Alla ricerca dell'umano scomparso Prof. Ion Manzat * (Fonte)
1 - La Psicologia Sinergetica

La psicologia sinergetica concepisce l'essere umano come un universo dinamico, complesso e multidimensionale, con la capacità di auto-organizzazione, auto-trasformazione e auto-sviluppo. Il prefisso "auto" tradisce sia la discreta influenza della "coscienza di sé" che quella del preconscio di sé e del inconscio di sé. Quindi, c'è la presenza attiva ed eterna del Sé - generatore dell'organizzazione, della trasformazione e dello sviluppo della coscienza multidimensionale.
Nel mio libro "La psicologia sinergetica. Alla ricerca dell'umano scomparso" (Manzat, Ion, 1999) spiego come la scienza contemporanea ha cominciato a svegliarsi dal sonno dogmatico della razionalità, rendendosi conto che ha tralasciato l'essere umano e soprattutto ha tralasciato il suo universo spirituale. Mediante la scienza e la tecnologia, la super-industrializzazione e la cibernizzazione, l'essere umano si è allontanato dal Sé. Gli scienziati, tra i quali i fisici e biologi, hanno incominciato a porre l'essere umano al centro delle loro preoccupazioni. Il segnale è stato dato da Ilya Prigogine con la "Nuova alleanza" e dalla psicologia umanista americana di A. Maslow, Carl Rogers ed E. Fromm dopo il 1960. Per essere giusti, bisogna dire però che il primo psicologo umanista che si è battuto fermamente per la dignità dell'uomo e la sua spiritualità, è stato C.G.Jung (1875-1961).
Erich Yantsch nel 1980 definisce l'uomo come "universo auto-organizzato", mentre Ron Atkin nel 1981 parla dell'"uomo multidimensionale". Lo psicologo americano H.Rugg (1963) nei suoi studi approfondisce la struttura architettonica dello psichismo umano dove ogni componente svolge una determinata funzione nella creatività. Il processo creativo è globale e comprende non soltanto le zone psichiche, ma anche quelle subpsichiche (neurofisiologiche) oppure sovrapsichiche (spirituali). Il Sé è la luce misteriosa che orienta e spinge l'essere umano verso una architettura del genere. La coscienza di sé dà all'uomo l'iniziativa, ma anche l'autonomia nella progettazione e lo sviluppo della propria personalità. Henry Ey afferma che: "pensando al proprio progetto la persona lo rifà continuamente".

1.1 Il nuovo inquadramento mentale globale della scienza attuale e futura

Per comprendere l'uomo multidimensionale e la sua coscienza multidimensionale è necessario un cambiamento del nostro inquadramento mentale: "bisogna imparare a guardare il mondo con un altro sguardo" diceva Carl Sagan. M. Maruyama introduce il concetto psicologico "mind scape" (guardare la mente) per poter descrivere l'inquadramento mentale, corrispondente ad "una struttura intellettuale per ragionare, conoscere, percepire, concettualizzare, progettare, pianificare e decidere , struttura che può variare a seconda del soggetto, della professione, della cultura e del gruppo sociale di appartenenza" (Maruyama, 1980).
V.Tonoiu ci fa notare che l'attuale scienza incomincia ad abbandonare l'immagine classica della sua natura come praxis culturale. Non interessano anzitutto i sistemi stabili e permanenti, bensì le evoluzioni, le crisi e le instabilità. Le motivazioni della libertà, delle attività spontanee e creative, delle biforcazioni e delle scelte, incominciano ad essere assimilate nell'universo della scienza. La nozione di "qualitativo" viene reintegrata e riabilitata. Si nota uno spostamento della visione della natura verso il multiplo, il temporale ed il complesso. Questo spostamento ho prodotto nuovi punti di vista, tanto che E. Morin si impegna a costruire un'epistemologia della complessità fondata sul concetto di auto-complessificazione.
L'infinito non può più essere concepito soltanto quantitativamente. E' risaputo che dal punto di vista quantitativo (dimensionale) la scienza classica ammetteva il grande infinito, il macrocosmo, e l'infinito piccolo, il microcosmo. Possiamo ammettere anche un terzo infinito, non classico, che è lo spirito umano. Questo può essere chiamato anche "infinito complesso, qualitativo" che è caratterizzato dalla multidimensionalità, trasformazione e massimo raffinamento nelle interazioni e nelle co-operazioni spirituali. Lo spirito umano concentra e sintetizza il razionale e l'irrazionale, il subrazionale ed il sovrarazionale. La dialettica soggettiva non classica, inaugurata da S. Kierkegaard, avanza fino a livello al quale l'interiorità si esteriorizza, per poter poi interiorizzare l'esteriorità, cercando, in questo modo, di unificare in un solo campo lo spirito ed il fisico come sfaccettature complementari.

