Grazie, RAI

Ogni tanto (raramente) la RAI ne fa una buona, Ieri sera ha mandato in onda “Il caso Spotlight”: un film del 2015 co-scritto e diretto da Tom McCarthy, premiato come miglior film e miglior sceneggiatura originale ai premi Oscar 2016. Un capolavoro.

Dal 6 al 9 febbraio 2012, si è svolta alla Pontificia Università Gregoriana di Roma un simposio dedicato agli abusi sessuali commessi da membri del clero, dal titolo Verso la guarigione e il rinnovamento. All’incontro erano presenti i rappresentanti di 110 conferenze episcopali, i rappresentanti di 30 ordini religiosi e una vittima di abusi sessuali. In apertura dei lavori il cardinale William Joseph Levada ha rivelato che «nel corso dell’ultimo decennio sono arrivati all’attenzione della Congregazione per la dottrina della fede oltre 4 000 casi di abusi sessuali compiuti da ecclesiastici su minori». Nel simposio si sono stimati «due miliardi di dollari di risarcimenti» pagati finora dalla Chiesa.

Il film ci trascina a qualche riflessione scomoda:

  1. Il potere della Chiesa di tenere in scacco un’intera città (d’altronde din Italia tiene in scacco un’intera nazione)
  2. Due miliardi di dollari (quasi 4.000 miliradi delle vecchie lire) pagati con le offrte versate dai fedeli
  3. I Papi, fra cui uno “santo subito”, non sapevano, non sentivano, non parlavano
  4. La tv italiana, solerte nel parlarci dei pinguini e di lady Diana, non ha tempo per approfondire questi temi.