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PER I PIU' DEBOLI

Si è concluso a Roma all'ospedale Fatebenefratelli (isola Tiberina), il terzo congresso internazionale "Violenza all'infanzia: che fare". L'assise, organizzata dal Centro Studi PsicoSociali di concerto con il Ministero Affari Esteri, la Regione Lazio, la Federazione Nazionale Ordini dei Medici ed il Fatebenefratelli, e con l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica ha visto la partecipazione di studiosi ed esperti delle Università e degli Enti Pubblici di dodici "Nazioni europee ed extraeuropee". Il convegno ha permesso la definizione della reale entità del fenomeno e l'approntamento di una strategia comune per l'istituzione di rilevamenti epidemiologici affidabili. Sono state inoltre varate delle iniziative per la prevenzione dell'abuso e per l'istituzione di misure alternative alla condanna penale del reo onde evitare, nel caso ove possibile, lo sradicamento del minore dal proprio nucleo familiare quindi, quale ulteriore trauma per questi. Particolarmente interessante per lo sviluppo di questa nuova impostazione, il contributo dei magistrati presenti. Il giudice Toro, presentando dei dati statistici finora ignorati e che smentiscono l'opinione corrente, ha sottolineato l'ulteriore emarginazione della figura paterna nei casi di affidamento di minori conseguenti a separazioni o divorzi. Si è infatti passati dal 22% di affidamenti al padre (1971) all'attuale 7,8%. Ha inoltre proposto l'istituzione del "difensore del minore" che intervenga nella discussione dell'affidamento accanto ai legali, nominati dai due genitori. L'ass. Mario De Bartolo, facendo propria la proposta del Centro Studi Psico Sociali, ha assicurato l'apporto logistico del proprio assessorato per il varo dell'Anonima Genitori Violenti. "Questa" ha illustrato il dott. Piero Rocchini "permetterà di prevenire l'abuso sul minore fornendo un adeguato supporto al genitore in difficoltà". Egli potrà chiedere aiuto direttamente rivolgendosi al telefono per l'infanzia (06/7577865) istituito da tempo dal C.S.P.S.. Il pubblico presente e le comunicazioni pervenute hanno permesso di valutare positivamente l'apporto di un nuovo e qualificato volontariato.

A cura del C.S.P.S.