ARTIFICIA Home Page SERVIZI per i Cittadini Pagine dei Cittadini Siti di ARTIFICIA
Contributi Bacheca Artificia 2002 -2006

Mirto il 24/12/2006, alle ore 14 ha scritto:
Buone Feste
Felice Natale e Anno Nuovo a tutti gli Artificieri

Caputo il 15/9/2006, alle ore 17 ha scritto:
mi sembra che..
mi sembra che questo mondo già esista:è la vita dei nostri parlamentari!

Ita il 11/9/2006, alle ore 16 ha scritto:
Proposta
Perchè non regalare ai ns. parlamentari & affini questa idea sperando che qualcuno prima o poi si decida ad attuarla? Credo che se si facesse
un confronto fra i costi dell'organizzazione attuale e quelli di Kirghisia si constaterebbe che la seconda strada consente dei risparmi. E
sicuramente vivremmo più liberi e felici.

mattia il 16/7/2006, alle ore 13 ha scritto:
bello
E' certo il mondo in cui mi piacerebbe vivere. E' commovente la risposta di Agosti sul luogo dove si trova Kirghisia. Io che ho meno fiducia
negli uomini di quella che ha lui, avrei scelto il cuore dei robot/replicanti che certo i nostri discendenti riusciranno a costruire. Le leggi della
robotica di Asimov faranno di loro i veri protettori dell'umanità, come nella sagra di "Fondazioni".

Ita il 19/2/2006, alle ore 18 ha scritto:
considerazione semi-seria
Mi piace l'idea, ma cambierei qualche dettaglio. Per esempio, fermerei il ritorno indietro nel tempo fra i 40 ed i 30 anni (è un'epoca magica).
Ma occorrerebbe anche aggiungere due opportunità, o almeno una delle due: la possibilità di trasferire l'umanità"eccedente" su altri pianeti,
oppure limitare il numero delle nascite. Personalmente preferisco la prima ipotesi, alla "Star Treck" che prefigura l'esplorazione dello spazio e
la sua conquista.

Gegia il 22/1/2006, alle ore 17 ha scritto:
........ e le comodità
In questo ritorno alle origini manterrei anche tutto ciò che in questi anni l'umanità ha scoperto e utilizzato per rendere più piacevole la vita:
riscaldamento, acqua corrente, cibi cotti, ecc. E sarebbe bello trovare il modo perchè tutti fossero ricchi, o almeno benestanti!

zero il 21/12/2005, alle ore 17 ha scritto:
che bello!!!
ho letto il racconto conluso e son proprio contento! bravi...bello quando qualcosa si realizza e si conlude!

mattia il 14/8/2005, alle ore 13 ha scritto:
speranze
Le osservazioni contenute negli spunti proposti mi fanno sentire fortunato perchè vivo in un momento così creativo ed insieme stimolatore
di cambiamento. Mi pare che la rete abbia la caratteristica di ampliare la libertà individuale e di moltiplicare le potenzialità e le possibilità di
rendere più ricca l'esistenza. Per me e per gli altri: anche un malato, un anziano, un isolato possono trovarvi compagnia, interessi, piaceri,
soddisfazione di bisogni... E' vero che ci sono resistenze profonde in molti di noi, anche i più acculturati e sensibili e forse ci vorrà
dell'altrotempo (molto?) perchè possiamo godere di tutti i vantaggi di qs invenzione. Le bocce sono in movimento e niente sarà più come
prima......

zero il 13/8/2005, alle ore 13 ha scritto:
dell'infinito
sono un po' perplesso dalla concezione di infinito che traspare dalla lettura dei contributi di cui sopra, ho la sensazione di qualcosa di
illusorio, che ancora non mi è chiaro, non mi convince....la rete ? infinita? non si dovrebbe riflettere sulla relazione tra soggetto che utilizza la
rete e la rete? le possibilità del soggetto sono infinite? (queste sono le mie prime reazioni... magmatiche ancora..) ciao

