SINTROPIA (Fonte) 1 - 2 - 3

 

L’equazione relativistica energia/momento:

e2 = p2 + m2

ammette due soluzioni  {

- e

una negativa e una positiva

+e

All’inizio del secolo scorso si riteneva che la soluzione negativa fosse inesistente, uno scherzo della matematica, in quanto in base agli assunti della relatività tale energia si sarebbe dovuta propagare a ritroso, dal futuro verso il passato. Per dimostrare l’inesistenza di questa soluzione Dirac, nel 1928, sviluppò l’equazione energia/momento nella descrizione dell’elettrone arrivando con sua grande sorpresa alla dimostrazione matematica dell’esistenza dell’anti-elettrone, una particella speculare all’elettrone che si muove però dal futuro vero il passato. Nel 1932 Andersen, studiando i raggi cosmici, provò l’esistenza degli anti-elettroni ai quali fu dato il nome di “positroni”; successivamente, Feynman dimostrò l’esistenza delle anti-particelle in generale, arrivando a ciò che Enrico Fermi chiamò il mare dell’antimateria. Si giunge così alla scoperta di un universo simmetrico relativamente al verso del tempo: da una parte la materia che scorre dal passato verso il futuro, dall’altra l’anti-materia che scorre dal futuro verso il passato.

Nel 1940 Luigi Fantappiè, uno dei maggiori matematici italiani, lavorando sulle equazioni della meccanica quantistica e della relatività ristretta, scoprì che le onde ritardate (che divergono dal passato verso il futuro) sono governate dal principio dell’entropia, mentre le onde anticipate (che divergono dal futuro verso il passato e che noi percepiamo come convergenti, attrattori) sono governate da un principio simmetrico che Fantappiè denominò sintropia.

Studiando le qualità dei sistemi sintropici (finalità, differenziazione, ordine e organizzazione) Fantappiè concluse che la sintropia è l’essenza stessa dei sistemi viventi: Vediamo ora, in conclusione, che cosa si può dire per la vita. Quello che distingue la vita dalla non vita è dunque la presenza, negli esseri viventi, di questi fenomeni sintropici, finalistici, come fenomeni tipici della vita. Ora come si considera essenza del mondo entropico, meccanico, il princi­pio di causalità, è naturale considerare essenza del mondo sintropico il principio di finalità. Quindi l'essenza della vita è proprio in questo princi­pio di finalità. Vivere, in sostanza, significa tendere a fini. […] la legge della vita non è dunque la legge delle cause meccaniche, questa è la legge della non vita, è la legge della morte; la vera legge che domina la vita è la legge dei fini.

In sintesi, la sintropia non è altro che l’energia, la forza, che muove la vita.

E’ la prima volta che si giunge a definire l’energia vitale in base alle leggi della fisica (teoria della relatività e fisica quantistica); ciò dà alla sintropia un potere esplicativo, operativo e teorico senza precedenti.