segnalato da MasterNewMedia by Robin Good
Economia Pratica: Come Le Banche Creano Il Denaro Dal Nulla
La Storia Dei Naufraghi E Del Banchiere

Questa è la storia di come le banche private costringano la maggior parte di noi in un circolo vizioso e schiavizzante nel quale ci sentiamo da tempo intrappolati. Ti sbatti a lavorare duramente sei giorni a settimana solo per poter pagare l'affitto, il gas, le bollette e poco altro. Se ottenere un mutuo per comprare casa significa siglare un contratto per il resto della tua vita, forse c'è qualcosa di profondamente sbagliato nel nostro sistema economico e in questo modo di creare debiti su denaro che LORO NON POSSIEDONO REALMENTE.

Ma sai qual è il vero problema?

La nostra fottuta ignoranza.

Fin quando non comprendi come funzionano l'economia ed il sistema monetario del debito, sei costretto ad essere schiavo a vita di chiunque ne sappia poco più di te a riguardo.

Ecco perchè ho deciso di utilizzare il nostro consueto spazio settimanale dedicato alla contro-informazione per trattare qualcosa che non riusciresti a trovare in un altro articolo o pezzo di opinione su nessun giornale o rivista del mondo: una storia semplice che ti spiega in che modo i tuoi soldi vengono realmente prodotti e come le banche ne gestiscono la vendita nei tuoi confronti in cambio di ulteriore denaro (l'interesse).

Non ne hanno il diritto, nè la capacità  matematica, di farlo.... ma, a meno che tu non riesca a vedere la foresta che si trova dietro gli alberi, cominciando a vedere che il re è davvero nudo, i banchieri del mondo non si fermeranno di certo e continueranno a fare indisturbatamente ciò che hanno continuato a fare sino ad oggi .

Grazie a Louis Even e a Michael Journal (Un giornale di patrioti cattolici che si batte per la riforma monetaria del Credito Sociale attraverso l'educazione della gente e non attraverso partiti politici), ecco un'ottima ed illuminante opportunità  per capire a fondo come il denaro, il debito e l'interesse siano creati dal nulla proprio sotto ai nostri occhi.

Il Mito Del Denaro Rivelato

1. I Naufraghi Sopravvissuti

La loro nave era stata distrutta da un'esplosione. In cinque erano sopravvissuti, aggrappandosi ad una zattera in balia delle onde. Delle altre vittime di questo disastro non c'era più alcun segno.

Per ore ed ore i loro occhi avevano scrutato l'orizzonte. Sarebbero mai stati visti da qualche nave che passava di là ? La loro zattera rudimentale li avrebbe mai condotti ad un approdo sicuro?

Tutto ad un tratto un grido si levò: "Terra! Guardate, laggiù, nella direzione in cui ci stanno portando le onde!"

E così, man mano che si disegnava all'orizzonte la silhouette di quello che si rivelò essere un approdo, i naufraghi sulla zattera esultavano.

Erano in cinque. Francesco, il carpentiere, robusto e pieno di energie. Era stato lui ad urlare per primo, "Terra!"

Poi c'era Paolo, un contadino. Inginocchiato sulla zattera, un palmo sui tronchi, l'altro a reggere il rudimentale albero maestro.

Poi Giacomo, un allevatore. Con i pantaloni a righe, inginocchiato e proteso in direzione dell'approdo, della terra.

Poi c'era Enrico, un agricoltore piccolo e tozzo, seduto su una cassa scampata al naufragio.

Ed infine Tommaso tecnico minerario, un gran pezzo d'uomo, con una mano sulla spalla del carpentiere.

2. Un'Isola Provvidenziale

Rimetter piede sulla terra ferma fu per questi cinque uomini come risorgere a vita nuova.

Dopo essersi asciugati e riscaldati, il primo impulso fu quello di esplorare la piccola isola in cui erano arrivati, così lontana da ogni forma di civiltà . La ribattezzarono subito come Isola dei Naufraghi.

Un rapido giro esplorativo sollevò di molto il loro morale. L'isola non era una roccia arida. Nonostante fossero gli unici esseri umani presenti, a giudicare dagli animali semi addomesticati che avevano incontrato, qualcuno doveva averla abitata in precedenza.

Giacomo, l'allevatore, era sicuro di riuscire ad addomesticare completamente gli animali per utilizzarli affinchè potessero dare loro un buon rendimento.

Paolo valutò che la maggior parte del suolo dell'isola era abbastanza adatto alla coltivazione.

Enrico scoprì alberi da frutto che avrebbero dato ottimi raccolti se avesse cominciato a curarli a dovere.

Ma la cosa più importante era la presenza di foreste con una buona varietà  di tipi di legno. Francesco, senza alcuna difficoltà , avrebbe costruito delle capanne per la piccola comunità  isolana.

