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Il re è nudo....e l'Occidente sfrutta il lavoro minorile e mostra la sua pedofilia nascosta (Eva Zenith)

L'ossessione per la privacy impedisce che si riprendano in tv i bambini. L'orrore per la pedofilìa fa sì che se fotografi tuo figlio con gli amichetti in costume da bagno, ti danno l'ergastolo. L'ideologia politicamente corretta contro il lavoro minorile, si spinge fino a togliere la patria potestà e mettere in carcere quei genitori che tengono i bambini nell'officina a conduzione familiare. Forse tutto questo è giusto, e l'Occidente si vanta delle sue conquiste di civiltà, ponendosi come esempio per tutto il pianeta.
Poi arrivano le olimpiadi, che ci fanno vedere il re nudo.
Indistintamente tutti, dai commentatori televisivi ai politici, dai genitori alla Chiesa, si beano alla vista di quattordicenni seminude che si tuffano, fanno evoluzioni ginniche, danzano con arte in gare stressantissime, su uno sfondo da miliari di dollari. Il CIO si scandalizza perchè Bolt non mostra serietà, ballando dopo l'arrivo. In compenso non ha il minimo imbarazzo ad ammettere tredicenni alla proprie gare.

Se bambine di 14 anni si esibiscono alle Olimpiadi è probabile che le prime gare locali e nazionali le abbiano viste esibirsi già a 8-9 anni. A parte la gioia dei collezionisti di foto di minorenni seminudi/e, questo significa che bambini nell'età della scuola primaria alimentano il business miliardario dello sport. Insomma "lavorano" a tutti gli effetti, facendosi sfruttare dall'industria dello sport. In più, va sottolineato che si tratta di un lavoro bem diverso da quello di garzone del bar. I "piccoli sportivi" sono costretti a trasferte continue che non facilitano certo la socialità e il radicamento comunitario. Sono sottoposti ad un stress fortissimo, a causa delle competizioni e delle aspettative dell'entourage. Legano la loro identità ai risultati e vivono la perenne minaccia della possibile e la frustrazione della frequente sconfitta. A ciò si aggiungano le rinunce alimentari, al tempo libero, alle amicizie da vicinato, forse anche allo studio. In certi casi (non tutti, ma nemmeno pochi) i "piccoli atleti" sono anche riempiti di farmaci per crescere o per non crescere. Se una famiglia normale fa lavorare i propri figli minori nei campi o nell'officina in cantina, viene puntita severamente. Se la stessa famiglia tortura i figli con competizioni sportive ad alto livello, traendone anche lucrosi compensi, viene elogiata e invidiata.

Ma il re.....tutto questo lo spaccia come "educativo".