Pacitti:
Silvio Berlusconi, plurimiliardario magnate dei media, ha vinto le
elezioni italiane nonostante sia in balia delle accuse criminali e
del conflitto tra affari ed interessi politici. Sembra che gli italiani
siano meno interessati alla questione morale e più interessati a quello
che Berlusconi possa fare per loro.
Chomsky:
Perché pensa che la situazione sia diversa in Gran Bretagna e negli
Stati Uniti?
Pacitti:
È questo che spero che ci spieghi.
Chomsky:
La risposta è che non è diverso.
Pacitti:
Può elaborare il concetto?
Chomsky:
Alcuni mesi fa qui cè stata un'elezione. Ora, io non so in Italia,
ma qui la popolazione è sondata estensivamente, in modo
massiccio, cosicché noi abbiamo una conoscenza abbastanza buona degli
atteggiamenti pubblici. C'è, infatti, ad Harvard un progetto chiamato
LElettore che Svanisce, che mi sembra molto significativo.
Si
occupa di analizzare nei dettagli i risultati elettorali per tentare
di determinare perché gli elettori stanno perdendo interesse nelle
elezioni da venti anni a questa parte. Una delle cose che viene misurata
è il senso di helplessness, di impotenza cioè, ovvero
si percepisce sempre di più che non è possibile fare niente che agisca
sul processo politico.Il
senso di impotenza ha colpito pesantemente questanno, ben oltre
ogni precedente.Di
fronte all'elezione approssimativamente il 75% della popolazione ha
percepito che non c'era alcuna competizione, che era solo una sorta
di gioco tra sottoscrittori ricchi, boss di partito ed
i media.Lindustria
delle relazioni pubbliche, della pubblicità, ha creato i candidati,
addestrandoli ad usare certi gesti e determinate parole che i ricercatori
di marketing indicavano come utili ai fini elettorali.Alla
fine nessuno diceva ciò che pensava, nessuno capiva e molti pensavano
che si trattasse di qualcosa privo di senso, solo una specie di gioco
di marketing, di pubbliche relazioni.
Pacitti:
E pensa che ciò che sta accadendo in Italia sia simile?
Chomsky:
Posso dire che è molto simile, ma io non conosco lItalia come
gli Stati Uniti. Questa è una tendenza che partì dagli Stati Uniti
e dalla Gran Bretagna e che risale alla prima parte del secolo.
Era
naturale che dovesse nascere nei paesi più democratici. Negli anni
20 qui si capì subito negli altri paesi più tardi
che non era più possibile controllare la gente con la forza.I
paesi stavano diventando più democratici. Il diritto di voto si
stava estendendo. Il Partito Conservatore britannico - abbiamo i
loro verbali interni allepoca della Prima Guerra Mondiale
comprese che non cera più alcun modo di tenere la generalità
della popolazione fuori del sistema elettorale. Compresero che si
andava verso il suffragio universale e che dovevano perciò rivolgersi
a quello che chiamarono guerra politica.Sono
chiamate pubbliche relazioni, ma significa propaganda, cioè il tentativo
di controllare gli atteggiamenti delle persone ed i loro pensieri
dirigendoli verso altre preoccupazioni.Non
potendo controllare il popolo con la mera forza, lo si tiene comunque
fuori dallarena politica. Lo stesso veniva fatto
negli Stati Uniti. Infatti, si registrava una crescita enorme dellindustria
delle pubbliche relazioni.Nelle
società più avanzate, più democratiche, cè da credere che
appena una società ottiene più libertà, la propaganda sostituisce
la violenza come mezzo di controllo del popolo.
Pacitti:
Berlusconi è stato imputato in una serie di processi penali in cui
è stato condannato. Ma a causa della legge italiana sulla caduta
in prescrizione dei reati, in effetti nessuna di queste sentenze
è stata applicata. Un recente libro elenca quattordici imputazioni
contro Berlusconi. Nell'ultimo decennio ha collezionato pene detentive
per un totale di sei anni e cinque mesi per corruzione, finanziamento
illegale e falso in bilancio.
Chomsky:
Per gli standard Usa si tratta di banalità.
