Bersagli sbagliati di Vanessa Gucci

Con l'aggravarsi della crisi, la caccia all'untore diventa più fantasiosa. I mezzi di comunicazione del regime soffiano sul fuoco alla caccia di un capro espiatorio, evitando accuratamente di indicare la vera fonte della malattia nazionale: sono almeno 40 anni che abbiamo uno dei Parlamenti (cioè una legislazione) più inetti del pianeta.

L'untore più evidente è l'evasore, meglio se piccolo. Gli evasori grandi come le banche, i finanzieri e i baroni del gioco vengono lasciati in ombra, ma i caldarrostai, i baristi e i pizzaioli vengono perseguiti con operazioni spettacolari. Nonostante ciò sembra che l'evasione aumenti ogni anno. Da sempre, imprenditori e cittadini cercano di sottrarsi alle tasse, come i galeotti tentano di scappare dalle prigioni e come i salumieri rubano sul peso. Pensare che tutti paghino le tasse, a prescindere da quanto alte siano, è una idiozia. Il problema delle tasse è come tanti altri sgradevoli adempimenti cui nessuno si sottopone volentieri. E' per questo che esistono le leggi, le polizie, i tribunali e le sanzioni. Da quanti anni in Italia si parla di "cervellone fiscale" che dovrebbe fare i controlli sui contribuenti ? Da quanti anni si parla di "pene certe" ? Da quanti anni si denunciano le farraginosità dei moduli per le dichiarazioni fiscali? Nessun Parlamento da 40 anni ha risolto questi problemi.

Un altro bersaglio odiatissimo è la burocrazia. La quale viene incolpata di quasi tutto. Non si può costruire una casa o se ne costruiscono troppe? E' la burocrazia. Non si riesce mai ad avere riconosciuto un diritto? Colpa della burocrazia. Chiunque debba avere contatti con un qualsiasi organo pubblico vive un incubo e percepisce chiaramente la sua condizione di suddito impotente......per la burocrazia! Certo, l'apparato burocratico italiano è corrotto, inerte, inefficiente il che è dovuto in grande parte al fatto che chi entra a farne parte in genere è chi non trova di meglio, e chi fa carriera al suo interno raramente è per meriti. Malgrado ciò, non è la burocrazia che decide che una pratica debba avere 28 passaggi di scrivania. Non è la burocrazia che ha deciso di essere irresponsabile di tutto. Non è la burocrazia che decide i suoi modi di selezione e carriera. Da decenni i politici parlano di "snellimento" e "delegificazione". Dopo vent'anni di dibattiti arrivò nel 1997 la legge Bassanini, poi arrivarono la abolizione degli enti, ed i falò delle leggi, inutili. Ma la vita dei cittadini di fronte alla burocrazia è andata sempre peggio. Il potere legislativo, cioè tutti i parlamentari eletti dopo il 1997 hanno complicato invece che snellire la burocrazia.
L'esempio più eclatante è la sciagurata legislazione sulla "privacy" ispirata dal patetico Rodotà. Dalla sua approvazione, la privacy dei cittadini si è azzerata, ma in compenso si sono centuplicate le carte e le firme. Devi firmare per autorizzare l'uso dei tuoi dati da parte della banca. Non vuoi dare il consenso ? Puoi difendere la tua privacy ma non puoi avere una banca. Devi dare il tuo consenso all'uso libero dei tuoi dati da parte della sanità. Vuoi difendere la tua privacy? Puoi farlo, ma devi curarti da solo.

Il più recente bersaglio sono le banche. Ladroni in doppiopetto, ne fanno di tutti i colori. Le banche sono un'impresa come tutte le altre. E come tutte le altre, fanno i loro interessi dentro e spesso fuori dalla legalità. Possiamo aspettarci che le banche si comportino con onestà, etica, rigore e altruismo? E' come aspettarsi che la banda Bassotti paghi l'Iva. Persino gli americani, alfieri del capitalismo più sfrenato, riescono spesso a bacchettare le banche e arrestare qualche finanziere. E' mai successo in Italia? Dopo i disastri provocati dai bonds argentini, dai titoli spazzatura e dai derivati, gli ingenui avevano il diritto di aspettarsi che fosse creata una severa legislazione di controllo delle banche e del loro hobby primario: la finanza. Niente. Il Parlamento non ha mosso un dito.

Infine, la Magistratura. Abbiamo una magistratura politicizzata, che oggi forse perseguita il Berlusca, ma per decenni ha coperto tutte le malefatte del potere. Il Tribunale di Roma negli anni Settanta veniva chiamato "porto delle nebbie" perchè insabbiava tutto ciò che riguardava il potere. Abbiamo una magistratura inefficiente, che ci mette anni per ogni processo penale o civile anche banale, e che per inettitudine fa ricorrere i termini di scarcerazione dei criminali. Abbiamo una magistratura irresponsabile, che può fare processi inutili che rovinano le persone; che condanna innocenti e ignora o scarcera veri criminali (ricordate Izzo?); che, malgrado l'obbligatorietà dell'azione penale, ha lasciato per anni impuniti i criminali della Terra dei Fuochi, dell'Ilva, della ChinaTown di Prato; che può anche operare dolosamente e in malafede. Una marea di magistrati politicizzati, inefficienti e irresponsabili non hanno mai subìto una punizione o una sanzione, nascosti dietro al prestigio di pochissimi veri martiri come Falcone e Borsellino.
Però non possimo dimenticare che la Repubblica viaggia ancora sulla scia del codice fascista Rocco, che il processo civile non vede una vera riforma dal dopoguerra e che nessun Parlamento ha mai legiferato contro la politicizzazione, l'inefficienza e l'irresponsabilità dei magistrati (malgrado un referendum del 1987).