"...cominciai a scrivere queste pagine con uno
scopo ben definito: dovevo essere l'Advocatus, non,
spero, del Diavolo, ma della Gioventù. Volevo sostenere, con moderazione, le opinioni dei giovani opposte a quelle degli adulti; esplorare tutto il campo in cui si fronteggiano, e infine produrre un volumetto di particolari prove a difesa che potrei intitolare, senza timore di sbagliare, vita a venticinque anni".
Nella prefazione alla raccolta Virginibus Puerisque,
di cui il seguente saggio fa parte, R. L. Stevenson
sembra attenuare la provocazione contenuta nelle
sue pubblicazioni di qualche anno prima. Ma An
Apology for Idlers(*), l'appassionata difesa di una
vita libera e spontanea, contro ogni imposizione di
dogmi o di comportamenti, esprimeva le più profonde
convinzioni dello scrittore.
A distanza di anni, infatti, Stevenson confermava
energicamente: "viaggiare da uomini consapevoli
attraverso le età della vita significa gettare il cuore
aldilà dell'educazione liberale. "

(*) Pubblicato per la prima volta in Cornhill Magazine,
luglio 1877.