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BUONE NOTIZIE PER GLI PSICOLOGI VENETI

La Giunta Regionale del Veneto ha riorganizzato i sistemi di convenzione con le comunità terapeutiche per tossicodipendenti, con delibera n. 1482 del 13-3-92.
La delibera ha qualche difetto e non sarà di facile attuazione, ma rappresenta un grande successo per la categoria degli psicologi, aprendo (ad occhio) 100 o 200 posti di lavoro.
In sostanza la Regione identifica 3 tipi di comunità, differenziandole per livelli di qualificazione professionale degli operatori e differenziando sensibilmente le rette.
La categoria A è quella delle "comunità di accoglienza" che fanno uso di operatori volontari e che ricevono i finanziamenti più bassi. La categoria B comprende le comunità "terapeutiche e riabilitative", che devono avere operatori addetti alla "funzione psicoterapeutica" che siano medici o psicologi "iscritti regolarmente all'albo degli psicoterapeuti". Le comunità di questa categoria devono prevedere "ogni trenta utenti" due psicologi a tempo pieno. Il Legislatore qui fa parecchie confusioni. La prima è che indicando l'obbligo della presenza di operatori con funzioni psicoterapeutiche, nega in concreto la valenza terapeutica della comunità, andando contro a tutta la storia delle C.T. Invece di comunità terapeutiche, il Veneto avrà d'ora innanzi delle residenze similturistiche, con l'aggiunta di servizi di psicoterapia. La seconda è che la Regione Veneto è all'oscuro della assoluta inesistenza di un "albo degli psicoterapeuti". Esiste invece un Albo degli psicologi al cui interno è  previsto un elenco degli psicoterapeuti, ma l'avvio concreto di entrambi non si attuerà prima di 2-3 anni almeno. La terza confusione sta nella mancata precisazione se il "responsabile del programma terapeutico e della struttura" debba essere o no psicologo e/o psicoterapeuta. Infine non è chiaro cosa debba avvenire nelle comunità che abbiano meno di 30 utenti. Ma tant'è, per noi psicologi sarà comunque una opportunità. La categoria B raggruppa le comunità terapeutiche "specialistiche" caratterizzate da alta numerosità di operatori laureati: fino a 30 unità 3 psicologi; fino a 45 unità, 4 psicologi; in tutti i casi il direttore responsabile deve essere un medico o psicologo.
Le differenze di retta giornaliera per i regimi residenziali sono abbastanza vistose: cat. A £. 55.000; cat. B £. 80.000; cat. C £. 100.000. Poiché il danaro è una forte molla per lo sviluppo è prevedibile una corsa delle comunità ad attrezzarsi per la categoria superiore, il che offrirà notevoli spazi agli psicologi.

Guido Contessa