Il presente articolo formula una serie di fondate ipotesi sullinterazione
tra comunicazione e rapporti di potere nel contesto tecnologico che
caratterizza la network society, o società in rete.
Partendo da un corpus selezionato di studi sulla comunicazione e da
una serie di case study ed esempi, si giunge alla conclusione che
i media siano divenuti lo spazio sociale ove il potere viene deliberato.
Mostrando il legame diretto tra politica, politica dei media, politica
dello scandalo e crisi della legittimità politica in una prospettiva
globale. E avanzando lidea che lo sviluppo di reti di comunicazione
interattiva orizzontale ha favorito laffermazione di una nuova
forma di comunicazione, la mass self-communication (comunicazione
individuale di massa), attraverso Internet e le reti di comunicazione
wireless. In un tale contesto, politiche insurrezionali e movimenti
sociali sono in grado di intervenire con maggiore efficacia nel nuovo
spazio di comunicazione. Sul quale, però, hanno investito anche
i media ufficiali o corporate media e la
politica mainstream. Tutto ciò si è tradotto nella convergenza
tra mass media e reti di comunicazione orizzontale. E, più
in generale, in uno storico spostamento della sfera pubblica dalluniverso
istituzionale al nuovo spazio di comunicazione.
INTRODUZIONE - La costruzione del potere come influsso
esercitato sulle menti
Comunicazione e informazione sono da sempre fondamentali fonti di
potere e contropotere, di dominio e cambiamento sociale. Ciò
in ragione del fatto che la principale battaglia che si gioca nella
società è quella per le menti degli individui. Il mondo
di pensare di questi ultimi determina la sorte di leggi e valori su
cui le società si fondano.
Sebbene paura e coercizione siano risorse cruciali nellimposizione
della volontà del dominatore sui dominati, pochi sistemi istituzionali
possono durare a lungo se basati quasi esclusivamente sulla semplice
repressione. Le torture inflitte ai corpi rappresentano una pratica
meno efficace dellinflusso esercitato sulle menti. Se il modo
di pensare della maggior parte dei cittadini contraddice valori e
norme istituzionalizzati nello Stato e sanciti da leggi e ordinamenti,
il sistema è inevitabilmente destinato a cambiare, ma non necessariamente
per realizzare le speranze degli attori del cambiamento sociale. Cambiamento
che, però, si verificherà comunque. Ci vuole soltanto
un po di tempo e molta, molta sofferenza. Poiché è
la comunicazione e segnatamente la comunicazione socializzata,
ossia quella che investe luniverso pubblico a fare da
base alla produzione sociale del significato, la battaglia per le
menti degli individui si gioca soprattutto nei processi di comunicazione.
Ciò è ancora più vero nel caso della network
society, che è caratterizzata dalla diffusione delle reti di
comunicazione in un ipertesto multimodale. In realtà, la continua
trasformazione della communication technology nellera digitale
estende linfluenza dei mezzi di comunicazione a tutti gli ambiti
della vita sociale, in un network che è al contempo global
e local, generico e personalizzato, secondo un modello in continua
evoluzione. Di conseguenza, i rapporti di potere ossia le relazioni
che servono da fondamento a tutte le società e i processi
che sfidano i rapporti di potere istituzionalizzati sono sempre più
plasmati e determinati dalla sfera della comunicazione.
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