I TG fanno male

Educano alla servitù.
Il 7 gennaio 2012 il Presidente del Consiglio Monti riceve fischi e insulti di esponenti della Lega Nord, di Rifondazione Comunista e de La Destra, a Reggio Emilia. I Tg hanno riferito del trionfo di Monti e delle frasi d’appoggio del “caro leader – Presidente della Repubblica”, ma hanno glissato con una frase e un’immagine alcuni, e taciuto gli altri.

Quando c’era Berlusconi ogni sua pisciatina riceveva le obiezioni e gli insulti (giustamente) di tutti gli 8-10 gruppi di opposizione. Ora, dopo il golpe appoggiato da una larga maggioranza, l’opposizione quasi sempre viene ignorata.

E’ così che ci insegnano ad essere servi. (Hitto Ogami)

I Tg e le veline di Washington

Nelle controversie interne è tutelato il “diritto di replica”. Ad ogni affermazione del governo, ne segue una dell’opposizione; ad ogni accusa verso qualcuno, segue (quasi sempre) la difesa dell’accusato. Quando qualcuno è processato per un crimine, viene dato spazio anche ai difensori.
Il principio sparisce quando si tratta di controversie esterne. Ad ogni accusa proveniente da veline degli Usa, per esempio sull’Iran, abbiamo mai sentito la voce dell’ambasciatore iraniano? Alle dichiarazioni del pensiero unico europeo, abbiamo mai sentito le obiezioni dei molti oppositori dell’Europa ? Quante volte abbiamo visto apparire una voce della Corea del Nord, in risposta alle continue accuse ed irrisioni verso quel Paese? E qualcuno che spiega le ragioni del regime siriano?

La ragione è semplice. La politica estera in tv è decisa da Washington. (Hitto Ogami)

Canone Rai: correttezza nei solleciti agli utenti

Niente pressioni sugli utenti e informazioni più corrette da parte dei cosiddetti “ispettori Rai” incaricati di contattare le persone che non risultano abbonate per sollecitare la sottoscrizione del canone televisivo. Gli incaricati Rai che svolgono questo servizio per conto della Agenzia delle entrate devono tenere un comportamento trasparente e fornire agli utenti informazioni chiare sulla propria attività in modo da non ingenerare errori o equivoci sul loro effettivo ruolo. Al termine di un’istruttoria avviata nei mesi scorsi il Garante privacy (con un provvedimento di cui è stato relatore Giuseppe Chiaravalloti) ha prescritto all’Agenzia delle entrate – Sportello abbonamenti tv alcune misure per conformare alla normativa i trattamenti di dati effettuati dagli agenti incaricati sulla base della convenzione tra l’Agenzia e la Rai del 2001. Sono ancora numerose le segnalazioni che giungono all’Autorità in cui si lamentano comportamenti ritenuti irrituali di agenti Rai che, qualificandosi come “ispettori”, si presenterebbero presso le abitazioni e con toni minacciosi e con modalità considerate “inquisitorie” o “intimidatorie” procederebbero alla ricerca degli evasori del canone televisivo e a sollecitare gli abbonamenti. Segnalati anche casi in cui, di fronte alla titubanza dei cittadini nel fornire determinate informazioni, sono stati minacciati accertamenti nelle abitazioni. Entro il 30 aprile l’Agenzia delle entrate dovrà comunicare al Garante le misure necessarie impartite ai suoi agenti affinché i trattamenti dei dati siano conformi al Codice privacy. L’Agenzia dovrà innanzitutto garantire che gli agenti Rai spieghino chiaramente agli utenti, senza artifici e senza indurli in errore, la loro esclusiva attività di promozione dell’abbonamento televisivo. L’Agenzia dovrà garantire, inoltre, che l’informativa sul trattamento dei dati indichi con precisione quali informazioni sia obbligatorio fornire e quali no. Da evitare, infine, pressioni indebite sugli utenti “minacciando” controlli intrusivi nelle abitazioni.
Con un autonomo procedimento l’Autorità ha aperto un’istruttoria per verificare la corretta applicazione delle misure di sicurezza a protezione dei dati personali usati per il recupero dell’evasione del canone televisivo

http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1504209
COMUNICAZIONE DEL GARANTE DELLA PRIVACY
leggi anche COME DISDIRE LEGALMENTE IL C.D. ” CANONE RAI”

La tv che parla di sè

Metà dei palinsesti di tutte le reti è fatta da programmi che parlano di altri programmi. C’è il programma dell’anteprima, la marketta degli attori che reclamizzano il programma prima o durante, c’è il programma a lato o commento del programma, c’è infine il programma che valuta il programma terminato. A volte cè anche il programma con “il meglio di…”
Insomma, paghi 1 e prendi 5 o anche 6. (Hitto Ogami)

Ti usano per un sondaggio? Fatti pagare. Loro ci guadagnano, perchè tu no?

Babbo Natale fa male

Durante le feste tutte le reti ci hanno ammorbato con su squallidi films su Babbo Natale. Le renne di Babbo Natale, il sosia di Babbo Natale, la vera storia di Babbo Natale, Babbo Natale al supermercato….mancava solo Babbo Natale e Barbie!
Storie mielose di un capitalista ciccione, simpatico come un foruncolo sul naso. Il soggetto fa malissimo alle anime semplici perchè induce l’idea di un sacro da “mungere” (come il capitalismo, appunto) al posto di un sacro da “onorare” (come Gesù bambino). Babbo Natale insegna a chiedere e ricevere. Gesù bambino, coi re magi, insegna a dare e venerare. (Hitto Ogami)

Aboliamo il canone e privatizziamo la RAI

Napolitchavez sun li

Ci sono pochi Paesi nei quali ogni giorno il “caro leader” predica in televisione: il Venezuela, Cuba, la Corea del Nord e l’Italia. Ma per festeggiare, a Capodanno solo noi abbiamo il doppio sermone. (Hitto Ogami)

Se ci intervistano per la TV, facciamoci pagare: loro ci guadagnano, perchè noi no?