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ELEMENTI DI PSICOLOGIA CLINICA E FORENSE
dall'omonimo saggio edito da Te.M.a.
di Germano Bellussi
Prefazione

La psicologia sta rivisitando oggi i temi classici che hanno accompagnato la sua breve storia, quella di quattro generazioni di psicoanalisti, dalla Vienna di fine secolo ai giorni nostri. Ne consegue una crisi delle posizioni ideologiche, delle ortodossie rigidamente intese; ne consegue ancora un proporsi di scenari caratterizzati  dalla propria vicenda specifica e di quella di altri gruppi di ricercatori, di sostanziale eclettismo. La psicoanalisi vive oggi esperienze di perdita di identità. Non cementata dalla necessità di fare blocco  a fronte di un tentativo di delegittimazione  proveniente dalla cultura e dalla società in cui si è trovata ad essere innestata, non più garantita dalla solitudine epistemologica, non più rassicurata dalla privatezza estrema della sua clinica, essa attraversa una crisi profonda, malgrado la diffusione raggiunta ed i clamorosi ed inaspettati successi conseguiti nell'ambito delle più disparate discipline. La psicoanalisi si trova ad un giro di boa. Gli psicoanalisti più attenti ne hanno preso coscienza, e nel momento in cui ne prendono coscienza avvertono anche l'esigenza di porre dei punti fermi; e noi con loro. Ovviamente non è cosa facile. Il percorso che, tramite questi ELEMENTI intendiamo proporre al lettore, si propone appunto anche, se non soltanto, questo scopo. Ci teniamo, e tentiamo di dare una risposta, cosa sia oggi la psicoanalisi per noi. Cosa possa diventare la psicoanalisi per noi. La psicoanalisi, si noti bene, quella che risulta orientata, direttamente o almeno indirettamente, alla diagnosi e alla terapia dei disturbi psichici, quella che pone al centro della sua attenzione il soggetto disturbato e che alla nostra disciplina chiede innanzi tutto sollievo. Ci chiediamo quali siano le sue connotazioni essenziali; quali risultati clinici conseguiti, in una prospettiva di validazione; quali rapporti con la psichiatria dinamica, con le psicoterapie non analiticamente orientate, con la psicologia clinica. Ci chiediamo quale sia il rapporto della psicoanalisi con il diritto, qualora ve ne sia uno, come noi riteniamo. Rileviamo come a fronte di una produzione vastissima nel campo della psicoanalisi clinica ed in quello delle discipline che dall'insegnamento della psicoanalisi hanno attinto a piene mani nuovi argomenti di riflessione ed inaspettate chiavi di lettura per i dati acquisiti (l'etnologia, la storia delle religioni, la critica d'arte, ecc.) risalti invece il deserto dei contributi nel terreno di ricerca che potrebbe essere comune per gli psicoanalisti e gli operatori del diritto. Ci chiediamo allora se vi sia uno spazio per la nostra disciplina  nell'ambito del  diritto, nell'ambito, in specie del processo. Sigmund Freud non  avrebbe avuto dubbi sulla risposta. Una riflessione quindi, quella nostra, che vuole essere insieme clinica e forense. Un testo, quello nostro, in cui ad una parte, per così dire istituzionale, se ne aggiungono altre due esemplificative del nostro modo di lavorare nella pratica clinica e del nostro approccio psicoanaliticamente orientato a fronte di alcuni temi classici della nostra disciplina e della più ampia ricerca culturale. L'ambizione è che ne risulti, sia pure in rapidissimo tracciato, una disciplina scientifica (rientrante quindi a pieno titolo  tra le cose dette scienze della natura) utilizzabile in primo luogo  nella prospettiva del trattamento dei disturbi della psiche (diagnosi e terapia) ed in secondo luogo nella prospettiva di una sua possibile utilizzazione nel processo (penale e civile), con funzione di supporto esperto in vista delle decisioni che il giudice debba prendere, delle linee difensive che le parti in causa debbano predisporre ed attuare in corso di causa.
Lo studio non è quindi rivolto soltanto agli addetti ad alcuni lavori, anche se presuppone delle conoscenze di base, nel settore della psicoanalisi e della psichiatria in specie, le quali peraltro ci risultano essere nella nostra stagione culturale patrimonio di ogni uomo colto.