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ASSOCIAZIONI & ISTITUTI
ASSOCIAZIONE NAZIONALE
VILLAGGI S.O.S.

OBIETTIVI:

Cura dei minori in stato di necessità o di abbandono.
I bambini, riuniti in gruppi familiari di circa 8 unità, vivono in una delle case (circa una decina) di cui è composto il villaggio.
Capo famiglia è la "mamma SOS", una donna che si impegna a dare ai bambini l'affetto e la sicurezza di cui hanno bisogno per crescere sani e sereni come in una famiglia normale. La "mamma" cura personalmente la casa e la cucina dei suoi bambini che resteranno nel villaggio fino al loro completo reinserimento nella famiglia d'origine.
Responsabile del Villaggio SOS è un dirigente che appoggia le mamme nel loro impegno quotidiano, sorvegli l'educazione dei bimbi e cura l'amministrazione del Villaggio.

ORIGINI:

1949: nasce l'Associazione con un primo villaggio ad Imst (Tirolo) ad opera del fondatore Herman Gmeiner.
1954: sorgono i primi villaggi in Europa.
1964: nasce il "SOS Kinderdorf International" per la costruzione di villaggi nel mondo. A tutt'oggi il SOS è presente in 74 Paesi con più di 200 villaggi.
1963: si inaugura a Trento il primo villaggio italiano.
1967: si realizza quello di Ostuni (Brindisi)
1981: quello di Vicenza.
1985: a Roma.
1986: a Morosolo (Varese).
1987: sono aperti i cantieri per la costruzione di tre villaggi a: Mantova, Saronno e Sessa Aurunca (Caserta).

FINANZIAMENTI

Le Associazioni Nazionali Villaggi SOS nel mondo raccolgono i fondi necessari per l'organizzazione dei villaggi. Ogni Associazione è amministrata da un Consiglio che promuove e controlla il reperimento dei fondi.
Le Associazioni Nazionali fanno capo alla "SOS Kinderdorf International" che coordina e sostiene le varie associazioni.
L'attività delle Associazioni Nazionali  è sostenuta da sottoscrizioni e donazioni degli "Amici dei Villaggi SOS": più di 5 milioni di persone sparse nel mondo. La maggior parte degli amici assume il "padrinato" di un bambino, cioè si impegna al versamento di un regolare contributo per il mantenimento del bimbo stesso con cui intrattiene rapporti epistolari, cui invia piccoli doni, ecc. (questo soprattutto con i bambini dei Paesi sottosviluppati).