1.2 La psicosinergetica nella ricerca dell'umano scomparso

La sinergetica è una metascienza, un nuovo orientamento generale della scienza, dell'arte, della tecnologia, ecc. che viene fondata nel 1971 dal fisico Hermann Haken, professore all'Università di Stuttgart. La sinergetica studia l'auto-organizzazione dei sistemi dinamici e complessi mediante la co-operazione sincronica dei componenti interni.
"Avete mai pensato - ha chiesto H.Haken ai suoi studenti - perché nel laser gli atomi emettono una luce ordinata, coerente e monocromatica mentre in una normale lampada la luce viene prodotta con il massimo del disordine ? Se potessimo supporre di sentire la luce, allora potremmo costatare che la lampada farebbe un rumore confuso, non omogeneo, simile alle onde del mare, mentre il laser ci darebbe una sola nota musicale con una chiarezza e purità perfetta. Quindi, per ottenere un simile effetto, gli atomi emessi dalla luce LASER devono organizzarsi in modo da muoversi in una perfetta sincronia. Ma perché succede questo? Chi dirige e governa gli atomi ?" Haken non indica una forma responsabile, ma suggerisce un processo dinamico, un'interazione complessa, qualcosa somigliante alla lotta per la sopravvivenza descritta da C.Darwin.
La sinergetica non è una teoria del laser, poiché il laser non è altro che un modello rappresentativo che illustra l'efficienza della sinergia; infatti la co-operazione sinergica degli elementi è molto più di una semplice interazione, è un'interazione diretta verso una meta. Per poter comprendere immediatamente ed esattamente la sinergia, dobbiamo immaginare che quest'ultima si riferisce, nella sua essenza, ai componenti che lavorano "insieme e di colpo e non gli uni dopo gli altri e tanto meno alcuni dopo gli altri". (Manzat, I. ,1999 , p10).
Attraverso la corrispondenza che ho avuto con il prof. Haken nel periodo 1985-1987, un periodo buio per me in quanto ero stato condannato a lavorare come bibliotecario all'Istituto Politecnico di Bucarest, escluso dalla professione di psicologo fino al 1990:
* ho scoperto che la sinergetica è stata applicata in quasi tutte le branche della scienza, della tecnica, dello sport, e che il mio progetto di una psicologia sinergetica era l'unico nella psicologia europea;
* ho proposto agli psicologi un'estensione e una valorizzazione differenziata dei concetti e dei principi della sinergetica (Manzat, I. 1991);
* ho tentato un accomodamento accurato dei principi della sinergetica al funzionamento specifico e all'organizzazione della psiche umana. Il Sé può essere considerato come:
1. un "operatore dinamico" che si auto-organizza seguendo i principi della sinergetica, mediante la co-operazione di processi e funzioni psichiche, oppure:
2. come "stati" di coscienza dotati di capacità di trasformazione e retroazione.
* Ho costruito un modello di apprendimento sinergetico come una chance dell'armonizzazione della persona (Manzat, I. 1994). I concetti scientifici, metafore rivelatrici di scienza (Manzat, I. 1992), sono stati spiegati e compresi come "sistemi" sinergetici specifici. La fede religiosa si trova in relazioni sinergiche complesse con la speranza e l'amore (Manzat, I. 1997). L'intuizione creatrice non è soltanto un prodotto con la caratteristica di esplosione o eruzione, ma si svela come un processo autentico multifasico se viene concepito e corretto come psico-sinergia (Manzat, I. 1995 ; M. Tanase, 2000).
La transcoscienza umana, la coscienza del trascendere e della cosmizzazione ossia il quarto "stato" di coscienza, può essere spiegata soltanto come una co- operazione sinergetica di secondo grado, ovvero come una psicosinergia dei tre stati di coscienza stabilite dagli psicoanalisti. La coscienza multidimensionale si unisce mediante la sinergizzazione di tutte le trasformazioni della coscienza.
Insieme all'ingegnere e psicologo C.C.Giosan ho pubblicato uno studio intitolato "Synergetic Psychology - A New Perspective" nella rivista americana "A Journal of Human Behavior" vol.32 , n.2, 1995. Alcuni studenti hanno scelto temi di psicologia sinergetica per la tesi di laurea. In un volume pubblicato nel 1994 dall'Accademia di Alti Studi Militari, lo psicologo Dr. Duvac I. , un mio ex studente, ha elaborato un lavoro che si riferisce a "L'approccio sinergetico dell'aggressione psicologica, premessa teorico-metodologica per una strategia di eccedenza".
Il prof. M. Zlate nella sua "Introduzione alla psicologia" (2000) al capitolo IX° intitolato "L'approccio sistemico e sinergico della psiche" rivela che la psicologia sinergetica è una nuova prospettiva della psicologia romena ed europea, aprendo nuovi orizzonti alla ricerca psicologica non soltanto sul piano della descrizione e della spiegazione , ma anche su quello della costruzione dell'umano.
La psicologia sinergetica può contribuire in modo sostanziale alla comprensione della ritmicità psichica e allo sviluppo dell'armonicità dell'Essere Umano. Essa può trasformare il sogno e la nostalgia dell'uomo in un progetto realizzabile di nuova spiritualità e questo le permetterà di dominare tre campi problematici:
1 l'integrazione dell'uomo nel universo;
2 la conoscenza e la massima valorizzazione delle capacità umane, paranormali e transcoscienti;
3 l'accrescimento del proprio potenziale psichico fino ai più elevati gradini di spiritualità.
La psicologia sinergetica si trova sulla via della ricerca dell'umano scomparso inscrivendosi sulle coordinate profondamente umanistiche della psicologia.

