1-CONOSCERE ESATTAMENTE I VINCOLI.
La macro-progettazione dovrebbe partire dall'analisi dei bisogni
del sistema-cliente, ma nella realtà sono i vincoli che decidono.
I vincoli possono venire dal committente, ma anche dai partecipanti,
e sono cosi sintetizzabili:
- a-TEMPO (durata complessiva, termine finale, intensità)
- b-DANARO (docenti, sussidi, sede, rimborsi partecipanti)
- c-UTENTI (quantità, tipologia, ruoli e relazioni pregressi)
- d-EXTRA-STAFF (raccomandati, testimoni interni, ospiti famosi)
2-ANALIZZARE IL RUOLO O LA MANSIONE "BERSAGLIO".
Questo lavoro esige una descrizione della figura che il progetto
vuole formare, rispondendo alle seguenti domande:
- a-quali conoscenze minime deve avere il soggetto? (teorie, informazioni,
legislazione, storia, ecc.)
- b-quali abilità minime deve utilizzare il soggetto ? (strumenti,
tecniche, procedure, ecc.)
- c-quali competenze personali e relazionali deve esprimere il soggetto
(skills personali, psicologiche e comportamentali)
Tale descrizione va calata nella realtà lavorativa del soggetto,
in modo da contestualizzarla, tenendo conto:
- a-della cultura organizzativa cui appartiene
- b-del ruolo che è chiamato a gestire nell'organizzazione
- c-dei ruoli di interfaccia con cui il soggetto interagisce
Questa analisi non va fatta solo sull'esistente, ma implica una immaginazione
progettuale in quanto la formazione si pone sempre uno scarto in avanti
rispetto la realtà: il lavoro non è solo come è
ora ma anche come potrà essere nel prossimo futuro. Questa
ricerca ha valenze politiche, per cui va portata avanti dal formatore
con la sua équipe, ma anche col sistema cliente (committente
ed utenti).
3-CONTROLLARE I LIVELLI DI PARTENZA DEGLI UTENTI e DEL SISTEMA COMMITTENTE.
E' importante conoscere i livelli individuali di partenza degli uutenti
per ciascuno dei "bersagli" su elencati. Titoli di studio,
corsi frequentati, capacità e conoscenze acquisite sul lavoro,
situazione psicologica sono dati essenziali per la macro-progettazione.
Tali dati possono essere raccolti tramite l'analisi del materiale
nell'archivio dell'organizzazione, colloqui individuali e di gruppo,
questionari o tests.
Analoga indagine va rivolta all'organizzazione presente o futura
di appartenenza: storia e cultura organizzativa, legislazione e normativa
interna, organigramma e funzionigramma.
4-CON-DECIDERE I RISULTATI ATTESI
L'ultima fase del processo preparatorio riguarda la definizione e
la con-decisione col sistema cliente (committente e utenti) dei risultati
attesi. Tali risultati devono essere operazionali, comunicabili ed
osservabili: essi costituiscono gli indicatori dell'evaluation ai
quali poi i formatori affiancheranno gli strumenti di rilevazione
e le soglie di valutazione.
5-VARIABILI DI MACRO-PROGETTAZIONE
Il Progetto formativo e il risultato del mixing di diverse variabili:
- a-ponderazione dei diversi "bersagli" (che percentuale
dare ai diversi tipi di apprendimento previsti ?)
- b-sequenza temporale (come allineare in calendario i diversi tipi
di apprendimento?)
- c-contrazione/distensione temporale (quanti e quali apprendimenti
si basano su attività intensive e quanti e quali no ?)
- d-complessità e differenziazione nello staff (quanti e
quali ruoli lo staff deve mettere in campo e con quali formatori
?)
- e-relazioni aula/extra-aula (quante e quali le attività
extra-aula: compiti, supervisioni, osservazioni, action learning
?)
- f-metodologie e tecniche formative (come mixare fra loro le diverse
tecniche direttive, attive, autocentrate ?)
- g-stili di gestione dell'aula (come agire i ruoli formativi, con
quale grado di distacco/intrusione, cognitività/emotività,
autoritarismo/permissivismo ?)
- h-setting e sussidi (in quali ambienti e con quali attrezzature
realizzare le diverse fasi dell'iter ?)
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