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1. IL TEATRO CARTESIANO........................................................
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2. METODO DI INDAGINE............................................................
5
3. MODULARITÀ E GLOBALISMO.............................................11
BIBLIOGRAFIA..............................................................................
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Il movimento phi, o movimento stroboscopico (o apparente), è
uno dei
fenomeni che spinse Max Wertheimer e con lui gli altri iniziatori
della
psicologia della gestalt a rivedere i principi della psicologia. Esso
consiste
nel fatto che quando a un soggetto vengono mostrati due punti molto
vicini,
illuminandoli uno dopo laltro, egli riferisce di aver visto
un punto luminoso
in movimento tra i due estremi.
Vediamo come Wolfgang Köhler racconta il modo in cui si era soliti
trattare
con questo tipo di problemi prima della teoria gestaltista:
pensavano che il movimento stroboscopico o apparente fosse semplicemente
unillusione, non solo perché non era in accordo con i
fatti fisici di fronte allosservatore, ma anche perché
era in disaccordo con la tesi per cui i fatti percettivi consistono
di sensazioni locali indipendenti.
In queste poche righe si aprono due problemi, come vedremo legati
fra
loro, molto significativi per la metodologia della psicologia scientifica.
Il
primo riguarda quale credito dare ai resoconti dei soggetti, e il
secondo
riguarda latomismo delle percezioni.
I vecchi psicologi sostenevano che le sensazioni fossero individuali,
e che di
fronte a una qualunque scena esse si presentassero singolarmente alla
coscienza. In questottica al cervello appaiono i due punti,
uno dopo laltro e
separatamente; come si spiega allora lillusione che si verifica?
Sembra che
ci stiamo sbagliando su ciò che il nostro stesso cervello percepisce.
Siamo
costretti a negare la validità, e quindi lutilità,
dellintrospezione?
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