1.3 L'auto-organizzazione indice della libertà interiore

L'auto-organizzazione psichica significa la capacità di creare ed è indice della libertà . Promuovendo il concetto di auto-organizzazione sinergetica la psicologia che è alla "ricerca dell'umano scomparso" passa dalla genesi alla autogenesi (esigenza compresa già nella logica di Hegel, G.W.F.,1812-1816), dallo sviluppo all'autosviluppo, attraverso l'accento posto sulla ricerca del Sé come generatore dello sviluppo e della crescita della persona. Il motore motivazionale principale dello psichismo umano è il bisogno di attività del Sé, dal quale deriva la necessità di autosorpasso mediante l'Auto-trascendenza (Frankl, V., 1963).
Facendo riferimento all'organizzazione organizzatrice di Piaget, ho coniugato l'orga-nizzazione del soggetto orientata verso il futuro con lo scopo dell'autosviluppo; essa è un'organizzazione costruttiva, attiva e creativa in quanto non si compie mai, anzi prolifera e fa progressi continuamente. Allport, G.W. parla, in senso stretto, del principio dell'organizzazione in espansione, da cui deriva che la persona è un sistema aperto la cui organizzazione è un continuo ininterrotto sviluppo.
Il principio dell'ottimizzazione, un altro principio della psicologia sinergetica derivato dalla teoria del laser, sposta l'accento dalla ricerca del massimo rendimento dell'organizzazione, caratteristica del pensiero meccanicista, al perseguimento dell'optimum, l'ottimale, il livello dell'equilibrio.
Nelle nostre ricerche inerenti alla formazione del ragionamento scientifico degli adolescenti (Manzat, I., 1981) ci siamo accorti che le interazioni e le connessioni realizzate dal ragionamento devono avere un'intensità ottimale (né massima nè tantomeno minima) in quanto soltanto così si garantisce un'elevata flessibilità funzionale dell'organizzazione del pensiero. Le interazioni troppo forti favoriscono la formazione di alcune strutture forti, che rischiano di divenire rigide, mentre quelle più deboli portano a delle strutture inconsistenti. La psicologia sinergetica ricerca il livello dell'ottimizzazione nell'organizzazione delle strutture dello psichismo umano (Manzat, I. 1999, p.24-25, 153-154).

1.4 Le virtù creative della psicosinergia

La sinergia è l'effetto globale di cooperazione e/o la competizione delle parti e l'accondiscendenza di quest'ultime verso l'intero. La sinergia è prodotta dal rapporto organizzazione-movimento come risultato del gioco delle interazioni, del "gomitolo" di invarianti di interazione. Nella realtà accessibile della conoscenza, compaiono dei comportamenti dell'intero che oltrepassano la somma delle parti prese singolarmente. Quindi, a causa di questo "eccedente", di questo effetto non lineare, che caratterizza l'intero in rapporto con la sommazione delle possibilità delle parti, si costituisce la causa della genesi delle nuove proprietà emergenti dell'intero.
Poiché la sinergia di un sistema si forma e si sviluppa mediante movimento e organizzazione, essa ci può aiutare a capire la genesi di tutti i sistemi dell'universo. La sinergia generale di movimento e organizzazione presuppone non soltanto il generare dell'ordine dal disordine ("il caos determinato"- H. Haken), ma anche la comparsa di un ordine esplicato (manifesto) dall'ordine implicato (nascosto). Dunque, la genesi dell'ordine dal caos e dell'ordine esplicato in adiacenza dall'ordine implicato in subiacenza rappresentano le condizioni necessarie per la genesi della sinergia. La psicosinergia è una modalità di sinergia tra le più dinamiche e complesse. Le virtù creative della psicosinergia sono più evidenti che in altri campi.
Se proviamo ad individuare gli obbiettivi della sinergetica, possiamo affermare che essa affronta i seguenti problemi:
1 l'auto-organizzazione mediante la co-operazione sincronica dei componenti interni;
2 il "comportamento" dei sistemi che si trovano "lontano dall'equilibrio";
3 "le transazioni di fase" spettacolari del sistema attraverso il superamento di un punto critico;
4 la comparsa dell'ordine dal caos;
5 il problema della caoticità ordinata , ...e così via.
Pavelcu, V.(1972), ci spiega come la ricerca dell'uomo come intero è una tendenza della "psicosintesi" (Assagioli R.) o "psicosinergia", ed è un sintomo dell'orientamento scientifico contemporaneo. Oboljea S. pone, in accordo con i principi della psicologia sinergetica, alla base della sua psicologia consonantista le relazioni di risonanza. Ceausu, V. nel 1970 e 1972 trattando la psicologia dell'organizzazione e la psicologia della decisione, analizza, in sintonia con lo spirito della psicosinergetica, le relazioni di co-operazione tra superiori e subordinati ed il sinergismo delle fonti differenti di influenza del comportamento decisionale.
Studiata nella prospettiva psicosinergetica l'intuizione creatrice ci è parsa come un processo sinergetico. Sempre nelle nostre ricerche sullo sviluppo del ragionamento scientifico degli allievi e studenti (Manzat, I. 1994), l'intuizione non è apparsa come un processo, ma come un'eruzione irrazionale, un passaggio rapido nel quale la successione è un'apparente simultaneità.
1 In una prima fase si realizzano co-operazioni sinergiche locali tra i processi cognitivi, specialmente l'immaginazione ed il pensiero, che si raggruppano nell'"immaginazione concettuale".
2 In una seconda fase compaiono le co-operazioni sinergiche tra la cognizione, l'affettività e la motivazione.
3 Nell'ultima fase, queste co-operazioni locali comunicano rapidamente tra di loro e si combinano così inaspettatamente che scoppia come un'eruzione vulcanica la co-operazione globale di tutti i processi e funzioni psichiche, consce e inconsce, razionale e irrazionale. Questo è il momento finale durante quale l'individuo percepisce questa psicosinergia globale come un'intuizione (Manzat, 1995).

