Forum sessista

Nella puntata del 24 agosto a Forum un’ospite afferma, senza creare scandalo, che l’ideale degli uomini è “una moglie come elettrodomestico in tanga”. Immaginiamo lo scandalo se un uomo affermasse che l’ideale delle donne è “un marito con carta di credito a forma di vibratore”.

Mediaset miope

I canali Mediaset non solo fanno pubblicità all’Italia in tutto il mondo, ma pieni come sono di inserzioni commerciali, promuovono i prodotti italiani nel mondo. Che motivo c’è di trasmettere programmi a pagamento, o addirittura oscurarli, all’estero?

Conduttori incapaci o finta democrazia?

Paolo del Debbio e Luca Telese fanno finta di condurre due trasmissioni serali “democratiche ” e spesso critiche verso il regime. Invitano dieci ospiti, ci infilano 3/4 servizi e passano metà del tempo a lamentarsi che tutti urlano e che la pubblicità incombe. I casi sono due: o sono del tutto incapaci di fare il loro lavoro e scroccano il lauto stipendio; o sono manipolatori che, fingendosi aperti e democratici, spargono fumo e nebbia su ogni problema d’attualità. La fortuna è che il telespettatore non riesce a capire niente del problema e quindi cambia canale.

Grazie Rete4

Sabato scorso (sera e notte) Rete4 ha offerto due vere chicche.
In prima serata “Bourne ultimatum”, il terzo della trilogia. Un vero trionfo della suspence, dal ritmo indiavolato e dalla sceneggiatura impeccabile.
A notte fonda, purtroppo, ci ha fatto rivedere “In nome del popolo italiano” un capolavoro del 1971, diretto da Dino Risi. con Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman. Il film sembra girato quest’anno, e descrive perfettamente l’Italia immutabile degli imprenditori cialtroni, del regime corrotto, dei magistrati giustizialisti e di un popolo che riconosce un solo Dio: il calcio.

Come eravamo e come torneremo ad essere

ReteQuattro ha mandato in onda a notte fonda “Una vita violenta”, un film del 1962 diretto da Paolo Heusch e Brunello Rondi e tratto da un romanzo del 1959 di P.P.Pasolini.
Il film non ha la forza del libro e forse è stato mandato in onda in forma ridotta. Tuttavia è un interessante documento urbanistico. Ci mostra il degrado delle periferie degli Anni Sessanta, purtroppo molto simile a quello che registreremo negli Anni Venti (del duemila).

Poliziotteschi

Roma violenta è un film poliziottesco italiano diretto da Franco Martinelli nel 1975. È il primo film della cosiddetta Trilogia del commissario, che vede protagonista il commissario Betti, interpretato da Maurizio Merli, il quale diverrà in seguito icona del genere poliziottesco. Questa notte (a tarda ora) è ripassato su Rete4.

La visione di questi films è istruttiva. In primo luogo presentano una violenza che oggi è praticamente sparita. In secondo luogo mostrano l’assurdità delle ronde che Lega e Pdl hanno spacciato come idea originale. Infine evidenziano l’impotenza delle forze dell’ordine e l’iniquità delle leggi che dura tutt’oggi

Terra! si unisce alla tv del dolore

Terra! una volta era anche interessante. La puntata di domenica 8 su Rete4 è stata una vera boiata. Il tema era la situazione in Siria. Ci si poteva aspettare che la puntata spiegasse il perchè del conflitto; se è vero che Hassad era un dittatore feroce o no; se è vero o no che i ribelli sono una minoranza finanziata da potenze straniere. Insomma ci aspettavamo un orientamento fra le tante e contrastanti informazioni che si trovano sul web. Niente di utto ciò. Solo una sequela di testimoniante strazianti, sui morti e i torturati, da entrambe le parti. Cosa notissime a chiunque abbia in mente la guerra civile fra fascisti e anti-fascisti, fra l’IRA e l’Inghilterra, fra la Spagna e i paesi Baschi, in Libia e in Algeria, cioè ogni guerra civile.

Profezie mediche

Retequattro, a notte fonda, ogni tanto offre una chicca. Stanotte ha mandato in onda “Bisturi, la mafia bianca!”, un film del 1973 diretto da Luigi Zampa. Geniale e profetico, testimonia di un’ Italia che in 40 anni, è cambiata sì, ma solo in peggio.

Bellissimo

Un film di Damiano Damiani. Con Riccardo Cucciolla, Franco Nero, Turi Ferro, Georges Wilson. Drammatico, durata 106′ min. – Italia 1971.

8017229426117

Mandato su Rete4 all’alba di sabato 2 giugno: film come non se ne fanno più in Italia. Bellissimo ed educativo ma senza l’odierna melensa retorica. (Dexter Morgan)