Digitale terrestre

L’unica riforma del ventennio Berlusconi è il digitale terrestre, che a parole doveva liberalizzare il mercato, migliorare la visione, aumentare l’offerta di contenuti. Risultato: il mercato non si è aperto (gli operatori maggiori sono i soliti), la visione si presenta a quadratini e scariche un giorno sì e uno no, i canali si sono moltiplicati ma i contenuti no. Quello che l’anno scorso è andato sul canale X quest’anno va sull’Y, e viceversa. Addirittura, i programmi mandati l’estate scorsa, vengono rimandati oggi con la formula “rewind” o “il meglio di” o (come fa Rete4 con Forum) senza battere ciglio.

Giallo

Quando Rai1, 2 e 3, ReteQuattro, Canale5 e Italia1 diventano insopportabili con telegiornali-velina, talk shows da psichiatria e film idioti, Vi consigliamo un’ottima via di fuga: GIALLO. Un canale tv con poca pubblicità e solo polizieschi, molti dei quali mai visti. Ottimo davvero.

Telegiornali per deficienti

Una decina di giorni fa Napolitano, “amato leader”, ha detto che Monti non poteva presentarsi alle elezioni, essendo stato da lui nominato senatore a vita: da dieci giorni i telegiornali ci ammorbano sul Monti candidato sì o candidato no.

Due armigeri tornano in Italia per Natale, e vengono ricevuti dal nostro amato leader, al Quirinale, come trionfatori. Non una parola sul fatto che i nostri sono accusati di duplice omicidio. Nemmeno una frase del tipo: “Sono innocenti accusati ingiustamente”.