Benessere
significa essere capaci di elaborare progetti e di cercarne la realizzazione.
Benessere significa occupare il posto di vedetta quindi considerare
se stessi e il proprio lavoro come "avanguardia".
Quando si parla di
arte ci si pone sempre fuori dalla realtà quotidiana, forse
perché è larte, con il suo riflettersi su se stessa,
che ci fa pensare che nella vita ci rendono più felici le cose
che non presentano unutilità immediata, quelle che servono
solo per sentirsi bene, come la poesia, le passeggiate nella natura,
lamore, eccetera.
Le avanguardie sono sempre
(o almeno così desidererebbero essere) un momento di rottura,
di discontinuità con il passato e con la tradizione. Lessere
umano e la società in cui vive, cambiano in continuazione e
la nostra epoca appare ai nostri occhi di grande complessità
e anche molto frammentata. Qualcuno aveva parlato di "uomo frattale",
ma si può parlare semplicemente di "uomo frammentato",
reso tale dallesaltazione dellindividuo che la società
attuale ha portato con sé. Sembrerebbe che tale individualizzazione
porti un grande malessere: la società post-moderna offre grande
libertà e assieme grande solitudine.
E il benessere? Il benessere
si trova nella continua ricerca cui è condannato l'uomo post-moderno.
II suo tempo ha assunto una grande velocità (agevolato dall'evoluzione
tecnologica l'uomo si È sovraccaricato in modo eccessivo di
avvenimenti). Anche lo spazio è caratterizzato da eccesso:
il mondo si e ristretto e lutto è raggiungibile (luoghi e non
luoghi, circolazione accelerata di persone e beni, sempre per merito
delle tecnologici. Il terzo elemento che subisce un eccesso È
l'individuo che si individualizza, come
si è detto, sempre più.
Per stare bene è necessario
conoscersi e quindi progettare, proiettarsi nel futuro per rendere
il presente vivibile e prepararsi una vita felice. Dalla velocizzazione
dell'insieme della vita umana scaturisce un processo di pammixia o
di promiscuità culturale, o di ibridazione in cui le figure
conosciute si annebbiano, i suoni si fanno incomprensibili e la visione
si appanna. Il processo di mescolamento provoca nuova ricerca, nuovi
disegni di vita in cui chi è coinvolto sì propone di
ripartire da capo, di capire.
Parafrasando Arnheim si può
dire che con l'emergere dell'uomo dal mondo originale e caotico (nel
senso di incomprensibile), anche l'arte emerge tra gli oggetti. Se
si è arrivati al punto di ritorno al caos primordiale in cui
l'arte era una qualità comune a tutte le cose, in quanto non
c'era niente che si distinguesse come arte, significa che è
il momento di ricominciare. In un mondo come il nostro in cui gli
oggetti sono ridotti al loro uso pratico e investiti di valori artificiali,
si deve sperare in una rivitalizzazione, in un riemergere dell'arte
dal quotidiano.
Benessere con se stessi e riconciliazione
con il mondo.
La frammentazione del valore
dell'arte rende difficile dare all'artista e al pubblico il benessere.
L'avanguardia ha un grande compito e una grande responsabilità
verso il pubblico: creare con il proprio benessere anche quello della
società
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