Secondo Tommaso, l'esperto in mineralogia, l'isola mostrava segni evidenti di ricchi depositi di minerali. Nonostante la mancanza di strumenti adeguati, con il suo ingegno e un po' di iniziativa Tommaso avrebbe estratto i metalli per costruire degli attrezzi.

Ognuno di loro poteva si mise pertanto all'opera, ringraziando la Provvidenza per il lieto fine inaspettato che aveva avuto la loro tragica avventura.

3. L'Abbondanza Vera

E voilà â€¦ecco i nostri uomini al lavoro.

Il carpentiere costruiva case e mobilia. All'inizio, cercavano il cibo dove potevano. Ma presto i campi furono seminati e arati e il contadino ebbe il suo raccolto.

Stagione dopo stagione, il patrimonio dell'isola cresceva.

E la prosperità  non veniva dall'oro o dalle banconote, ma ricchezza tangibile ed abbondanza di cibo, abiti, e spiritualità , tutto ciò di cui un essere umano può avere bisogno.

Ognuno di loro lavorava per sè e per gli altri. Tutto quello che non gli serviva veniva scambiato con quanto gli altri possedevano in eccesso.

La vita non poteva certo dirsi completa come avrebbero voluto. Mancavano loro tutte quelle cose a cui la civiltà  li aveva abituati. Ma non avrebbero potuto avere di meglio. Tutti e cinque avevano vissuto la Depressione in Canada. Ricordavano ancora le pance vuote da una parte e i magazzini pieni di cibo dall'altra.

Comunque, almeno sull'Isola della Salvezza, non erano costretti a vedere marcire il cibo sotto i loro occhi. E non c'erano neanche più le tasse, nè vivevano con il timore dei sequestri. Lavoravano duro ma godevano del frutto del loro lavoro.

Così l'isola continuò a svilupparsi, e loro possedevano ancora la vita e la salute (le due più grandi benedizioni), e continuavano a ringraziare Dio sperando di riuscire a riunirsi un giorno con le loro famiglie.

4. Un Serio Inconveniente

I nostri cinque uomini si riunivano spesso per parlare d'affari.

In questo semplice sistema economico che avevano sviluppato, c'era una sola cosa che li cominciava ad infastidire ogni giorno che passava: non utilizzavano alcuna forma di denaro.

Il baratto, lo scambio diretto di merci con altre merci, aveva molti inconvenienti. I prodotti scambiati non sempre erano disponibili contemporaneamente, quando si discuteva di un affare o di uno scambio. Ad esempio, il legno consegnato al contadino in inverno poteva essere pagato in legumi soltanto sei mesi dopo. A volte uno di loro poteva possedeva qualcosa di grande valore, che poteva scambiare solo con vari prodotti degli altri uomini perfino in epoche differenti.

Questo sistema era troppo complicato sino a fargli comprendere quanto fosse più semplice utilizzare il denaro. Con un sistema monetario, ognuno di loro avrebbe potuto vendere i suoi prodotti agli altri per la cifra esatta di denaro e comprare le cose desiderate dagli altri quando realmente erano necessarie e soprattutto quando erano disponibili.

Si convenì che un sistema monetario poteva essere loro utile, ma nessuno di loro sapeva come crearlo. Essi sapevano come produrre ricchezza ed beni e merci ed ma produrre denaro (come simbolo di questa ricchezza) andava oltre le loro possibilità .

Non avevano proprio idea di come abbia origine il denaro, tanto meno di come si poteva produrlo. (Sicuramente, molti uomini di cultura in quel frangente non avrebbero comunque saputo come comportarsi in merito ed tutti i nostri governi erano nella stesa situazione durante il decennio che precedette la guerra. L'unica cosa di cui ogni nazione aveva bisogno a quel tempo era il denaro, e tutti i governi apparentemente non sapevano in che modo ottenerlo.)

5. L'Arrivo Di Un Altro Naufrago

Una sera, mentre i nostri uomini sedevano sulla spiaggia a parlare dei loro problemi per l'ennesima volta, videro una piccola barca che si avvicinava a riva con un uomo a bordo.

Era l'unico sopravvissuto al naufragio, si chiamava Martin Golden.

Molto contenti di avere un nuovo compagno di sventura, misero a sua disposizione il meglio che potevano e lo portarono a fare un giro dell'isola da loro colonizzata.

"Nonostante viviamo qua sperduti e fuori dal resto del mondo," gli dissero, "non abbiamo poi molto di cui lamentarci. Il suolo e la foresta sono stati buoni con noi. Ci manca solo una cosa. Il denaro. Ci faciliterebbe molto lo scambio dei nostri prodotti."
"Bene, voi dovete solo ringraziare la Provvidenza," replicò Martin, "perchè io sono un banchiere e in quattro e quattro otto vi metto in piedi un sistema monetario garantito in grado di soddisfare le vostre esigenze. Così potrete tornare ad avere tutto quello che avevate prima nel mondo civile."