1.5 Il laser- un modello di "pioniere" della sinergizzazione

Facendo un confronto del laser con una mera nota musicale e la lampadina con il rumore delle onde del mare, Haken H. riesce a fare una metafora rivelatoria. La fisica quantistica si è prolungata e sviluppata nella fisica del laser ed il laser ha servito come modello, come rappresentazione ideale, per Haken nella costruzione della sinergetica. Dunque, non dobbiamo trarre la conclusione erronea e frettolosa che la sinergetica sia soltanto una "teoria del laser". Come abbiamo già sottolineato, la sinergetica è una metascienza, una nuova mindscape.
Il laser però è considerato un "pioniere", un crocevia per la sinergetica , un modello di sistema dinamico e un emissione simulata. La luce più pura che attualmente è a nostra disposizione è quella prodotta dal laser che emette un fascio di raggi nel quale tutte le onde hanno la stessa frequenza, che somigliano alle onde prodotte da un sassolino lanciato in un lago perfetto. Nella lingua inglese le iniziali del Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation formano la parola L-A-S-E-R. Il laser è, quindi, il sistema nel quale la luce viene amplificata mediante la stimolazione dell'emissione di radiazioni. Questo processo fisico, attraverso il quale la luce viene amplificata, è stato annunciato da A. Einstein nel 1917.
Le proprietà fondamentali del laser sono:
* la monocromaticità,
* la direzionalità (l'emissione in una sola direzione),
* l'intensità,
* la coerenza.
In modo sorprendente queste sono anche le caratteristiche della coscienza umana e se teniamo conto anche della auto-organizzazione, allora siamo tentati di pensare alla coscienza di Sé. Forzando leggermente il potere rivelatorio della metafora potremmo considerare il Sé come il Laser dell'individuo, con la differenza che il Sé non è solo emissione, ma anche attrazione, assorbimento. Nella sua qualità di sinergizzatore, il Sé è simultaneamente attrattore ed emittente, generatore e stimolatore, dinamizzante e stabilizzante; in poche parole è un "discreto direttore", un "manager abile" delle trasformazioni della coscienza multidimensionale.

2 - I principi della psicologia sinergetica

Vengono presentati ora i principi più importanti della psicologia sinergetica, dedotti dalla fisica del laser, assunto, assieme alle altre teorie moderne dell'interpretazione delle realtà fisiche, quale modello esplicativo più adeguato alla comprensione della complessità psichica.

2.1 Il principio della psicosinergetica efficente

Esso si riferisce all'azione concomitante e co-ordinata di tutti i processi ed attività psichiche che, grazie alla co-ordinazione, si potenziano reciprocamente. L'efficienza, cioè il valore, l'utilità e l'organizzazione, di tipo sinergetico è più incline verso il generare-trasformare che verso l'organizzazione pragmatica. Difatti essa consiste non tanto nella crescita quantitativa, cioè nel numero dei processi attivi o nel numero di co-operazioni psichiche, quanto nella crescita qualitativa, vale a dire attraverso la stimolazione di alcuni meccanismi combinatori e mediante l'accelerazione e la diversificazione della comunica-zione tra i processi e le operazioni psichiche. Soltanto in questo modo si spiega la forza misteriosa che compare in fenomeni quali "peak experience" e "plateau experience" descritti da A.Maslow, o nell'intuizione creatrice come spiegata della psicosinergia (Manzat, 1995).

