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Nei giorni 2 e 16 marzo e 23
maggio lIstituto Neofreudiano di Psicoanalisi ha promosso due incontri-ricerca
sul tema Psicoanalisi e Potere.
Il primo, al Circolo della Stampa, (presenti 200 persone) riguardava
il potere delle Istituzioni e ha contato sulla partecipazione del Gen. Alberto
Danese (presidente del Centro Alti Studi Difesa) che ha parlato del potere
dellesercito, del prof. G. Toraldo di Francia (scienziato) cheha parlato
del potere della scienza, del prof. Cesare Musatti (psicoanalista) che ha
parlato del potere della psicoanalisi, del prof. Luigi Longhin (psicoanalista
neofreudiano) che ha esposto quanto, intorno al potere nelle Istituzioni,
ha scritto e detto Franco Fornari e del prof. Alberto Malliani (patologo
medico) che ha parlato del potere della medicina.
I liberi interventi del pubblico, pur commentando gli interessanti spunti
forniti dai relatori, hanno dimostrato praticamente come la dinamica del
potere sia inconsciamente pervasiva (anche se del potere semplicemente si
parla) e di come scattino le identificazioni introiettive e proiettive conchi
si pone come rappresentante del potere.
Ciascun relatore, sia a livello di struttura della propria personalità e
di modalità di intervento, sia per il ruolo che assume, rappresentando una
Istituzione, ha suscitato, come è naturale, reazioni diverse.
Da un punto di vista strettamente psicologico e decisamente inconscio la
reazione più violenta, colorata qua e là da angoscia e tensione, è seguita
dallintervento di Alberto Malliani, relativo al potere della medicina.
Listituzione medica presentata come carente, insoddisfacente e soggetta
per molti aspetti al potere più negativo, ha scatenato ansia, paura e reazioni,
in parte prevedibili, data la funzione materna simbolica da essa rappresentata.
Al di là della figura del medico (non sempre comunque allaltezza della
situazione) la medicina nel discorso di Milliani ha mostrato il suo tallone
dAchille nei suoi risvolti sociali, condizionata molto spesso da giochi
di potere, irresponsabilità, razzismo, inefficienza.
Anche la scienza quando esce dalla turris eburnea della ricerca, ha detto
Toraldo di Francia, rischia di identificarsi con lo scienziato, merce dacquisto
molto spesso, degli Stati che possono permetterselo, perdendo quindi, come
scienza, potere ed autonomia.
Lesercito con la sua organizzazione e le sue regole inderogabili,
ha retto nella esposizione chiara del generale Danese alle critiche del
pubblico che, forse intimorito o rispettoso di una autorità
costituitasi in ruoli decisamente autorevoli, non ha contraddetto, né posto
domande.
Il secondo incontro al Salone PierLombardo (presenti 450 persone)
riguardava il potere dellindividuo. Hanno partecipato il professor
Enrico Rambaldi (filosofo), la professoressa Jole Baldaro Verde (psicosessuologa),
il prof. Mauro Mancia (filosofo e psicoanalista) e la dottoressa Franca
Maisetti (psicoanalista neofreudiana).
Dallanalisi del potere inteso come componente fondamentale nellinterno
dei rapporti tra gli uomini e le varie parti delluomo, è emerso il
bisogno dellessere umano di tendere verso una individualità (da non
confondere con lindividualismo) che permetta una vita di relazione
libera da condizionamenti, luoghi comuni ed ignoranza.
Gli psicoanalisti hanno espresso le finalità della psicologia e psicoanalisi,
strumenti al servizio delluomo per perseguire, nella misura del possibile,
la conoscenza della verità del mondo interiore inconscio, unica realtà di
cui luomo può essere totalmente responsabile. Uno scambio di opinioni
fra le varie dimensioni delluomo spesso confuse e confusive, come
essere sociale (relativamente libero) e come essere individuale (potenzialmente
libero) hanno animato il dibattito seguito alle relazioni.
Il terzo incontro è stato organizzato nella sede dellIstituto
sotto forma seminariale, a numero chiuso e, attraverso gruppi di lavoro,
si è analizzato il potere nella famiglia e il potere nella scuola; scegliendo
famiglia e scuola in quanto istituzioni primarie ed espressione di una realtà
psichica.
È stata fatta unanalisi del linguaggio nellinterazione
gruppale, incentrando la ricerca sul rapporto tra il pubblico e il privato,
studiato in termini di simbolizzazione operativa e affettiva.
Altri gruppi di incontro intorno alle dinamiche sottese al potere nelle
sue varie manifestazioni, sono in programma e saranno promosse dallIstituto
Neofreudiano di Psicoanalisi di Milano a partire dal prossimo ottobre.
Per informazioni scrivere in Via Melzi DEril, 32.