- Inkazzatura di Andrea
(Lunedì, 29 settembre 2003)
Cena con la mia compagna al Ristorante Trattoria Cupido in
Bologna, via della Grazia 35 (Quartiere Navile).
E' la terza volta che ci torniamo in qualche mese, nonostante
l'ambiente sia alquanto rumoroso e il servizio sia decisamente
lento, per non dire pasticcione, in quanto comunque la pizza è
gustosa, il menu alla campana decisamente invitante, il prezzo
- prima di oggi - equo.
Dalla sezione "Pasta fresca" del menu io ordino scialatelli
"Vesuvio" (una pasta lunga tipica campana, con sugo
piccante e gamberetti), lei opta per dei più normali spaghetti
allo scoglio; il cameriere chiede, con tono lievemente (e ingiustificatamente)
scocciato, se non possiamo scegliere una pasta unica, per semplificare
la cottura: è quanto meno singolare che un cliente desideroso
di spaghetti venga invitato a cambiare la sua scelta per compiacere
la cucina, ma non ci costa granché, quindi anche lei opta
per gli scialatelli.
Nel mentre che attendiamo, ci portano mezzo litro di vino bianco
in caraffa e acqua minerale (come da nostra richiesta) nonché,
di loro iniziativa,un piattone di pizza bassa, già tagliata
in triangoli, appena un pò condita: un pò pensiamo
"che gentili, fanno anche loro come nella trattoria X, fino
a qualche tempo fa", un pò ci allertiamo, perché
è segno che la pasta ce ne metterà di tempo ad arrivare.
Comunque la pizza è buona, perché disdegnare?
In effetti dopo una mezz'ora buona dall'ordine arriva la pasta,
che è molto abbondante e della cottura giusta. Peccato
che, annegati fra le cozze, gli scialatelli e il sugo, la mia
compagna rinvenga diversi gamberetti di aspetto alquanto cancrenoso,
come avessero sofferto del recente blackout.
In ogni caso, questo primo è come un
piatto unico, siamo già belli pienotti, soprattutto lei,
che quasi quasi rinuncerebbe alle verdure lesse scelte come contorno,
in virtù anche dei tempi di attesa: dopo la pasta siamo
abbandonati a noi stessi, che si siano scordati l'ordinazione?
Io aspetto delle verdure saltate e mi vanno pure, cerchiamo di
attirare l'attenzione del cameriere per ricordargli l'ordine ed
eventualmente cancellare quello di lei.
"Arrivano subito, non vi preoccupate, non mi sono scordato:
sono adesso nel microonde!": scusa patetica, ci diciamo dopo
la sua partenza, nel microonde la roba ci mette un attimo a cuocere,
che bisogno c'era di farci aspettare tanto? E' evidente che si
sono scordati l'ordinazione, ma il cameriere aveva continuato
a giustificarsi così: "Vi ho chiesto se volevate il
contorno assieme al primo, mi avete risposto di no!" E da
quando in qua si mangia, e soprattutto si serve, un contorno subito
dietro ad un primo? Un minimo di pausa no? Ma neanche tempi geologici!
Vabbé, andata anche questa, e diciamo che pure il sapore
di certi fagiolini verdi, fra le verdure, un pò di choc
da blackout lo denunciava.
Siamo al finale: lei ha bisogno di un caffé d'orzo per
buttare giù il pasto, io (goloso) ho ancora posto per un
dolce, ed è molto difficile scegliere dall'elenco di leccornie
che il cameriere propone a voce: opto per una invitante "zeppola"
che lui mi addita sul tavolo accanto, nel piatto singolo di un
avventore intento a divorarla con gusto. Arriva bella grande e
piena di crema.
Andiamo a pagare direttamente alla cassa, nonostante qualche defaillance
qua e là nel complesso ci sembra di aver mangiato benino.
Il conto: 48 Euro. Lì per lì non
mi rendo conto che sono un pò eccessivi per quello che
abbiamo mangiato, tiro fuori il cinquantone e (ahimé) pago,
non senza aver accettato l'offerta (offerta?) di un limoncello
per entrambi, ma lei è perplessa e osserva i dettagli.
