Ossessione genitoriale e degrado minorile (Adamus) | ||
Nel '900, con l'aumento della scolarità, è apparsa alla ribalta l'adolescenza. Un periodo transizionale fra bambino e adulto, mai esistito nei secoli precedenti. E' nello stesso secolo che gli Stati occidentali hanno gradualmente abolito le punizioni corporali a scuola, anche se molti Stati ancora oggi consentono le punizioni corporali a casa. E molti Stati hanno gradualmente migliorato la legislazione a favore dei minori. Oggi, l'Occidente si è fortunatamente emancipato dalla crudeltà verso i minori. Il lavoro minorile non è scomparso ma è fuorilegge, così come la pedofilìa. I matrimoni combinati sono spariti. Le punizioni corporali severamente punite. Tutto questo è ancora registrabile nei Paesi asiatici, africani e sudamericani che per questo consentono all'Occidente di sentirsi migliore e più civile. La trascuratezza e la crudeltà si sono però trasformate in ossessione. I genitori devono spendere cifre enormi per l'igiene, la cura, l'abbigliamento, l'istruzione e il tempo libero dei figli. Non possono lasciarli soli in casa o in macchina. Non possono farli lavorare nella bottega o nella fattoria familiare se hanno meno di 15 anni. Devono accompagnarli e ritirarli da scuola fino alla terza media. Devono passare con loro ogni ora libera. Devono mantenerli fino ai 35 anni e oltre. Non possono punirli in nessun modo o diseredarli. E tutto ciò non è solo una libera scelta di costume, ma è obbligatorio per legge, pena la sottrazione della prole, le multe o il carcere. Non esiste alcun dovere per i minori, gli adolescenti e i giovani fino ai 40 anni: almeno nessun dovere che non sia solo morale. Se i minori e gli adolescenti delinquono vengono puniti blandamente e le loro famiglie non vengono punite affatto. Se i minori e gli adolescenti sputano sui genitori, picchiano o accoltellano i professori, rubano o si prostituiscono vengono trattati come vittime. I bambini e gli adolescenti monopolizzano ogni cena fra adulti, rispondono a tono ad ogni rimbrotto, rifiutano ogni osservazione fatta da un adulto, insegnanti compresi, che non siano i loro genitori (in questo, appoggiati da padre e madre che arrivano a picchiare chi critica la prole). L'opinione dominante è che i bambini siano il più prezioso tesoro della famiglia e della società. Società che peraltro fa di tutto per svalutare e sfruttare i bambini. Con il degrado scolastico, l'azzeramento di tutte le agenzie educative e degli spazi sicuri di gioco, lo sfruttamento dei minori da parte dello sport, della moda, della televisione, dello show business. Il termine "giovane" non rimanda al tradizionale "giovane uomo" ma piuttosto al "tardo-adolescente", con la conseguenza del mantenimento della svalutazione e dell'infantilismo degli esseri umani fino ai 40 anni. In Occidente, tutto questo dichiarato aumento della preziosità
dei minori, degli adolescenti e dei giovani e tutta questa ossessione
per la responsabilità genitoriale, dovrebbero offrirci una
fascia di popolazione, protetta, felice e realizzata. Ma non sembra
così. Questo ragionamento non vuole assolutamente concludersi con un invito a ripristinare le vecchie forme di cura ed educazione dei minori. Vuole semplicemnete invitare a riflettere sulla ossessione genitoriale, l'insensibilità delle istituzioni, e la nuova educazione che dovremo re-inventare.
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