Un banchiere! UN BANCHIERE! Un angelo caduto dalle nuvole non avrebbe potuto ispirare più riverenza e rispetto nei nostri uomini. Dopo tutto, non siamo abituati, noi persone civilizzate, a genufletterci davanti ai banchieri e a tutti quegli uomini che controllano le nostre finanze?

6. Il Dio Della Civiltà 

"Mr. Golden, caro il nostro banchiere, la tua unica occupazione sulla nostra isola sarà  quella di badare al nostro denaro; non dovrai svolgere alcun lavoro manuale."

"Mi sforzerò, come farebbe ogni buon banchiere, di portare avanti con grande soddisfazione il mio compito aiutandovi a far in modo che la vostra comunità  continui a prosperare."

"Mr. Golden, ti costruiremo una casa adatta e dignitosa al tuo ruolo di banchiere. Nel frattempo speriamo non ti dispiaccia essere alloggiato nella costruzione comune che utilizziamo per i nostri incontri?"

"Va benissimo, miei cari amici. Ma prima di tutto, scaricate la mia barca. C'è della carta e una pressa per la stampa, completa di inchiostro e di caratteri tipografici, ed un piccolo barilotto che vi chiedo la cortesia di trattare con la massima attenzione."

Scaricarono ogni cosa dalla barca. Il piccolo barilotto suscitò una grande curiosità  nei nostri uomini.

"Questo barilotto," disse Martin, "contiene un tesoro che va oltre ogni vostro sogno. E' pieno di... oro!"

Pieno d'oro! I cinque erano davvero stupiti. Il dio della civiltà  era appena arrivato sull'Isola dei Naufraghi. Il dio giallo, sempre nascosto ma terribile col suo potere, la cui presenza, assenza o minimo cambiamento d'umore poteva decidere il destino di tutte le nazioni civili!

"Oro! Mr. Golden, tu sei veramente un grande banchiere! Oh onorevole Martin! Accetta questo nostro umile omaggio, e ricevi i nostri giuramenti di piena fedeltà !"

"Si, amici miei, c'è abbastanza oro per un intero continente. Ma l'oro non è fatto per circolare, L'oro deve rimanere nascosto. L'oro è l'anima del denaro sonante, e l'anima rimane sempre invisibile. Ma vi spiegherò tutto quando riceverete la vostra prima fornitura in denaro."

7. La Sepoltura Segreta

Prima che si separassero per la notte, Martin pose loro un'ultima questione: "Quanto denaro vi serve per cominciare a facilitare i vostri scambi?"

Si guardarono l'uno con l'altro e poi guardarono deferenti il loro banchiere. Dopo qualche calcolo, e con i consigli dell'uomo di finanza, decisero che 200 dollari potevano andar bene.

Gli uomini si allontanarono poi commentando entusiasti l'accaduto. E nonostante l'ora tarda, passarono la maggior parte della notte svegli, immaginando eccitati tutto quel oro. Si addormentarono quando arrivò il mattino.

Martin, nel frattempo non perse un solo attimo. La fatica svanì presto fantasticando sul suo avvenire di banchiere. Alle prime luci dell'alba, scavò una fossa in cui fece rotolare il barilotto. Lo coprì poi con della terra e dell'erba, e vi piantò sopra un arbusto per mimetizzarlo al meglio.

Poi mise in funzione la sua piccola presso e stampò circa un migliaio di biglietti da $1. Guardando le sue nuove banconote fresche di stampa, il naufrago banchiere pensò fra sè: "Però! Quanto è facile produrre il denaro. Tutto il suo valore poi deriva dai prodotti che sarà  in grado di acquistare.

Senza produzione, questi biglietti sono inutili. Ma i miei cinque ingenui amici non lo sanno.

Essi pensano veramente che questo nuovo denaro derivi il suo valore dall'oro!

La loro ignoranza mi renderà  loro maestro."

E come si fece sera, i cinque corsero da Martin.

8. Di Chi Sono Questi Soldi?

C'erano cinque pacchi di nuove banconote sul tavolo.

"Prima di distribuirvi il denaro," disse il banchiere, "vorrei avere che fossimo d'accordo su alcune questioni.

La base di tutto il denaro è l'oro. E l'oro che è conservato sotto le volte della mia banca è mio. Perciò anche questo denaro è il mio denaro. Oh! Non guardatemi così, non scoraggiatevi subito. Io vi presterò questo denaro e voi lo utilizzerete come vi pare.

Però dovete pagare degli interessi.

Considerando la scarsità  di denaro che abbiamo qui, Penso che l' 8% sia abbastanza ragionevole."

"Oh, si certo, è abbastanza ragionevole, Mr. Golden."

"Un'ultima cosa ancora, amici miei. Gli affari sono affari, persino tra compagni. Prima di avere il denaro, ognuno di voi firmerà  una carta. Servirà  a far pagare ad ognuno di voi sia gli interessi che il capitale, pena la confisca della proprietà  che verrà  effettuata dal sottoscritto. Una pura e semplice formalità  ed la vostra proprietà  non mi interessa affatto. Sono soddisfatto del denaro. E sono sicuro che riavrò il mio denaro, e che voi manterrete le vostre proprietà ."

