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OSSERVAZIONE, AUTO OSSERVAZIONE.
TECNICHE DI OSSERVAZIONE NEL METODO EC
(Emozioni - Comunicazione)

Osservazione

Osservare, rispetto al guardare, richiede maggiore impegno e professionalità poiché si colloca tra i vari tentativi di acquisire conoscenza, in maniera più o meno sistematica, su un fenomeno, su una cosa, su una persona, su una interazione tra persone, su un gruppo. In ambito scientifico il termine osservazione ha più significati:
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può riferirsi a un modo sistematico di guardare la realtà per verificare o confutare ipotesi sulle leggi che la governano
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può riferirsi ad una tecnica di raccolta dei dati basata sulla capacità di osservazione come strumento di rilevazione
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può riferirsi, nell'ambito delle scienze comportamentali, sia alle ricerche in cui un intervento è teso a provocare e a controllare la manifestazione del fenomeno oggetto di studio, sia alle ricerche il cui fenomeno è osservato nella sua manifestazione spontanea.

La ricerca sperimentale in laboratorio porta ad esibire un particolare comportamento in una data situazione e ciò fa si che quel comportamento agito in quella situazione "ritenuta artificiale" non possa essere lo stesso osservato in una situazione naturale.
Viene per questo ritenuto:
1)      che il comportamento osservato in laboratorio possa essere una caratteristica dell'esperimento stesso diverso comunque da quello che si sarebbe potuto manifestare in una situazione naturale
2)      che in ogni tentativo di riproduzione a scopi sperimentali l'artificiosità è ineliminabile.
In ambito scientifico ciò vale sia che si adotti un modello di studio del comportamento di tipo sperimentale (le cui scoperte fruttuose sono dovute per lo più a tentativi espliciti di verificare le ipotesi), sia che si adotti un modello fenomenologico (le cui scoperte fruttuose provengono da impressioni o sensazioni fenominiche, dall'aver colto significati per fenomeni che di solito passano inosservati).
L'osservazione nel metodo EC è anch'essa agita in una situazione di laboratorio (circostanze poco realistiche, quindi straordinarie), ma la finalità non è riprodurre un dato comportamento per verificarne l'ipotesi che sta a monte, ma far emergere dei comportamenti automatici e nuovi.
In questo senso la situazione di laboratorio mette in evidenza oltre gli automatismi le potenzialità da sviluppare che emergono proprio in situazioni in cui vi è scarso rispetto dei ruoli reali, contenuti da trattare distanti dalla quotidianità, ecc.
L'osservazione nel metodo EC è prevalentemente di tipo fenomenologico nel senso che tende a cogliere in un proprio momento ciò che mai prima era stato osservato , in un secondo momento a dargli un senso con una o più ipotesi interpretative, sul principio che l'ambivalenza, la poliambivalenza è costitutiva di ogni interpretazione. L'osservazione per sua natura non è oggettiva, e quindi mai neutra ma influenzata dagli orientamenti dell'osservatore, dalla sua personalità nonché dalle sue esperienze pregresse, dalla sua intelligenza, motivazione, aspettativa, ecc. in base al principio che l'osservatore modifica la natura delle cose osservate per l'atto stesso dell'osservare.
Tradotto in termini sistemico-cibernetico, a cui fa riferimento il metodo EC, il sistema osservato e l'osservatore sistema creano una interrelazione, una nuova totalità sistemica che comprende l'uno e l'altro. Si tratta in questo caso del tipo di  osservazione partecipante (o partecipata) che comporta inevitabilmente una interazione e al tempo stesso una evoluzione del rapporto in  funzione dell'osservazione stessa. L'osservazione non in presenza e non in interazione (per es. stando dietro ad uno specchio) limita ancora più la percezione della realtà da osservare e fa maggiormente ricorso alle costruzioni soggettive.