Qualcosa non torna: il mio primo 9,50 Euro? Il suo a 8,50? Il
dolce 6,50? Ci sembra eccessivo, chiediamo un menu per confrontare
e infatti il mio primo era a 8,26, il suo a 6,71. "No no,
non avete letto bene, gli scialatelli sono pasta fresca, c'è
un supplemento" fa il cassiere e prende a sfogliare il menu.
Per farci vedere cosa? Una qualche annotazione in caratteri microscopici,
scritta furbescamente in tutt'altra pagina? Sarebbe un classico
trucco, ma non c'è neppure quella, il furbacchione non
riesce a trovarla! E il dolce? Perché così caro,
quando tutti quelli elencati sono a 3,10? "Ah ma quello non
è in lista". E allora deve costare il doppio? "Perché
è una doppia porzione". E chi l'ha chiesta la doppia
porzione? Sono fatti loro se la servono così, io ho chiesto
un dolce. Ci sarebbe ancora da dire sulle 8,50 del vino in caraffa,
sui 2 euro caricati per la non richiesta pizzetta di distrazione,
sull'euro messo in conto per i limoncelli (evidentemente NON era
un'offerta!), ma sono ormai troppo arrabbiato e so anche di essermi
fregato da solo, perché ho già pagato: gli dico
che è l'ultima volta che mi vedono e ce ne andiamo.
Insomma, dei furbi ci hanno fatti fessi e presi in giro, ma non
voglio che la passino liscia: ho sentito finanza e polizia annonaria,
come prevedevo non possono fare granché a transazione ormai
avvenuta e, anche se conservo lo scontrino, neanche con una querela
riuscirei a dimostrare la truffa e recuperare i soldi spesi in
più, ma non mi interessa, quello che voglio è dare
massima pubblicità alla cosa e fargliela pagare in termini
d'immagine, a quei disonesti! Su consiglio delle autorità,
farò anche un esposto al Sindaco e alla Camera di Commercio.
Che serva da lezione a tutti, oltre che a noi:
chiedete il conto al tavolo, fatevi portare un menù e,
prima di pagare, controllate ogni voce!
- Inkazzatura di anonimo - 5/2/2003
Il buffo personaggio che governa
(per Dario Fo come Ubu Bas) dimostra ogni giorno di più di
non rispettare la Costituzione italiana. Perchè a Previti
11 anni e Ubu Bas è ancora in attesa di giudizio.
Viva la Magistratura. Abbasso Ubu Bass. Arivoglio Di pietro
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Inkazzatura di Gippo
Contardi - 10/27/2000
Agghiacciante
Una parola sul
Grande Fratello anche se so che parlarne significa stare al gioco
che propone: agghiacciante! Che 10 giovinastri si mettano a nudo
per puro narcisimo.... Che questo sia additato alla massa giovanile
come un modello di vita.... Che reti televisive bacchettone spaccino
per "curioso" il gioco della delazione e del tradimento, nonchè
della visione di sedute evacuative e masturbazioni...Che migliaia
di persone paghino per ghigliottinare qualcuno...Che migliaia
di persone di dedichino al voyourismo ed alla vita "per interposta
persona"....Agghiacciante !!! Evviva la pornografia hard, le puttane,
i transessuali.....che almeno non si presentano come perbene....
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Inkazzatura di Ektor
Georgiakis - 06/06/2000
Alitalia? No grazie
Volo prenotato
e pagato con andata e ritorno da Milano a Reggio Calabria. Per
un impegno di lavoro non prendo l'andata Milano-Reggio, ma passo
da Bari andando a Reggio col treno. Due giorni dopo, come previsto
dal mio biglietto, mi presento puntuale all'aeroporto di Reggio
Calabria per il ritorno a Milano. Al check in la hostess mostra
imbarazzo, cincischia, è confusa. Dopo qualche titubanza mi spedisce
dal superiore. Il quale mi dice che sono fortunato a trovare un
posto libero sul volo perché, non avendo avvisato che non prendevo
l'andata a Reggio, il mio posto di ritorno poteva non essere più
a disposizione. Dunque, se comprate un biglietto e non lo usate,
non ve lo rimborsano. Se pagate un biglietto ma non avvisate l'Alitalia
dei vostri spostamenti, vendono il vostro posto, già pagato, a
qualcun altro. C'è da stupirsi che gli olandesi della KLM siano
scappati da un'alleanza con noi ?
