NEW ORLEANS, realizzato il panopticon di Bentham
La straordinaria città di New Orleans, una delle più ricche di storia negli Stati Uniti ma anche una delle più flagellate dalla criminalità, sta per trasformarsi in un enorme campo applicativo delle tecnologie di controllo. Almeno così la vedono i sempre più rari sostenitori dei diritti civili.

Le aree metropolitane di New Orleans saranno presto imbrigliate in una rete di telecamere avanzate Sony. Dotate di notevoli qualità tecnologiche, le cam possono registrare immagini ad alta definizione a qualsiasi ora del giorno e della notte, fino a scorgere la targa di un'automobile anche a quasi 300 metri di distanza. Forti di uno zoom ottico 25x, le cam possono girare in tutte le direzioni e coprire ciascuna un'area di otto isolati. Le immagini registrate possono essere utilizzate come prova in tribunale.

"Usare le tecnologie più avanzate per trovare soluzioni economiche ed efficaci - ha spiegato il sindaco di New Orleans C. Ray Nagin - è stata sempre la priorità della mia amministrazione. Con questo sistema in funzione è come se ci fosse un poliziotto virtuale in tutte le strade, come deterrente del crimine e come suo avversario".

Lo scopo di tutto questo è, dunque, la sicurezza, la necessità di contrastare le bande criminali e soprattutto la malavita legata al commercio di droga. Fornite di schermatura antiproiettile e in continua comunicazione con le centrali di polizia, le nuovissime SNC-RZ30N Sony sono già state installate in 240 esemplari, con un costo complessivo di 4,5 milioni di dollari. Ma entro pochi mesi raggiungeranno quota 1000 unità.

Le cam vengono installate sui pali della luce che con la loro altezza dominano dall'alto gran parte delle aree residenziali di New Orleans, dove risiedono poco più di mezzo milione di persone destinate ad essere scrutate in ogni loro spostamento da occhi elettronici visibili e intoccabili. Sulle strade e all'interno dei veicoli, gli occhi elettronici e scrutatori trasferiranno via wireless le loro osservazioni alla polizia.

Il fatto che le cam "parlino" via wireless non solo permette di eliminare l'infrastruttura cavo, e i relativi costi, ma anche consente alle pattuglie della polizia, e non soltanto ai centri operativi, di accedere in ogni momento alle immagini riprese da una qualsiasi delle cam. "Quando investighiamo un crimine registrato da una di queste cam di sorveglianza - ha spiegato ai reporter un ispettore della polizia locale - questi dispositivi sono come un poliziotto che ha già svolto la parte più importante dell'inchiesta".

"L'aspetto più importante di questo progetto - ha invece dichiarato il responsabile tecnologico dell'amministrazione cittadina, Greg Meffert - è costituito dall'integrazione di diverse tecnologie. Abbiamo messo insieme sistemi wireless, tecnologia IP e videoregistratori digitali per dare un unico sistema di sicurezza all'intera città". Il tutto è stato condito anche con sistemi anti-jamming, per impedire che la trasmissione delle immagini sia disturbata dall'esterno.

Una situazione, ma questo lo dicono i critici del sistema e non certo le autorità cittadine, che potrebbe impattare tra l'altro sulla spontaneità dei comportamenti, riducendo quindi gli spazi della libertà individuale. Ragionamenti simili sono quelli che in Italia hanno più volte spinto il nostro Garante per la privacy ad intervenire sull'uso indiscriminato delle telecamere di sorveglianza. L'elemento deterrente delle cam, cioè, non vale solo per i criminali. Anche questa è una delle tesi di ACLU, la potente organizzazione per i diritti civili, da sempre contraria all'uso indiscriminato delle telecamere nelle strade.

Chi pensasse che contro queste cam si stia mobilitando la popolazione però sbaglierebbe. Le autorità cittadine hanno persino adottato un programma chiamato Adotta una Telecamera che consente a gruppi, associazioni, enti, aziende e via dicendo di raccogliere i fondi necessari e chiedere l'installazione di una cam in un'area di propria scelta. E sono già molte le cam installate su richiesta.

Inoltre, sebbene New Orleans rappresenti la città che fin qui ha portato più avanti questo genere di sorveglianza, ci sono altre metropoli statunitensi, anche ben più grandi, come Chicago, che stanno seguendo la stessa rotta. (Michele Basso)

Fonte: http://www.punto-informatico.it / http://www.webmasterpoint.org/risorse/articolo.asp?id=11442