PSICOPOLIS il 27/7/2005, alle ore 16 ha scritto:
HELP
Cerchiamo Cittadino Psicopolis, residente zone MI -BS, per consulenza gratuita gestione comunità. Con conoscenze in una o più di queste
materie: ASP, Apache, Linux, Php. Contattare: help@psicopolis.com

Gegia il 9/3/2005, alle ore 16 ha scritto:
Curiosità
Arduino avrebbe potuto andarsene. Ma la curiosità per quell'incontro fortuito lo tenne inchiodato nella sala d'aspetto dell'ospedale. "Voglio
spiegare al marito com'è andata." si diceva. Ma nessuno arrivava. "Forse ha ancora bisogno di aiuto...". Mentre il tempo passava le scuse si
moltiplicavano. Fu quasi sorpreso quando arrivò un'infermiera a dirgli che Cora voleva vederlo. Titubante entrò nella stanza dove Cora
stringeva fra le braccia il suo bimbo, così piccolo da scomparire quasi nel lenzuolino che lo avvolgeva. La donna, stravolta dall'evento,
aveva un'espressione dolce e soddisfatta che si riempì di orgoglio guardando Arduino. "Grazie" e "Devo avvertire qualcuno?" I due
parlarono insieme...

Fiore il 22/1/2005, alle ore 2 ha scritto:
Evento felice
Arduino cercava di soccorrere con sollecitudine la giovane donna: "Mi scusi. Come sta? La posso aiutare?" Mentre parlava guardava
avidamente il viso della sua vittima che, nonostante le smorfie, gli parve bello e vivace. "Oddio! Il bambino... si sta muovendo... sta per
nascere. Lo sento! Mi aiuti. Mi porti in ospedale...". Il giovane si infilò due dita in bocca e fece un fischio così imperioso che si trovò
immediatamente accanto un taxi. Giunti in ospedale, non senza imbarazzo Arduino affidò Cora - qs era il suo nome - al personale del reparto
maternità. Durante il tragitto non aveva saputo niente altro di lei. Eppure ora che pareva tutto a posto, che lei era al sicuro, non riusciva a
trovare il coraggio di andarsene.

Madagascar il 26/12/2004, alle ore 12 ha scritto:
Happy New Year
Buon 2005 a tutti!

Gegia il 14/11/2004, alle ore 16 ha scritto:
Paura
Arduino era ormai in strada e camminava con foga, come se volesse ricuperare il tempo perduto. Sapeva che ciò che lo aveva sempre
trattenuto era il timore degli altri e di cosa avrebbero pensato di lui: ora finalmente era consapevole che, qualsiasi cosa avesse fatto, solo lui
era giudice delle sue scelte e che il grado di felicità ricavato era l'unico parametro per lui importante. Di botto si fermò e ancora una volta in
quel giorno finì a terra, travolto da chi lo seguiva troppo da vicino. Si rotolò su un fianco, prendendo fra le braccia un essere voluminoso
che, guardando meglio, si rivelò essere una giovane donna incinta.

Gegia il 17/10/2004, alle ore 19 ha scritto:
!!!
Psicopolis è una sorta di universo con molti stimoli... quasi da far girar la testa e Artificia èdivertente, pieno di giochi e stimolante della
creatività. Un nuovo modo di trascorrere il tempo libero.

zero il 15/10/2004, alle ore 9 ha scritto:
psicopolis
psicopolis deve essere un'entità acefala di necessità?

ida maia il 30/5/2004, alle ore 0 ha scritto:
Com'era potuto accadere?
Il pugno violento lo colpì in pieno viso e gli fece perdere l'equilibrio. Mentre cadeva a terra pensò che anche oggi, come sulle rive di quella
piscina in Egitto, non riusciva ad allontanarsi. Erano passati 5 anni.... Grazie alla sua agilità fu nuovamente in piedi ed in un lampo vide come
avrebbe potuto essere la sua vita futura. Non ebbe esitazioni e caricò l'avversario con tale violenza da scaraventarlo giu per le scale.

