La società stupefacente: perchè il circo Barnum è morto? Vanessa Gucci |
"Quante persone ci sono in questa strada, un centinaio? Quante sono le persone intelligenti, sette, otto? Bene, io lavoro per le altre novantadue. (Barnum citato in Curzio Maltese, "Come ti sei ridotto", Feltrinelli, Milano 2006)" Dopo 146 anni di successi ha chiuso quest'anno il circo Barnum. Nel
1835 presentò una donna afro-americana, come la ex nutrice
del presidente George Washington, ancora in buona forma nonostante
i suoi 161 anni dichiarati. Tra le altre sue attrazioni, si ricordano
lo scheletro di Cristoforo Colombo, il Gigante di Cardiff e la sirena
della isole Figi. A questi si aggiungevano una decina di freaks (fenomeni
da baraccone) come la donna barbuta, l'uomo con tre gambe, l'uomo-scimmia. "La società dello spettacolo", del filosofo francese Guy Debord (1967), ha segnalato per primo lo slittamento della società verso un mondo dominato dall'irruzione dello stupore nel quotidiano, in dosi sempre maggiori. Oggi, il circo Barnum non serve più perchè siamo immersi e sommersi dallo stupefacente che sbalordisce, eccita e stordisce, dall'eccezionale inimitabile, dall'esotico e vertiginoso. Molti giovani viaggiano in estremo oriente o in australia, senza
avere mai visto Firenze o Napoli. Si vestono con la divisa del capitalismo
(jeans e t-shirt) ogni giorno, ma la sera si travestono per stupire
e stupirsi nelle discoteche. Non mangiano più la zuppa di fagioli
o la cotoletta, ma il sashimi o lo zighinì. Preferiscono chattare
con un coetaneo californiano, che parlare con un compagno di classe.
La ricerca dello straodinario e dello stupefacente è sempre
più di massa. La società stupefacente trova nella Rete un veicolo di facilissimo accesso. Sono migliaia i "nuovi circensi" che si esibiscono in azioni idiote, pericolose e dannose. Da quelli che si tatuano l'intero corpo e lo riempiono di piercing (nuovi freaks) a quelli che si fanno i selfie appesi a una gru a 100 mt. di altezza (nuovi acrobati). Da quelli che si gettano su un cactus spinoso a quelli che ingoiano etti di polvere di peperoncino (nuovi fachiri). Non contano i pericoli, i danni, la stupidità. La sola cosa che conta è eccitarsi ed eccitare, stupirsi e stupire. Gran parte della Rete è un nuovo circo Barnum, alla portata di chiunque. Infine, ci sono l'enorme diffusione di attività sportive pericolose,
e la spasmodica ricerca del primato. L'ordinario sembra insopportabile, e lo stupore che si può provare nella normalità che ci circonda, si smarrisce. La vita non è se non è stupefacente. Il circo Barnum non poteva sopravvivere in una società stupefacente, dove il meraviglioso, il vertiginoso, lo straordinario, l'eccezionale, l'eccitante avvolgono il quotidiano, fino a prenderne gradualmente il posto. |