2.2 Il principio di dominanza della variabili

Esso chiede allo psicologo sperimentale di separare mentalmente le variabili di un sistema sottoposto alla ricerca in variabili dominanti, ossia instabili e dinamiche, e variabili dominate, quindi stabili e rigide. Lo psicologo ricercatore rivolge il suo interesse sia verso le variabili dipendenti e indipendenti sia verso alcuni "invarianti funzionali" (J.Piaget), come per esempio le attitudini caratteriali, le tradizioni, i riti, le concezioni, gli stereotipi, gli stili cognitivi, e così via. Contemporaneamente egli insegue la possibilità di dominio di questi sulle altri invarianti non funzionali o disfunzionali, per esempio gli algoritmi rigidamente fissati, le regole e gli schemi inoperanti, i pregiudizi, le informazioni obsolete, gli istinti, le credenze cieche, e altre ancora. Le variabili instabili e dinamiche insieme alle invarianti funzionali devono dominare in tal modo le variabili stabili e le invarianti disfunzionali, così che non si possa perdere l'informazione e la comunicazione con quest'ultima, tenendoli costantemente sotto controllo.

2.3 Il principio di organizzazione gerarchica

Esso impone l'organizzazione flessibile e senza tregua delle operazioni e dei processi psichici a livelli gerarchici, inferiore - intermedio - superiore, promuovendo alcune relazioni dinamiche di subordinazione e sovraordinazione, come la relazione di comando e sottomissione (P.Janet) dal superiore all'inferiore, ma non senza ricorrenza dall'in- feriore al superiore. La psicosinergia applica, di continuo, la co-ordinazione, senza escludere la subordinazione e la sovraordinazione. Nello psichismo umano nessuna organizzazione gerarchica è definitiva ed eterna; nello spirito della psicologia sinergetica, qualsivoglia gerarchia guadagna perpetuamente in complessità e dinamismo e si adatta ai contesti culturali nei quali vive ed agisce il soggetto. L'organizzazione e la ri-organizzazione delle varie gerarchie locali o zonali segue il principio del sinergismo psichico: tutte le gerarchie comunicano e co-operano tra di loro.

2.4 Il principio della relazione complementare tra l'organizzazione e la disorganizzazione psichica

L'ordine proviene dal caos, mentre il caos richiede l'ordine. L'ordine non elimina mai totalmente il caos generatore d'ordine, cosi come il caos non è mai tanto "caotico" da eliminare totalmente l'ordine; la caoticità rinnova, riceve l'ordine e gli impedisce di diventare un ordine gelato ossia statico; l'ordine "lotta" ininterrottamente con il caos, senza però escluderlo definitivamente. Soltanto "insieme e di colpo" l'ordine ed il caos mantengono la vita psichica e la rinnovano, trasformandola. La trasformatività è prioritaria ed è più importante della sistemicità. Per questo motivo non siamo d'accordo con il termine "stati", che è un pò infelice nella lingua rumena e nelle lingue di derivazione latina, e proponiamo la sua sostituzione con "trasformazioni" della coscienza.
Nell'ambito dello psichismo umano l'organizzazione è talmente viva e dinamica che si alterna con la disorganizzazione, combinandosi frequentemente. Non esiste una organizzazione psichica perfetta che non contenga, nella sua struttura intima, alcuni elementi disorganizzanti che mantengono la tensione necessaria alla trasformazione, cosi come non possono perdurare le disorganizzazioni totali, eccetto che nei casi patologici. La disorganizzazione psichica, entro certi limiti, può essere addirittura funzionale, come per esempio nei processi creativi, nell'intuizione, nella dissonanza cognitiva, e così via.

2.5 Il principio dell'organizzazione generativa

Lo strutturalismo genetico piagetiano (J.Piaget, 1973) è in sintonia perfetta con la psicologia sinergetica quando sostiene che qualsiasi sviluppo presuppone una organizzazione e che qualsivoglia organizzazione conduce allo sviluppo.
L'organizzazione psichica cosciente è, difatti, auto-organizzazione, coscienza di Sé, caratterizzata dalla generatività descritta da Chomsky: l'organizzazione genera altre organizzazione, ed altre ancora, all'infinito. Le co-operazioni sinergetiche sono anch'esse generative: si sviluppano co-operazioni delle co-operazioni. La generatrice, la matrice generatrice, è il Sé.

2.6 Il principio della selettività multipla

Esso consiste nel scegliere le condizioni ottimali di funzionamento mediante l'eliminazione concomitante dei fattori perturbanti. A secondo del contesto e delle possibilità, l'essere umano può scegliere i metodi ed i procedimenti più adatti al raggiun-gimento delle mete. L'uomo può optare nel scegliere le vie della conquista della sua libertà, come insegna l'esistenzialismo. La selettività multipla è un principio importante nei processi decisionali, quando l'individuo deve scegliere tra più motivi tenendo presente i sentimenti e le attitudini. Nella scelta di una professione, del compagno di vita come nelle scelte politiche, è necessario che l'uomo debba saper scegliere.

2.7 Il principio dello sviluppo e del processo

A.N.Whitehead, nel 1929, lancia nell'epistemologia il principio del processo. "Il modo nel quale un'entità attuale diventa, costituisce quello che quella entità è, così che entrambe le descrizioni dell'entità attuale non sono indipendenti. Il suo essere è costituito dal suo divenire. Questo è il principio del processo" (I.Parvu, 1990).
Il processo è pertanto il passaggio di un'entità dallo stato 1 allo stato 2 a seguito delle interazioni, interne ed esterne, che portano tale entità allo stato di non-equilibrio o di quasi-equilibrio.

