indice generale |
L'analisi immaginativa ha i suoi paradigmi.
Per paradigma intendiamo un punto di riferimento generale e fondamentale,
le cui caratteristiche sono quelle
-
di poter essere assoggettato ad un processo per accertarne
la non validità
-
di non essere stato riconosciuto invalido attraverso il processo
In altre parole: falsificabile e non falsificato.
Tutte le scienze della natura si sviluppano nel quadro di alcuni paradigmi,
e così pure (quale scienza della natura, e non della cultura) la psicoanalisi.
Sono paradigmi per la psicoanalisi, e quindi per l'analisi immaginativa
che è in tutto e per tutto una psicoanalisi:
-
l'ipotesi strutturale della psiche
-
l'ipotesi del trauma psicogeno
-
l'ipotesi deterministica dello sviluppo psichico
-
l'ipotesi pansessuale
-
l'ipotesi psicodinamica
-
l'ipotesi della relazionalità transferale
la verifica deve essere effettuata, in continuità di tempi e in
prospettiva falsificazionista, sul duplice piano:
-
della coerenza, alla luce delle acquisizioni sopravvenute
-
della verifica clinica
L'analisi immaginativa ha i suoi modelli.
Per modello intendiamo una costruzione astratta che condivide alcune caratteristiche
del dato modellato, la cui funzione è eminentemente euristica.
Tutti i ricercatori nell'ambito delle scienze della natura utilizzano dei
modelli (di fenomeni e di insieme di fenomeni); così pure, lo riconoscono
o meno, gli psicoanalisti, e gli psicoanalisti di analisi immaginativa.
Il modello è quello che discende dal paradigma deterministico, e cioè dal
giuoco stretto tra:
-
la psiche, quale apparato del corpo (con le sue quattro
istanze: es, super io, io, io ideale)
-
il corpo, nel complesso dei suoi apparati
-
la realtà
Nel segno delle esigenze:
-
di realizzazione dei desideri
-
di confronto con la realtà
l'analisi immaginativa ha i suoi metodi.
Per metodo intendiamo delle tecniche ai fini:
-
diagnostico
-
terapeutico.
Se il paradigma ed il modello delle analisi immaginativa sono quelli
della psicoanalisi, l'analisi immaginativa propone dei metodi che, affiancandosi
a quelli che ha in comune con altre psicoanalisi, sono specificatamente
suoi.
Indichiamo quelli che ci paiono essere di maggiore rilievo e di più
frequente applicazione, colti nel momento del loro raggruppamento in complessi
diagnostico-terapeutici ampi ed omogenei:
-
il gruppo di tecniche per la messa in condizione del
paziente
-
il gruppo di tecniche multimediali ( con utilizzazione
coordinata della parola, dell'immagine, del corpo)
-
il gruppo di tecniche esegetiche dell'immaginario (dei
sogni, notturni e da svegli, diretti e spontanei; delle fantasticherie,
delle allucinazioni).
L'accertamento delle identità dei paradigmi e dei modelli e la utilizzazione
di tecniche non profondamente dissimili costituisce un momento chiave del
dialogo fra scuole.
Germano Bellussi