"Tutto ciò ha molto senso, Mr. Golden. lavoreremo duro per ripagarla."

"Questo è proprio lo spirito giusto. Ogni volta che avrete un problema, venite da me. Il vostro banchiere è il vostro migliore amico. Ora eccovi duecento dollari a testa."

E i nostri cinque uomini se ne andarono con le mani piene di banconote da dollaro e con le loro teste che nuotavano nella felicità  di essere in possesso di denaro, finalmente.

9. Un Problema D'Aritmetica

E così il denaro di Martin cominciò a circolare sull'isola.

Il commercio, semplificato dal denaro, raddoppiò. Tutti sembravano felici.

Il banchiere era sempre salutato con grande rispetto e gratitudine.

Ma ora, vediamo che accade... Perchè Tommaso, l'esperto di minerali, aveva un aspetto così cupo mentre era impegnato a fare conti con carta e matita?

Tommaso, come gli altri, aveva firmato l'accordo per ripagare a Martin i $200 in un anno, più $16 di interesse maturato. Man mano che si avvicinava la scadenza per il pagamento, a Tommaso rimanevano solo pochi dollari nel suo portafoglio.

Per molto tempo aveva affrontato questo problema da solo, senza successo. Alla fine aveva provato a vedere le cose dalla prospettiva della piccola comunità . "Prendendo in considerazione ognuno di loro là  sull'isola, " rifletteva," saremo capaci di onorare i nostri debiti?

Martin aveva elargito un totale di $1000. Ne chiedeva $1080 alla restituzione. Ma persino portandogli tutte le banconote presenti sull'isola, ce ne mancano sempre $80. Nessuno ha prodotto questi $80 extra. Noi produciamo beni, non banconote. Perciò Martin si prenderà  l'isola intera, dal momento che tutti i suoi abitanti insieme non possono pagare il totale dovuto fatto dal capitale iniziale più l'interesse maturato.

Persino se alcuni (senza pensare agli altri) fossero in grado di pagare, gli altri non lo sarebbero. E prima o poi saremo tutti insolventi. Il banchiere si prenderà  ogni cosa. Dovremmo proprio organizzare un incontro per decidere cosa fare a questo punto."

Tommaso, con i suoi conti in mano, spiegò senza difficoltà  la situazione che era venuta a crearsi. Tutti concordarono che erano stati raggirati dal loro caro banchiere.

Decisero quindi di andare da Martin a chiedere spiegazioni.

10. La Benevolenza Del Banchiere

Martin capì subito cosa avevano in mente, ma fece del suo meglio per affrontarli. Mentre li ascoltava, Francesco l'impetuoso iniziò a parlare a nome del gruppo.

"Come possiamo pagarti $1080 quando ci sono solo $1000 in tutta l'isola?"

"Si chiama interesse, amici miei. Non è aumentato il vostro tasso di produzione?"

"Certo, ma non è aumentato il denaro. Ed è denaro che ci chiedi, non prodotti. Tu sei l'unico che può produrre denaro. Hai fatto solo $1000, e ce ne chiedi indietro $1080. E' impossibile!"

"Ora ascoltate, compagni. I banchieri, per il bene della comunità , si adattano sempre alle condizioni ed ai tempi storici. Vi richiederò solo l'interesse. Solo $80. Continuerete a mantenere il resto del capitale."

"Tu sia benedetto, Mr Golden! Cancellerai i 200 dollari che ognuno di noi ti deve?"

"Oh no! Mi dispiace, un banchiere non cancella mai un debito. Voi mi dovete sempre il denaro che io vi ho prestato. Ma mi pagherete di anno in anno solo l'interesse maturato. Se pagherete l'interesse ogni anno, non vi chiederò il capitale.

Forse alcuni non riusciranno a ripagare l'interesse perchè il denaro cambia continuamente mano tra di voi. Bene, organizzatevi come una nazione. Impostate un sistema di contributi in denaro, che chiameremo tasse.

Quelli che possiedono più denaro saranno maggiormente tassati, i poveri pagheranno meno. Se riuscirete così a pagare a me quanto dovuto, io sarò soddisfatto. Così facendo la vostra piccola nazione prospererà ."

E i nostri se ne andarono un po' rassicurati ma ancora con molti dubbi.

11. Martin Esulta

Martin è lì da solo. Sta riflettendo profondamente.

Questi i suoi pensieri: Gli affari vanno bene. Questi ragazzi sono ottimi lavoratori, ma sono stupidi. La loro ignoranza e la loro fiducia che pongono in me è la mia forza. Mi chiedono soldi e io li incateno. Mi hanno coperto di fiori ed io li ho ingannati.