2.8 Il principio della trasferibilità

Nelle nostre antecedenti ricerche (Manzat, 1979, 1981, 1994) abbiamo dimostrato che la trasferibilità intellettuale è una capacità che si costituisce e si sviluppa nel processo di apprendimento. Il transfert è il passaggio dallo stadio "lontano dall'equilibrio" allo stadio "vicino all'equilibrio" senza mai arrivare a toccare lo stadio di equilibrio stabile. La psicologia sinergetica sostiene che lo psichismo umano si distingue non nel raggiungimento dell'equilibrio, bensì nella tendenza verso l'equilibrio. M.Draganescu (1990) avanza il principio della tendenza del divenire e non il determinismo, in quanto anche il determinismo è subordinato alle leggi delle tendenze. Il trasfert può essere spiegato facendo un'analogia con la "transazione di fase" della sinergetica: un'instabilità provoca il passaggio da una fase di equilibrio verso un movimento disordinato; ad un certo grado di accumulo di energia avviene il passaggio verso un nuovo stato di "stabilità dinamica".
Le nostre ricerche inerenti al ruolo del transfert nello sviluppo del ragionamento scientifico dello studente (Manzat, 1979, 1992) hanno rilevato che il transfert facilita le co-operazioni fra diversi piani e strutture psichiche, agendo sia come una penetrazione nella profondità, in verticale, sia come un'estensione in orizzontale, l'estensione del campo di co-operazione allo stesso livello.

2.9 Il principio dell'ottimalità

Nell'attività psichica dell'uomo l'organizzazione e lo sviluppo non devono raggiungere un livello massimo e tantomeno un livello minimo, bensì un livello ottimale, ovvero il livello che soddisfa di più lo psichismo normale, in quanto favorisce la ricostruzione e la crescita senza tregua, ininterrotta. L'americano R. Coan ha introdotto nel 1974 il concetto di personalità ottimale: l'uomo conquista un'esperienza "dolce", un'armonia interiore e un sentimento di "comfort psichico" senza asperità; egli vive un'esperienza di "adattamento interiore" libero da gravi conflitti interni, intriso di flessibilità nelle sue relazioni con il mondo e con sé stesso.

2.10 Il principio della coerenza e del sincronismo

La coerenza ed il sincronismo sono gli attributi più importanti del laser e si evidenziano anche nella sinergia psichica. La coerenza è la compatibilità e l'unità interna degli elementi che compongono un insieme. Nelle discipline formali, come la matematica e la logica, ha preso forma la teoria della coerenza, un'interpretazione epistemologica della natura della verità, la quale sostiene che la verità è una proprietà che corrisponde sia ad un sistema, in quanto costituito da proposizioni compatibili, sia ad una qualsiasi proposizione appartenente ad un sistema, in virtù della sua qualità di parte del sistema.
Questa coincidenza significativa tra eventi, ha condotto C. G. Jung a postulare il principio della sincronicità (1951). Il sincronismo si riferisce alla co-operazione sincronica, tutte insieme, delle parti dello psichismo. La coerenza e la sincronia psichica debbono essere capite come modalità di compenetrazione. La psicologia sinergetica non prende in considerazione il fatto che i processi si sviluppino "gli uni dopo gli altri" bensì "gli uni attraverso gli altri". Questo sta a significare una compenetrazione, una transpenetrazione dei processi e non soltanto una co-operazione tra entità con "membrane" chiuse e impenetrabili. Quindi, nell'ambito dello psichismo umano esiste, ad esempio, una compenetrazione delle motivazioni con i processi affettivi, vale a dire che nella struttura delle motivazioni intrinseche si infiltrano le emozioni e i sentimenti intellettuali, le passioni e le attitudini cognitive. I sentimenti si consolidano e si amplificano se vengono sostenuti dalle motivazioni. Compenetrazioni spettacolari sono state rilevate fra apprendimento e ragionamento (G.Nicola, 1994), oppure tra inclinazioni e atteggiamento nella stimolazione della creatività (P.P.Neveanu, 1980). La compenetrazione coerente e sincronica si manifesta, nello psichismo e nello spirito, mediante la ritmicità, l'armonicità e la risonanza.

2.11 Il principio della concentrazione calma

H.Rugg nel 1963 formula il teorema della concentrazione calma - "relaxed concentration" - nel quale la trasformazione ottimale porta ad un'insight profondo e alla comparsa di una moltitudine di idee co-operanti. Lo stato di concentrazione calma si porge come punto nodale nel passaggio dalla concentrazione al rilassamento e della oscillazione alla fissazione ferma. P.P.Neveanu (1977) apprezza molto la completezza del modello creativo che Rugg espone e sottolinea la predilezione del autore per il mistero e il chiaroscuro; di fatto "l'immaginazione creativa è stata trattata tradizionalmente in tonalità chiaroscuro rembrandtiano".