Pacitti:
Nel 1990, Berlusconi fu condannato per spergiuro dopo aver negato
la sua appartenenza alla loggia Massonica P2, una organizzazione anti-comunista
che ha usato i servizi segreti per fini politici.La
condanna di Berlusconi fu annullata da un'amnistia generale. Il sostegno
degli Stati Uniti alla P2 sembrerebbe confermare quello che lei sta
dicendo.
Chomsky:
Precisamente. L'Italia, come sappiamo, è stata il principale obiettivo
degli Stati Uniti fin dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Lo
scopo era quello di minare la democrazia in Italia.Negli
anni 40, c'era la grande paura che la Sinistra vincesse unelezione
democratica. In particolare, nel 1948 la Sinistra aveva un grande
prestigio.Voglio
dire che aver sostenuto la resistenza contro il Fascismo era un fatto
molto importante in quel periodo, così come supportare i sindacati.
Proprio mentre la Sinistra si apprestava a vincere le elezioni, gli
Usa iniziarono a cospirare.Non
so se a lei è noto, ma il primo piano del Consiglio di Sicurezza Nazionale
[NSC1, si veda in proposito il memorandum in Storia del Consiglio
di Sicurezza Nazionale 1947-1997": www.fas.org/irp/offdocs/NSChistory.htm
] riguarda lobiettivo di minare la democrazia in Italia.
Questo
era il problema dellepoca. E conclusero che potevano minare
il processo democratico ricorrendo allarma degli aiuti alimentari
e non credo che ci sia bisogno di ricordarle che in quel periodo
cera molta gente letteralmente affamata alla reintegrazione
della polizia fascista (cosa che fu effettivamente fatta) e ad altre
cose del genere tra le quali il sabotaggio dei sindacati.Se
tutto questo non fosse stato sufficiente e la Sinistra nonostante
tutto avesse vinto, gli Stati Uniti avrebbero tentato la carta di
una mobilitazione nazionale, appoggiando nel contempo
una serie di attività paramilitari contro il governo.La
politica del Consiglio di Sicurezza Nazionale prevalse, e continuò
fino agli anni settanta e forse oltre. Voglio dire che le nostre conoscenze
arrivano solamente fino agli anni settanta perché lì i documenti si
fermano. Il sostegno alla P2 va inserito in questo contesto. In altre
parole, lo sforzo di minare la democrazia italiana ha radici antiche.A
confronto, Berlusconi non sta organizzando attività militari per rovesciare
il governo. Ciò che accade oggi non è corretto, ma non è grave quanto
quello che è accaduto in passato.Ed
è lo stesso qui. A Clinton non è accaduto di avere molti processi
per corruzione. Ma guardiamo il curriculum di Reagan e
di alcuni esponenti della sua amministrazione [1981-89].
Pacitti:
C'è più di un sospetto qui in Italia che Berlusconi abbia avuto
un sostegno dalla Mafia siciliana alle elezioni nazionali.
Chomsky:
Sì, ma da dove venne la Mafia siciliana? Non nacque dal nulla. La
Mafia, come lei sa, era stata distrutta da Mussolini. E come fu
ricostituita la Mafia? Fu ricostituita quando gli eserciti americani
e britannici sbarcarono prima in Sicilia e poi in Italia meridionale;
e la stessa cosa accadde in Francia meridionale e la criminalità
fu ricostituita come unagenzia per minare la resistenza
e minare la Sinistra.
Pacitti:
Quindi, lei ha esaminato nei dettagli la vicenda italiana?
Chomsky:
Non ho fatto ricerche originali ma ho valutato la vicenda comparando
diverse fonti. Quindi, per esempio, nel mio libro Deterring Democracy uno dei capitoli [capitolo
11: la Democrazia nelle Società Industriali], contiene dei riferimenti
al principale progetto statunitense e britannico dopo la Seconda Guerra
Mondiale: minare la resistenza contro il Fascismo e ripristinare il
tradizionale sistema politico.Cè
un riferimento allItalia, che viene approfondito in un altro
libro successivo, che si avvale di rivelazioni ulteriori. E sullargomento
c'è un libro molto buono che ho recensito da qualche parte [World Orders, Old and New, Londra, 1997].Uno
storico italiano [Federico Romero, The
United States and the European Trade Union Movement 1944-1951,
Nord Carolina, 1989-1992] giudica addirittura positivamente il fatto
che gli alleati abbiano disarmato la resistenza e riportato il Comitato
di Liberazione Nazionale allordine, perché i liberi
movimenti politici e sociali da sempre ispiravano diffidenza agli
Alleati in quanto difficili da controllare.Romero
descrive gli sforzi degli inglesi e degli americani finalizzati a
minare i gruppi operai e la resistenza contro Fascismo in Italia settentrionale.
