotano tensione e desiderio di allontanare l'attenzione da sè stessi.- Segnali automatici: inumidirsi le labbra, pallore o rossore del volto.Sono reazioni automatiche del metabolismo nei momenti di tensione.
SETTE SUGGERIMENTI DA OSSERVARE PER COMUNICARE EFFICACEMENTE
1) OTTENERE L'ATTENZIONE
* presenza* silenzio iniziale (effetto Von Karajan)* porre domande positive2) ATTIVARE L'ASCOLTO
* usare le pause* guardare tutti (leone e cristiani)3) ATTIVARE LA PARTECIPAZIONE4) COMPRENSIONE
* linguaggio* esempi* analogie5) INTERESSARE L'ASCOLTATORE
* usare il noi* interesse (vantaggi per lui)6) RIASSUMERE7) CONCLUDERE CON UN INVITO STIMOLANTE ALL'AZIONE.