Trastullo il 13/3/2004, alle ore 2 ha scritto:
Disillusioni
Lei lo guardò e disse in arabo semplice, che Arduino capì: "L'amore non è fatto per chi desidera". Sembrava un caso eppure non lo era.
Arduino trasalì, era la frase che gli toglieva ogni resistenza, l'idea che si aggirava nel suo cuore da tempo e che pure egli non aveva voluto
ascoltare. Si accovacciò sul bordo della piscina dell'albergo e pensò che forse avrebbe fatto bene a partire, ad andare in un posto più altro
di quello in cui si trovava. Avrebbe voluto essere sul punto massimo del monte, dove si vede tutto dall'alto, eppure non gli riusciva.
Rimaneva in basso con tutti i suoi amori perduti, e non sapeva andare più in alto. Si guradò intorno e vide sull'altro bodo della piscina un
ragazzo. Giovane, biondo, occhi neri, senza coscienza di sé. Pareva chiamarlo.

Francesca il 9/3/2004, alle ore 12 ha scritto:
La resa dei conti
Quella sera a cena Giulia con qualche preoccupazione disse ad Arduino "Devo ringraziarla e chiederle scusa perchè questo viaggio che
così generosamente mi ha offerto, mi ha fatto incontrare Manlio, ed io mi sono innamorata di lui." Il cuore di Arduino perse un colpo:
Meringa aveva detto la verità! Ma non provava dolore, solo curiosità per quelloche sarebbe successo adesso. Senza parlare si alzò e
abbandonò il tavolo dirigendosi sul bordo della terrazza. Camminava come in trance e non riuscì ad evitare di scontrarsi con una giovane
donna velata.

Francesca il 21/2/2004, alle ore 18 ha scritto:
La gita
Intanto Manlio, finita la colazione si diresse sulla terrazza dell'albergo da dove si vedeva il Nilo che lentamente scorreva. Nel giardino,
sulla riva scorse Giulia e sorridendo si diresse verso di lei. Quando le fu accanto lei stava sfiorando con la punta delle dita l'acqua del fiume:
"Chi tocca l'acqua del Nilo è destinato a tornare in Egitto" disse. Giulia si voltò sorpresa e subito un sorriso le illuminò il viso. Manlio l'aiutò
ad alzarsi "Che ne dice di una visita ai templi di Abu Simbel?" "Ne sarei felice" disse Giulia senza pensare neppure per un attimo ad Arduino.
Una mezz'ora dopo i due erano ormai nel deserto, su una macchina un po' decrepita, ma abilmente condotta da un autista che li portò nella
piana dei templi di Ramsete II e di Nefertari, la sua sposa. Quando uscirono dai templi, li accolse il sole ormai al tramonto. Lo spettacolo era
spendido, con colori dal blù più intenso al rosso più caldo ed infuocato e Venere sembrava un brillante che palpitasse. Rimasero muti,
affascinati e commossi. Poi si voltarono contemporaneamente uno verso l'altra e le loro labbra si unirono in un bacio. "Ti amo!" disse
Manlio e Giulia rispose con un sospiro pieno di appagamento.

Trastullo il 19/2/2004, alle ore 1 ha scritto:
addii
"Addii in vista", disse Meringa, e la sua faccia non si muveva dalla mano di Arduino. Lui sentì, ma non sentì veramente. Pensava ancora
alla finestra. Voleva dire nuova vita o la stessa vita di prima con una nuova donna? Se pensava al passato gli sembrava adesso,
improvvisamente, una coltre che aveva coperto la sua vera voce, gli appariva solo un rumore di fondo del suo vero io. E invece, i frutti e la
freschezza di quel paesaggio che aveva appena intravisto! Tornò in sè, guardò Meringa e gli sembrò ad un tratto che non ci fosse distanza
tra loro due. Le parlò di cuore, sinceramente...