Nonostante il giudizio positivo, la descrizione è di grande interesse
in quanto molto accurata.
Pacitti:
E la base per questo processo fu posta subito dopo la Seconda Guerra
Mondiale, giusto?
Chomsky:
Sì, e non solo per l'Italia. È stato un fenomeno mondiale. Lo stesso
è avvenuto in Giappone.Uno
studio notevole è appena stato pubblicato ha vinto il premio
Pulitzer [Hirohito and the Making of Modern Japan
di Herbert P. Bix] - su come gli Stati Uniti riabilitarono lImperatore
Hirohito dopo la Seconda Guerra Mondiale come parte dello sforzo complessivo
di sostenere il Fascismo e minare la Sinistra. È stato un fenomeno
mondiale.
Pacitti:
Dunque, i casi italiani di corruzione risultano assai meno gravi
della casistica americana?
Chomsky:
Menzionerò solo un altro esempio per convincerla. In Francia, proprio
accanto lItalia, ci fu una grande resistenza anti-fascista
e forti movimenti operai.Il
sud della Francia fu colpito con intensità seconda solamente al
caso italiano. Lobiettivo era sempre il sabotaggio della Sinistra
e dei sindacati. Così fu restaurata la Mafia corsa in Francia meridionale
e quella è stata la fonte del traffico di eroina nel mondo.Per
ripagarli dei servizi politici gli americani consegnarono
ai corsi il monopolio della produzione di eroina. E con questo siamo
alla French connection, giusto? Così nacque il problema
della droga nel dopoguerra. Queste sono cose importanti.Basta
dare unocchiata al NSC1 che ho citato prima, il
primo memorandum del Consiglio di Sicurezza Nazionale,
così cruciale nel contesto, richiedeva se necessario, come dicevo,
la coercizione. Diciamo in prima istanza il ricatto del cibo e -
se non bastasse - il sabotaggio delle elezioni. Gli Stati Uniti
avrebbero dovuto sobillare una mobilitazione nazionale,
e quindi preparare la guerra e sostenere le attività paramilitari
interne italiane.
Pacitti:
Da quello che lei sta dicendo deriva che Berlusconi sarebbe stato
appoggiato fin dallinizio dalla Mafia, che a sua volta è stata
spalleggiata dagli Stati Uniti.
Chomsky:
Sì, gli Stati Uniti avevano restaurato la Mafia, che in precedenza
era stata distrutta.
Pacitti:
Quindi in Italia stiamo vedendo solo metà della storia.
Posso chiederle qualcosa di più sul caso Berlusconi? So che non le
piace dare consigli e senza dubbio non me ne darà alcuno. Ma molta
gente radicale in Italia sta chiedendosi cosa fare. Cè chi ha
iniziato a scrivere libri che raccolgono i casi di corruzione e di
ingiustizia, dalla Mafia a Berlusconi fino ai casi socialmente accettati
di corruzione accademica.So
che lei ha posto il problema all'interno di un contesto più largo,
globale, ma c'è qualche cosaltro che noi potremmo e dovremmo
fare stando qui e che non stiamo facendo e che va oltre un contesto
italiano?
Chomsky:
La risposta a queste domande è la stessa, al di là di quale sia il
caso specifico. Non ci sono segreti che non siano stati scoperti negli
ultimi duemila anni.Nello
specifico italiano, tra Mafia connections, criminalità
e così via i fatti dovrebbero essere sufficientemente conosciuti.Ma
la domanda è unaltra: a chi importa realmente? Per quanto posso
capire, il vero problema è che in Italia la gente grosso modo sa,
magari non i dettagli, ma effettivamente non gliene importa.
Pacitti:
E perché pensa che non ci sia interesse e coinvolgimento?
