Premessa
La specificità della psicologia analitica risiede nella
nozione di archetipo, inteso
come struttura ultima di ogni rappresentazione psichica. I centri
invisibili della psiche oggettiva (linconscio collettivo)
sono gli epifenomeni di una dimensione spirituale preesistente
alla creazione delluomo; tale mondo atemporale possiede
una forma di prescienza cioè di sapere a priori
del quale è impregnato ogni nucleo subliminale
della psiche inconscia.
Ciò che la differenzia dalle altre scuole di pensiero è
proprio questa sua predisposizione, per così dire, trascendente;
gli analisti junghiani hanno rivolto la
loro attenzione alla dimensione spirituale della psiche, cioè
alla sua primordiale
e naturale tendenza ad ricercare un rapporto con Dio. Gli psicologi
hanno evidenziato le potenzialità della psiche attraverso
uninterpretazione trasversale; le produzioni psichiche sono
state studiate così come si presentavano nella mentalità
primitiva, nella mitologia, nei rituali di tribù sconosciute
e di ogni forma di religione; nellalchimia, nellimmaginario
onirico, allinterno della filosofia e di scienze quali la
fisica, la matematica, la biologia; nel materiale fiabesco e in
ogni stato di alterazione della coscienza. In ognuno di questi
ambiti si è constatata la presenza di modelli di pensiero
archetipici cioè universali, collettivi, uguali in ogni
essere vivente.
La psicologia del profondo è detta analitica poiché
fa derivare dal principio generale (linconscio inteso come
qualità divina) il particolare (il microcosmo: luomo
e la natura); ciò sta a significare che pone al di sopra
di ogni manifestazione della vita cosciente e subliminale delluomo,
lesistenza dellunus mundus cioè di una dimensione
atemporale (espressione dellintelligenza divina). Si ha
limpressione di leggere, fra le righe del pensiero analitico,
lidea che Dio sia il tutto dal quale discendono le parti.
Lanalista che si è particolarmente distinta nella
divulgazione degli argomenti
principali della psicologia analitica è stata Marie-Louise
von Franz. Lautrice
ha esteso ed illustrato ampiamente i punti nodali del pensiero
junghiano: gli archetipi e linconscio collettivo, larcano
della sincronicità, la relatività spazio-temporale
dellunus mundus, il processo di individuazione, il simbolismo
delle fiabe ed infine lauspicata complementarietà
tra la psicologia del profondo e luniverso scientifico.
La psicologia analitica può essere considerata come [
]
la storia di
unautorealizzazione dellinconscio cioè
quello di Jung il quale ha portato a
compimento il personale processo di individuazione mettendo a
disposizione
dellumanità le sue scoperte. Così M.-L- von
Franz lo descrive ne Il mito di Jung: Jung possedeva un
intuito fuori del comune, [
] compassione, comprensione,
e calore umano per la sua famiglia, i suoi amici e pazienti e
per lumanità intera. Aperto a tutti con una naturalezza
silenziosa, era alieno da pregiudizi sociali o razziali, [
]
era di una spontaneità fuori del comune [
] vivace
e immediato
Accoglieva per-sone, cose e pensieri con tutto
se stesso; lincontro con lui era autentico. Quella sua comprensione
si associava a unimmediata sensibilità e a unimmensa
capacità di soffrire. Era tipico di Jung dice una
sua allieva il rispetto per gli altri: a ciascuno prestava
la sua intera attenzione .
Questa donna è stata in grado di assorbire lessenza
numinosa di un uomo particolare che ha saputo scoprire i tesori
del suo inconscio, ascoltando i silenzi
delluniverso archetipico.
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