2.12 Il principio dell'orientamento cosciente verso uno scopo

La co-operazione sinergetica è l'interazione orientata verso una meta. Nello psichismo umano la meta è frequentemente lo scopo. K.Lewin definisce lo scopo come valenza positiva oppure "un campo di forze" dove tutte le forze sono orientate verso la stessa regione. Lewin sottolinea il fatto che possono svilupparsi oppure si possono evocare delle forti tensioni. L'orientamento cosciente verso una meta si realizza mediante la volontà come la "regolazione delle regolazioni" (J.Piaget): siccome la volontà organizza tutte le regolazioni dei processo psichici, quali la regolazione cognitiva e la regolazione affettivo-motivazionale, come regolazioni di 1° grado, la regolazione delle regolazioni viene considerata regolazione di 2° grado.

3 - Le operazioni PsicoSinergetiche

Vengono qui illustrate brevemente le più importanti operazioni della mente, naturali applicazioni dei principi sopraelencati, studiate dalla psicologia sinergetica.

3.1 La Sinergizzazione

E' la prima operazione e consiste nella co-ordinazione e nella sincronizzazione di tutti i processi psichici nella realizzazione del medesimo scopo; è l'impegnare tutti i componenti dello psichismo "insieme e di colpo" e "gli uni attraverso gli altri". Le motivazioni, le operazioni, i processi, le strutture psichiche co-operano in modo sinergico incrementando l'efficienza ed il dinamismo dello psichismo. La successione si realizza cosi rapidamente che si trasforma in simultaneità: essa rappresenta quindi la concen-trazione e la coerenza di tutte le energie che lavorano in modo sincronico (Manzat, 1999).
La psicologia sinergetica considera la motivazione intrinseca lo stimolatore interno principe. Ma questo ruolo attivante lo può assumere solamente attraverso la co-operazioe sinergetica con i processi affettivi positivi e volitivi. In qualsivoglia co-operazione psicosinergetica di alcuni componenti interni, deve esistere una componente centrale, un nucleo che organizza e dinamizza i restanti componenti e l'intero come unità. Questo nucleo centrale è una specie di regista, ossia una sorta di direttore co-ordinatore. Nel quadro dello psichismo umano questo ruolo di centro sinergizzatore lo riveste il Sé, che con-centra e sintetizza tutti i processi, orientandoli verso la medesima meta: l'individualizzazione della persona oppure la realizzazione del individuo con una personalità unica e originale.

3.2 La complementarizzazione

La complementarizzazione delle tendenze opposte è un'operazione di origine quantistica che prepara e sostiene la sinergizzazione. Mediante il cambiamento di prospettiva della mente ("a new mindscape", Maruyama), gli elementi contrari possono diventare complementari, ossia sinergicamente co-operanti attraverso corrispondenze e reversibilità flessibili; in questo modo, la relazione di opposizione tra i due elementi viene vista in un'ottica diversa. La relazione non possiede più la caratteristica opposizione dei contrari, bensì la loro complementarità, conforme al principio elaborato da N. Bohr nel 1927 - contraria non contradictoria sed complementa sunt - che è diventato il metodo del pensiero sia scientifico che nel campo dell'extrafisica, aprendo le porte del pensiero non-classico nella storia del scienza.
Allo stesso modo, lo sviluppo della coscienza multidimensionale è la sintesi creatrice acquisita mediante la complementarizzazione di alcune trasformazioni opposte: il conscio e l'inconscio, il subconscio e il sovra-conscio, coscienza del mondo e coscienza di Sé, coscienza individuale e coscienza sociale, inconscio cosmico e coscienza cosmica. Il Sé è il complementarizzatore principale delle trasformazioni dei contrari della coscienza multidimensionale.

3.3 L'organizzazione organizzatrice

E' un'operazione di secondo grado, "l'operazione sull'operazione" descritta da Piaget. Operazioni di questo tipo sono: l'analisi delle analisi, la sintesi delle sintesi, la generalizzazione delle generalizzazioni, e così via. Nella psicologia sinergetica l'organiz-zazione è un'operazione generativa, la generatività di N. Chomsky: l'organizzazione agisce permanentemente sulle organizzazioni esistenti, rinfrescandole e rinnovandole ininterrottamente. Dunque, l'organizzazione genera di continuo altre organizzazioni.

3.4 Il transfert strutturale

E' un'estensione dei campi operatori che mette in relazione organizzazioni concettuali, operazionali o processuali (Manzat, 1979, 1988). A differenza del transfert elementare, che corrisponde ad una generalizzazione inclusiva nel quale l'intero è più povero delle parti e non le genera, il transfert strutturale corrisponde ad una generalizzazione costruttiva, mediante il quale si costruiscono classi potentemente strutturate, in modo da poter ricostruire una sottoclasse a partire da qualsivoglia sottoclasse, così come l'intero nella sua totalità.