Chomsky:
Il popolo subisce una pressione tremenda, non solo in Italia ma in
tutto il mondo. Il tentativo è quello di rimuovere la popolazione
dallarena politica.Questo
viene chiamato neo-liberismo, un modello che ha il suo zoccolo duro
in Gran Bretagna e negli Stati Uniti - di nuovo i paesi più avanzati
- ma che si espande ovunque, col risultato di invertire quello che
accadde negli anni sessanta. Quello che accadde negli anni sessanta
aveva terrorizzato le élite internazionali. Questo emerge in modo
netto, e forse nel modo più netto, in The Crisis of Democracy, il più sorprendente
documento sullargomento.
Pacitti:
Fu pubblicato nel 1975 ed era il primo studio della Commissione
Trilaterale fondata da David Rockefeller. Giusto?
Chomsky:
Sì. La Commissione era una élite, una élite internazionale liberista,
da Europa, Stati Uniti e Giappone. Ed era formata prevalentemente
da persone dellamministrazione Carter, che erano quasi interamente
liberal nel senso americano del termine, cioè socialdemocratici
ed internazionalisti.Tutta
questa gente era profondamente turbata da quanto accadeva in tutto
il mondo negli anni sessanta. Ciò che li turbava maggiormente era
la crescita della democrazia, cioè la parte della popolazione
le donne, i lavoratori, le minoranze, gli anziani solitamente
apatica e passiva che entrava nellarena politica e tentava di
imporre le proprie richieste. Stavano entrando in un territorio proibito.
Iniziarono a pensare che il sistema politico fosse nelle mani delle
tirannie private, di poteri privati, e stavano cominciando ad erodere
proprio questi poteri.Quella
è la crisi della democrazia secondo la Trilateral. Affermarono
dunque che troppa democrazia non va bene, occorre più moderazione,
era necessario riportare la gente allapatia ed alla passività.Affermarono
di essere turbati e richiamarono le istituzioni responsabili dellindottrinamento
termine loro, non mio dei giovani. Si riferivano alle
scuole, ai funzionari, ai media, alle chiese che anziché indottrinare
stavano diventando troppo indipendenti e pensanti, troppo
attivi. Avrebbero dovuto agire per invertire appunto la crisi
della democrazia.Ci
sono stati da allora sforzi notevoli per riportare le persone alla
marginalità, e questo tentativo assume molte forme.Una
forma è la minimizzazione dello Stato in chiave neoliberista.
Sottrarre le decisioni allarena pubblica per portarle in mani
private è unaltra forma di privatizzazione.
Un'altra
forma è la centralizzazione delle autorità finanziarie. La Banca Centrale
Europea ha autorità enorme e non è responsabile di fronte al parlamento.Ancora
più importante è la liberalizzazione della finanza a partire dagli
anni 70, smantellando il sistema Bretton Woods. Questo crea
ciò che gli economisti chiamano un parlamento virtuale, che deve dare
retta agli investitori, altrimenti loro possono distruggere l'economia.
Ciò restringe enormemente il raggio dazione dei governi.Ma
ci sono anche dei gruppi di potere estremamente importanti che hanno
in comune un accordo sostanziale sulla necessità della commercializzazione
dei servizi. Lidea dominante è quella di privatizzare i servizi,
cioè tutto quello che lo Stato può garantire istruzione, sanità,
ecc. Liberalizzando si aprono i servizi alla competizione privata,
e questo significa trasferirne il controllo ai privati.
Pacitti:
È precisamente quello che Berlusconi ha in mente.
Chomsky:
Precisamente. Ma è solo una componente di un processo mondiale, dovuta
ai problemi che comporta la crescita del processo democratico. Si
sta concretizzando ovunque come un tentativo di erodere la Sinistra.Non
è più possibile in Occidente controllare il popolo con la violenza.
