Ossessione genitoriale e degrado minorile (Adamus)


Per secoli l'Occidente ha maltrattato o trascurato i bambini. Quelli abbienti crescevano allattati dalle balie, educati da istitutori, spediti in collegio. Quelli poveri venivano lasciati nell'aia, spediti al lavoro o nei monasteri, anche in cambio di danaro. I matrimoni combinati dalla famiglia, avvenivano anche prima dei dieci anni. Si può dire che l'Europa è cresciuta mediante i matrimoni combinati e la "vendita" delle figlie ai futuri mariti. Gli orfanotrofi pullulavano, e i bambini che non morivano prima di diventare adulti, erano la minoranza. Per secoli, addirittura i bambini disabili o le bambine venivano uccisi alla nascita. I bambini erano un investimento per i genitori. Se ne facevano tanti per ridurre la percentuale dei morti prematuri e per avere manodopera gratuita a sostegno della famiglia. Le punizioni corporali a casa e a scuola erano non solo permesse, ma consigliate. I bambini erano esclusi dal mondo degli adulti. Non mangiavano a tavola con gli adulti, potevano parlare solo se interrogati, erano tenuti al massimo rispetto per genitori, educatori, sacerdoti e adulti in genere.

"Oliver Twist" fu il secondo romanzo pubblicato da Charles Dickens, e apparve in prima edizione a puntate mensili sulla rivista Bentley's Miscellany, dal febbraio 1837 all'aprile 1839. "Rosso Malpelo" è una novella di Giovanni Verga, che comparve per la prima volta su Il Fanfulla nel 1878 e "Ciaula scopre la Luna" è una novella del 1907 di Luigi Pirandello. Questi tre lavori descrivono la vita dei bambini, normale fino al primo novecento.

Nel '900, con l'aumento della scolarità, è apparsa alla ribalta l'adolescenza. Un periodo transizionale fra bambino e adulto, mai esistito nei secoli precedenti. E' nello stesso secolo che gli Stati occidentali hanno gradualmente abolito le punizioni corporali a scuola, anche se molti Stati ancora oggi consentono le punizioni corporali a casa. E molti Stati hanno gradualmente migliorato la legislazione a favore dei minori.

Oggi, l'Occidente si è fortunatamente emancipato dalla crudeltà verso i minori. Il lavoro minorile non è scomparso ma è fuorilegge, così come la pedofilìa. I matrimoni combinati sono spariti. Le punizioni corporali severamente punite. Tutto questo è ancora registrabile nei Paesi asiatici, africani e sudamericani che per questo consentono all'Occidente di sentirsi migliore e più civile. La trascuratezza e la crudeltà si sono però trasformate in ossessione.

I genitori devono spendere cifre enormi per l'igiene, la cura, l'abbigliamento, l'istruzione e il tempo libero dei figli. Non possono lasciarli soli in casa o in macchina. Non possono farli lavorare nella bottega o nella fattoria familiare se hanno meno di 15 anni. Devono accompagnarli e ritirarli da scuola fino alla terza media. Devono passare con loro ogni ora libera. Devono mantenerli fino ai 35 anni e oltre. Non possono punirli in nessun modo o diseredarli. E tutto ciò non è solo una libera scelta di costume, ma è obbligatorio per legge, pena la sottrazione della prole, le multe o il carcere. Non esiste alcun dovere per i minori, gli adolescenti e i giovani fino ai 40 anni: almeno nessun dovere che non sia solo morale. Se i minori e gli adolescenti delinquono vengono puniti blandamente e le loro famiglie non vengono punite affatto. Se i minori e gli adolescenti sputano sui genitori, picchiano o accoltellano i professori, rubano o si prostituiscono vengono trattati come vittime. I bambini e gli adolescenti monopolizzano ogni cena fra adulti, rispondono a tono ad ogni rimbrotto, rifiutano ogni osservazione fatta da un adulto, insegnanti compresi, che non siano i loro genitori (in questo, appoggiati da padre e madre che arrivano a picchiare chi critica la prole).

L'opinione dominante è che i bambini siano il più prezioso tesoro della famiglia e della società. Società che peraltro fa di tutto per svalutare e sfruttare i bambini. Con il degrado scolastico, l'azzeramento di tutte le agenzie educative e degli spazi sicuri di gioco, lo sfruttamento dei minori da parte dello sport, della moda, della televisione, dello show business. Il termine "giovane" non rimanda al tradizionale "giovane uomo" ma piuttosto al "tardo-adolescente", con la conseguenza del mantenimento della svalutazione e dell'infantilismo degli esseri umani fino ai 40 anni.

In Occidente, tutto questo dichiarato aumento della preziosità dei minori, degli adolescenti e dei giovani e tutta questa ossessione per la responsabilità genitoriale, dovrebbero offrirci una fascia di popolazione, protetta, felice e realizzata. Ma non sembra così.
I consumi di alcool e droghe avviene in età sempre più bassa. Il bullismo e la delinquenza minorile dilagano. L'evasione scolastica è al punto più alto. L'analfabetismo funzionale è alle stelle. La disoccupazione giovanile è epidemica. I disturbi alimentari, il masochismo, la prostituzione colpiscono i minori quanto nei Paesi meno sviluppati. Il numero di separazioni e divorzi è in continuo aumento. Non sono più i genitori a valutare, criticare, punire i minori, ma il contrario.

Questo ragionamento non vuole assolutamente concludersi con un invito a ripristinare le vecchie forme di cura ed educazione dei minori. Vuole semplicemnete invitare a riflettere sulla ossessione genitoriale, l'insensibilità delle istituzioni, e la nuova educazione che dovremo re-inventare.