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Il regime demente e i tg velinari di Ektor Georgiakis
 

Il regime ama tutte le rivolte nei Paesi stranieri, ma non quelle in Italia. Alle tv ed i giornali dell'oligarchia piacciono i monaci tibetani, Occupy Wall Street, i dimostranti tunisini, egiziani e siriani, gli Indignados spagnoli, gli arancioni ukraini e i rivoltosi thailandesi. Gli piacciono tutti quelli che si ribellano, ma non gli italici "forconi", perchè non hanno il buon pedigree, che hanno tutti gli altri movimenti di protesta nel mondo.

Nel caso della magistratura, al regime piace invece solo quella italiana. Le altre sono tutte parziali e politicamente asservite. Forse perchè siamo fra i pochi Paesi al mondo con una magsistratura indipendente dalla politica, veloce, efficiente e clemente. Ai nostri galeotti malati ci pensa direttamente il Ministro della Giustizia. Non è così altrove.

In India, la giustizia per Massimiliano Latorre e Salvatore Girone è lenta e farraginosa, sempre influenzata dal clima elettorale. Il fatto se siano colpevoli o innocenti è del tutto irrilevante.

Cesare Battisti
sta in Brasile, dopo che è stato in Francia per vent'anni, ma solo perchè la magistratura brasiliana è succube dei regimi socialisti di quel Paese.

Michail Borisovic Chodorkovskij
, recentemente graziato, non era in carcere per frode fiscale. I magistrati russi asserviti a Putin, l'hanno condannato per soli motivi politici. Stava in un lager molto meno elegante dei nostri CIE.

Le Pussy Riots sono state graziate per pubblicità: le avevano condannate solo giudici politici servi di Putin. Se avessero fatto la stessa cosa a San Pietro sarebbero state osannate dai laicissimi giudici italiani.

Julia Timoschenko
non è in galera perchè nel 2012 la Corte Suprema dell'Ucraina, nell'ultimo grado di giudizio, ha confermato la condanna a sette anni di reclusione per abuso d'ufficio, ma perchè una magistratura filo-sovietica ha voluto imprigionare un'avversaria polittica.

Muxtar Qabiluli Äblyazov
(marito della Shalabayeva) è solo un dissidente kazako perseguitato. E' vero che nel luglio 2002, Äblyazov fu dichiarato colpevole di “abuso di potere compiuto in qualità di ministro” e condannato a sei anni di prigione, ma si sa che i giudici kazachi sono al soldo di un dittatore. E'vero che è divenuto oggetto di investigazioni da parte dell'Alta corte del Regno Unito per l'accusa di essersi appropriato indebitamente di miliardi di dollari dalla BTA Bank tra il 2005 e il 2009. E' vero anche che gli è stata inflitta una pena restrittiva per non aver ottemperato a un ordine con cui l'Alta corte ingiungeva di rivelare quale fosse la sua reale consistenza patrimoniale. E che poi è stato scovato in Francia, dove è stato tratto in arresto dalla Gendarmerie nationale mentre si nascondeva a Cannes. Ma si sa che la magistratura inglese e la polizia francese non sono liberali ed equilibrate come quelle italiane.

Christian D'Alessandro e gli Arctic 30, quelli di Greepeace, non sono stati agli arreti per due mesi con l'accusa di "teppismo", reato inventato da Putin, perchè hanno arrembato una nave petrolifera per protesta. Ma solo perchè i magistrati russi sono eredi del KGB. In Italia possiamo arrembare navi, mettre manifesti sul monumento del Milite Ignoto, spaccare qualche vetrina senza che accada nulla. Simone Di Stefano è stato condannato a tre mesi di reclusione e al pagamento di una multa di cento euro in relazione al furto della bandiera dell'Ue: ma quello era un vero reato !
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