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Inkazzatura di Gutierrez
- 06/23/2000
Razzismo anti-fumo
Non possiedo la
macchina. Non guido la moto. Non produco rifiuti né scarichi industriali.
Non creo fumi venefici. Non uso la radio né la televisione a tutto
volume. Non metto lacche per capelli, nè profumi di alcun genere.
Faccio la spesa con una vecchia borsa di corda, quindi non uso
sacchetti di plastica. Non possiedo nulla che vada a batterie,
quindi non mi capita mai di buttare quelle usate qua e là. Mi
lavo almeno due volte al giorno, per cui è difficile che puzzi
di sudore. Insomma la mia vita credevo fosse fondata sul principio
del minimo disturbo al prossimo. Finché ho scoperto di essere
un suicida e un assassino: fumo sigari e pipa. Dicono che danneggio
la mia salute e perciò sono colpevole dei costi del bilancio sanitario.
Dicono anche che uccido chi mi sta vicino. Nei posti in cui ci
sono zone riservate ai fumatori (come negli aerei che fanno viaggi
intercontinentali), mi dicono che l'odore dei miei sigari e della
mia pipa è insostenibile. Ormai mi dicono che, se voglio fumare,
devo chiudermi nel mio salotto. Lo farò, tanto mi sembra che fuori
ci sia sempre meno di bello da vedere.
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Inkazzatura di Paola
Surina - 06/07/2000
Aviazione italiana
È mai possibile che
gli aerei dell'Alitalia e della Meridiana siano sempre in ritardo
di, al meno, mezz'ora? Da qualsiasi aeroporto e per qualsiasi
destinazione! ? e non si fanno pagare neanche poco!!
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Inkazzatura di -
10/12/2000
Carta Sì? Se la
conosci la eviti...
Alla faccia
dell'attenzione al cliente! Ho chiesto alla mia Banca di attivare
un sistema di pagamento con carta di credito da parte dei miei
clienti(acquisti postali). La Banca mi gira a CartaSì. Telefono
a cartaSì e la persona che risponde, dopo 5 minuti di equivoci
dovuti al fatto che non sa fare le domande giuste e non ascolta
quello che dico, mi dice che devo fare un contratto con la mia
Banca. Dopo 5 ripetizioni della storia mi dice che posso anche
rivolgermi all'Agenzia (nome truce!). Chiamo l'Agenzia e chi risponde
mi dice che devo fare un contratto per il quale OGNI tagliando
coi dati compilati del cliente va inoltrato a cartaSì per un'autorizzazione.
Se questa arriva io posso mandare la merce e poi loro mi fanno
l'accredito (5 giorni dopo). Obietto che non mi serve l'autorizzazione,
e che accetto un accredito solo per le carte verificate come valide,
essendo disposto ad assumermi io il rischio di quelli che metteranno
dati falsi. Risposta: la Regola è indiscutibile. Riprovo 4 volte
in modo diverso e la risposta è sempre la stessa: la regola non
lo consente. Chiedo di parlare con un responsabile, la telefonista
dice che il capo è lei..... Alla faccia del famoso customer care
!! Per dare i Tuoi soldi a CartaSì devi accettare la Regola, senza
discutere: ecco i nuovi benedettini del capitalismo, che speriamo
Internet seppellirà.
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Inkazzatura di Silvia
- 10/18/2000
Cinema che passione!
Attenzione
all'orario. Settimana scorsa sono stata al cinema multisala "Plinius"
di v.le Abruzzi a Milano. Il secondo spettacolo inizia alle 22.30,
io arrivo alle 22.36 (dopo aver girato un pò a caccia di un parcheggio)e
trovo computer spento e l'addetto alla biglietteria che se ne
sta andando. Non è stato facile convincerlo a farmi entrare. Due
giorni dopo sono al cinema Ducale di p.zza Napoli, stessa storia,
un'amica non riesce ad entrare, non c'è stato modo di coinvincere
la cassiera ("Non posso farci niente!" "Il computer ormai è spento!"
"No! No! mi spiace!). Penso che una persona possa decidere di
entrare anche a film iniziato, ci vorrebbe un pò più di elasticità
(almeno consentire il classico quarto d'ora di ritardo).
