In soli due secoli il paganesimo
diventerà minoranza (vedi)
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"Una superstizione perversa e sfrenata" Caio Plinio all'Imperatore Traiano. Alcuni di quelli presi da un simile delirio li ho fatti trasferire a Roma, perché cittadini romani. Presto, in seguito al crescere dell'inchiesta, aumentarono le denunce e si verificarono numerosi casi particolari. Fu pubblicato un elenco anonimo che conteneva i nomi di molte persone. Ho ritenuto di far rilasciare coloro che negavano di essere Cristiani o di esserlo stati, se preceduti da me invocavano gli dei, e con un sacrificio di incenso e di vino adoravano la tua immagine (che a questo scopo avevo fatto portare insieme a delle statue degli dèi), e se in aggiunta maledicevano Cristo; atti ai quali i veri Cristiani non possono essere costretti, a quanto si dice [...]. Affermavano inoltre che tutta la loro colpa o errore si riduceva semplicemente all'abitudine di riunirsi in un giorno stabilito prima dell'alba, di intonare a strofe alternate un canto a Cristo, come se fosse un dio, e di vincolarsi con un giuramento non a compiere qualche delitto, bensì a non commettere furti, rapine, adulteri, a non tradire la parola data, a non rifiutare di restituire, se richiesti, qualcosa ricevuto in custodia (...]. Per questo ho rinviato l'inchiesta per consultarmi con te. Mi è sembrata infatti una questione che meritasse un tuo pronunciamento, anzitutto per il numero delle persone a rischio: sono molti infatti, e di ogni età, di ogni ordine, ed anche di entrambi i sessi ad essere messi in pericolo, e così sarà anche in futuro. E non solo le città, ma anche i villaggi e le campagne sono stati raggiunti dal contagio di questa superstizione; che però penso si possa arrestare e correggere. (traduzione di F. Nanni)
da: Centro Studi "La permanenza del classico" Elogio della politica, libri Arena, Bologna, 2008 pp. 103, 105 |