Dai vizi-peccati capitali alle malattie (Guido Contessa, 2021)
Il percorso della dittatura sanitaria: da viziosi a vittime.

Una descrizione dei vizi capitali comparve già in Aristotele, che li definì gli "abiti del male". Al pari delle virtù, i vizi deriverebbero infatti dalla ripetizione di azioni, che formano nel soggetto che le compie una sorta di "abito" che lo inclina in una certa direzione o abitudine. Ma essendo vizi, e non virtù, tali abitudini non promuovono la crescita interiore, nobile e spirituale, ma al contrario la distruggono. I vizi capitali sono diventati peccati capitali col cristianesimo, e sono stati considerati una colpa per quasi 2500 anni. Prima del Cristianesimo era giudicati dalla morale corrente, e dopo dalla Chiesa, che si è assunta il potere di guarire e perdonare tramite la confessione. In assenza di questa, la punizione divina era l'inferno. E' nel XIX secolo che la medicina ha iniziato a sostituire la morale corrente e la Chiesa, trasformando il colpevole in vittima di malattie che solo la scienza medica poteva curare.
Sulla sinistra i tradizionali vizi e peccati capitali e sulla destra le nuove denominazioni mediche, con le relative descrizioni.

SUPERBIA: radicata convinzione della propria superiorità, reale o presunta, che si traduce in atteggiamento di altezzoso distacco o anche di ostentato disprezzo verso gli altri, nonché di disprezzo di norme, leggi, rispetto altrui;

Narcisismo - Culto innaturale o patologico della propria persona.La caratteristica peculiare
del narcisismo patologico è la mancanza di empatia. Da questa deriva la convinzione che le proprie esigenze vengano prima di ogni altra cosa.
I narcisisti sostengono, inoltre, che il loro modo di vedere le cose sia l’unico giusto universalmente.
Tendono a sfruttare il prossimo per raggiungere i propri scopi, così come a disprezzare il valore dell’operato altrui.

AVARIZIA: derivante più precisamente dall'etimologia latina avaritia, collegata all'avidità della fame: cupidigia, avidità, costante senso di insoddisfazione per ciò che si ha già e bisogno sfrenato di ottenere sempre di più.

Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità (DOCP) - Il Disturbo Ossessivo Compulsivo di Personalità è
caratterizzato da un forte perfezionismo e aspirazione patologica ad alti standard di prestazione,
che si traducono in un’attenzione minuziosa per le regole, i dettagli, le procedure, le liste,
i programmi o la forma delle frasi. I soggetti endono ad essere avari e taccagni ed a mantenere
un tenore di vita inferiore rispetto alla loro reale condizione economica, per essere certi
di poter provvedere in caso di catastrofi future.
Per lo stesso motivo hanno difficoltà a gettare via cose vecchie o a dismettere oggetti non più utili.

LUSSURIA: incontrollata sensualità, irrefrenabile desiderio del piacere sessuale fine a se stesso, concupiscenza, carnalità, eccessivo attaccamento ai beni terreni ed eccessiva renitenza nel separarsi da essi.

Disturbi della sfera sessuale - I disturbi della sfera sessuale per definizione sono disturbi
caratterizzati da dinamiche psicologiche di tipo personale e/o interpersonale,
che interferiscono negativamente su uno o più aspetti della sfera sessuale di un individuo.

INVIDIA: tristezza per il bene altrui percepito come male proprio.

Disturbo narcisistico di personalità è un disturbo della personalità i cui sintomi principali
sono egocentrismo patologico, deficit nella capacità di provare empatia verso altri individui
e bisogno di percepire ammirazione, che iniziano entro la prima età adulta e sono presenti in svariati contesti.
Chi ne è affetto prova spesso invidia ed è generalmente convinto che altri provino invidia per lui/lei

GOLA: meglio conosciuta come ingordigia non è solo il mero abbandono e esagerazione nei piaceri della tavola o la perdita totale del senso della misura e quindi della capacità di provare piacere reale per ciò che si sta gustando ma anche l'ingordigia nella sua accezione più pura. È descrivibile come l'insaziabilità su tutti i piani, quindi sia materiale sia spirituale.

Bulimia e dipendenze in genere - Per dipendenza si intende un'alterazione del comportamento che da
semplice o comune abitudine diventa una ricerca esagerata e patologica del piacere
attraverso mezzi o sostanze o comportamenti che sfociano nella condizione patologica.
L'individuo dipendente tende a perdere la capacità di un controllo sull'abitudine

IRA: alterazione dello stato emotivo che manifesta in modo violento un'avversione profonda e vendicativa verso qualcosa o qualcuno.

Disturbo borderline di personalità (DBP) è un disturbo di personalità caratterizzato da instabilità delle relazioni
interpersonali, dell'immagine di sè e dell'umore e da una marcata impulsività e difficoltà ad organizzare in modo coerente i propri pensieri.

ACCIDIA: torpore malinconico, inerzia nel vivere e nel compiere opere di bene, pigrizia, indolenza, infingardaggine, svogliatezza, abulia.

Depressione: Stato caratterizzato da malinconia, senso di vuoto, caduta di ogni interesse vitale

Questo slittamento cognitivo non ha solo eliminato la colpa. Ha trasformato i colpevoli in vittime, da sottomettere alla crescente dittatura sanitaria. La eliminazione della colpa ha soppresso il diritto di scegliere, la libertà e la responsabilità. La vittima non sceglie, è un soggetto sottomesso alla malattia e salvabile solo dalla medicina. La colpa è stata trasferita su coloro che non capiscono o accettano la condizione di vittima dei viziosi. La redenzione si chiama guarigione e la non guarigione è un incidente o un fallimento del percorso terapeutico. La medicina e il suo braccio armato, la farmacologia, hanno sostituito sia la morale comune che la Chiesa. Il pentimento non dipende più dal riscatto morale o dalla grazia divina, ma dai camici bianchi e dalle pillole.
Il paradosso è che quasi tutte le terapie insistono molto sulla volontà, l'impegno, la perseveranza degli ex viziosi e oggi malati. I quali, prima vengono assimilati ai cancerosi o ai diabetici cioè a soggetti a colpiti dall'esterno, poi vengono sollecitati a "scegliere" la guarigione.