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Inkazzatura di Eva
Zenith - 06/06/2000
Viaggio
in Eurostar da Roma a Milano.
Il treno
è a prenotazione obbligatoria, che non è chiaro cosa significhi
ma intuitivamente rimanda all'esigenza di non avere viaggiatori
in piedi e corridoi affollati. Mentre il treno sta partendo chiedo
al capotreno se c'è posto. Mi dice di sì e mi assegna un posto.
Partiamo e dopo un'ora arriva il bigliettaio che mi fa pagare,
oltre al viaggio, il supplemento per la prenotazione. Faccio notare
che non ho prenotato perché il treno aveva posti. Vengo zittito
con la frase che il treno è con prenotazione obbligatoria e quindi
va pagata anche se non si fa. Fin qui è niente. Di fronte a me
siede una signora che estrae un biglietto di prima classe, che
però non può usare perché la prima classe è piena e dunque sta
in seconda classe. Al bigliettaio che le chiede il supplemento
risponde che, non potendo usare un bigletto di prima, la differenza
potrebbe compensare la prenotazione. Non è previsto: deve pagare
il supplemento. Altrimenti avrebbe dovuto prendere un altro treno,
vist o che quello aveva la prima classe piena. Replica della signora:
perché dovrei prenotare un treno che ha posti liberi ? Uno sguardo
minaccioso del bigliettaio conclude il dibattito. Naturalmente
l'arrivo a Milano è avvenuto con i soliti 20 minuti di ritardo.
Evviva le Ferrovie Italiane!
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Inkazzatura di Italo
Valeri - 06/07/2000
Un film di merda
Non andate
a vedere l'ultimo film di Kubrick perché è brutto, stupido, noioso,
sopravvalutato. Tom Cruise, oltre a essere antipatico alla sola
vista, recita come un cane: Non vale i soldi spesi per il biglietto.
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Inkazzatura di andrea
- 10/22/2000
La forma del mondo,
la fine del mondo: perchè è stata prorogata la chiusura?
La mostra
presente al PAC, padiglione arte contemporanea, milano contiene
una summa delle opere di artisti contemporanei internazionali(36)
espressione della loro visione del mondo. Il percorso è a dir
poco "triste" ovvero rispetto alla opere presenti, solo due (sommergibili
monoposto) si salvano: il resto è una angosciante manifestazione
di sentimenti ansiogeni e negativi in cui l'uomo finisce per essere
imprigionato in una forma di malessere creata dalle sue stesse
invenzioni (forni, rapporti sociali, accessori...). Ciò premesso,
perchè angosiare i milanesi, (alle prese con sciopero mezzi pubblici,
vigili, ecc.) e i turisti con immagini e suoni ossessivi? Come
se la forma del mondo fosse solo quella! Gli aspetti "negativi"
pur esistendo vengono portati all'eccesso creando uno stato emotivo
della serie "dove siamo???". Secondo me la mostra è stata prorogata
di ben 3 settimane poichè l'affluenza ha deluso le aspettative
degli organizzatori. Se siete ancora in tempo non andate, o almeno
prima di entrare fatevi un giro per le vie della grande metropoli:
il viaggio vi fa risparmiare il costo del biglietto...
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Inkazzatura
di francesca pontello - 07/09/2000
Frutti di bosco
Lo sapete quanto
costano le fragoline al "cestino" di non oltre 2 etti? £. 10.000!
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Inkazzatura
di Giovanni Caldara - 10/24/2000
Metti una sera
al cinema
Volete dare un
senso alla vostra vita con una soirée impegnata? Volete un motivo
in più per odiare quella nazione barbara e incivile che sono gli
Stati Uniti d'America? "Dancing in the dark" (Palma d'oro a Cannes
2000) è il film che fa per voi. Sulla scia di Dead man walking,
molto più profondo del Miglio Verde, molto più intellettuale di
The Hurrican eccovi servita una polpetta esplosiva di musica lancinante,
telecamera a mano con effetto volta-stomaco,noia a volontà...
il tutto condito di silenzi, rantoli, caccolezzi, tirate di naso,
conati, facce allucinate ... e altri strumenti indispensabili
di lotta politica.