Oh grande Banchiere! Sento che il genio delle operazioni bancarie pervade tutto il mio essere! Oh, illustre maestro! Come avevi ragione quando dicevi: "Datemi il controllo del denaro di una nazione, e non importa sapere chi e fa le leggi." Io sono il maestro dell'Isola della Salvezza, perchè ne controllo tutto il denaro.

La mia anima è ebbra di entusiasmo e ambizione ed io posso governare l'universo.

Ciò che io, Martin, ho fatto qui, potrei farlo nel resto del mondo. Oh! se solo potessi andarmene da quest'isola, saprei come governare il mondo senza portare nemmeno una corona regale.

La felicità  più grande sarebbe per me quella di istillare questa mia filosofia nelle menti di chi governa la società : banchieri, industriali, politici, riformatori, insegnanti, giornalisti ed tutti sarebbero al mio servizio.

Le masse sono contente di vivere in schiavitù quando una elite tra loro raccoglie tutto il consenso.

12. Il Costo Della Vita Diventa Insostenibile

Le cose andarono sempre peggio sull'Isola dei Naufraghi. La produzione aumentava, ma gli scambi erano ridotti al minimo.

Martin raccoglieva regolarmente il suo interesse. Gli altri pensavano a mettere da parte denaro per poi pagare lui. Così il denaro invece di circolare liberamente, veniva accantonato.

Quelli che pagavano più tasse si lamentavano nei confronti di chi ne pagava meno. Aumentavano i prezzi delle loro merci per recuperare le perdite.

Il povero sfortunato che non pagava tasse lamentava l'alto costo della vita, e comprava meno.

Se uno di loro prendeva un lavoro salariato dall'altro, continuamente domandava aumenti di stipendio per poter affrontare il costo della vita.

Il morale era veramente basso.

Non c'era più gioia di vivere.

Nessuno più provava interesse per il proprio lavoro. Perchè doveva? Già  non si vende tanto, e quando lo fa, si devono poi pagare tasse a Martin. Non avevano più nulla. Era la crisi, la vera crisi. E si accusavano vicendevolmente di non essere più caritatevoli e di essere la causa dell'alto costo della vita.

Un giorno, Enrico, seduto nel suo frutteto, meditava sulla situazione.

Finalmente giunse alla conclusione che questo che chiamavano "progresso", nato da un sistema monetario fatto da naufraghi, aveva spogliato letteralmente l'isola. Indubbiamente, tutti e cinque avevano le loro colpe, ma il sistema di Martin sembrava essere stato concepito per tirare fuori da ognuno di loro il peggio della natura umana.

Enrico decise di dimostrare tutto ai suoi amici in modo da unire le forze per passare all'azione.

Iniziò a parlare con Giacomo, che non era difficile convincere. "Non sarò un genio," disse, "ma è da molto tempo che penso che il sistema del bancario non vada affatto bene per noi."

Uno alla volta, tutti arrivarono alla stessa conclusione, e finirono per decidere di affrontare un'atra volta Martin.

13. Schiavizzati Da Martin

E una tempesta scoppio alle orecchie del banchiere.

"Il denaro scarseggia sull'isola, mio caro, perchè tu ce lo porti via! Noi ti paghiamo e ti ripaghiamo, ma ti dobbiamo sempre la stessa cifra iniziale. Lavoriamo e lavoriamo ma non basta mai! Abbiamo la migliore terra possibile, ma le cose qui vanno sempre peggio da quando sei arrivato tu. Debiti! Debiti! Debiti fino al collo!"

"Oh! Ma su ragazzi, siate ragionevoli!I vostri affari sono cresciuti grazie a me. Un buon sistema bancario è l'assetto migliore per una nazione. Perchè il vostro lavoro continui a beneficiarne, dovete avere fiducia nel vostro banchiere. Venite a me come fareste da vostro padre... E' più denaro quello che volete? Benissimo. Il mio barilotto è buono per farci altre migliaia di dollari ancora. Ecco, ipotecherò le vostre nuove proprietà  e vi presterò qualche altro migliaio di dollari subito."

"Certo! Così il nostro debito ammonterà  a 2000 dollari! Avremo il doppio di interessi da pagarti per il resto delle nostre vite!"

"Bene, si e ma vi presterò più denaro man mano che il valore delle vostre proprietà  aumenta. E voi non pagherete altro che l'interesse. E potrete trasferire tutti i debiti in un'unica soluzione e e lo chiameremo debito consolidato. E potrete rinviare il debito all'anno successivo."

"E le tasse cresceranno anno dopo anno?"

"Ovviamente. Ma aumenteranno anche i guadagni, anno dopo anno."

"Perciò, più la nazione si sviluppa anno dopo anno grazie al vostro lavoro, più aumenta il debito pubblico!"

"Ma certo! Proprio come nelle nostre nazioni ed o in altre zone del mondo civilizzato. Il grado di civiltà  di una nazione si misura sempre dalla dimensione del debito contratto nei confronti dei banchieri."