Auto-osservazione

Come l'osservazione partecipante o partecipata o quella non in presenza, anche l'auto-osservazione è influenzata dai modelli culturali introiettati, dalle esperienze pregresse, dai risultati ottenuti, ecc. La funzione dell'auto-osservazione è acquisire conoscenza su di sé attraverso il "dato cosciente" che rende "altro" il dato provato e questo (il vissuto) cessa di essere quello che era prima poiché viene integrato (e anche snaturato) dai fattori cognitivi. L'auto-osservazione nel metodo EC è un aiuto concreto per localizzare i punti deboli e i punti forti del proprio stile comunicativo, inoltre investe lo sviluppo della capacità di individuare del proprio stile, le potenzialità, le proprie realtà comportamentali commisurate sia al cognitivo che al relazionale. Auto-osservarsi per esempio sul proprio grado di sopportazione o di proposta dell'imprevedibile, sul coinvolgimento e sul distacco e su quant'altro si riesce a consapevolizzarsi, fa decidere se confermare o cambiare il proprio stile comportamentale e inaugura l'interrogarsi sugli effetti della comunicazione spostando il proprio posizionamento dall'intenzione ai risultati.

Tecniche di osservazione

Nel metodo EC la videoregistrazione è utilizzata come tecnica di osservazione nei suoi tre momenti significativi:

1)      la ripresa:
-          può essere vista come l'occhio che osserva
-          può provocare disagio/piacere di essere ripresi
-          può provocare la negazione/offerta della propria immagine
-          crea l'aspettativa di rivedersi

2)      la visione del filmato:
-          può provocare un primo impatto con la proprio immagine di accettazione/rifiuto
-          può far scoprire posture, movimenti ricorrenti, gesti agiti in  modo automatico
-          non fa ritrovare la propria voce
-          non fa ritrovare il coinvolgimento emotivo presente nel momento della ripresa
-          può provare ansia/timore di possibili valutazioni e giudizi

3)      l'osservazione
-          l'osservazione favorisce il processo di avvicinamento delle "due figure", l'immagine interiorizzata e quella osservata fino a riconoscerle integrate
-          l'eteroosservazione favorisce il processo di confronto tra come gli altri vedono il soggetto osservato (risultato-effetto) e come il soggetto pensa che gli altri lo vedano (intenzioni).
In sintesi la videoregistrazione nel metodo EC consente di:
-          incontrare la propria immagine nel qui ed ora di una circostanza comunicativa
-          utilizzare il distacco emotivo da quella circostanza per fare un confronto a distanza con la propria immagine
-          ottenere un momento di confronto con le percezioni che la propria immagine ha suscitato negli altri membri del gruppo
-          rivisitare le sensazioni vissute nel qui ed ora della circostanza comunicativa alla luce delle sensazioni prodotte dalla visione.

Osservazione dei filmati delle esperienze svolte
Obiettivi generali:
-          sviluppare autonomia di osservazione
-          sviluppare flessibilità relazionale
-          sensibilizzarsi al cambiamento
-          sensibilizzarsi alla diversità degli stili comunicativi
-          sensibilizzarsi allo scarto tra effetti dell'atto comunicativo e intenzioni
-          verificare scarto tra immagine di sé e comportamento agito
-          sensibilizzarsi al verbale e non verbale e se vi è conflitto
-          sensibilizzarsi alle connessioni mondo interno (atteggiamenti) e segnali visibili (comportamento)
-          sensibilizzarsi alla ambivalenza/polivalenza costitutiva delle interpretazioni
-          sensibilizzarsi ai punti forti e fragili del proprio comportamento
-          verificare gli automatismi agiti
-          leggere i punti fragili anche come potenzialità da sviluppare
-          sensibilizzarsi alle dinamiche di gruppo
-          sensibilizzarsi all'interdipendenza tra i membri
-          sensibilizzarsi al clima creatosi nel gruppo
-          sensibilizzarsi all'ascolto
-          sensibilizzarsi al feed-back
-          sensibilizzarsi ai vari tipi di ruoli
-          sensibilizzarsi alla gestione della centralità.

Osservazione performances individuali
(es. presentazione)
Obiettivi specifici (oltre ai generali):
-          sperimentare ruoli diversi
-          verificare se si ascolta l'altro
-          verificare l'uso delle pause

Osservazione role-playing di gruppo
(es. riunione)
Obiettivi specifici (oltre ai generali):
-          evidenziare l'interdipendenza fra i membri
-          addestrare a sentire il clima del gruppo
-          riconoscere il cambiamento dei singoli dovuto all'influenzamento reciproco
-          legare sensazioni, impressioni, messaggi ricevuti ai segnali.
Paola Pacifico