Prima Pagina Servizi di Ergopolis Strumenti per la Cittadinanza Pagine & Siti

Nel sociale, il sistema politica-affari è molto più avanti (E.Georgiakis)

Carlo Marx disse che il governo non è altro che il comitato d'affari della borghesia. Quello che è sotto gli occhi di tutti oggi, è noto da sempre come il vero "spirito nazionale". Nel primo dopoguerra, la ricostruzione è avvenuta con bustarelle modeste. Oggi, in piena terza guerra mondiale, i lavori avvengono sulla base di intrecci costosissimi fra le imprese e la politica. Non è un caso che nell'indice di trasparenza/corruzione internazionale l'Italia sia al 63° posto, battuta anche da Namibia e Turchia.

I mass media fingono di scandalizzarsi per qualcosa che ogni italiano sa da sempre. Le imprese, per ottenere incarichi dagli enti pubblici, per evitare i controlli, per poter gonfiare i prezzi riempiono poltici, amministratori e funzionari dei più diversi benefici. Che vanno dalla mazzettona pura e semplice alla nottata brava; dalla cointeressenza di parenti in affari vari alla fornitura di auto o appartamenti; dalla crociera ai viaggi all'estero; dalla assunzione di figli o amanti al pacchetto di voti. Tutto un mega-sistema che coinvolge non solo imprenditori e operatori pubblici, ma anche figli, cognati, consorti, amanti, suoceri, cugini, ed anche semplici cittadini in perenne caccia di raccomandazioni, spintarelle, aiutini.

Nella prima repubblica abbiamo fatto finta di credere che il sistema avesse la nobile motivazione della politica; oggi facciamo finta di credere alla motivazione dell'avidità personale. Come se non sapessimo che in Italia poltica e affari personali vanno da sempre sottobraccio. Si fanno i soldi per poter controllare la politica, e si fa carriera politica per fare soldi: e si fanno politica e soldi per avere potere e, di conseguenza, sesso.

Qual è la grande accusa che gli ipocriti mediatici fanno oggi al sistema della protezione civile e dei grandi eventi? Di avere messo in piedi meccanismi di corruttela in via del tutto arbitraria, senza le regolari gare d'appalto. In fondo, quello di cui ci scandalizziamo non è tanto lo scambio dei favori in sè, quanto la sua irregolarità formale.

Effettivamente la "gelatina" degli incarichi ad libitum della protezione civile mostra quanto il sistema politica-affari sia molto più arretrato nell'edilizia che nel sociale. Nel sociale, da anni si attua lo stesso sistema, ma legalmente. Qui sta la maggiore sofisticazione.

Le imprese (nel sociale si chiamano cooperativa, onlus, associazione), per ottenere incarichi dagli enti pubblici, per evitare i controlli, per poter gonfiare i prezzi riempiono poltici, amministratori e funzionari dei più diversi benefici. Che vanno dalla mazzettona pura e semplice alla nottata brava; dalla cointeressenza di parenti in affari vari alla fornitura di auto o appartamenti; dalla crociera ai viaggi all'estero; dalla assunzione di figli o amanti al pacchetto di voti. Tutto un mega-sistema che coinvolge non solo imprenditori e operatori pubblici, ma anche figli, cognati, consorti, amanti, suoceri, cugini, ed anche semplici cittadini in perenne caccia di raccomandazioni, spintarelle, aiutini.

Il sistema è stato collaudato per decenni dalle Regioni "rosse", che erano riuscite ad allargare la trama degli scambi di favori alla maggioranza della popolazione. Da lì si è esteso, con la mediazione attiva del mondo cattolico, anche a tutte le Regioni "bianche". Ieri, gli ex-cattocomunisti gestivano il sistema nel sociale, nel mondo cooperativo e in alcuni settori bancari e industriali. Mentre, gli ex liberali, laici, socialisti, gestivano il sistema, nel mondo della finanza, delle grandi opere pubbliche, e in altri settori bancari e industriali. Oggi è una guerra per bande, senza nemmeno la foglia di fico dell'appartenenza.

Dopo Mani Pulite però il sociale ha affinato il sistema, facendolo funzionare nel pieno rispetto della legalità, degli appalti regolari, degli affari trasparenti. Qui sta la maggiore modernità. Nel sociale esiste da sempre il sistema affari-politica, solo che negli ultimi venti anni, sono riusciti a farlo funzionare dentro le regole nazionali ed europee. In Italia non esiste appalto, gara o concorso regolare che non sia "truccato", ma legalmente. Chi volesse sapere come si fa a truccare legalmente un appalto può leggere qui.