Edouard
Limbos
LE RAGIONI DEL SILENZIO
LE
RAGIONI CHE RIGUARDANO L'INDIVIDUO
- Si pensa di essere incompetenti
in materia
- Si ha l'impressione di esprimersi
male: mancanza di vocaboli, esitazioni, cattiva articolazione,
perdita del filo delle idee, parlare precipitoso
- Ci si immagina di essere
antipatici, poco amati, incompresi. In
una certa misura si prova una certa sofferenza in gruppo
- Si ha un difetto fisico:
handicap, deformazione, tic nervoso
- Non si e d'accordo su cio
che si dice o si fa, e si esprime cosi la propria opposizione
(ci si dimentica del proverbio: "chi tace acconsente")
- Altri, piu vivi e rapidi
hanno gia espresso cio che si voleva dire
- Si aspetta che altri dicano
cio che vi vuole esprimere
- Non si ha nessun interesse
per cio che si dice o si fa; e il caso di coloro
che sono obbligati ad assistere ad una riunione insipida
- Si e stanchi o distratti;
per esempio si e dormito poco e male
- Fisicamente non ci si sente
in forma: mal di denti, di testa, febbre
- Si ha un accento straniero,
provinciale: genera paura
- Non si ha ancora un'opinione
ben definita, e si esita a dare un'opinione non ben definita
- Non si capisce quello che
si dice o che si fa, per esempio perchè il contesto della
discussione è troppo elevato o fuori portata
- Non si è stati informati
del programma della riunione e sisottolinea la propria frustrazione
col silenzio
- E' una tattica, si aspetta
il momento favorevole per "piazzare"
le proprie opinioni, secondo certi principi
strategici o perche si vuole manipolare
- Si era assenti all'inizio
della riunione o della discussione e
l'informazione che si possiede e incompleta
- Si e dovuto abbandonare per qualche istante la riunione
e si è perso il filo delle idee: si tace fino a quando non lo
si è ritrovato
- Non si ha l'abitudine di
vivere in comunita, non si conoscono bene
gli altri partecipanti e si e intimiditi (e spesso il caso
dei figli unici e delle persone che vivono sole)
- Ciò che si vuol dire
può provocare una deviazione dall'argomento
e non si desidera far uscire il gruppo dai "binari"
- Si e dato il proprio parere
in precedenza e il gruppo non ne ha
tenuto conto: dunque perche parlare ancora?
- Si aspetta un'occasione:
forse il seguito degli avvenimenti la offrirà
- E' tardi e non si desidera
prolungare la riunione
- Si èdistratti per
un avvenimento esterno o vicino: un aereo che passa,
una decorazione, un isolato
- Si pensa a qualcuno, a qualcosa,
a dei progetti, a dei ricordi
- Si ha un grave problema personale e non si ha voglia
di intervenire
- Si tace per osservare ed
analizzare meglio gli altri membri del gruppo
- Si mantiene il silenzio per
ascoltare gli altri completamente e attantamente
- Ci si èassopiti
LE
RAGIONI CHE RIGUARDANO IL GRUPPO
- Timore di essere rifiutati
dal gruppo
- Si teme di essere valutati
o giudicati dagli altri
- C'e aggressivita nell'aria
e si ha paura di essere attaccati da parte di alcuni
- Ci sono alcuni che interrompono
continuamente e voi volete parlare liberamente
- Alcuni monopolizzano gli
interventi e parlano continuamente
- Si teme, intervenendo, di
dare pena o di maltrattare qualcuno che potrebbe
scoprire un'illusione
- Si crede di avere motivi
di non fidarsi di alcuni
- Ci si sente personalmente
abbastanza aggressivi; si aspetta di essere tornati
piu sereni; si è di malumore
- Il gruppo è duro,
c'è ironia, causticità
- I membri non sono all'altezza:
incompetenti, infantili, incapaci
- Il gruppo è poco simpatico,
l'atmosfera è fredda, glaciale e poco favorevole
- L'intervento rischia di evidenziare
dei problemi nascosti
- Il membro ha gia vissuto
un'esperienza simile e non è stata soddisfacente
- Non ci si conosce, perchè
si sta insieme da poco
LE
RAGIONI CHE RIGUARDANO LE FIGURE D'AUTORITA'
- Si ha paura dell'animatore
che è inquietante
- L'animatore è troppo
giovane o troppo vecchio. Si pensa che sia fuori
gioco
- L'animatore parla sempre
e interviene su tutto
- Il leader tende a valutare
e a giudicare. Si dà una grande importanza
ad essere ben visti da lui; piuttosto che essere giudicati
si preferisce "mantenere l'anonimato"
- L'animatore impone il suo
punto di vista e questo non serve a far discutere:
non sopporta l'opposizione nè la contestazione
- Ha interrotto uno o piu interventi
precedenti
- Si è prodotto un
transfert sugli altri leaders con i quali si è
stati in contatto precedentemente o su immagini d'autorita
- Il leader è un esperto
di livello troppo elevato, usa dei termini scientifici
e delle idee che i partecipanti non capiscono
- L'animatore fa impressione:
ha uno status o un titolo
troppo elevato
- Si è in opposizione
con l'animatore, per la procedura
- Il leader è incompetente
o incapace: inutile dunque intervenire perchè sarebbe
una perdita di tempo
- E' un manipolatore: ha degli
alleati nel gruppo; è parziale, non dice
che una parte della verita
- L'animatore ha dei preferiti
fra i membri
- Il leader è distante:
si piazza sul piedistallo, è fuori portata
- L'animatore rappresenta un'istituzione
contro la quale si batte il membro; per es: la
societa degli adulti, gli insegnanti, la classe sociale.
- Il leader rappresenta l'autorita
e il partecipante attraversa un periodo di ostilità nei
riguardi di tutte le forme di autorità. E' un contestatore.
- L'animatore incarna dei
valori, delle idee che non sono accettate o che sono momentaneamente
rifiutate
- L'animatore non è
conosciuto o si è appena cominciato ad entrare
in rapporto con lui.
-
AGGIUNTE
di ARIPS - Il partecipante silenzioso:
- ha una bassa autostima di
sè
- ha un ruolo di gregario nel
gruppo
- desidera rendersi interessante
- aspira a detenere un ruolo
di potere
- è represso/emarginato
dal gruppo