Jack Rubini il 20/12/2003, alle ore 11 ha scritto:
A TUTTI I CITTADINI DI ARTIFICIA
Buone Natale e Buon Anno Nuovo a tutti gli Artificieri

claudio il 29/11/2003, alle ore 12 ha scritto:
NUOVO GIOCO DI PAROLE
buongiorno, mi chiamo claudio procopio e vorrei farvi conoscere un gioco di mia ideazione. vi invito a visualizzarlo all'indirizzo:
www.adessocipenso.it Resto in attesa di un vostro parere ed eventuali. grazie

Trastullo il 25/11/2003, alle ore 16 ha scritto:
cappelli
Meringa colse l'interesse di Arduino e disse:"Quella è la finestra del desiderio, ci si vedono sempre futuri sconosciuti, apparizioni
incomprensibili. Mi stupisce che ne sia attratto, di solito viene guardata fugacemente e con sospetto". Arduino ascoltava un poco, il
resto della sua attenzione era concentrato sull'immagine, di cui cercava la chiave. Si sentì prendere la mano, trascinare verso il divano,
quando voltò la testa vide Meringa che teneva la sua mano a poca distanza dagli occhi e la scrutava con occhi miopi.

francesca il 24/11/2003, alle ore 1 ha scritto:
Stregonerie
Arduino non l'ascoltava: intorno a lui succedevano cose strane e lui non sapeva più dove si trovava. Ovunque girava lo sguardo si aprivano
finestre che facevano vedere scene in cui lui, Giulia, Manlio e molti altri sconosciuti parlavano, si incontravano, ballavano, e così via. In
sottofondo sentì la voce della veggente che gli chiedeva: "qual'è la scena che preferisce? scelga come vuole il suo futuro!" Fra le immagini
una attraeva in particoklare Arduino. E gli pareva strano perchè vedeva se stesso in un grande giardino, mano nella mano con una leggiadra
fanciulla. Ma non l'aveva mai vista!

Ivan il 23/11/2003, alle ore 12 ha scritto:
Help
Abbiamo tolto tutte le popup da Artificia. Ora non ci dovrebbero piu' essere problemi. Se pero' ricapita, aiutateci segnalando la Url (copia e
incolla l'indirizzo della pagina da cui succede). Grazie!

Trastullo il 22/11/2003, alle ore 15 ha scritto:
Windows 4000
Ho ancora lo stesso problema. Si aprono automaticamente tantissime finestre. Comunque dall'università riesco a comunicare, tanto poi se le
chiudono loro. Lo dico anche per gli altri, che visitano il sito.Ciao Ciao ai poeti.

zaund il 22/11/2003, alle ore 13 ha scritto:
ancora troppe finestre
Ci sono ancora le finestre

Ivan il 21/11/2003, alle ore 17 ha scritto:
Prova ora
Ora non dovresti piu' avere problemi. Se persistono facci sapere. Ciao

trastullo il 17/11/2003, alle ore 18 ha scritto:
troppe finestre
domanda: perchè ogni volta che apro la pagina di artificia mi si aprono 4000 finestre? cheè successo, succede anche a voi? Scusate
l'interruzione impoetica, ma avevo smesso di scrivere il romanzo perchè ogni volta è un casino.

Francesca il 7/11/2003, alle ore 12 ha scritto:
la veggente
Arduino vide una massa enorme di riccioli biondi, che coprivano metà della schiena che vedeva e che facevano pensare ad una sportiva
dedita al nuoto. Ma quando la donna si voltò ebbe una sorpresa: il viso bellissimo era coperto da un trucco pesante che rendeva difficile
stabilirne l'età. La cosa era complicata da un mix fra un'espressione da "briccone" e una maturità da veterana. La sua voce morbida chiese:
"Siete venuto per conoscere il futuro o per costruirlo con me?"

