CHI PAGHERA'?
La catena delle responsabilità

Quando "torneremo a vedere le stelle" assisteremo a un profluvio di vertenze, indiduali o di classe, internazionali e locali, che dureranno anni e che muoveranno miliardi di euro in risarcimenti. Molti responsabili dei danni causati dal Coronavirus se la caveranno, ma molti pagheranno per i danni materiali e morali. provocati con l'azione, l'intempestività o la passività. Il tutto sarà aggravto quando scopriremo che l'aiuto alle famiglie arriverà a Natale e il sostegno alle imprese nel 2023.

Le imprese che chiuderanno, fallite, indebitate, hanno subìto danni incalcolabili, il cui superamento è impossibile o durerà anni. Anche quelle che potranno riprendere subito la produzione hanno almeno un semestre di incassi perduti.
I lavoratori che perderanno l'occupazione a migliaia e che perderanno i redditi da lavoro nero, precario, saltuario andranno a infoltire l'esercito dei senza lavoro. I garantiti se la caveranno per un po' con la cassa integrazione, ma i non garantiti non vedranno più i sei mesi di entrate perse. Ma non basta: chi pagherà i danni derivanti dalla malattia, che per molti è una malattia da lavoro? Parliamo dei lavoratori sanitari e assistenziali, mandati al massacro (8358 i contagiati al 30 marzo)
senza le protezioni obbligatorie. Ma anche i lavoratori delle fabbriche obbligate a produrre, che hanno costretto a lavorare senza le necessarie precauzioni. Infine, ci sono i morti sul lavoro. Quante famiglie chiederanno il risarcimento per la morte sul lavoro di un loro caro?
I pazienti sono stati contagiati a migliaia, molti dei quali da operatori sanitari e assistenziali non controllati, se non tardi. Pazienti morti in ospedale per errori o imprudenze; pazienti morti, a casa dopo la visita di un eroico e disarmato medico di famiglia infettato; anziani e disabili uccisi nelle case di riposo o nelle comunità.
Migliaia di richieste di risarcimento.
I cittadini hanno subito danni materiali affrontando spese esorbitanti per la protezione, per cerimonie rinviate, per crediti resi inesigibili, per rendere la reclusione tollerabile. Ma soprattutto hanno subito danni "morali" per 2/3 mesi di domiciliari, le depressioni, le liti domestiche, i funerali e le sepolture proibite, i disturbi post-traumatici da stress, i suicidi. Non possiamo non ipotizzare decine di ricorsi alla magistratura.

Chi dovrà pagare questi miliardi di euro?

Anzitutto la Cina. Se un Paese belligerante deve pagare i danni di guerra, un Paese infettante non può non essere chiamato a pagare i danni materiali e morali della pandemìa che ha provocato e insabbiato per 1/2 mesi. E' per questo che esistono i Tribunali Internazionali. La Cina non ha dato il via al Coronavirus per un terremoto o un uragano incontrollabili. Ha dato il via alla pandemìa (senza arrivare all'ipotesi di fuga da un laboratorio) perchè ha una pessima legislazione alimentare.
Anche la UE non può considerarsi irresponsabile, per due motivi. Il primo è che si è dedicata alle zucchine ma non a stabilire un protocollo unitario di prevenzione. Il secondo è che ha praticamente imposto all'Italia il taglio di 37 miliardi di euro in dieci anni.
Poi i Governi (di destra e di sinistra) che per 20 anni hanno massacrato la Sanità, smobilitato il Welfare e ignorato la necessità di un protocollo per prevenire e affrontare una possibile pandemìa, annunciata dal 2003 (SARS) in poi.
I Ministri della Sanità (di ogni colore) che per 20 anni hanno accettato in silenzio il massacro della Sanità; non hanno contenuto i disastri della regionalizzazione; hanno dilapidato fortune in ospedali dismessi o nuovi e mai usati; non hanno nemmeno saputo prevedere il fabbisogni di operatori sanitari, non solo per l'emergenza, ma anche per la normalità.
I Presidenti della Regioni e gli Assessori regionali alla Sanità che hanno riprodotto in peggio l'incompetenza, l'ignavia, l'omertà, l'assenza dei Governi nazionali e dei Ministri della Sanità.
I direttori Sanitari degli ospedali e delle ATS, i direttori delle case di riposo e delle comunità per disabili, che non hanno protetto i loro dipendenti e quindi gli utenti. Il direttore di uno stabilimento che non provvede a fornire tute, elmetti, guanti e altre protezioni agli operai, va in galera. I due ex manager della Thyssenkrupp sonon stati condannati a 9 e 6 anni per il rogo in cui persero la vita sette operai. L'azienda ha pagato 13 milioni di euro in danni
I Primari dei reparti ospedalieri più martoriati da sanitari morti o contagiati. Sono i capitani delle navi, i primi a dover tutelare i loro operatori come premessa per la tutela dei pazienti. Hanno mai detto qualche no deciso? Hanno mai minacciato la chiusura del reparto loro affidato, fino a quando tutti i presidi fossero forniti? E' per questo che anche loro dovrebbero pagare.
Infine i mass media e i giornalisti che hano procurato danni materiali e morali enormi, dando informazioni inesatte o sbagliate; lanciando parole d'ordine demenziali ("non facciamo allarmismi e non cadiamo nella psicosi"); mettendo l'accento sui cabaret da balcone invece che sui morti cremati in incognito. Procurato allarme, notizie false e tendenziose, suggerimenti fuorvianti ("le mascherine non servono").

Una complessa catena di responsabilità materiali, morali e politiche che provocheranno tante cause, tanti danni pagati e (speriamo) tanti politici e amministratori mandati a casa. per sempre.