UNA COSPIRAZIONE MIELOSA (Guido Contessa / 1998)

La New Age sembra andare di moda. Ha acquisito un mercato vistoso. Occupa le pagine dei giornali. L'articolo pubblicato suln.6 del 20 giugno 98 a firma di Claudio Bucciarelli, ne dà una sintesi esaustiva e giustamente non troppo trionfalistica.

Per chi ha più di vent'anni sembra di essere tornati nei dintorni del Sessantotto, quando i "figli dei fiori" si preparavano a diventare arancioni, riscoprivano le comuni agricole, praticavano il massaggio o i "nude groups" nelle piscine di Esalen. Da là viene la New Age. Finché la questione si centra sulla prevalenza dell'immaterale sulla materialità, sulla concezione olistica dell'uomo e sul biocentrismo contrapposto all'antropocentrismo va tutto bene. Ma non serve per questo scomodare nessuna Nuova Era e nessun Acquario. Basta guardare a tutta una tradizione del pensiero occidentale che, dal Medio Evo al Positivismo, non ha mai ignorato questi principi nella religione (per es. Theilard deChardin), nella terapia (dalla prima scuola palermitana) e nella politica (Rousseau basti per tutti). E' vero che la modernità industriale ha sottomesso questi principi in favore di una religiosità farisaica, di una terapia compartimentata e di una politica élitocentrica (più che antropocentrica). Ma ciò è avvenuto per una precisa dialettica storica nella quale una parte ha vinto ed una parte ha perso. Non perché mancassero certi filoni di pensiero. II limite delle teorie e pratiche New Age sta in una visione delmondo irenica, illuminista, consolatoria ed evasiva, individualistica, che ne fa un movimento collusivo (anziché alternativo) con la modernità. La quale non viene messa in crisi da una concezione che non sa riconoscere al conflitto, al negativo ed alla critica -nonchè alla lotta -, il suo ruolo centrale nella dialettica della Storia.

II male, il negativo, il disagio non vengono considerati dalla New Age altro che il risultato dell'ignoranza della teorie e delle pratiche "alternative". Una volta conosciute e fatte proprie le quali, il paradiso è vicino. Cosa è questa se non una versione ingenua dell'Illuminismo ? Che affidava la felicità e la redenzione all'enciclopedia. Che identificava il buono col razionale. E che ha fatto dell'utile la base della modernità. II buon seguace del New Age Movement fa l 'ossequioso bancario, il fantozzi nell'industria, o lo spregiudicato commerciante, ma non manca di recitare i mantra quotidiani, dissetarsi con le tisane e praticare con ossessione la raccolta differenziata dei rifiuti. La New Age non indica un mondo diverse o un cambiamento della società per la quale lottare, ma un universo parallelo che offre la salvezza individuale a chi lo frequenta. Oltre ai peccati di illuminismo ingenuo, di negazione della critica e di evasività, la New Age contiene un altro germe mortale, gia giustiziato dalla Storia, anche se periodicamente emergente: l'individualismo. L'idea di fondo è che ci si salva da soli con la spiritualità, con buone pratiche di vita e con il rispetto verso la natura. Non è questa la versione pacifista del capitalismo calvinista e liberale, per cui si salva il singolo che ha successo negli affari? Cambiano i modi, ma l'approccio rimane. Cosa dice la New Age della condizione di subalternità, di spoliazione e alienazione delle enormi masse di individui che non appartengono alle élites dominanti? Frequentate l'ashram, difendete l'agopuntura e riciclate le lattine: se non lo fate e siete infelici, è solo colpa vostra. II fatto che la New Age stia sviluppando un mercato notevole la dice lunga sulla sua contiguità col pensiero dell'industrialesimo moderno.

La filosofia New Age si sposa benissimo con le catene di supermercati di cibi ecologici; con i rivenditori di musica; con le agenzie di viaggi in Oriente; persino coi produttori di marmitte catalitiche. E non ci sarebbe niente di male se la NewAge si presentasse come la evoluzione soft del fordismo, o come la raffinazione "in salsa rosa" -ecologica- del selvaggismo ottocentesco (Verne e Tarzan). II guaio è che si presenta sotto le subdole, perché mentite, spoglie dell'alternativa. E' vero che esiste un fenomeno New Age di qualità che cerca di darsi una nobiltà e che forse ne ha anche una. Non vi è dubbio che l'immaterialesimo, l'olismo e l'ecologismo siano valori importanti. La realtà è però che la New Age di massa ha come Bibbia le varie profezie di Celestino, che sono la riedizione dei cascami di Leo Buscaglia, che erano già la copia del calendario di frate Indovino. Pensieri "pret a porter" nell'epoca del fastfood; pillole di viagra per cervelli già vecchi a vent'anni;allucinogeni per viaggi mentali di divoratori della Collana Harmony.