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Inkazzatura
di Mircea Meti (Dic.2001)
Il dott. Premi di Brescia e l'oculistica pubblica: se
li conosci li eviti
Questa
è una storia non tragica, ma emblematica, che riguarda la Sanità.
Il fatto che non sia tragica, spero consenta una riflessione pacata.
Da
qualche tempo i miei occhiali da miope e astigmatico, nonché i
miei occhiali da lettura, non vanno più tanto bene. Finora avevo
risolto i problemi di vista andando da semplici ottici. Questa
volta, non so perché, ho deciso per una visita oculistica. Peggio
per me.
Anzitutto
mi sono recato dal mio ineffabile medico di base. Ci frequentiamo
molto saltuariamente da 5 anni nel corso dei quali mi ha misurato
una volta la pressione….e basta! In compenso mi rifornisce regolarmente
di pillole di ogni tipo, basta che le chieda. Il prezzo da pagare
per questa distribuzione farmacologica sono 60-90 minuti di coda
ineluttabile, naturalmente in orari in cui dovrei lavorare. Facendo
qualche conto, sono più le volte che le pillole me le pago, di
quelle in cui le chiedo al Servizio Sanitario.
Naturalmente
ho ottenuto, con la mia ora di coda, la ricetta per una visita
oculistica, dettandola al medico di base, che nemmeno ha alzato
gli occhi dalla ricetta che scriveva.
Secondo
passo: telefonata al Centro Prenotazioni Visite Specialistiche
dell’Ospedale di Brescia. Fissazione di un appuntamento ? Un mese
di attesa, per una visita con tale dott. Gaudenzio Premi. In
effetti l’oculistica non ha problemi di urgenza, salvo il fatto
che per l’intero mese ho difficoltà a guidare e leggere.
Arrivo
all’appuntamento. Con puntualità, l’infermiera mi chiede tessera
sanitaria e richiesta del medico di base. Entro nella stanza,
piccola e buia. Due tizi, una donna con camice ed un uomo senza,
sono in piedi e mi guardano. Lui parla: “Dica…..”. Niente “buon
giorno”, niente “ho letto la richiesta del medico di base, ma
non e’ chiara…..”. Rispondo: “Dica cosa….?” E l’uomo: “perché
è venuto qui?”. Avrei voluto rispondere “Perché mi sentivo solo….”
Ma lo sguardo del tale –il gentile dott. Premi- non sembrava incline
all’ironia. Allora dico “Gli occhiali non mi vanno tanto bene…..”
Si sieda, è la laconica risposta. Poi è tutto un cambiare lenti
su binocoli, leggere alfabeti. Il silenzio ha del terrifico: chissà
perché penso a Mengele, quando guardava gli occhi delle sue future
vittime……….
Ora
si passa alla macchina 1. Appoggi mento e fronte ! Bombardamento
con luce da 5.000 watt nella pupilla, e poi “non sbatta gli occhi……”.
Insiste con la luce e di nuovo “non sbatta gli occhi….” Rispondo
con un timido “E’ un riflesso automatico, con la luce nella pupilla”.
Risposta secca: “Non è automatico…è lei che non collabora” . Macchina
2: stesso procedimento della prima, ma più invasivo. Più luce
e più diretta. “Non vedo…apra gli occhi”. Non rispondo, per evitare
la prevedibile punizione corporale.
Tempo
dell’intera sceneggiata: 5 minuti (a parte le 2 ore di viaggio
andata e ritorno, in ore per me di lavoro). L’ineffabile si china
e scribacchia bofonchiando qualcosa di incomprensibile. Prendo
il coraggio a due mani e chiedo chiarimenti. Come se fosse da
bere un sorso d’acqua, arriva la prescrizione: fare due visite
con lo stesso dott.Premi, la prima delle quali provvedendo alla
instillazione, un’ora prima della visita, di una sostanza e che
lascerà “non vedenti” per circa una giornata, quindi con accompagnatore
per il rientro.