14. Il Lupo Divorò Gli Agnelli

"E questo sarebbe un ottimo sistema monetario, Mr. Golden?"

"Signori, tutto il denaro sonante si basa sull'oro, e proviene dalle banche nella forma di debito. Il debito nazionale è una cosa positiva. Trattiene gli uomini dall'essere troppo soddisfatti. Può soggiogare i governi con la sua saggezza suprema e definitiva, che si incarna in ogni banchiere. Come banchiere, io sono la torcia della civiltà  qui sulla nostra piccola isola, io detto le politiche e regolamento gli standard di vita."

"Mr. Golden, noi siamo sicuramente saremo ignoranti, ma non vogliamo questo tipo di civiltà  qui. Non le daremo più un centesimo. Moneta sonante o meno, non vogliamo avere più nulla a che fare con lei."

"Signori, sono profondamente rammaricato della decisione sbagliata che state prendendo. Ma ricordate che non potete rompere il contratto che avete stipulato con me, perchè possiedo le vostre firme. Ripagate tutto in un'unica soluzione e capitale e interesse."

"Sa bene che è impossibile, signore. Perfino se le dessimo tutto il denaro presente sull'isola, saremmo sempre in debito con lei."

"Non posso aiutarvi in questo. Avete o non avete firmato? Si? Perfetto."

"In virtù della santità  dei contratti, prendo possesso delle vostre proprietà  come ipoteca, cosa su cui avete concordato all'epoca e voi sarete ben felici di avere il mio aiuto. Se non vorrete servire l'autorità  suprema del dio denaro, allora obbedirete con la forza. Continuerete a migliorare la nostra isola, ma stavolta agirete nel mio interesse. Ed ora andate! Domani avrete le mie nuove disposizioni."

15. Controllo Della Stampa

Martin sapeva che chiunque controllasse il denaro di una nazione, controllava la nazione stessa.

E sapeva anche che per continuare a mantenere questo controllo, era necessario mantenere la gente in uno stato di ignoranza, e distrarla con tutti i mezzi possibili.

Martin aveva osservato i cinque nostri isolani, due erano conservativi e tre erano liberali. Molto era emerso dalle loro conversazioni, specialmente dopo esser stati messi in schiavitù da lui. Tra i conservativi e i liberali c'era sempre un attrito costante.

Diverse volte, Enrico, il più neutrale dei cinque, considerate le comuni necessità  ed aspirazioni del gruppo, aveva suggerito che l'unione della gente poteva fare pressione sulle autorità  costituite. Un tipo di unione che Martin non poteva tollerare; avrebbe significato la fine delle regole. Nessun dittatore, uomo di finanza o che altro, poteva mantenere unite le persone e soprattutto educarle in qualche modo.

Di conseguenza, Martin cominciò a fomentare quanto più possibile le loro divergenze politiche.

Si mise a stampare con la stampatrice due settimanali, "The Sun", per i Liberali, e "The Star", per i Conservativi.

Il tenore generale di "The Sun" era: "Se non sei più un maestro, è perchè quei traditori dei Conservatori hanno venduto tutto ciò che era il nostro business."

Quello di "The Star": "Lo stato di rovina in cui si trova la nostra economia e il debito nazionale possono essere fatti risalire alla responsabilità  politica degli innominabili Liberali."

16. Un Prezioso Relitto Galleggiante

Un giorno, Tommaso, l'esperto di minerali, trovò in una delle piccole insenature, nascosto tra l'erba verso la fine dell'isola, una piccola scialuppa di salvataggio, vuota, eccetto per una cassa in buone condizioni che giaceva sul fondo.

Aprì la cassa, curiosò. tra le varie carte ivi contenute, una specie di album catturò la sua attenzione: "Il Primo Anno Del Credito Sociale".

Curioso, Tommaso si mise seduto sulla spiaggia e cominciò a leggere il volume che aveva trovato. Il suo interesse aumentò pagina dopo pagina ed il suo volto si illuminò.

"Bene, ma guarda qui!"urlò. "C'è qualcosa che dovevamo sapere già  da molto tempo."

"I soldi non acquistano valore dall'oro, ma dai prodotti che il denaro può acquistare."

"Detto così, semplicemente, il denaro può essere una sorta di strumento utile per la contabilità , con il sistema dei crediti che passa da un conto ad un altro secondo le leggi degli acquisti e delle vendite. La somma totale del denaro dipenderà  allora dalla somma totale della produzione."

"Ogni qual volta che aumenta la produzione, c'è un aumento corrispondente di denaro. L'interesse non dovrà  mai essere pagato con nuovo denaro. Il progresso è segnato non dall'incremento del debito pubblico, ma a seconda del dividendo che viene emesso per ognuno dei singoli individui... I prezzi sono calibrati dalla capacità  di acquisto generale a seconda di alcuni coefficienti dei prezzi. Credito Sociale..."

Ma Tommaso non potè trattenersi. Cominciò a correre con il libro in mano, per condividere la gloriosa scoperta con i suoi quattro compagni di sventura.

