indice generale

LETTORI E LETTERE

Lettere al direttore

Gentile Direttore,
le scrivo in merito alle recenti notizie di cronaca giudiziaria sulle pagine dei giornali italiani.
Il mio pensiero è quello di chi ha vissuto sulla propria pelle il dramma della droga per diversi anni e si ritiene fortunato di aver conosciuto nel 1983 la Comunità Narconon; da quella data il mio problema di droga si è risolto. Ritengo che quanto stia accadendo al Narconon abbia dell’incredibile e non riesco a concepirlo. Ancora una volta ci si accanisce contro chi sta concretamente lottando contro la droga, invece di trovare i veri responsabili di  questo tragico fenomeno, spacciatori per primi.
Trovo ingiusto o quantomeno in parte, leggere sui giornali solamente di vicende che mettono in cattiva luce il Narconon, così facendo si fa conoscere solo un lato della medaglia.
Direttamente conosco molte persone che con la Comunità Narconon si sono salvate dalla droga e indirettamente di altre centinaia che sono documentate presso la Comunità Narconon. Tanti ne sono usciti e per lo loro famiglie l’incubo droga è finito, al contrario per altre l’incubo continua ma, nessuno ha ancora inventato un metodo che funzioni al 100%.
Gli operatori di questo settore non sono dei computers infallibili, le persone con cui si tratta non sono dei robots che si dirigono a proprio piacere, diventa difficile non commettere sbagli e ancor più difficile affermare che non si ripeteranno, nonostante l’esperienza ci aiuti a non ricommetterli. Questi sbagli penso che siano stati strumentalizzati, che il sistema con la burocrazia ed i suoi esperti psichiatri dal metadone facile non hanno certo agevolato le comunità, si sono preoccupati di detenere il  monopolio che non ha dato risultati ma intorno a cui orbitano forti interessi.
Questi sono i fatti che dovrebbero essere portati alla luce e messi sul banco degli imputati, invece di criminalizzare una comunità che da sette anni è in prima linea nella lotta alla droga ed ottiene risultati.
Prima è toccato a San Patrignano, ora al Narconon, domani a chi toccherà?

Andrea Battistini