Ammutolisco,
anche perché la fantasiosa prescrizione non è accompagnata da
un perché, un finto “capisco, ma è indispensabile…..”. Riprendo
il coraggio a quattro mani e chiedo: “Questa ricetta vale naturalmente
per le prossime due visite….”. Risposta” No. No, ogni visita qui
deve essere accompagnata da ricetta del medico di base”. Mi dico
- fra me naturalmente - che vista l’autorevolezza e l’accuratezza
del mio medico di base, non ci saranno problemi a “ordinare” da
parte mia due visite specialistiche: obbedirà subito, pur di evitare
di visitarmi. Penso solo con raccapriccio alle altre due ore in
coda nel suo “scantinato d’attesa”.
Il
luminare ha detto, ora tocca all’infermiera. Mi mette in mano
un foglio e dice: “Vada alla cassa, paghi e torni su a consegnare
la ricevuta”. Il tono è lo stesso - sono sicuro- degli addestratori
dei Navy Seals. Vado alla cassa, dove trovo naturalmente una
piccola coda, e verso le 32.000: un vero regalo dello Stato italiano!
Torno al terzo piano e consegno la ricevuta. Fine del primo atto.
Tornato
in macchina un po’ stordito, faccio qualche conto, relativo a
questo rapporto con il dott.Premi, la medicina oculistica e in
genere con la Sanità Pubblica:
-
n. 3 ore di code
complessive dal medico di base per le 3 ricette
-
n. 15 minuti del
medico di base per la stesura delle 3 ricette
-
n. 9 ore per 3 viaggi andata e ritorno (6 ore
) e 3 pratiche, code, scale, attese presso lo studio del dott.
Premi
-
n. 30 minuti (15
del dott. Premi e 15 della sua infermiera) per 3 visite
-
n. 8 ore di inabilità al lavoro per me (calcolo
solo le ore lavorative) causa “cecità temporanea”
-
n. 3 ore dell’accompagnatore
alla visita che prevede cecità
-
costo del ticket
per le 3 visite oculistiche 96.000
Totale ore complessive spese per l’operazione (visita
per cambio occhiali): 23 a carico mio e del mio volontario, e
45 minuti a carico del Servizio Sanitario.
Vogliamo essere pessimisti e dire che il costo-valore
orario del sottoscritto, e di un volontario (ore di lavoro non
percepite, danno per l’impresa, ecc.) è di 20.000 orarie? Tralasciando
le spese aggiuntive di benzina, abbiamo un costo di 460.000 lire
più le 96.000 delle 3 visite oculistiche: arriviamo a 556.000
lire.
Per parte sua il Servizio Sanitario ha pagato 2 medici
per 30 minuti e una infermiera per 15, più somme imprecisate per
studi, uffici, contabilità, ecc. Ha incassato da me 96.000 lire
ma, pur essendo un calcolo difficile, ho il sospetto che ci abbia
rimesso non pochi soldi.
Tutto questo si chiama Welfare State, Servizio per il
Cittadino, Sanità gratuita ?
Naturalmente
ho buttato dove meritava il foglio del magnifico dott. Premi.
Ho prenotato una visita privata oculistica, che una segretaria
gentilissima mi ha fissato il giorno stesso della richiesta. Il
dott. De Felice di Milano, mi ha fatto una visita accurata,
mi ha spiegato con dovizia di particolari la mia situazione, e
dato la ricetta per i nuovi occhiali. Conto? 180.000 lire. Tempo
speso fra viaggio, attesa e visita 1 ora. Una somma che può sembrare
cara per pensionati, casalinghe con pochi famigliari, disoccupati,
il cui tempo ha solo un valore psicologico e non monetario. Per
chi come me lavora si tratta di un risparmio di ben 376.000 lire.
Questa si chiama Sanità privata e a pagamento ?
Naturalmente
la spesa è stata fatta solo per capriccio. Per decenni mi sono
limitato ad andare da un buon ottico, e continuare a farlo, salvo
quando avrò necessità di un medico serio come
il dott. De Felice. Però l’esperienza mi è servita ad arrivare
alle seguenti conclusioni:
1)
il dott. Premi è
da evitare come l’herpes
2)
la medicina oculistica
pubblica è rimasta all’epoca di Galileo, quando i cannocchiali
si facevano a mano
3)
il Servizio Sanitario
è la macchina più inutile e costosa della Storia italiana
………Ora che conosco queste tre cose…….le evito!