17. Il Denaro e Regole Semplici Di Contabilità 

Così Tommaso divenne il loro insegnante. Insegnò agli altri quello che aveva imparato da quella pubblicazione sul Credito Sociale inviata loro in qualche modo dal Cielo.

"Questo," disse, "è quello che possiamo fare senza dover stare ad aspettare il banchiere e il suo oro, e senza dover sottoscrivere alcun tipo di debito."

"Apro un conto a nome di ognuno di noi. Nella colonna a destra ci sono i crediti che aumentano il valore del conto, a sinistra invece i debiti che fanno diminuire il nostro conto."

"Ognuno di noi ha bisogno di $200 per cominciare. Benissimo. Scriviamo $200 a credito di ognuno di noi. Ognuno di noi ha immediatamente 200 disponibili."

"Francesco compra alcune merci da Paolo per $10. Io deduco $10 da Francesco, lasciandogli $190. Aggiungo poi $10 a Paolo, che ora ne avrà  $210."

"Giacomo compra da Paolo per la cifra di $8. Deduco da Giacomo $8, lasciandogli $192. Paolo ora ne possiede $218."

"Paolo acquista legna da Francesco per $15. Deduco $15 da Paolo, lasciandogli $203. Aggiungo i $15 al conto di Francesco, che ritorna a $205."

"E così via; da un conto all'altro, allo stesso modo che con le banconote di carta che passano di mano in mano."

"Se qualcuno ha bisogno di soldi per allargare la sua produzione, gli assicureremo la somma necessaria in un nuovo credito. Una volta che avrà  venduto i suoi prodotti, ripagherà  la somma al fondo di credito. Lo stesso con i lavori pubblici; pagati con nuovi crediti."

"In questo modo, ognuno dei nostri conti periodicamente aumenterà , ma senza prendere crediti da nessuno, in modo che tutti possano beneficiare dei progressi della nostra società . Questo è il dividendo nazionale. Così facendo, il denaro diventerà  solo uno strumento di servizio."

18. Il Banchiere Si Dispera

Tutti compresero la lezione.

Tutti i componenti di questa piccola comunità  isolana diventarono Creditori Sociali.

Il giorno seguente, Martin, il banchiere, ricevette una lettera controfirmata da tutti e cinque:

"Gentile Signore! Senza alcuna necessità  lei ci ha fatto contrarre dei debiti e ci ha sfruttato fino a questo momento.

Non sentiamo più alcuna necessità  di far funzionare il suo sistema monetario.

Da questo momento in poi, avremo tutto il denaro che ci serve senza bisogno di oro, debiti o tasse.

Abbiamo stabilito da questo momento un sistema di Credito Sociale sull'isola. Il dividendo nazionale sostituirà  il debito nazionale.

Se insite ancora per essere pagato, noi le ripagheremo tutto il denaro che lei ci ha consegnato.

Ma non un centesimo di più.

Non potrà  reclamare quello che non ha mai prodotto."

Martin era disperato. Il suo impero stava crollando. I suoi sogni spazzati via.

Cosa poteva fare?

Ogni argomentazione sarebbe stata futile a quel punto. Ora i cinque naufraghi erano diventati Creditori Sociali: il denaro ed il credito non aveva più misteri per loro. Ne sapevano quanto Martin.

"Oh!" disse Martin. "Questi uomini avrebbero sempre vinto con il Credito Sociale! La loro dottrina si diffonde più rapidamente della mia. Devo elemosinare il loro perdono? Diventare uno di loro? Io, un uomo di finanza ed un banchiere? Giammai! Piuttosto, cercherò di tenerli alla larga da me quanto più mi sarà  possibile!"

19. La Frode Viene Smascherata

Per proteggere se stessi da ogni futura possibile richiesta di Martin, i nostri cinque uomini decisero di fargli firmare un documento in cui avrebbe attestato che lui possedeva ancora tutto quello che aveva al suo arrivo sull'ìsola.

Fu fatto un inventario; la barca, i remi, la piccola pressa e il famoso barilotto d'oro.

Martin dovette rivelare dove lo aveva nascosto. I nostri ragazzi lo dissotterrarono con meno rispetto del giorno in cui lo scaricarono dalla barca. Il Credito Sociale aveva insegnato loro a disprezzare l'oro.

L'esperto in minerali, che aveva aiutato a trasportare il barilotto, lo trovò sorprendentemente pesante per essere oro. Se il barilotto era pieno, disse agli altri, che ci doveva esser qualcosaltro oltre all'oro là  dentro.

Francesco l'impetuoso non perdette un solo secondo; con un colpo d'ascia fece vedere a tutti il contenuto del barilotto.

Oro? Nemmeno una pagliuzza! Solo pietre e semplici pietre senza alcun valore! I nostri uomini rimasero a bocca aperta .

"Non dirci che ci hai fregato su tutta la linea in questo modo!"