Trastullo il 3/11/2003, alle ore 18 ha scritto:
arturo
"la signorina Meringa, vuol dire", rispose senza alcuno stupore, "è una vecchia conoscenza del nostro albergo, è alla stanza 205"- Arduino
si diresse immediatamente verso il secondo piano, si recò al numero 205, bussò con decisione, gli aprì un uomo sulla cinquantina con una
grossa pancia ed un'espressione contrariata. Sembrava disturbato dall'ospite inatteso. Dal fondo della stanza suonò la voce dolce di
Meringa: "Lascia entrare Arturo, sai che per me ogni avventore è gradito". Arturo fece da parte la sua pancia sempre più contrariata e
lasciò passare l'ospite, il cui passo lento ed incerto cercava di preservare un tocco di nobiltà.

kia il 27/10/2003, alle ore 21 ha scritto:
il cameriere
Il suo desiderio fu subito esaudito: il cameriere era lì a due passi, e si stava dirigendo ai piani superiori dell'albergo. Il conte lo seguì e lo
raggiunse: "Scusi, sarebbe così gentile da aiutarmi? Ho bisogno di parlare con la donna che le ha chiesto di consegnarmi questo biglietto".

altea il 9/10/2003, alle ore 12 ha scritto:
E.
(ma che fine avete fatto, compagni di romanzo?) Arduino salutò Manlio, augurandogli buona giornata e si allontanò da lui. Riprese a
guardarsi intorno alla ricerca del cameriere che prima gli aveva consegnato il biglietto; lo voleva interrogare. Aveva un solo pensiero fisso:

trovare la misteriosa E. Guardò per l'ennesima volta il biglietto, osservò la carta elegante e la scrittura morbida e rotonda, lo rilesse di nuovo

e di nuovo, e si convinse fermamente che E. fosse una donna. Ne era assolutamente certo.

altea il 3/10/2003, alle ore 16 ha scritto:
manlio e il conte
Manlio aprì la tenda della sua camera e vide che il sole splendeva già alto. Fece una doccia veloce e tonificante, indossò un paio di bermuda
e una maglietta color sabbia e scese a fare colazione. Appena entrato nella hall incrociò lo sguardo di Arduino. "Buongiorno, Conte! Mi fa
l'onore della Sua compagnia a colazione?" - gli disse pieno di buonumore. Arduino si accorse solo allora della presenza di Manlio. "Ne sarei
io onorato, amico mio! Ma sono stato più mattiniero di Lei, e così ho già provveduto alla mia alimentazione mattutina" - rispose il Conte. Il
suo tono, sia pur cortese, e il suo sguardo inquieto tradivano tutta la sua distrazione. Manlio capì che stava pensando a qualcosa o a
qualcuno che assorbiva ogni suo interesse. E non poté fare a meno di ipotizzare che il motivo di tutto ciò fosse Giulia.

camillo il 30/9/2003, alle ore 23 ha scritto:
la notte e il giorno
Nell'aprire la porta della sua stanza, Giulia si sentì stanca e spossata come al termine di un'intensa giornata. Eppure la luce del sole che
filtrava dalle tende non lasciava dubbi: il giorno era appena iniziato. Decise di fregarsene degli orari convenzionali e decretò che adesso
per lei iniziava la notte. Senza pensare più al bagno caldo, si rannicchiò sotto la leggera coperta turchese e chiuse gli occhi, intenzionata a
dormire per ore. Mentre inziava la tanto attesa notte di Giulia, Manlio apriva i suoi occhi sul nuovo giorno. Gli vibrava in corpo l'elettrica
sensazione che oggi sarebbe successo qualcosa di speciale.

mg il 30/9/2003, alle ore 20 ha scritto:
gentilezze
La donna ne sembrò entusiasta e, con un atteggiamento inspiegabilmente confidenziale, baciò Giulia sulla guancia. Quasi
contemporaneamente, tirò via dai suoi capelli il girasole e lo infilò dietro l'orecchio sinistro di Giulia. "Lo tenga" - disse - "darà luce alla Sua giornata".