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Inkazzatura
di Gippo - 06/23/2000
Pasticcerie e
Weber
Alle 15 e 15 di
un giorno qualsiasi sto passando in macchina per v.le Monza (Milano)quando
mi pende un languorino e mi ricordo di non avere fatto colazione.
Con la coda dell'occhio vicino al 296 vedo "Pasticceria napoletana
De Luca", mi fermo, parcheggio, scendo e mi accosto alla porta.
Sulla porta vedo un cartello che indica l'apertura per le 15,30,
ma per fortuna scorgo all'interno le luci accese e una signora
che sta sistemando il bancone. Busso e lei mi viene incontro.
Apre, le chiedo con aria supplice due paste da mangiare al volo.
Mi risponde che il cartello indica l'apertura fra un quarto d'ora,
e dunque "non le do niente, altrimenti fanno tutti come lei".
E mi richiude la porta in faccia. A parte la segnalazione di una
pasticceria da evitare, mi chiedo se valga ancora la pena di vivere
in un Paese dove la norma, l'astrazione weberiana, l'assoluto
kantiano presiedono ai rapporti fra pasticcieri e clienti.
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Inkazzatura
di Ektor Georgiakis - 11/08/2000
Nuove proposte
per la TV
Dopo il successo
del Grande Fratello è finalmente abbattuto il muro del perbenismo
moralistico. Quindi finalmente posso proporre ai nostri maghi
dei palinsesti alcuni programmi davvero coraggiosi: 1-filmati
porno sado-maso con scudisciate vere e sangue reale (ma non estremi:
niente morti durante l'azione) 2-web cam 24 ore nei cessi degli
autogrill 3-"I gladiatori": incontri in diretta fra tifoserie
antagoniste con l'uso di ogni mezzo offensivo (escluse armi da
fuoco perchè renderebbero lo spettacolo troppo breve) 4-dirette
sulle esecuzioni delle condanne a morte nelle carceri del nostro
amato Paese modello... Che ne dite?
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Inkazzatura di Giorgia
Mancini - 06/07/2000
Non ascoltate
questa radio
Perché esiste
"Radio Italia"? Fanno commenti di un'idiozia sconvolgente e trasmettono
musica bruttissima. E poi? come si fa a dover concludere tutte
le telefonate proclamando l'ipocrita frase "Viva l'Italia!"?
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Inkazzatura di giovanni
- 11/14/2000
...e il
resto com'è allora?
Anche nella
più infima brochure che accompagna l'ultimo codicillo emanato
dalla Regione Lombardia lo snellimento burocratico viene esaltato
come il fiore all'occhiello dell'amministrazione italiana ...
forse, quella mattina in cui : 1) l'addetto incaricato era "momentaneamente
assente" 2) la segretaria che lo doveva sostituire era malata
("ma solo per quel giorno, perchè sa, la sig,ra F*** non è mai
assente") 3) l'altro ufficio competente (nella parte opposta di
Mi) si era dimenticato di comunicare la variazione del giorno
di apertura 4) lo sportello della punto informazioni cooperative
aveva trasferito la sede ... "ma aprirà martedì prossimo" ...
forse, insomma, quella mattina era tutto ok, ma allora come stanno
quei settori "che necessitano di qualche sostegno in più"?
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Inkazzatura
di francesca pontello - 12/01/2000
TNT: da evitare
Un corriere inaffidabile.
Siamo sabbonati ad un servizio "Traco 10" che "garantisce" l'arrivo
del plico entro le 10 del mattino successivo. Non in tutta Italia,
ma a Trieste si: non è arrivato neppure per le 12 e noi non siamo
stati ammessi a partecipare al bando che "valeva" circa mezzo
miliardo. Per Cagliari serve una giornata, ma anche nel nostro
caso è servita quasi una settimana. A Reggio Calabria non avevamo
problemi di tempo,e la prima spedizione è stata consegnata dopo
una settimana, mentre il secondo pacco non è stato mai consegnato
perchè il furgone è stato rapinato! E in tutto questo TNT non
ha mai provveduto ad informare direttamente, ad inviare scuse,
a prevedere risarcimenti, o altro. Abbiamo deciso di buttare i
5 "passaggi" già pagati perchè ci costa di meno che la scarsa
professionalità degli addetti TNT.
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