"E noi siamo stati così ingenui da perdere la testa quando hai nominato la parola ORO?"

"Abbiamo ipotecato tutti i nostri averi per cinque pezzi di carta basati su una manciata di pietre? Un furto bello e buono costruito sulle bugie!"

"Per pensare tutto ciò, il nostro banchiere deve veramente odiarci tutti. Che imbroglio! Il Diavolo in persona!"

Furioso, Francesco alzò la sua ascia, con grande rabbia, ma il banchiere era già  fuggito via verso la foresta.

20. Addio Isola Dei Naufraghi

Dopo l'apertura del barilotto, e la rivelazione dell'inganno, non si seppe più nulla di Martin.

Poco tempo dopo, una nave, sulla sua rotta di navigazione, notò segni di vita su quell'isola sperduta e decise di gettare l'ancora a poca distanza dalla riva.

Gli uomini sull'isola appresero che quella nave era diretta in America. Decisero di andare con loro e portarsi dietro quello che potevano, e così ritornare negli Stati Uniti.

Soprattutto, si assicurarono di portare via quel volume, "Il Primo Anno Del Credito Sociale", che si era rivelato come la loro salvezza dalle mani del finanziere, Martin, ed aveva illuminato le loro menti con una luce inestinguibile.

Tutti e cinque promisero solennemente di rimanere in contatto per gestire al meglio quelle carte importanti ed una volta rientrati in America sarebbero diventati devoti e zelanti apostoli della Causa del Credito Sociale nella loro nazione.

Articolo scritto originalmente da Louis Even con il titolo "The Money Myth Exposed". La versione italiana è stata tradotta da Caterina Policaro - per un feedback editoriale scrivi a Robin.Good[at]masternewmedia.org.

Notizie sull'autore fondatore de: I Pellegrini di S. Michele | Un'opera di stampa cattolica per la giustizia sociale

Louis Even nato il 23 Marzo 1885, nella fattoria "La Poulanière" a Montfort-sur-Meu, una piccola cittadina a 30 chilometri da Rennes, in Bretagna, Francia.

Lasciò la Francia per spostarsi in Canada nel Febbraio del 1903. Da là , fu inviato ad insegnare agli Indiani delle Rocky Mountains, in Montana, U.S.A. Vi rimase fino al 1906. Questo gli permise di acquisire una conoscenza perfetta della lingua inglese, che gli sarebbe stata enormemente utile in seguito quando avrebbe studiato il Credito Sociale sui testi di Major C. H. Douglas.

Poi diventò sordo e non potè più insegnare ai bambini. Fu mandato a Laprairie, nella stamperia del fratello, molto primitiva per il tempo. Essendo un grande lavoratore ed anche molto brillante, sviluppò la stamperia e la ingrandì considerevolmente. Acquistò nuovi macchinari, ed imparò il loro funzionamento studiando anche il tedesco dal momento che i manuali erano scritti in questa lingua. Studiò anche Latino da solo. L'apprendistato alla stampa gli fu molto prezioso per fondare il suo Movimento.

Fu persino influenzato da molti economisti e pensatori precedenti. Uno di loro fu il libro di I. A. Caldwell, Soldi, cosa sono?, che fu successivamente tradotto in Francese da Louis Even. Era un semplice libretto di 96 pagine che gli diede la visibilità  che stava cercando. Era intitolato: Dal Debito Alla Prosperità , di J. Crate Larkin, di Buffalo. Era un riassunto della principale dottrina economica di Major Douglas ” Il Credito Sociale".

"Una luce sul mio cammino," disse Louis Even. Poi si procurò tutti i libri di Douglas, più i libri di altri autori sullo stesso argomento. Riconobbe il Credito Sociale in una serie di principi che una volta applicati, avrebbero creato il sistema monetario perfetto e messo fine alla Depressione, e si disse: "Tutti devono conoscerla." Da allora il suo unico pensiero fu quello di realizzare questo desiderio.

Nell'Agosto del 1936, Louis Even fondò un altro periodico, i Quaderni del Credito Sociale (letteralmente, Brochure del Credito Sociale), che scrisse nel corso delle sue serate, mentre lavorava al Garden City Press durante il giorno, e teneva conferenze in tutta la regione nei fine settimana. Da Ottobre del 1936 ad Agosto del 1939, un totale di 16 Quaderni del Credito Sociale furono pubblicati, per circa 2,400 abbonamenti.

In quello stesso periodo Louis Even pubblico la sua brochure più completa, l'Isola della Salvezza (ora intitolata Rivelato Il Mito Del Denaro, che vendeva al prezzo di un nichelino alla fine delle sue conferenze. Ad oggi, questa brochure è riconosciuta come l'A.B.C. del Credito Sociale per principianti. Ora circola in tutto il mondo, in milioni di copie, in sette lingue diverse (Inglese, Francese, Italiano, Spagnolo, tedesco, Portoghese, e Polacco).