Non lo puoi semplicemente sbattere in una stanza delle torture. Occorrono
altri mezzi. Uno di questi è la propaganda. Un altro è un consumismo
parossistico, che cerca di condurre la gente verso consumi sempre
più massicci. Negli Stati Uniti leconomia ha sofferto a causa
delle politiche neoliberiste, come è stato il caso in tutto il mondo,
tale economia essendo sostenuta in notevole misura dallo spendere
dei consumatori.Il
debito delle famiglie supera il reddito. E questo viene giudicato
positivamente, perché intrappola la gente nel debito. Così hai solo
da lavorare duramente e non pensare. Così fin dallinfanzia i
bambini sono inondati di messaggi che dicono: compra, compra, compra
e così via.Lo
stesso avviene a livello internazionale. Il Terzo Mondo è intrappolato
nel debito imposto dallimmensa propaganda del Fondo Monetario
Internazionale e della Banca Mondiale. Sono congegni finalizzati a
controllare le popolazioni e ad assicurare il potere alle tirannie
locali. Questo è quello che avviene nellera della libertà.
Pacitti:
Pensa che l'unica cosa da fare qui in Italia sia tentare di svelare
tutto questo?
Chomsky:
Occorre provare a spiegare alla gente cosa accade. Non è una questione
di piccole corruzioni qui o lì. Questi sono fatti marginali. Le
persone hanno ragione a non essere preoccupate di questo. Questo
è corrotto, quello è corrotto. E allora? Ciò che è veramente importante
sono i metodi profondi e sistematici di controllo della popolazione.
Uno dei padri fondatori degli Stati Uniti, Alexander Hamilton, descriveva
il popolo come una grande bestia che deve essere controllata. Come
la mise il maggior compilatore della Costituzione, James Madison,
i ricchi della nazione devono controllare ciò che accade.
Pacitti:
E pensa che noi dovremmo raccontare la verità continuando a scrivere
libri ed articoli?
Chomsky:
Noi dobbiamo organizzare; dobbiamo organizzare le persone. Non servono
i libri se sono letti solo da alcuni accademici. Le cose cambiano
se essi riescono a raggiungere il grande pubblico e diventano così
parte degli sforzi organizzativi; per esempio, quegli sforzi che
sono riusciti finalmente a creare azioni di protesta a livello internazionale.
E ciò emerge dalla organizzazione di massa. Non è sufficiente scrivere
libri. Gli obiettivi della privatizzazione sono ovvi e non saranno
fermati scrivendo libri. Saranno fermati da una resistenza unita
su basi internazionali. Questa è la via per fermare il neoliberismo.
Pacitti:
Lei è daccordo che valga la pena scrivere sulla parte italiana
del quadro per chiarirlo?
Chomsky:
Ne vale la pena se tale scrivere è parte di uno sforzo organizzativo.
Se si scrive qualcosa per lettori accademici che leggono in una biblioteca,
va bene.Ma
scrivere serve davvero soltanto se qualcuno lo trasforma in azione.
Ma la cosa essenziale è che le parole siano usate. Voglio dire, è
come quando si fa scienza. Possiamo usarla per aumentare la comprensione
e la ricerca, oppure in modo tale da beneficiare il popolo? Se è così,
va bene.
Pacitti:
Molte grazie. Sono sicuro che i nostri lettori troveranno i suoi
commenti, come sempre, illuminanti e stimolanti.
Noam
Chomsky, linguista, filosofo ed attivista politico statunitense,
è considerato da molti il maggiore intellettuale al mondo e uno dei
principali pensatori dei tempi moderni. Si definisce una specie
di socialista anarchico ed è da lungo tempo un instancabile
sostenitore dei diritti umani.Ha
scritto più di 30 libri ed innumerevoli articoli attaccando e smascherando
la politica estera degli Stati Uniti. È generalmente ritenuto il fondatore
della scienza linguistica moderna per aver trasformato lo studio del
linguaggio e della mente oltre 40 anni fa.È
docente al Dipartimento di Linguistica e Filosofia al Massachusetts
Institute of Technology.
http://web.mit.edu/linguistics/www/chomsky.home.html
Domenico
Pacitti è un giornalista internazionale e docente universitario.Come
corrispondente per The Times
Higher Education Supplement e per The
Guardian di Londra e come redattore di World Parliamentarian in Bruxelles, ha
scritto oltre 300 articoli contro la corruzione in Italia, soprattutto
in ámbito universitario.Ha
insegnato filosofia, linguistica e cinese nelle università nel Regno
Unito ed in Italia. Attualmente insegna lingue e letterature inglese
e americana all'Università di Pisa.
http://www.humnet.unipi.it/~pacitti/
intervista da : www.terrelibere.it
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