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QUESTIONE SIPS

È passato più di un anno dall'ultima Assemblea dei Soci della Società Italiana di Psicologia (SIPs) e le notizie sono sempre più rare e per "raccomandati". Il direttivo dell'ultimo Congresso di Venezia era allo scadere del suo mandato, e la Commissione Elettorale nominata a Venezia ha proceduto al suo rinnovo. Ma qui cominciano i guai! Ne parla diffusamente il ricorso presentato dal socio/consigliere uscente/candidato alla presidenza Rossati: ne facciamo una sintesi il più possibile rispettosa.
Il ricorso è motivato dalle numerose irregolarità rilevate nelle operazioni elettorali.
1 - "La Commissione elettorale è incorsa nello svolgimento delle recenti operazioni elettorali, pre-elettorali e post-elettorali in violazione delle norme statutarie" con conseguenti scorrettezze procedurali che inficiano i risultati delle elezioni.
a-  
non sono state rispettate le scadenze fissate dalla stessa commissione elettorale;
b- 
non tutti i soci hanno ricevuto il materiale per esprimere il proprio voto (di essi alcuni - per esempio G. Contessa ex consigliere nazionale - non hanno ricevuto nulla a tutt'oggi);
c-   
i soci che - non avendolo ricevuto - hanno sollecitato il materiale per votare si sono trovati di fronte ad un rifiuto;
d-   
nonostante la commissione fosse informata della situazione, ha rifiutato una proroga di 30 giorni nello scrutinio richiesta dalla sezione regionale della Sardegna dove il materiale arrivato per le votazioni (non per tutti i soci comunque) era in estremo ritardo sui tempi fissati;
e-   a
ccettazione in data 6/5/88 del  voto espresso da alcuni soci dopo iniziate le operazioni di scrutinio e dopo il termine perentorio del 5/5/88 fissato per l'espressione di voto a mezzo posta dalla commissione elettorale stessa;
f-  violazione del principio della collegialità della commissione elettorale che in sede conclusiva di operazioni di spogli e scrutinio era rappresentata da un solo membro (il secondo era assente e l'ultimo era dimissionario);
g-  
le operazioni elettorali sono state espletate fuori dalla sede ufficiale e con il concorso di soci estranei alla commissione elettorale, "alcuno dei quali forse portante un interesse proprio";
h-  
decisione di non scrutinare ben 280 schede elettorali pervenute dopo il 5/5 sera, ma spedite ad aprile;
i-   
violazione dell'art. 10 u.c. dello Statuto che afferma "… la c.e. … cura altresì la compilazione di un verbale circa l'andamento delle operazioni elettorali che deve essere spedito a tutti i soci SIPs" e che, ovviamente, non è a tutt'oggi pervenuto.
Il consigliere Rossati chiede comunque che i Probiviri intervengano per fare rispettare "la decisione presa dal C.D. uscente, quella cioè di convocare un'assemblea nazionale straordinaria a Pisa il 10 settembre… al fine di vedere dichiarata la nullità delle operazioni relative alle elezioni del Consiglio Direttivo SIPs, così come tenutesi in Roma in data 6/5 e 19/5/88.
È ovvio che il 10 settembre non c'è stata nessuna assemblea dei soci!!!
2 - "Infatti se quanto accaduto nel corso delle operazioni elettorali si rivela - anche ad un superficiale esame - irregolare e scorretto, ancor più irregolare e scorretto appare quanto accaduto dopo le elezioni, e cioè nel corso del 15/6/88. In tale data alle 9,30 del mattino era stata infatti convocata (con telegramma) dal Presidente l'ultima riunione del CDN uscente.
Nel corso di tale riunione venivano presi in considerazione ed esaminati i documenti di protesta contro le irregolarità procedurali e sostanziali compiute nel corso delle elezioni, e cioè: il ricorso della collega F. Marini delegato della sez. sarda ....; (ed altre note di protesta a firma S. Di Nuovo, Spaltro, n.d.r.) … Per prassi ….la proclamazione del direttivo (e del presidente) neo-eletti è sempre stata fatta dal direttivo uscente…
Al termine della mattinata, dopo ampia discussione e dopo aver sentito il parere di alcuni delegati regionali, il direttivo nazionale uscente decideva a larga maggioranza (favorevoli Fumai, Majer, Contessa, Pierucci, Rossati; ….) di sospendere la proclamazione degli eletti, di non eseguire il passaggio delle consegne e di affidare la decisione in merito ad un'assemblea nazionale straordinaria, convocata a Pisa (città situata nell'Italia centrale …e soprattutto priva di candidati locali) per il 10/9 successivo.
Nel pomeriggio immediatamente successivo accadeva un fatto a mio modo di vedere incredibile: dopo che alcuni membri del direttivo uscente (Pierucci, Contessa e Rossati) avevano comunicato agli eletti del nuovo direttivo presenti (assente Spaltro) tale decisione, costoro, e in particolare Calvi, Lombardo e Sangiorgi decidevano di "autoproclamarsi" nuovo direttivo legittimamente in carica!"
Pare che da quel momento sia iniziata una riunione di un organismo non ben identificato, ma certamente no previsto dallo Statuto della SIPs: erano presenti consiglieri del direttivo in scadenza, "neoeletti" non investiti, né insediati, delegati regionali. Pare sembra che questo "augusto" consesso abbia votato una mozione che "pretende di annullare la decisione del mattino". Il ricordo di Rossati porta la data 1-7-88.
Ovviamente non ha mai avuto seguito.