3.5 La selezione sinergetica

E' un'altra operazione psicosinergetica che, in analogia con "la selezione naturale" della biologia darwinista, agisce o simultaneamente attraverso due suboperazioni apparentemente contraddittorie ma realmente complementari : da una parte accetta nuovi acquisti mediante un tipo di inclusione attraverso quale si assimilano gli stimoli favorevoli, e d'altra parte respinge mediante un tipo di esclusione ( simile al "principio di esclusione" del quantista elvetico W. Pauli) che allontana, rifiuta o previene le informazioni obsolete, confuse o poco chiare, che non si accomodano con la situazione esistente. Ogni esclusione riduce l'indeterminazione ("relazioni di indeterminazione di W. Heisenberg, 1972), l'incertezza iniziale, ma contemporaneamente completa il contenuto semantico delle informazioni tesaurizzate e mediante questo incrementa la coerenza dei sistemi informazionali. Quindi , mediante la selezione , si riduce lo spazio problematico, diminuisce la "dissonanza cognitiva" (L. Festinger) e si amplifica la capacità dei metodi e dei processi per quello che riguarda il loro potere di generalizzazione e di transfert.

3.6 La matricializzazione creativa

E' operazione psicosinergetica mediante quale la mente umana apprende alcune "matrici da scoprire", tabelle matriciali che includono, su righe orizzontali e su colonne verticali, tutti i componenti di una struttura, organizzandoli secondo un criterio scientifico che è dotato di capacità di previsione; un esempio sono le caselle vuote della tabella periodica degli elementi di Mendeleev, che sono state completate ulteriormente.
La matrice più conosciuta da scoprire in psicologia è stata realizzata da J.P.Guilford con "il modello tridimensionale dell'intelletto umano". Guilford pensava che è molto importante lo sviluppo di una teoria unitaria dell'intelletto umano che possa riunire certe capacità specifiche o fondamentale in un sistema unificato.

Conclusioni

L'uomo può essere concepito come un sistema sinergetico vivo di 2° grado

L'essere umano può essere considerato un sistema, nel senso classico del termine descritto dalla teoria generale dei sistemi o dalla cibernetica, in quanto è un essere culturale, spirituale e capace di trascendere e cosmizzare. Con alcune riserve, l'uomo può essere concepito come un sistema sinergetico vivo e di secondo grado. Un tale Homo Sinergeticus è sinergetico poiché dentro di sé sono concentrate tutte le energie e i potenziali dell'universo, ed è di secondo grado perché l'uomo può autocrearsi il sinergismo, lo può conoscere ed amplificare in modo cosciente.
Al sinergismo, completamente coscentizzato, l'uomo arriva attraverso due vie:
1. mediante l'intuizione (H. Bergson),
2. mediante il ragionamento analogico.

La psicologia sinergetica, alla ricerca dell'umano perduto

La psicologia sinergetica, alla ricerca dell'umano perduto, apre le porte della delimitatezza e della spiritualizzazione dell'uomo, gli rivela che nel suo spirito dimora un infinito potenziale psico-energetico; gli dimostra che il suo psichismo, innalzato fino all'altezza difficilmente accessibile dello spirito trascosciente, è la forza più grande dell'universo conosciuta fino a questo momento. La grande concentrazione di sovraenergia psichica, dimostrata dalle capacità paranormale, dalle performance degli yoghini e di quelli che praticano arti marziali, nonché dalle creazioni delle menti geniali, si spiegano in modo plausibile e scientifico partendo dalle coordinate teoriche della psicologia quantistica e della psicologia sinergetica.
La co-operazione sinergica di tutte le energie dell'organismo umano e la complementarizzazione di tutte le forze opposte, umane e transumane, possono trasformare l'individuo in un "sistema sinergetico al quadrato". L'uomo vive e fatica nel contesto dinamico dell'ambiente naturale e socioculturale, con archetipi specifici, ed è in risonanza sia con l'ambiente cosmico che con quello quantico. Nel campo senza margini e confini dello psichismo umano, possono comparire tante co-operazioni che possono trasferirsi ed estendersi illimitatamente fino ad una co-operazione globale e sinergetica, una co-operazione universale.
I processi trascoscenti sono co-operazioni globali e generative, "co-operazioni al quadrato" (co-operazioni delle co-operazioni). L'uomo e il cosmo (macro- o micro-) misurano le proprie forze come "fratelli nemici" (yin e yang), come esseri che co-operano in modo sinergico. Nel mistero della creazione si svela la natura infinita dello spirito umano; ed è per questo che la libertà creatrice è trascendente e trascoscente, in rapporto al dato universale, con il cerchio chiuso della necessità universale.
La psicologia sinergetica può trasformare il sogno e la nostalgia dell'uomo in un progetto di ricostruzione e rispiritualizzazione dell'essere umano, e questo progetto gli permetterà di abbordare e di dominare tre orizzonti problematici :

1. l'integrazione dell'uomo nell'universo;
2. la conoscenza e la valorizzazione massimale delle capacità umane paranormale e transcosciente;
3. l'accrescimento del suo potenziale psichico fino alle vette più alte di spiritualità e iniziazione.
La psicologia quantistica e la psicologia sinergetica rappresentano la suprema musicalità del pensiero umano e illuminano la corrente postmoderna della psicologia.

* Prof. Dr. Ion Manzat(1) - Prof. Honoris Causa / Facoltà di Psicologia "Titu Maiorescu" Bucurest